Beh insomma, il passaggio alle GTK3 ha richiesto
troppo tempo. Concordo sul fatto che un software per essere considerato attivo non deve continuamente tirar fuori nuove funzionalità ma stare al passo con le librerie che usi mi sembra il minimo.
Spero che il passaggio alle GTK4 sia più veloce anche se non mi piace la strada che hanno preso Gnome e XFCE. Le client side decoration secondo me generano molta inconsistenza perché alla fine ogni sviluppatore farà quello che vuole e si rischia di fare la fine di Windows.
Invece se ho capito bene KDE vuole andare nella
direzione opposta.
Xfce tende ad essere un DE stabile nel tempo, e la loro scelta di aspettare che le Gtk3 diventassero stabili abbastanza la trovo azzeccata. Il passaggio dalle Gtk2 alle Gtk3 non è proprio indolore. La contropartita è che prima Xfce era un DE peso piuma, ora è diventato un peso medio, a parità di funzionalità. Le Gtk2 hanno oggi un piccolo problemino, non offrono lo scaling (e le emoji, che mancano nelle Gtk2 ma sono native nelle Gtk3, possono essere aggiunte in un altro modo).
Ho letto l'articolo sulla Headbar, e mi trovo d'accordo. In alcuni casi è da preferire, in altri no. Non sono d'accordo sul discorso del dragging. Io a Firefox ho eliminato la barra del window manager per massimizzare l'area di visione. E in Linux il comando CTRL+LMB lo considero standard dato che è implementato, forse, da tutti i window manager.
Per ironia, la headbar è implementabile con le qt5 abbastanza facilmente senza l'aggiunta di widget specifici, basta solo qualche riga di codice ?.
La ui di Windows 10 è pessima, e l'usabilità è disastrosa. L'avvento di Ubuntu è stato un male per il mondo Linux, e l'attuale esistenza di società commerciali (Canonical, IBM, ecc.) che distribuiscono proprie soluzioni non consentono una diffusione adeguata di Linux tra i desktop. Linux non può allo stesso tempo essere un sistema operativo libero e fruttare soldi per tutti. Ma c'è di peggio: la rassegnazione degli utenti e il tentativo continuo di alcuni a spingere verso determinate scelte.