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È da un po' che tengo d'occhio il gb del round 5. Non sono ancora del tutto convinto, ma credo che prenderò un kit tkl.Per chi fosse interessato è in corso (ancora per poche settimane) un gruppo di acquisto per cherry MX, ABS double shot a profilo alto. Sono tipo questi:
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La particolarità è che il gruppo di acquisto è organizzato in Europa ed è possibile acquistare anche il kit in italiano.
ciao ho letto la tua guida con molto interesse e volevo sapere, dato che avevo intenzione di comprare una novatouch tkl dove potevo acquistare dei keycaps in pbt.Continua il mio contributo alla guida sulle tastiere meccaniche sperando sempre di far cosa gradita. Non so se sia il caso di raccogliere tutto in qualche modo prima o poi.
Questa volta vorrei parlare dei keycaps, in italiano mi sembra che vengano chiamati "copri tasti", ma rimaniamo con la definizione inglese.
Il keycap è un elemento molto importante, determina non solo la qualità e longevità complessiva della tastiera ma spesso influenza anche il "feel" dei tasti.
I Materiali
Il 90% delle tastiere che si trovano sul mercato oggi vengono vendute con tasti in ABS (Acrylonitrile Butadiene Styrene). E' la plastica del Lego per intenderci. E' un materiale molto versatile e facile da lavorare.
Nonostante i molti vantaggi l'ABS ha due grandi difetti: 1) ingiallisce velocemente quando esposto agli UV; 2) si usura abbastanza velocemente con l'uso.
Se avete una tastiera che usate da tempo avrete sicuramente notato che la spacebar è usurata nel punto dove la premete con il pollice.
Questo è un classico esempio di usura dell'ABS
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Materiale ben più pregiato è il PBT (Poly-Butylene Terephthalate). Non sono molte le tastiere con keycaps in PBT. Notevoli eccezioni sono le Realforce, le Happy Hacking Keyboards (entrambe con switch Topre), ma anche alcuni modelli di Poker II e alcune Leopold.
Il PBT viene di solito usato per oggetti che devono essere esposti a maggiore usura e temperature elevate. E' più difficile da lavorare dell'ABS, ma non ingiallisce (o meglio ingiallisce molto meno) e non si consuma facilmente con l'uso. Il problema è nel processo produttivo che è più complesso.
Avete mai notato nelle vecchie tastiere tutti i tasti bianchi ma la barra completamente ingiallita?
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Questo perché la barra è in ABS mentre gli altri tasti in PBT. E' molto difficile stampare (nel senso di "colare negli stampi") oggetti stretti e lunghi come la spacebar in PBT, perché il materiale si deforma durante l'asciugatura. Ancora oggi le tastiere con keycap in PBT hanno (quasi sempre) la barra in ABS. E questo è un vero peccato perché la spacebar è uno dei tasti che si consuma prima.
Altro materiale usato di recente è il Policarbonato. Viene impiegato quasi esclusivamente per fare keycap semi-trasparenti tipo questo:
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Ultimo materiale è il POM (Polyoxymethylene), viene usato abbastanza spesso, in particolare Cherry credo lo usi ancora per tutte le sue tastiere nere. E' molto liscio, forse non piacevolissimo al tatto, ma anche molto durevole.
Ci sono altri materiali (tipo PVC e metalli), ma limitiamoci a quelli sopra indicati che sono quelli più comuni.
I Profili
Ci sono vari tipi di forme di tasti. Anche in questo caso limitiamoci a quelli più comuni. Si dividono principalmente in due categorie: cilindrici e sferici. La forma si riferisce alla sagoma del sopra del tasto. La maggior parte delle tastiere meccaniche oggi ha una sezione cilindrica. Mentre le vecchie (vecchissime) tastiere e macchine da scrivere avevano solitamente una sezione sferica.
Nella foto seguente si nota facilmente la differenza.
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A sinistra un classico tasto cilindrico, nel centro un tasto sferico a profilo alto, a destra sferico a profilo basso.
Ultimamente stanno tornado di moda i tasti sferici per vari motivi, ma i più comuni restano quelli cilindrici.
In base alla ditta che li produce ogni profilo ha un nome diverso, i cilindrici vengono solitamente chiamati DCS, OEM, oppure Cherry profile (questi ultimi considerati particolarmente pregiati). Gli sferici DSA (profilo basso), SA (profilo alto) oppure M8 profile.
Caratteristica sia dei cilindrici che degli sferici è che hanno forme diverse a seconda della riga dove si trovano sulla tastiera. I keycap sulla riga dei tasti funzione sono più alti di quelli della riga delle lettere ZXCVB ad esempio. Questo per facilitare il dito nella pressione (il tasto lontano è più alto quindi ci si arriva meglio).
Questo è il profilo dei tasti cilindrici divisi per "row" (riga).
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Ci sono delle eccezioni ovviamente. Ad esempio il profilo DSA (sferico basso) non varia di forma e tutti i tasti sono della stessa dimensione.
Le legends
Molto importante è il modo in cui vengono stampate le "legende" (le varie lettere e simboli).
I metodi più comuni sono: pad printing, laser etching, laser engraving, double shot e sublimazione.
Il pad printing è una stampa serigrafica a tampone. Abbastanza economica e se trattata correttamente abbastanza resistente. E' molto comune ma non è considerata tra i migliori modi di stampare una legenda.
