impianto hifi??

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quindi dici che sono poco potenti? peccato, perchè questo mi piaceva molto. ce n'è uno migliore che gli assomigli?
 
i monitor da studio (non adatti a un'ascolto ottimale) hanno una risposta in frequenza piatta (o tendente), ovvero non colorano il suono.
I sistemi hi-fi (nonostante abbiano una risposta più piatta rispetto ai classici impianti compatti) tendono a marchiare il suono a seconda del tipo di cassa, di ampli etc. e rendono, a seconda dei gusti ovviamente, l'ascolto più piacevole. Essendo un discorso totalmente soggettivo bisogna testare con il proprio orecchio i componenti adatti.
non colorare il suono deve essere visto per quello che è, ovvero un pregio.
Che poi non è neanche vero, perchè i monitor non sono dei diffusori con un concetto di costruzione aliena, sono dei comunissimi diffusori progettati con un occhio alla linearità

Si può sempre intervenire di equalizzatore per ricercare il suono che piace, a patto di saper quello che si fa
I monitor poi hanno bisogno, a seconda della tipologia near mid main, di un certo spazio per funzionare in modo corretto
come qualsiasi altro diffusore :)
Questo tipo di casse è utile solo per esigenze prettamente professionali
io l'avrei scritta senza utilizzare il "solo" ammenochè avere un sistema di qualità professionale non sia visto come un difetto

per il resto quoto il discorso sulla soggettività nell'audio, ma ci tenevo a far notare che spesso ci sono proprio per questo molte leggende metropolitane
ciao
 
Ultima modifica:
non colorare il suono deve essere visto per quello che è, ovvero un pregio.
Che poi non è neanche vero, perchè i monitor non sono dei diffusori con un concetto di costruzione aliena, sono dei comunissimi diffusori progettati con un occhio alla linearità
Si può sempre intervenire di equalizzatore per ricercare il suono che piace, a patto di saper quello che si fa
Il concetto di risposta più piatta possibile in uno studio è indispensabile per sapere su quali frequenze lavorare. Quando si progetta un hi-fi, ogni componente colora il suono (che è poi quello che ti fà scegliere una cassa rispetto a un'altra). Ma bisogna comunque sottolineare che si tratta di cambiamenti minimi perchè comunque la risposta è più tendente al piatto rispetto ai classici compatti.

come qualsiasi altro diffusore :)
Un impianto stereo una volta posizionato in modo corretto ha si un punto d'ascolto ottimale, ma possiamo dire che la zona di ascolto accettabile è di gran lunga più grossa rispetto a un sistema di monitoring. nell'ascolto con i monitor spostare la testa di mezzo metro ti cambia completamente la resa

io l'avrei scritta senza utilizzare il "solo" ammenochè avere un sistema di qualità professionale non sia visto come un difetto
Prova ad ascoltare un brano ben equalizzato con un impianto hi-fi e poi con le Yamaha NS10!

per il resto quoto il discorso sulla soggettività nell'audio, ma ci tenevo a far notare che spesso ci sono proprio per questo molte leggende metropolitane
ciao
Quelle ci sono sempre!
ciao!
 
secondo me sbagli a generalizzare così tanto,
quando parli di posizione d'ascolto ristretta questa non ha nulla a che vedere col fatto che siano monitor, sono d'accordo che se si vuole la massima fedeltà si debba ascoltare in asse, e quelli che compongono musica ne hanno bisogno.

ma per il resto la dispersione nell'asse verticale ed orizzontale non può essere generelizzata a nessuna specie di diffusori, da live, home, da studio ecc.
perchè è una caratteristica che cambia da progetto a progetto, da trasduttore a trasduttore, e anche a seconda del caricametno, lo stesso woofer in cassa chiusa avrà una direzionalità molto diversa dallo stesso caricato a tromba. sicuramente ci saranno diffusori da live o home molto più direttivi di due yamaha ns

inoltre non dimentichiamo che seppur possa piacere ascoltare in posizioni diverse e sentire pressapoco uguale, questa ampia direzionalità ha il difetto di introdurre molte più riflessioni ambientali, in quanto il suono rimbalza continuamente contro i muri e ciò può essere molto dannoso per gli effetti che si creano, in quanto potrebbe arrivare in controfase e creare cancellazioni in molti punti ecc...

questo è facilmente ovviabile con dei diffusori a direttività controllata, basta che la parete alle nostre spalle abbia mobilio o comunque materiale fonoassorbente


per quanto mi riguarda mi sono trovato benissimo ad ascoltare musica con dei diffurosi monitor, tu vedo che hai a che fare con cubase, vorresti dirmi che non ti piace la musica che ascolti dai tuoi monitor e preferisci ascoltarla dall'hifi? :giudice::)

ciao
 
Non è generalizzare, sono linee guida. Linee che poi, a seconda dei gusti, si può seguire o meno.
Intendiamoci, quello che dici non è sbagliato, ci sono casi e casi. Ma direi che nella maggior parte si può riscontrare quello che ho scritto prima.

Per quanto riguarda le mie produzioni... purtroppo per questioni di spazio non sono ancora riuscito a acquistare dei monitor e, aimè, sono costretto a fare il mixaggio sulle casse da ascolto. I risultati infatti sono piuttosto sbilanciati. Ascoltando i lavori sulle yamaha dello studio che frequento la differenza è abissale. non perchè suonino meglio, anzi, ma su quelle è molto più facile lavorare sulle frequenze. Una volta che il lavoro è accettabile sui monitor nel 99% dei casi è buono su qualsiasi tipo di sistema d'ascolto.
 
non è che non vada bene, solo che non lo conosco e vorrei avere qualche possibilità di scelta in più :)
più o meno quanto costano casse e scheda audio??
 
I classe T vanno da poche decine di euro fino a circa 150 euro, dipende dalla potenza.
Su alcuni forum ho letto che parlano bene anche delle Diamond abbinate allo scythe comunque.
 
io vorrei qualcosa che le sfrutti a dovere, mi spiacerebbe sapere di non starle sfruttando appieno
 
Quello che ti ho consigliato aveva abbastanza potenza.
Se vuoi qualcosa di meglio devi passare ad un classe A con 40 W per canale, ma costano più di 300 euro.

Ps tutto dipende dal tuo budget
 
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