Hiroshima e Nagasaki VS Disastro di Chernobyl

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LS1987

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Buon giorno Hiroshima e Nagasaki come tutti sanno sono state bombardate con l'atomica, però nonostante tutto dopo pochi anni sono tornate ad essere abitate, invece a Chernobyl dopo l'incidente alla centrale nucleare non solo non vive più nessuno ma un'area di circa 900 km^2 intorno alla centrale è totalmente disabitata.

Come mai? Un incidente nucleare è peggio di una bomba atomica (seppur di potenza relativamente contenuta) dal punto di vista del fallout radioattivo? Chiaramente nell'immediato sono morte più persone a Hiroshima e Nagasaki, ma vorrei capire come mai Chernobyl è ancora classificata come inabitabile nonostante siano passati 30 anni. Hiroshima e Nagasaki erano abitate negli anni '70? Da quello che mi risulta sì, anche se non posso riportare fonti attendibili.
 
Se non ricordo male le differenze principali sono:
- a Chernobyl non c'e' stata l'esplosione nucleare tipo fungo, ma l'energia coinvolta era molto piu' alta, intesa come quantita' di materiale fissile consumato; non ricordo le proporzioni esatte, ma penso che wikipedia possa essere di aiuto;
- in piu' mi pare gli sia andato in fusione il nocciolo del reattore, e per anni si e' cercato di contenerlo con sarcofaghi di cemento perche' la reazione si autosostiene (meltdown);
- le bombe di Hiroshima e Nagasaki sono esplose in quota (dispersione nell'atmosfera, venti) e soprattutto l'attivita' nucleare e' finita subito mentre il disastro di Chernobyl e' avvenuto al livello del suolo con conseguente inquinamento delle falde (persistente per via del meltdown).

Presumibilmente c'e' dell'altro, ma al momento mi ricordo solo questo.
 
Se non ricordo male le differenze principali sono:
- a Chernobyl non c'e' stata l'esplosione nucleare tipo fungo, ma l'energia coinvolta era molto piu' alta, intesa come quantita' di materiale fissile consumato; non ricordo le proporzioni esatte, ma penso che wikipedia possa essere di aiuto;
- in piu' mi pare gli sia andato in fusione il nocciolo del reattore, e per anni si e' cercato di contenerlo con sarcofaghi di cemento perche' la reazione si autosostiene (meltdown);
- le bombe di Hiroshima e Nagasaki sono esplose in quota (dispersione nell'atmosfera, venti) e soprattutto l'attivita' nucleare e' finita subito mentre il disastro di Chernobyl e' avvenuto al livello del suolo con conseguente inquinamento delle falde (persistente per via del meltdown).

Presumibilmente c'e' dell'altro, ma al momento mi ricordo solo questo.

E se per assurdo (Dio ce ne scampi) avessero lanciato un'atomica sul reattore pochi giorni dopo l'incidente, dopo aver evacuato tutto, che cosa sarebbe successo? Il fallout si sarebbe concluso paradossalmente in anticipo, oppure la situazione sarebbe precipitata ancora di più? E' solo una curiosità chiaro mai e poi mai avrei pensato ad una soluzione del genere per risolvere il problema.
 
Beh, c'e' una bella differenza tra una atomica e un reattore nucleare.
In una atomica la quantita' di materiale radioattivo e' piccolissima a confronto, e' una bomba che serve a liberare quanta piu' energia possibile in poco tempo. E c'e' anche una altra bella differenza: il tempo di dimezzamento, che descrive quanto un materiale radioattivo rimane tale; per ovvi motivi i materiali radioattivi dei reattori hanno una 'vita' molto piu' lunga, ossia tendono a restare radioattivi per molto tempo.
Perfino gli atolli del Pacifico usati per sperimentare le atomiche (non solo americani, c'erano anche inglesi e francesi) adesso sono tornati vivibili.

Come corollario: se una atomica fosse scoppiata a Cernobyl 'dopo' il disastro non avrebbe cambiato nulla (o pochissimo)
 
@Andretti60 grazie per la risposta, in effetti credevo che gli atolli pluribombardati da esperimenti fossero ancora inabitabili per l'uomo. Invece quell'isola in cui è hanno fatto scoppiare quella grossa bomba H? Quella che era tipo 2000 volte le bombe di Hiroshima e Nagasaki.
 