Laser etching e engraving si tratta di incidere il tasto con il laser. Nel Laser etching il tasto viene semplicemente "bruciato" leggermente per creare la lettera, nell'engraving il keycap viene proprio inciso. Il solco viene quindi riempito di colorante (o a volte lasciato grezzo). Sono entrambi metodi abbastanza buoni, dipende come vengono fatti ovviamente. Ma col tempo anche questi tendono a deteriorarsi.
Double shot è una tecnica per la quale il tasto viene creato in due passaggi, prima viene fatto lo stampo per la legenda, poi intorno viene fuso il tasto vero e proprio.
In questa foto di un tasto stampato "male" si capisce bene il procedimento
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La parte bianca in questo caso contiene la forma della legenda leggermente in rilievo. Il tasto blu viene successivamente fuso intorno alla legenda.
Ovviamente le legende stampate in double shot sono indistruttibili e non andranno mai via nel tempo. Una volta li facevano spesso così, ma il procedimento è più caro ed ora è molto raro trovarli nelle tastiere in commercio. Si possono però comprare aftermarket e spesso vengono organizzati gruppi di acquisto su vari forum internazionali.
La stampa sublimatica (dye sublimation) può essere applicata solo al PBT ed è la migliore stampa per le legend che possiate chiedere (dopo il double shot). Il colore viene fatto assorbire a caldo all'interno della plastica. E' praticamente indistruttibile. Le tastiere IBM o Apple di 30 anni fa in PBT sublimate hanno ancora i keycap come usciti di fabbrica... mentre una logitech di 2 anni fa ha già tutti i tasti sbiaditi.
Sono pochissime le tastiere in PBT+sublimazione in commercio... e di solito costano un occhio. Ancora una volta sia le Realforce che le HHKB rientrano in questa categoria.
Avrete quindi a questo punto capito che il Sacro Graal per i keycap è PBT+Double-shot.
Il problema è che a causa delle sue caratteristiche fisiche il PBT è molto difficile da double-shottare. Ci sono alcune ditte che ci stanno provando con vari gradi di successo, i primi set di keycap di questo tipo iniziano ad arrivare, ma è ancora troppo presto. Probabilmente il 2014 vedrà la nascita dei primi set PBT double shot decenti (ma non saranno economici).
Retro illuminazione
Ultima nota sui keycap per tastiere retro illuminate (e perché andrebbero evitate).
I keycap per backlight sono in realtà dei tasti (semi) trasparenti verniciati di nero (o di vari colori) lasciando una maschera per formare la lettera. Poi vengono ulteriormente ricoperti da una vernice trasparente protettiva. In questo modo la luce passa attraverso il tasto trasparente solo dove non c'è la vernice. Avrete capito che trattandosi di "vernice" verrà via facilmente. Vedere per credere:
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C'è un altro modo per trattare i tasti per retro illuminazione. E' un sistema brevettato per il quale la vernice viene fatta assorbire nel tasto semi-trasparente con un procedimento simile alla sublimazione. Questo metodo garantisce dei tasti di alta qualità che praticamente non scolorano mai. Questo sistema è diffuso quasi esclusivamente nelle tastiere Deck, ma non è bellissimo da vedere (IMHO).
Infine è possibile avere tasti double-shot, dove in pratica la legenda viene fatta con materiale trasparente. Sono i più durevoli, ma anche estremamente rari. Che io sappia è possibile comprarli solo aftermarket e sono cari.
La classifica
1. PBT double shot
La corona per i migliori tasti in assoluto va ai keycap PBT con legend double-shot. Il problema è che sono ancora un mero miraggio. Ad oggi ho visto un solo set completo di tasti PBT double-shot prodotti da Vortex (non certo famosa per l'altissima qualità).
2. PBT sublimati
In attesa dei PBT double-shot la nostra migliore opzione sono i PBT dye-sub. Sono comunque straordinari, non ingialliscono nel tempo e le legende non sbiadiscono con l'uso. Ogni tastiera meccanica che si rispetti dovrebbe avere questi tasti. La realtà è che pochissime li usano. Si trovano comunque su ebay (ma non con layout italiano)
3. ABS double-shot
In mancanza di altro gli ABS double-shot sono abbastanza comuni e a a volte si trovano anche con layout italiani. Purtroppo l'ABS ingiallisce e si consuma con l'uso, ma per lo meno le legende non sbiadiranno mai.
4. PBT o ABS laser etched, scritta grigia su tasto chiaro
Il tasti laser etched chiari sono molto buoni e le legende abbastanza resistenti. Attenzione però i laser etched bianchi o ocra su tasto nero sbiadiscono molto velocemente.
Tutti gli altri vengono sotto. I pad printed (ovvero i più comuni oggigiorno) sono in realtà molto buoni se trattati a dovere, alcune tastiere da pochi euro vantano comunque un'ottima stampa delle legend, quindi anche se la tastiera è orribile almeno i tasti saranno duraturi.
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Sotto ho aggiunto una carrellata di keycaps. Link http://www.tomshw.it/forum/tastiere.../380009-keycaps-che-passione.html#post3781512
posta una foto che vediamo.
Riguardo alla pulizia, cosa posso usare?