Premesso che non è il mio campo, ma non mi sembra fattibile che una pianta possa né metabolizzare né "inglobare" (cioè raccogliere e facilitare lo smaltimento) delle scorie nucleari.
La radioattività naturale avviene sotto forma di radiazione alfa, che è praticamente innocua a meno che non ne sei circondato; questo perché è molto poco penetrante (la pelle è più che sufficiente a fermarla), ma per esempio l'uranio impoverito è estremamente tossico se riesce ad entrare nel metabolismo, e non vedo in che modo una pianta possa aiutare nello smaltimento visto che la tossicità è a livello di alterazioni del dna.
Ora, a Chernobyl c'è stato un rifiorire di flora e fauna selvativa, ma sopratutto la prima che è più facile da studiare mostra alterazioni evidenti; sarebbe interessante googlare per vedere se le piante riescono a fissare e isolare i contaminanti e se c'è qualche progetto a riguardo, magari mentre noi stiamo parlando c'è chi lo ha già provato.
"googlare" nel senso: questi giorni sono un po' preso, sennò lo avrei fatto io ;)