@Tom_Tom vedo che ci vive pochissima gente, e per giunta quasi totalmente concentrata in un villaggio. Forse è una delle poche zone rimasta abitabile dell'isola dopo lo scoppio della bomba. O forse le bombe H hanno in proporzione meno fallout delle bombe atomiche?
 
Ultima modifica:
@Tom_Tom vedo che ci vive pochissima gente, e per giunta quasi totalmente concentrata in un villaggio. Forse è una delle poche zone rimasta abitabile dell'isola dopo lo scoppio della bomba. O forse le bombe H hanno in proporzione meno fallout delle bombe atomiche?

L'isola era praticamente disabitata anche prima dei test nucleari.

Il fallout dipende fortemente dall'efficienza e dalla composizione della bomba. Ad esempio la bomba di Hiroshima ha avuto un'efficienza inferiore al 2% (cioè il 98% del materiale radioattivo è andato disperso), la bomba Zar (quella fatta esplodere sull'isola in questione) del 97% (poco materiale radioattivo si è disperso).
 
Questa storia non la sapevo, adesso guardo se ci sono libri o documentari a riguardo
Purtroppo non c'e' molto, i russi sono sempre stati molto attenti nel fare sapere il meno possibile. DI fatto l'ultima esplosione e' relativamente recente (1990, poco prima del crollo dell'Unione Sovietica)
Ho trovato un solo documento (in inglese) presso il sito della IAEA (International Atomic Energy Agency)
http://www-ns.iaea.org/downloads/rw/waste-safety/north-test-site-final.pdf
 
la bomba Zar era una bomba H, il materiale radioattivo era pochissimo se confrontato a quello di little boy e fatman perchè serviva solo come innesco per la reazione di fusione (che invece utilizzando l'idrogeno non contribuisce alle emissioni radioattive).

ritornando al confronto hiroshima e nagasaki vs chernobyl, le differenze sono notevoli:

- in primo luogo il tipo di reazione, la reazione di fissione di una bomba è più veloce e completa di quella nel reattore... quindi cambia la quantità di uranio trasformata in energia, ma soprattutto la quantità di sottoprodotti radioattivi che poi causano il fallout (molti più nel caso di chernobyl).

- stiamo parlando di un rapporto di materiale di almeno 100:1... nelle bombe atomiche vi erano solo qualche kg di materiale, in un reattore nucleare vi sono decine e decine di barre, ciascuna pesante più dell'uranio contenuto in fat man.

- cambiano le condizioni dell'esplosione, la bomba atomica, esplodendo ad una certa quota non interagisce con grandi quantità di materia nell'ambiente circostante... la reazione avviene praticamente con il solo materiale contenuto all'interno ed al suolo arrivano componenti più decaduti (e meno dannosi). In un'esplosione a livello del suolo questo invece si trova a strettissimo contatto con il materiale radioattivo e ne viene contaminato maggiormente... come se non bastasse il vapore generatosi dopo che la reazione è andata fuori controllo, trasportando con se particelle radioattive nell'atmosfera, ha permesso di diffondere più facilmente e a maggiore distanza le particelle radioattive, che appunto essendo in gran parte composte da isotopi più "instabili" continueranno ad inquinare quelle zone per più tempo.

- aree interessate più estese, maggiori quantità di materiale e maggiore persistenza e pericolosità (per quanto riguarda il tipo di isotopi) vuol dire che per intervenire alla bonifica dei territori intorno a chernobyl avrebbero dovuto asportare una quantità impensabile di terreno... ad un costo semplicemente mostruoso e di gran lunga superiore a quello necessario per bonificare le zone di hiroshima e nagasaki (più contenute, e con meno quantità di suolo da asportare)... se poi consideriamo che russia e giappone hanno una situazione geopolitica diversa capiremo come il giappone sia stato praticamente costretto a dover riscattare tali aree, mentre la russia poteva tranquillamente farne a meno. Infatti da un punto di vista economico negli anni '70 in giappone c'è stata una grande crescita economica, mentre alla fine degli anni '80 la russia non se la passava per niente bene... da un punto di vista demografico la russia ha tanto di quello spazio inutilizzato da non aver nessun bisogno di quei 900 km^2... mentre nel sud del giappone vi è un altissimo grado di urbanizzazione tale da non poter rinunciare a tali aree per l'espansione.


