Si, conosco l'articolo, e mette proprio in evidenza che Windows 8/10 tratta hdd e ssd in maniera differente, appunto il "defrag" classico viene fatto sugli HDD non su SSD.
Defrag diventa Windows Storage Optimizer...per noi "Ottimizza", riconoscendo il tipo di storage e applicando la modalità adatta. Il defrag su SSD è un comando di retrim, che è l'unica cosa che può fare Windows per agire nell'organizzazione interna della struttura di memorizzazione degli SSD.
L'articolo in pratica dice che dando un comando regolare di retrim al sistema (mediante la pianificazione dell'ottimizzazione W8/10 ex defrag), si evita che quando a seguito di comandi pesanti (molta coda di scrittura), l'OS abortisca il TRIM, accumuli file frammentati...
Terra terra... la frammentazione dei file avviene anche negli SSD. La frammentazione di un file vuol dire essere scritto in diversi blocchi lontani tra loro di cui però il File System ovviamente tiene traccia (ha un limite però). Ogni tot che si scrive (secondo l'algoritmo specifico di ogni firmware di SSD), questi chiede e riceve, dal OS, l'indice dei file presenti da confrontare con quello presente nel firmware (SSD)... in questo modo i blocchi contenenti spezzoni di file non più validi (perché appartenenti a file cancellati dal OS) vengono marchiati come scrivibili. Tutti quei blocchi, ovunque siano, sono da quel momento in poi, potenziali ricettacoli di frammenti di file.
Questo senza Ottimizza.
Con l'ottimizzazione (ex defrag) accesa, il TRIM periodico fa si che l'SSD abbia la situazione dei blocchi non validi in maniera assidua, cosicché possa lavorare il Garbage Collection/Wear Leveling più armonicamente, quindi collocando i file sui blocchi opportuni, ovvero meno frammentazione.
Che lo faccia in background...comunque? Eh beh...non mi stupirei :doh: