Hiroshima e Nagasaki VS Disastro di Chernobyl

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Domanda : è vero che la Canapa è una delle piante che toglie più rapidamente radioattività e inquinamento?
 
Assorbire la radioattività è un concetto che non mi è chiaro: a meno di interventi che richiedono energie altissime (e un intenzionale accumulo dei materiali, ecc), il decadimento è un processo spontaneo (tant'è che si chiama naturale) con un ritmo estremante stabile nel tempo, tant'è che è il principio di funzionamento dello orologi atomici.
Per l'inquinamento non saprei proprio, una buona parte delle che definiamo inquinanti sono dette non biodegradabili proprio perché inattaccabili (o molto resistenti) a vegetali, funghi, batteri; non ho davvero idea di quali piante siano più adatte a metabolizzare i vari inquinanti...
 
Assorbire la radioattività è un concetto che non mi è chiaro: a meno di interventi che richiedono energie altissime (e un intenzionale accumulo dei materiali, ecc), il decadimento è un processo spontaneo (tant'è che si chiama naturale) con un ritmo estremante stabile nel tempo, tant'è che è il principio di funzionamento dello orologi atomici.
Per l'inquinamento non saprei proprio, una buona parte delle che definiamo inquinanti sono dette non biodegradabili proprio perché inattaccabili (o molto resistenti) a vegetali, funghi, batteri; non ho davvero idea di quali piante siano più adatte a metabolizzare i vari inquinanti...

fino a quando si parla di reflui civili, vi sono diverse piante che possono essere impiegate a scopo depurativo, sia come trattamento diretto (previa grigliatura e/o fossa imhoff) che come trattamento di affinamento a valle di impianti tradizionali.
per quanto riguarda gli isotopi radioattivi non mi risulta esistano dei trattamenti di fitodepurazione per come li ho studiati, quindi probabilmente sono solo in via sperimentale.
Ovviamente se qualche pianta fosse in grado di assore tali sostanze, appunto non biodegradabili, ma solo bioaccumulabili (la pianta diventerebbe radioattiva a sua volta come le banane che contengono potassio) poi dovrebbe essere smaltita a sua volta, con dei metodi per poter controllare, raccogliere e trattare successivamente le sostanze radioattive.
 
fino a quando si parla di reflui civili, vi sono diverse piante che possono essere impiegate a scopo depurativo, sia come trattamento diretto (previa grigliatura e/o fossa imhoff) che come trattamento di affinamento a valle di impianti tradizionali.
per quanto riguarda gli isotopi radioattivi non mi risulta esistano dei trattamenti di fitodepurazione per come li ho studiati, quindi probabilmente sono solo in via sperimentale.
Ovviamente se qualche pianta fosse in grado di assore tali sostanze, appunto non biodegradabili, ma solo bioaccumulabili (la pianta diventerebbe radioattiva a sua volta come le banane che contengono potassio) poi dovrebbe essere smaltita a sua volta, con dei metodi per poter controllare, raccogliere e trattare successivamente le sostanze radioattive.

Nemmeno tentando la via piante OGM?
 
Ultima modifica:
Domanda : è vero che la Canapa è una delle piante che toglie più rapidamente radioattività e inquinamento?

Praticamente tutte le piante assorbono materiali dal terreno, incluso materiali radioattivi. Alcune piu' delle altre, alcuni materiali piu' degli altri. Il fenomeno e' ben noto (Fitorisanamento) ed e' stato usato ovunque. Per esempio in Giappone sono stati piantati campi enormi di girasoli.
Non sono un esperto, quindi non so quanto la pianta della canapa sia efficacie.

https://it.wikipedia.org/wiki/Fitorisanamento
 
Praticamente tutte le piante assorbono materiali dal terreno, incluso materiali radioattivi. Alcune piu' delle altre, alcuni materiali piu' degli altri. Il fenomeno e' ben noto (Fitorisanamento) ed e' stato usato ovunque. Per esempio in Giappone sono stati piantati campi enormi di girasoli.
Non sono un esperto, quindi non so quanto la pianta della canapa sia efficacie.

https://it.wikipedia.org/wiki/Fitorisanamento

è suonato un campanello quando ho letto quella pagina... infatti l'abbiamo solo accennato ed è un'argomento trattato nella specialistica ;)
 
Per essere chiari:
- un discorso sono gli inquinanti chimici, e ci sono miliardi di sostanze di scarto delle attività umane che non sono esattamente salubri; indubbiamente ci sono piante/funghi/batteri metabolizzano meglio alcun sostanze meglio di altre e le rendono meno aggressive per l'ambiente, e presumibilmente la ricerca di selezione (inclusa OGM) ci sta lavorando; ma non è davvero il mio campo, il mio googlare in materia è buono quanto il tuo :(
- sulla radioattività c'è meno da dire, perché il decadimento non viene influenzato dalle molecole che contengono quell'isotopo, è un fenomeno che avviene su una scala più piccola dei legami interatomici (non per niente si chiama nucleare ;) ).
 
