Bè, è vero che oggi, ma anche in passato alla fine (la ps1 si è fatta conoscere e apprezzare da molti ancora non videogiocatori perchè attratti dalla novità del 3d) si punta molto, a volte troppo, sulla grafica..Ma se un gioco dall'ottimo comparto tecnico non è accompagnato da perlomeno una giocabilità immediata e fluida, non dico profonda, è difficile che diventi un capolavoro..Ti dirò, così come credo che esistano giochi più spogli e "minimalisti", che si basano più su meccaniche nuove o su una giocabilità molto semplice ma allo stesso tempo vincente e profonda, che magari puntanto molto sul level-design (elemento forse messo un pò da parte ultimamente), così credo che ci siano giochi nei quali il comparto estetico è importantissimo..Il punto è che per comparto estestico, non si dovrebbe solamente intendere il numero di poligoni, le texture realistiche e millemila effetti hdr, insomma l'aspetto più tecnico, ma si dovrebbe anche guardare all'aspetto artistico del gioco..E la via dell'arte, come spesso si dice, può essere intrapresa in molti modi diversi: ti puoi basare sul minimalismo e puntare su un tuo particolare stile, oppure su una ricerca estetica elaborata..Trovo che a volte i metri usati per giudicare un gioco possono essere riduttivi, voglio dire, prendiamo da una parte Crysis (al quale non ho comunque mai giocato :lol:) e Rez...puoi dire che Rez ha una estetica impressionante? per certi versi si, ma in modo diverso,è più "sperimentale" più psichedelico e artisticamente parlando vince...A volte, poi, può anche capitare di assistere ad un miracolo e vediamo che in un colpo solo vengono uniti un ottimo gameplay che anche se sa di già visto funziona, notevole ricerca estetica, ottimo gusto compositivo e innovazione..Il tutto accompagnato da una tecnica di primo'ordine: mi riferisco ad Uncharted 2..Non ho mai provato a giocarci (:asd:), ma da quel che ho visto la rivoluzione è davvero avvenuta, Unch2 è riuscito a portare in gioco una sorta di dinamismo visivo ed emozionale, legato alla presenza di più eventi in contemporanea sullo schermo mentre il giocatore ha il pieno controllo sul personaggio; è quasi come se si stessero vivendo, giocando le cut-scene, ed il tutto si traduce in un inedito utilizzo della camera, estremamente immersiva...Ora, purtroppo questo è un caso su 1000, ed è vero che a volte oggi vediamo giochi che, a scapito della profondità di gioco ma sopratutto del level-design, puntano troppo sull'aspetto tecnico..Il problema si traduce nel fatto che, così facendo, un buon gioco assurge a titolo di capolavoro.. Scusate, so che verrò criticato in massa ma, imho, God Of War è sì un gioco carino, ma mi sembra eccessivo considerarlo un capolavoro come è stato considerato in massa da pubblico e critica..Il gameplay funziona, è scorrevole e fluido, in alcuni casi buono anche il level-design, ma mi sembra un pò riduttivo, non mi sembra un capolavoro..O ancora Final Fantasy X..viene ritenuto un ottimo gdr, dall'ottima trama, persino commovente...sarà ma,sempre imho :), è forse il gioco più sopravalutato degli ultimi 10 anni...(Entrambi i giochi sono impressionanti graficamente).. Personalmente apprezzo giochi semplici (vedi il nuovo Super Mario Bros, che a ben vedere è anche gratificante visivamente!) e giochi più elaborati ma è chiaro che il gameplay deve comunque essere interessante e, dovendo scegliere tra il primo Assassin's Creed e Resident Evil 4, preferisco giocare a quest'ultimo..Ti bastano 5 minuti con AS per galvanizzarti: controllo fludissimo, costruzioni architettoniche e resa visiva pazzesca (e tecnicamente, e artisticamente), libertà di controllo apparentemente varia e appagante, peccato per un level-design piatto e situazioni sempre ripetetive...Al contrario, l'impatto con Re4 è devastante: il personaggio sembra un legno , quando miri per sparare non ti puoi mouvere, la storia è solo un pretesto inutile ma, giocandoci, piano piano, scopri uno dei migliori level-design di sempre...Una cosa che generalmente non condivido molto nei giochi,semmai, è questo voler pensare il videogame come un film, questo voler trasportare in toto il linguaggio della cinematografia senza rispettare il "linguaggio e i tempi" del videogame..Se riesci ad impiantare un aspetto cinematografico inedito, che apre le porte a nuove possibilità (come in Uncharted 2) è un conto, ma non capisco il motivo di infarcire i giochi di lunghissime cutscene (e sono tantissimi i giochi di questo tipo) quando il modo di narrare gli eventi come in Day Of The Tentacle (chi lo ricorda?) è molto efficace...;)