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Utente 16812
Ospite
ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG
La massa di una pallina è m = 10^(-3) kg e la sua posizione viene misurata con una incertezza Delta(x) = 10^(-6) m. Calcoliamo il limite teorico relativo all'incertezza che si ha sulla determinazione della velocità della pallina.
Dalla formula di Heisenberg, otterremo Delta(v) = h/(2*pi*m*Delta(x)) = 6.6*10^(-34)/(6.28*10^(-3)*10^(-6)) = 10^(-25) m/s.
Si tratta di una indeterminazione dello stesso ordine di grandezza della velocità che la pallina avrebbe se percorresse le dimensioni di un atomo (10^(-10) m) in circa 32 milioni di anni ! E' un valore, quindi, che può essere ritenuto trascurabile.
Consideriamo ora un elettrone, con massa a riposo m = 9.1*10^(-31) kg, che percorre una traiettoria circolare di raggio r = 2.5 m all'interno di un acceleratore di particelle con una velocità pari al 99% della velocità della luce e cioè v = 297000 km/s. Calcoliamo il grado di incertezza sulla traiettoria e sulla velocità.
In questo caso dovremo considerare l'effetto relativistico relativo all'aumento della massa dell'elettrone, per cui avremo: m' = m/SQRT(1-v^2/c^2) = 6.45*10^(-30) kg (SQRT è la radice quadrata), cioè circa 7.1 volte la massa dell'elettrone a riposo.
Ipotizzando un'indeterminazione sul raggio pari a Delta(r) = 5*10^(-5) m, l'errore relativo sarà molto basso: Delta(r)/r = 5*10^(-5)/2.5 = 0.002%.
Ciò indica che l'orbita è ben definita. La corrispondente incertezza sulla velocità radiale sarà Delta(v) >= h/(2*pi*m'*Delta(r)) = 6.6*10^(-34)/(6.28*6.45*10^(-30)*5*10^(-5)) = 0.33 m/s. Come si può notare, la componente radiale della velocità ha un valore assolutamente trascurabile (33 cm/s) rispetto alla velocità alla quale l'elettrone si sta muovendo, velocità di poco inferiore a quella della luce nel vuoto.
Anche nel caso di particelle microscopiche che si muovono lungo traiettorie macroscopiche, il principio di indeterminazione di Heisenberg non ha prodotto in pratica alcuna conseguenza apprezzabile.
Il problema, una volta assegnate le condizioni iniziali con precisione e tenendo conto degli effetti relativistici, può essere risolto semplicemente con i metodi classici.
In realtà le particelle elementari non possono essere trattate come punti materiali e le traiettorie non possono essere determinate in modo così semplice, ma possiamo ritenere in ogni caso accettabile l'approccio adottato per la risoluzione del problema.
Supponiamo ancora che il nostro elettrone orbiti intorno ad un nucleo atomico di raggio r = 0.5*10^(-10) m alla velocità orbitale v = 10^6 m/s. A tale velocità possiamo trascurare gli effetti relativistici e considerare la massa dell'elettrone a riposo (m = 9*10^(-31)). Considerando l'incertezza sul raggio orbitale dell'1%, cioè Delta(r) = 5*10^(-13) m, calcoliamo l'indeterminazione sulla componente radiale della velocità: Delta(v) >= 6.6*10^(-34)/(6.28*9*10^(-31)*5*10(-13) = 2.33*10^8 m/s, valore prossimo a quello della velocità della luce nel vuoto !
Si tratta di una incertezza sulla componente radiale della velocità che è circa 233 volte maggiore della velocità orbitale, per cui non avrà più senso parlare di posizione dell'elettrone in moto, non essendo determinata la sua velocità.
Allo stesso modo, se assumiamo un'incertezza sulla velocità radiale pari all'1%, risulterà che la corrispondente indeterminazione sul raggio orbitale è 233 volte maggiore della dimensione del raggio atomico. Non ha più senso, dunque, parlare di orbita.
CONCLUSIONI:
il principio di indeterminazione di Heisenberg non limita il campo di applicabilità delle leggi della Meccanica Classica e della Teoria della Relatività nel caso di corpi macroscopici e non lo limita neppure nel caso del moto di particelle microscopiche all'interno di zone macroscopiche, come ad esempio accade all'interno di un tubo a raggi catodici. In ambito microscopico, invece, concetti quali la velocità istantanea, la traiettoria, l'equazione del moto di una particella materiale, non hanno più senso. I metodi della meccanica classica sono assolutamente inapplicabili. Abbiamo bisogno delle leggi della Meccanica Quantistica.
P.S. Rinnovo i miei ringraziamenti a quanti hanno dato il loro prezioso contributo a questo thread :inchino:
La massa di una pallina è m = 10^(-3) kg e la sua posizione viene misurata con una incertezza Delta(x) = 10^(-6) m. Calcoliamo il limite teorico relativo all'incertezza che si ha sulla determinazione della velocità della pallina.
Dalla formula di Heisenberg, otterremo Delta(v) = h/(2*pi*m*Delta(x)) = 6.6*10^(-34)/(6.28*10^(-3)*10^(-6)) = 10^(-25) m/s.
Si tratta di una indeterminazione dello stesso ordine di grandezza della velocità che la pallina avrebbe se percorresse le dimensioni di un atomo (10^(-10) m) in circa 32 milioni di anni ! E' un valore, quindi, che può essere ritenuto trascurabile.
Consideriamo ora un elettrone, con massa a riposo m = 9.1*10^(-31) kg, che percorre una traiettoria circolare di raggio r = 2.5 m all'interno di un acceleratore di particelle con una velocità pari al 99% della velocità della luce e cioè v = 297000 km/s. Calcoliamo il grado di incertezza sulla traiettoria e sulla velocità.
In questo caso dovremo considerare l'effetto relativistico relativo all'aumento della massa dell'elettrone, per cui avremo: m' = m/SQRT(1-v^2/c^2) = 6.45*10^(-30) kg (SQRT è la radice quadrata), cioè circa 7.1 volte la massa dell'elettrone a riposo.
Ipotizzando un'indeterminazione sul raggio pari a Delta(r) = 5*10^(-5) m, l'errore relativo sarà molto basso: Delta(r)/r = 5*10^(-5)/2.5 = 0.002%.
Ciò indica che l'orbita è ben definita. La corrispondente incertezza sulla velocità radiale sarà Delta(v) >= h/(2*pi*m'*Delta(r)) = 6.6*10^(-34)/(6.28*6.45*10^(-30)*5*10^(-5)) = 0.33 m/s. Come si può notare, la componente radiale della velocità ha un valore assolutamente trascurabile (33 cm/s) rispetto alla velocità alla quale l'elettrone si sta muovendo, velocità di poco inferiore a quella della luce nel vuoto.
Anche nel caso di particelle microscopiche che si muovono lungo traiettorie macroscopiche, il principio di indeterminazione di Heisenberg non ha prodotto in pratica alcuna conseguenza apprezzabile.
Il problema, una volta assegnate le condizioni iniziali con precisione e tenendo conto degli effetti relativistici, può essere risolto semplicemente con i metodi classici.
In realtà le particelle elementari non possono essere trattate come punti materiali e le traiettorie non possono essere determinate in modo così semplice, ma possiamo ritenere in ogni caso accettabile l'approccio adottato per la risoluzione del problema.
Supponiamo ancora che il nostro elettrone orbiti intorno ad un nucleo atomico di raggio r = 0.5*10^(-10) m alla velocità orbitale v = 10^6 m/s. A tale velocità possiamo trascurare gli effetti relativistici e considerare la massa dell'elettrone a riposo (m = 9*10^(-31)). Considerando l'incertezza sul raggio orbitale dell'1%, cioè Delta(r) = 5*10^(-13) m, calcoliamo l'indeterminazione sulla componente radiale della velocità: Delta(v) >= 6.6*10^(-34)/(6.28*9*10^(-31)*5*10(-13) = 2.33*10^8 m/s, valore prossimo a quello della velocità della luce nel vuoto !
Si tratta di una incertezza sulla componente radiale della velocità che è circa 233 volte maggiore della velocità orbitale, per cui non avrà più senso parlare di posizione dell'elettrone in moto, non essendo determinata la sua velocità.
Allo stesso modo, se assumiamo un'incertezza sulla velocità radiale pari all'1%, risulterà che la corrispondente indeterminazione sul raggio orbitale è 233 volte maggiore della dimensione del raggio atomico. Non ha più senso, dunque, parlare di orbita.
CONCLUSIONI:
il principio di indeterminazione di Heisenberg non limita il campo di applicabilità delle leggi della Meccanica Classica e della Teoria della Relatività nel caso di corpi macroscopici e non lo limita neppure nel caso del moto di particelle microscopiche all'interno di zone macroscopiche, come ad esempio accade all'interno di un tubo a raggi catodici. In ambito microscopico, invece, concetti quali la velocità istantanea, la traiettoria, l'equazione del moto di una particella materiale, non hanno più senso. I metodi della meccanica classica sono assolutamente inapplicabili. Abbiamo bisogno delle leggi della Meccanica Quantistica.
P.S. Rinnovo i miei ringraziamenti a quanti hanno dato il loro prezioso contributo a questo thread :inchino:
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