Per essere chiari:
- un discorso sono gli inquinanti chimici, e ci sono miliardi di sostanze di scarto delle attività umane che non sono esattamente salubri; indubbiamente ci sono piante/funghi/batteri metabolizzano meglio alcun sostanze meglio di altre e le rendono meno aggressive per l'ambiente, e presumibilmente la ricerca di selezione (inclusa OGM) ci sta lavorando; ma non è davvero il mio campo, il mio googlare in materia è buono quanto il tuo :(
- sulla radioattività c'è meno da dire, perché il decadimento non viene influenzato dalle molecole che contengono quell'isotopo, è un fenomeno che avviene su una scala più piccola dei legami interatomici (non per niente si chiama nucleare ;) ).

fermo restando che qualunque sia la tecnica di estrazione i materiali radioattivi poi dovranno essere trattati e stoccati adeguatamente, un trattamento di questo tipo ha numerosi vantaggi:

- è un trattamento misto in situ ed ex situ, la quantità di materiali da trasportare per trattare successivamente è assai minore (solo la massa delle piante, non il terreno) > costi inferiori

- rispetto ai trattamenti chimici, che fanno utilizzo di alcune sostanze chelanti (ricordo in una di quelle slide ad esempio veniva menzionato l'EDTA per casi di inquinamento da piombo) e/o di acidi per la dissoluzione si hanno meno problemi di inquinamento secondario proprio dovuto ai trattamenti > maggiore facilità di trattamento e costi inferiori
 
in questo caso nucleare

Premesso che non è il mio campo, ma non mi sembra fattibile che una pianta possa né metabolizzare né "inglobare" (cioè raccogliere e facilitare lo smaltimento) delle scorie nucleari.
La radioattività naturale avviene sotto forma di radiazione alfa, che è praticamente innocua a meno che non ne sei circondato; questo perché è molto poco penetrante (la pelle è più che sufficiente a fermarla), ma per esempio l'uranio impoverito è estremamente tossico se riesce ad entrare nel metabolismo, e non vedo in che modo una pianta possa aiutare nello smaltimento visto che la tossicità è a livello di alterazioni del dna.

Ora, a Chernobyl c'è stato un rifiorire di flora e fauna selvativa, ma sopratutto la prima che è più facile da studiare mostra alterazioni evidenti; sarebbe interessante googlare per vedere se le piante riescono a fissare e isolare i contaminanti e se c'è qualche progetto a riguardo, magari mentre noi stiamo parlando c'è chi lo ha già provato.

"googlare" nel senso: questi giorni sono un po' preso, sennò lo avrei fatto io ;)
 
Premesso che non è il mio campo, ma non mi sembra fattibile che una pianta possa né metabolizzare né "inglobare" (cioè raccogliere e facilitare lo smaltimento) delle scorie nucleari.
La radioattività naturale avviene sotto forma di radiazione alfa, che è praticamente innocua a meno che non ne sei circondato; questo perché è molto poco penetrante (la pelle è più che sufficiente a fermarla), ma per esempio l'uranio impoverito è estremamente tossico se riesce ad entrare nel metabolismo, e non vedo in che modo una pianta possa aiutare nello smaltimento visto che la tossicità è a livello di alterazioni del dna.

Ora, a Chernobyl c'è stato un rifiorire di flora e fauna selvativa, ma sopratutto la prima che è più facile da studiare mostra alterazioni evidenti; sarebbe interessante googlare per vedere se le piante riescono a fissare e isolare i contaminanti e se c'è qualche progetto a riguardo, magari mentre noi stiamo parlando c'è chi lo ha già provato.

"googlare" nel senso: questi giorni sono un po' preso, sennò lo avrei fatto io ;)

metabolizzare sicuramente NO, vista la natura di tali sostanze non esiste organismo che si sia evoluto per poterle metabolizzare trasformandole in altri composti utili alla sua crescita, i quali, se ipoteticamente esistessero, rimarrebbero comunque radioattivi.
inglobare (bioaccumulare) invece è fattibile (pensa ad altri casi di altri inquinanti, il mercurio ad esempio).
 
Non ci stiamo capendo, la tossicità di un elemento radioattivo funziona in maniera diversa da uno chimico.

La tossicità chimica di una qualunque sostanza dipende dal metabolismo dell'organismo di riferimento e da come quella sostanza viene introdotta nell'organismo stesso (sia esso una pianta, un animale, un batterio). Il tuo organismo può metabolizzare l'alcool etilico che per alcuni animali è tossico, ci sono uccelli che si nutrono di cicuta tranquillamente ma che portano alla morte di predatori che mangino l'uccello poco dopo il suo pasto (avvelenamento indiretto); le mandorle amare contengono dei precursori del cianuro di potassio (estremamente letale per l'uomo), il "sudore" di alcune rane tropicali è talmente tossico che gli indigeni ci strofinano le frecce prima di usarle... ecc ecc.

La tossicità metabolica di una sostanza dipende sempre dall'organismo di riferimento (oltre che dalla dose), la tossicità nucleare agisce ad un altro livello: non interferisce direttamente con il metabolismo dell'ospite (o meglio, si ma non è la causa principale di tossicità), semplicemente distrugge (o meglio, altera profondamente) le singole cellule per irraggiamento diretto.

Forse può aiutarti pensare alle dimensioni effettive: una cellula ha un raggio che si misura in micron (10^-6 metri), un atomo di uranio ha un raggio di circa 0.0002 micron (diecimila-centomila volte più volte più piccolo).
Quell'atomo è tossico perché se entra nel metabolismo lo distrugge dall'interno per irradiazione, a meno che l'atomo non venga chelato/isolato/ricoperto prima di entrare... che non è impossibile in via teorica, ma mi viene difficile da immaginare.


TL, DR:
tossicità chimica e nucleare sono due cose completamente diverse e non paragonabili.
 
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