TL;DR

senza voler per nulla mancare di rispetto alla memoria di coloro che in tali disastrosi eventi hanno perso la vita... il paragone è quello di pulire dove ha sporcato un gattino vs un ippopotamo (e per chi non lo sapesse gli ippopotami amano sparpagliare la popò in giro per segnare il loro territorio).
 
Ultima modifica da un moderatore:
Un'altra differenza se non sbaglio e' che a Chernobyl non si puo' andare,con il rischio radiazioni.
 
Ultima modifica da un moderatore:
la bomba Zar era una bomba H, il materiale radioattivo era pochissimo se confrontato a quello di little boy e fatman perchè serviva solo come innesco per la reazione di fusione (che invece utilizzando l'idrogeno non contribuisce alle emissioni radioattive).

Originariamente prevedeva tre stadi: innesco a fissione, secondo stadio a fusione e terzo nuovamente a fissione.
Però, se la bomba fosse stata testata al massimo della potenza, l'aereo che l'avrebbe sganciata non si sarebbe potuto allontanare in tempo, e fu quindi deciso di depotenziare la bomba del 50% rimuovendo il terzo stadio (che avrebbe raddoppiato la potenza totale) e sostituendolo con del materiale inerte.
Per questo motivo l'efficienza fu altissima e il fallout molto ridotto.

In un'esplosione a livello del suolo questo invece si trova a strettissimo contatto con il materiale radioattivo e ne viene contaminato maggiormente...

A Chernobyl l'esplosione fu chimica, non atomica (se non ricordo male si verificò una grossa perdita di idrogeno che andò a mescolarsi all'aria, generando una miscela esplosiva).
Non cambia però il fatto che il reattore subì gravi danni strutturali e l'ambiente esterno fu pesantemente contaminato.
 
Originariamente prevedeva tre stadi: innesco a fissione, secondo stadio a fusione e terzo nuovamente a fissione.
Però, se la bomba fosse stata testata al massimo della potenza, l'aereo che l'avrebbe sganciata non si sarebbe potuto allontanare in tempo, e fu quindi deciso di depotenziare la bomba del 50% rimuovendo il terzo stadio (che avrebbe raddoppiato la potenza totale) e sostituendolo con del materiale inerte.
Per questo motivo l'efficienza fu altissima e il fallout molto ridotto.



A Chernobyl l'esplosione fu chimica, non atomica (se non ricordo male si verificò una grossa perdita di idrogeno che andò a mescolarsi all'aria, generando una miscela esplosiva).
Non cambia però il fatto che il reattore subì gravi danni strutturali e l'ambiente esterno fu pesantemente contaminato.


saggia decisione l'eliminare l'ultimo stadio...

a chernobyl non c'è stata una vera e propria esplosione atomica, ma la reazione di fissione che normalmente viene rallentata e controllata per mezzo di barre di grafite e acqua pesante è andata fuori controllo e la temperatura ha continuato a salire e salire, l'acqua a quel punto è stata più dannosa che altro (come quando si cerca di spegnere l'olio in una padella mettendola sotto l'acqua corrente, ma in scala più grande...), è stato lo stesso uranio, per via delle temperature elevatissime, a far scindere la stessa acqua di refrigerazione nei componenti fondamentali idrogeno e ossigeno...

ora ovviamente idrogeno + ossigeno + elevate temperature = BOOM.... abbiamo una esplosione come dici tu "chimica", che ha trasportato in atmosfera e fatto ricadere tutto intorno un'enormità di materiale radioattivo, ma allo stesso tempo non potentissima.

non credo siano morte molte persone nell'immediato, solo gli operai nella centrale probabilmente, non so quanto personale lavori in una centrale, ma credo non più di un 150-200 (per turno)...
il problema è stato proprio il fallout che negli anni ha mietuto decine di migliaia di vittime (oltre ad aver causato problemi di salute di vario tipo).
 
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