Interruttori Vecchi e Philips Hue

Vizard

Utente Èlite
4,185
1,385
CPU
Intel i5-10400 @STOCK
Scheda Madre
ASRock B460M-ITX/ac
HDD
Samsung 980 PRO 1TB + WD Gold 6 Tera + WD Red Plus 8 TB
RAM
Crucial Ballistix 16 Gb
PSU
Sharkoon SilentStorm Cool Zero 650W
Case
Fractal Node 304
OS
Win 11 Pro 64Bit
Eh mi ero inizialmente interessato anche io alle soluzioni philips hue ma poi ho desistito.
Inoltre quello switch è pure a batteria...il che è ridicolo visto che è connesso alla fase.
Ok che è a batteria (e quindi ogni tot tempo, forse anni, bisogna cambiarla), ma NON è collegato ne a fase ne a neutro (vediti il video che hai linkato, il tipo lo specifica che potrebbe "funzionare su di un tavolo").
In realtà quello che ho dato in un ottica generale è un consiglio pessimo....
L'ho scritto solo perchè @Driagon vuole mantenere quell'ecosistema...da cui io mi terrei alla larga perchè è chiuso ed è costoso. Banalmente se vuoi mettere una lampadina smart di un altro produttore non puoi poi usarla.
Questo dopo aver speso 40 euro di switch per punto luce....
Concordo in toto, Philips HUE = marca tra le più costose, inoltre c'è il pregresso che qualche anno fa, senza alcun apparente motivo, hanno fatto si che un loro HUB non potesse più collegarsi al loro CLOUD. Si avevano 3 opzioni, o acquistare il loro nuovo HUB, trovare un HUB compatibile che potesse sostituire quello PHILIPS o buttare nel cestino tutta l'apparecchiatura Philips perché avevano reso impossibile usarla.
 

azi_muth

Utente Èlite
2,012
1,352
@Driagon c'è anche un altra soluzione: Vimar produce delle serie di interruttori compatibili con hue. Ti basta cambiare l'interruttore con uno di questi che è completamente wireless: i fili vanno collegati in modo che ci sia sempre tensione nella lampada e non passano fisicamente nell' interruttore.

 
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azi_muth

Utente Èlite
2,012
1,352
Concordo in toto, Philips HUE = marca tra le più costose, inoltre c'è il pregresso che qualche anno fa, senza alcun apparente motivo, hanno fatto si che un loro HUB non potesse più collegarsi al loro CLOUD. Si avevano 3 opzioni, o acquistare il loro nuovo HUB, trovare un HUB compatibile che potesse sostituire quello PHILIPS o buttare nel cestino tutta l'apparecchiatura Philips perché avevano reso impossibile usarla.
Infatti se si mette mano all' impianto questo dovrebbe funzionare anni senza metterci le mani. È impensabile affidarsi a marchi che considerano l' obsolescenza programmata come una strategia di vendita accettabile in questo settore. Poi ci deve essere interoperabilità tra i vari prodotti proprio per la stessa ragione: se un prodotto si rompe devo poterlo cambiare senza dover cambiare tutti gli altri che sono connessi cosa possibile solo se ci si affida a protocolli standard. Questo purtroppo è garantito solo in parte dallo ZigBee perché ci sono produttori che implementano un proprio "dialetto" tipo Philips e Aqara mentre con i prodotti Zwave non può avvenire: c'è solo un produttore per i chip di comunicazione e gli apparecchi devono essere tutti certificati. In un ottica di affidabilità bisognerebbe installare solo prodotti zwave.

PS.
Philips ha trovato un nuovo modo per farsi detestare da me.
Hanno tolto il tab "automations" dall'app di philips hue non è più possibile impostare dall'app l'accensione della lampadina alla sera fino all'alba senza il bridge...grrr
 
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azi_muth

Utente Èlite
2,012
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Non credo vada bene...

Ma facciamo un passo indietro.

IMO un sistema domotico deve avere delle caratteristiche di base:
1) Deve funzionare sempre e comunque anche senza avere un accesso alla rete costante.
2) Deve essere duraturo nel tempo, quindi anche nel momento in cui il produttore decidesse di cessare il supporto del dispositivo si DEVE essere in grado di poterlo utilizzare fino alla sua morte naturale.
3) Non deve avere canoni. E' pratica purtroppo comune per questi sistemi far utilizzare i cloud gratis e per poi farti pagare un canone mensile per l'utilizzo dei TUOI dispositivi.
4) Deve essere il più aperto possibile permettendo di integrare armoniosamente dispositivi di diversi produttori.
5) Deve consumare meno energia possibile.

Un sistema domotico di questo genere non puo' appoggiarsi per funzionare al cloud del produttore, ma deve poter essere gestito TUTTO in locale con dispositivi che consumano poca energia.

Ma quali dispositivi utilizzare allora?

Beh io direi che serve prima di tutto un hub che processi tutto in LOCALE e poi servono dispositivi in standard Zigbee o meglio Z-wave che sono protocolli espressamente sviluppati per l'ambito domotico per essere processati localmente e consumano pochissima energia. Un dispositivo zigbee consuma <0,1W contro >0,5 che è la norma del wireless, inoltre non va a saturare inutilmente la banda di trasmissione del router.

Riguardo agli hub direi che il più aperto e future proof sia come già detto Home Assistant: come sai è un prodotto open source che va installato su un raspberry pi o un mini pc, va abbinato una antenna adatta ai dispositivi che dovrai utilizzare. E' molto potente, a livello base non richiede chissà quali conoscenze e permette di fare praticamente tutto e ha un livello d'ingresso in termini di costo bassissimo. Basta un minipc e un chiavetta zigbee da 25 euro per iniziare.

Se invece vuoi un prodotto pronto uno dei migliori hub locali alternativi a home assistant è Hubitat: è un hub che processa tutto in locale arriva pronto con le due antenne per gli standard Zigbee e Z-wave viene 180/220 euro.
E' compatibile con le Philips hue senza la necessità del bridge di philips



Ritornando alla domanda.

Non sono un esperto di domotica ho appena iniziato e per ora uso lampadine normalissime...quindi prendi quello che scrivo cum grano salis.

Per comandare delle luci utilizzando gli interruttori già presenti io utilizzarei un relè smart tipo un aqara t1 o un sonoff zigbee e programmerei l'hub in modo tale che quando s'invia il comando di accensione o spegnimento alla lampadina philips, l'hub invii un secondo comando all'attuatore smart per l'accensione o lo spegnimento e viceversa. Magari non è elegante ma dovrebbe funzionare.
Una alternativa potrebbe essere quella di trasformare il relè smart una pulsante smart. Si collegano i fili in modo da inviare sempre e comunque la fase alla lampada e si utilizza la l'interruttore fisico per inviare un comando di accensione alla lampadina philips.


Ti serve un relais che supporti la modalità "detached" o decoupled.
Significa che il relais lascia sempre passare la corrente per alimentare la lampadina smart in modo che tu non perda mai il controllo tramite app e che utilizza il contatto di switch per inviare il comando di spegnimento alla lampadina.
Non è una funzione molto comune sui dispositivi zigbee ma è presente sullo shelly 1 ( WIFI purtroppo...)

 
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