Il futuro della mobilità sono veramente le auto elettriche?

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I' elettrico ha senso se puoi ricaricare anche a casa, altrimenti non ha molto senso, per ora mi tengo il mio full Hybrid, se ne parla al prossimo cambio auto tra 15 anni
 
per me...siamo troppo arretrati per il full elettrico
pensate se il completo parco auto italiano si convertisse d'improvviso ad elettrico...la rete di distribuzione elettrica attuale non sarebbe in grado si soddsfare la richiesta energetica, ne abbiamo esempio in estate, quando molti impianti di condizionamento dell'aria, sia civili che industrializzati sono funzionanti in contemporanea...distacchi di rete frequenti per l'esosa richiesta di megawatt, aggiungiamoci anche le auto elettriche, torneremmo a farci luce con le candele
servo prima le infrastrutture idonee e poi si vendono i veicoli elettrici a prezzi umani e forse avrebbe senso
Ciao.
Il tuo ragionamento è condiviso da molti,pensa però l'adeguamento avviene gradualmente, sempre in base alle leggi di mercato.
Le auto a motore endotermico e relativo sistema di distribuzione esistono da 100 anni, poco più di 10 anni in Europa le installazioni di colonnine,si tratta di un settore in evoluzione,in Italia siamo particolarmente arretrati ( o lungimiranti a seconda di come si vede la questione) .
Il problema grosso è che attualmente le aziende produttrici hanno molto meno margine a produrre le elettriche , e hanno capito in ritardo che va riprogettata tutta la vettura e non solo il motore ..
 
Non ho dubbi sul fatto che il futuro della mobilità sia l'elettrico.
Non ho però nemmeno dubbi sul fatto che la mobilità elettrica dipenda dalla tecnologia di accumulo energetico che, al momento, rende le opzioni disponibili un puro esercizio di stile.
Non esiste mobilità elettrica con le celle agli ioni di litio.

Una stima volutamente approssimativa: serve una tecnologia che abbia una densità energetica (Wh/Kg) 9 volte superiore a quella attuale.
Alla luce del rapporto tra gli enormi investimenti nel campo degli ultimi 20 anni e i risultati ottenuti, non credo che riuscirò a vedere la mobilità elettrica coi miei occhi.

p.s: ovviamente la materia è ampia e non riassumibile in un post, mi sono limitato ad inquadrare il più grosso collo di bottiglia attualmente presente.
 
Allo stato attuale, se vuoi un autonomia elevata sei costretto a comprare un auto che in realtà è solo un enorme batteria con i sedili fissati sopra, e buona parte della sua energia va sprecata solo per spostare il proprio enorme peso.
E in ogni caso sarebbe estremamente costoso, dotare tutte le colonnine della capacità di erogare la potenza necessaria per una ricarica in tempi coerenti con un uso proficuo.
 
Troppa incertezza tra normative varie, meglio cambiare aiuto il più tardi possibile
 
per me...siamo troppo arretrati per il full elettrico
pensate se il completo parco auto italiano si convertisse d'improvviso ad elettrico...la rete di distribuzione elettrica attuale non sarebbe in grado si soddsfare la richiesta energetica, ne abbiamo esempio in estate, quando molti impianti di condizionamento dell'aria, sia civili che industrializzati sono funzionanti in contemporanea...distacchi di rete frequenti per l'esosa richiesta di megawatt, aggiungiamoci anche le auto elettriche, torneremmo a farci luce con le candele
servo prima le infrastrutture idonee e poi si vendono i veicoli elettrici a prezzi umani e forse avrebbe senso
In realtà non è un problema di potenza, la rete italiana potrebbe fornire ben più del nostro picco massimo storico e se convertissimo i due terzi dell'intero parco auto italiano in elettrico (quindi 40 milioni di auto), la richiesta di energia dovrebbe aumentare del 21%, assolutamente copribile già ora.
Il problema dei blackout non dipende dai condizionatori o dalla potenza richiesta alla rete (anche perché i blackout spesso sono alle 18, ovvero quando i condizionatori semmai si spengono) ma dipendono da due motivi: il fatto che quella è l'ora in cui la produzione rinnovabile cala bruscamente e può non essere controbilanciata dal gas (in particolar modo d'estate le centrali CCGT vengono fatte lavorare a regimi molto bassi e quindi buona parte della produzione arriva da rinnovabili - che però possono causare instabilità di rete specialmente in quelle fasce orarie), e il fatto che il caldo sulla rete può mandare in protezione alcuni sistemi d'estate. Ma dipende appunto dalla gestione della rete, non dall'infrastruttura in sè.
I' elettrico ha senso se puoi ricaricare anche a casa, altrimenti non ha molto senso, per ora mi tengo il mio full Hybrid, se ne parla al prossimo cambio auto tra 15 anni
su questo mi trovi abbastanza d'accordo, se parliamo dal punto di vista economico. Purtroppo solo in Italia abbiamo tariffe alle colonnine che sono ancora alte rispetto al resto d'Europa, questo per via dei contratti di fornitura in media tensione italiani.
Non ho dubbi sul fatto che il futuro della mobilità sia l'elettrico.
Non ho però nemmeno dubbi sul fatto che la mobilità elettrica dipenda dalla tecnologia di accumulo energetico che, al momento, rende le opzioni disponibili un puro esercizio di stile.
Non esiste mobilità elettrica con le celle agli ioni di litio.

Una stima volutamente approssimativa: serve una tecnologia che abbia una densità energetica (Wh/Kg) 9 volte superiore a quella attuale.
Alla luce del rapporto tra gli enormi investimenti nel campo degli ultimi 20 anni e i risultati ottenuti, non credo che riuscirò a vedere la mobilità elettrica coi miei occhi.

p.s: ovviamente la materia è ampia e non riassumibile in un post, mi sono limitato ad inquadrare il più grosso collo di bottiglia attualmente presente.
perché 9 volte superiore a quella attuale?
 
perché 9 volte superiore a quella attuale?
9 volte mi tornava comodo perché significa 3 volte l'energia in 1/3 del peso.
Il tutto parte da un assunto: la mobilità elettrica segue regole diverse da quella endotermica. Qualsiasi tentativo di paragonare le due cose (il più classico è il confronto tra le autonomie dei mezzi) serve solo ad amplificare quelli che attualmente sono i limiti tecnologici a cui non si trova una soluzione.

La mobilità elettrica esiste solo se il suo ciclo (dalla produzione dell'energia elettrica, all'utilizzo da parte dell'utente finale) è coerente con le abitudini del consumatore e con l'infrastruttura nazionale.
 
E dov'è il problema visto che ogni casa automobilistica monta il proprio modello. Esistono dispositivi meccanici e non (cioè che sfruttano l'impianto audio). Meccanico o meno son metodi artificiali per portar all'orecchio di chi guida un rumore/suono che altrimenti non si sentirebbe come nelle auto di diversi anni fa. La Bmw lo monta sfruttando l'impianto audio, la Porche monta un dispositivo meccanico, nella Peugeot 208, 2008, 3008 gtline (impianto audio), Vw golf gti di ultima generazione (impianto audio), nella Renault puoi scegliere sino a 6 tipi di suono/rumore del motore, quindi...
😛
 
Il silenzio invece per me è uno dei vantaggi francamente
Quando il rombo di un V6-8-10-12 ti fa battere il cuore e ti fa commuovere, il silenzio (relativamente ad una macchina) non potrà mai essere un vantaggio.
Ma io sono uno che per un po' di tempo, come sveglia sul cellulare, aveva un prima-seconda-terza del Ferrari F430 Scuderia... ve l'ho detto, non faccio testo 🤣
 
Quando il rombo di un V6-8-10-12 ti fa battere il cuore e ti fa commuovere, il silenzio (relativamente ad una macchina) non potrà mai essere un vantaggio.
Ma io sono uno che per un po' di tempo, come sveglia sul cellulare, aveva un prima-seconda-terza del Ferrari F430 Scuderia... ve l'ho detto, non faccio testo 🤣
Ribadisco viva il silenzio
 
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