Raga grazie mille per i consigli, dopo mi leggerò con calma e attenzione tutto ciò che m'avete scritto, ad ogni modo vorrei sapere due cose:
1) cosa è il damping factor che avete nominato e cosa determina la potenza in uscita di un lettore musicale, cioè girovagando sul web ho trovato questa tabella sul FiiO X3
540 mW 16Ω
270 mW 32Ω
30 mW 300Ω
Gli ohm credo siano relativi alle cuffie usate... Intuitivamente direi che ne determinano il volume d'ascolto finale? Correggetemi pure se ho sparato un cagata :popo:.....
il damping factor o fattore di smorzamento, in italiano, non é altro che il rapporto tra l'impedenza (o meglio, sarebbe piú corretto dire la resistenza visto che si considera solo la parte reale di quest'ultima quando la si esprime generalmente) della cuffia a numeratore e l'impedenza dell'uscita dell'amplificatore a denominatore. In generale é piú alto in amplificatori a stato solido piuttosto che in quelli valvolari, considerando che quelli valvolari hanno il trasformatore d'uscita che contribuisce ad aumentare questa resistenza (per un fattore prettamente fisico, il trasformatore é fatto di avvolgimenti che possono avere una resistenza in uscita anche piuttosto elevata rispetto allo stato solido, viene usato perché bisogna abbassare la tensione anodica delle valvole a valori umani per le cuffie). Sono poi usciti i valvolari OTL (output transformerless) che hanno ridotto il gap tra le due tipologie, gap che comunque continua ad essere presente. In generale si consiglia di stare sopra il 10 come valore,
valori inferiori portano a dei bassi incontrollati e una perdita evidente di dettaglio, che si nota anche dai grafici della risposta ad un'onda quadra.
PARTE TECNICA:
Per i piú scafati di elettronica e fisica, si puó dire che il fattore di smorzamento tra una cuffia e un amp, delinea la capacitá di quell'amplificatore di controllare i driver meglio o peggio vicino alla frequenza di risonanza del driver stesso. Questo perché come tutti i materiali i coni hanno una massa e una rigiditá che formano un sistema risonante quando vengono messi in movimento dalla corrente che l'amp invia alle cuffie. Attenzione, la bobina dei driver ad ogni movimento genera comunque una forza elettromotrice indotta a causa del fatto che é immersa in un campo magnetico (il magnete sul retro, e questo ce lo dice la terza equazione di maxwell altresí detta legge di faraday. La bobina agisce quindi a tutti gli effetti come un induttore, generando una potenza reattiva nel circuito amp-cuffie) e che ritorna indietro all'amplificatore, dove verrá smorzata appunto dalla resistenza interna dell'amplificatore (ecco spiegato perché gli amp hanno una resistenza in uscita, per eliminare la corrente di ritorno). Si puó facilmente notare dall'equazione V=Ri che piú é bassa la resistenza piú sará alta la corrente, e quindi "l'azione frenante" sará piú evidente sulla membrana, portando a un controllo migliore della vibrazione, in particolar modo nella zona delle frequenze basse, frequenze che sono vicine a quella di risonanza del cono.
Da notare é il fatto che il fattore di smorzamento non é uguale lungo tutto lo spettro sonoro, ma varia al variare della resistenza della cuffia (ebbene si, non sará mai 32 ohm fissi la cuffia, anzi, in alcune cuffie sale anche abbastanza, vedi la HD600, che ha come dichiarati 300 ohm ma sale fino a quasi 600 sulle basse frequenze), dalla temperatura, che influenza il materiale dei coni, dal volume di ascolto (per effetto joule la corrente aumenta la temperatura, e ricade nel caso precedente) e, per i diffusori, dalla presenza del crossover, che essendo composto da componenti dinamici come condensatori e induttori, hanno la loro parte immaginaria dell'impedenza che va a modificare appunto l'impedenza complessiva nella sua parte immaginaria X detta reattanza.
Si puó quindi concludere dicendo che minore é l'impedenza di uscita dell'amplificatore, meno sará affetto dalla reattanza del carico, e quindi variando di poco l'angolo theta dei fasori di corrente e tensione, il suono risultante sará piú pulito, con piú dettaglio e soprattutto piú controllato, specie sui bassi. Questo non é sempre un male comunque, giocando con il fattore di smorzamento, puoi controllare la risposta sui bassi della cuffia o dell'altoparlante.
Ok fammi rileggere... forse ho esagerato un pochino con i tecnicismi :asd: Ma almeno mi é servito di ripasso per l'esame di teoria dei circuiti :asd:
Per la questione potenza, come dicevo prima é relativo. Una cuffia non ha solo l'impedenza, ma anche la sensibilitá, che dice quanto forte sará un suono in dB con 1mW in ingresso. IN GENERE é vero che aumentando l'impedenza, aumenta anche la difficoltá di pilotaggio e quindi il volume ottenibile scende, ma é anche vero che ci sono casi di cuffie con pochi ohm che sono difficilissime da pilotare. Tu hai trovato quella tabella, bene, ora pensa che per una cuffia magnetoplanare servono almeno 1 watt (1000mW) su 50 ohm, e che le cuffie piú difficili da pilotare che siano mai state create, le AKG K1000, necessitano di una decina di watt su ben 120 ohm (10'000 mW), le Hifiman HE-6 magnetoplanari si "accontentano" di 3-4 watt (3000-4000mW) su 50 ohm
scusate ancora per lo sbrodolone tecnico :lol: