Non credo vada bene...
Ma facciamo un passo indietro.
IMO un sistema domotico deve avere delle caratteristiche di base:
1) Deve funzionare sempre e comunque anche senza avere un accesso alla rete costante.
2) Deve essere duraturo nel tempo, quindi anche nel momento in cui il produttore decidesse di cessare il supporto del dispositivo si DEVE essere in grado di poterlo utilizzare fino alla sua morte naturale.
3) Non deve avere canoni. E' pratica purtroppo comune per questi sistemi far utilizzare i cloud gratis e per poi farti pagare un canone mensile per l'utilizzo dei TUOI dispositivi.
4) Deve essere il più aperto possibile permettendo di integrare armoniosamente dispositivi di diversi produttori.
5) Deve consumare meno energia possibile.
Un sistema domotico di questo genere non puo' appoggiarsi per funzionare al cloud del produttore, ma deve poter essere gestito TUTTO in locale con dispositivi che consumano poca energia.
Ma quali dispositivi utilizzare allora?
Beh io direi che serve prima di tutto un hub che processi tutto in LOCALE e poi servono dispositivi in standard Zigbee o meglio Z-wave che sono protocolli espressamente sviluppati per l'ambito domotico per essere processati localmente e consumano pochissima energia. Un dispositivo zigbee consuma <0,1W contro >0,5 che è la norma del wireless, inoltre non va a saturare inutilmente la banda di trasmissione del router.
Riguardo agli hub direi che il più aperto e future proof sia come già detto Home Assistant: come sai è un prodotto open source che va installato su un raspberry pi o un mini pc, va abbinato una antenna adatta ai dispositivi che dovrai utilizzare. E' molto potente, a livello base non richiede chissà quali conoscenze e permette di fare praticamente tutto e ha un livello d'ingresso in termini di costo bassissimo. Basta un minipc e un chiavetta zigbee da 25 euro per iniziare.
Se invece vuoi un prodotto pronto uno dei migliori hub locali alternativi a home assistant è
Hubitat: è un hub che processa tutto in locale arriva pronto con le due antenne per gli standard Zigbee e Z-wave viene 180/220 euro.
E' compatibile con le Philips hue senza la necessità del bridge di philips
Ritornando alla domanda.
Non sono un esperto di domotica ho appena iniziato e per ora uso lampadine normalissime...quindi prendi quello che scrivo cum grano salis.
Per comandare delle luci utilizzando gli interruttori già presenti io utilizzarei un relè smart tipo un aqara t1 o un sonoff zigbee e programmerei l'hub in modo tale che quando s'invia il comando di accensione o spegnimento alla lampadina philips, l'hub invii un secondo comando all'attuatore smart per l'accensione o lo spegnimento e viceversa. Magari non è elegante ma dovrebbe funzionare.
Una alternativa potrebbe essere quella di trasformare il relè smart una pulsante smart. Si collegano i fili in modo da inviare sempre e comunque la fase alla lampada e si utilizza la l'interruttore fisico per inviare un comando di accensione alla lampadina philips.
Ti serve un relais che supporti la modalità "detached" o decoupled.
Significa che il relais lascia sempre passare la corrente per alimentare la lampadina smart in modo che tu non perda mai il controllo tramite app e che utilizza il contatto di switch per inviare il comando di spegnimento alla lampadina.
Non è una funzione molto comune sui dispositivi zigbee ma è presente sullo shelly 1 ( WIFI purtroppo...)
A few of my people have asked me if it was possible to use both smart switches and smart bulbs in the same place. At first I couldn’t think of any reason why you would want to do that. If you use a smart light switch, or any light switch in that matter, to cut the powe
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