F1 2009

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intanto fisichella oggi ha fatto 9 all'esordio...

doppietta brawnGP...con cappellata immane di hamilton all'utlimo giro...

raikkonen 3° incalzato da sutil..con una force india irriconoscibile negli ultimi due granpremi...dei geni sti indiani
 
intanto fisichella oggi ha fatto 9 all'esordio...

doppietta brawnGP...con cappellata immane di hamilton all'utlimo giro...

raikkonen 3° incalzato da sutil..con una force india irriconoscibile negli ultimi due granpremi...dei geni sti indiani

"geni 'sti indiani"? Mi risulta che tutto il retrotreno (motore/trasmissione/cambio) della monoposto sia di derivazione Mercedes...


Io invece vorrei sapere: ma voi siete d'accordo con il licenziamento di Raikkonen? OK per Alonso... ma siamo proprio certi che tra Massa e Kimi quello da scartare fosse proprio il finnico? Massa si è comportato bene l'anno scorso (anche per alcuni colpi di sfiga di Raikkonen (GP di Francia ad esempio)... ma questa differenza di classe tra Kimi e Felipe io non la vedo davvero....
 
"geni 'sti indiani"? Mi risulta che tutto il retrotreno (motore/trasmissione/cambio) della monoposto sia di derivazione Mercedes...


Io invece vorrei sapere: ma voi siete d'accordo con il licenziamento di Raikkonen? OK per Alonso... ma siamo proprio certi che tra Massa e Kimi quello da scartare fosse proprio il finnico? Massa si è comportato bene l'anno scorso (anche per alcuni colpi di sfiga di Raikkonen (GP di Francia ad esempio)... ma questa differenza di classe tra Kimi e Felipe io non la vedo davvero....
Io sinceramente tifo kimi :asd:
 
"geni 'sti indiani"? Mi risulta che tutto il retrotreno (motore/trasmissione/cambio) della monoposto sia di derivazione Mercedes...


Io invece vorrei sapere: ma voi siete d'accordo con il licenziamento di Raikkonen? OK per Alonso... ma siamo proprio certi che tra Massa e Kimi quello da scartare fosse proprio il finnico? Massa si è comportato bene l'anno scorso (anche per alcuni colpi di sfiga di Raikkonen (GP di Francia ad esempio)... ma questa differenza di classe tra Kimi e Felipe io non la vedo davvero....
Massa è molto più costante di Kimi che molte volte sembra che ci faccia un favore a guidare.
l'altr'anno oltre alla sfiga nel gp di Francia ha fatto anche tante cavolate(SPA).
Se dovessi scegliere tra i 2 licenzierei Kimi senza pensarci 2 volte.
 
Massa è molto più costante di Kimi che molte volte sembra che ci faccia un favore a guidare.
l'altr'anno oltre alla sfiga nel gp di Francia ha fatto anche tante cavolate(SPA).
Se dovessi scegliere tra i 2 licenzierei Kimi senza pensarci 2 volte.
Io no :nunu:
Kimi l'anno scorso ha avuto moltissima sfiga mentre Massa si girava da solo. :sisi:
 
"geni 'sti indiani"? Mi risulta che tutto il retrotreno (motore/trasmissione/cambio) della monoposto sia di derivazione Mercedes...

si e secondo te riproporre soluzioni di altre macchine sulla propria che ha una filosofia diversa è facile?
quanto ci hanno messo le altre scuderie a copiare il buco delle brawngp?
considerando che la force india era l'ultima del lotto...c'è da applaudire

@LUKE_94_94
veramente l'anno scorso era kimi a girarsi da solo e ad andare per campi e muri...sintomo che era da un altra parte col cervello....ora che è in odore di licenziamento si è finalmente svegliato
 
Guarda che mi sa che ti confondi dato che Massa è andato male solo nei primi 2 gran premi la scorsa stagione, mentre Kimi rimaneva dietro all'Heidefeld o all'Alonso di turno per 3/4 di gara oppure si girava come a SPA. In qualche gara sarà stato anche sfortunato ma la maggior parte delle volte è le prestazioni opache le ha fatte per colpa sua. Inoltre la sfortuna maggiore l'ha avuta Massa l'anno scorso quando perse gp e mondiale con la rottura del motore a 3 giri dalla fine nel gp d'Ungheria
 
"Non ho prove. A meno che..."

Mosley e l'interrogatorio di Piquet Sr: i conti non tornano

di Giorgio Terruzzi
L'interrogatorio di Nelson Piquet senior, avvenuto a Londra negli uffici dell'agenzia investigativa Quest (che lavora per la Fia sui fatti di Singapore) il 17 agosto scorso, è tutt'ora rimasto segreto. In questo interrogatorio il padre di Nelsinho svela alcuni elementi importanti e contraddittori. Dichiara di aver raccontato la supposta frode a Charlie Whiting, braccio destro di Mosley, due mesi dopo i fatti, in Brasile, lo scorso anno, e di aver ricevuto questa risposta: "Mi disse che non si poteva provare nulla".



Piquet racconta di aver chiesto consiglio a Bernie Ecclestone in Ungheria lo scorso agosto, quando Briatore aveva già deciso di lasciare a piedi Nelsinho: "Cosa devo fare?" Bernie rispose: "Fottilo". Poi Piquet senior racconta di aver posto il dilemma anche a Mosley, il quale rispose di essere a conoscenza da tempo della cosa, avvisato da Whiting, appunto, ma di non avere alcuna prova: "...A meno che non arrivi qualcuno a dirmi come stanno i fatti".
Non siamo qui a decidere cosa accadde a Singapore ma è evidente che qualcosa non quadra. Proprio sul fronte della ricerca della verità che invece sembra strumentale per altro. Qualche dato per riflettere:
1 - La Fia era a conoscenza della cosa dal novembre 2008. Come mai non ha fatto nulla sino all'estate 2009?
2 - Mosley ed Ecclestone hanno un conto aperto con Briatore in quanto personaggio di spicco della Fota, destinato a curarne i rapporti commerciali. Denaro, in sostanza. Da destinare alla Fota e non ad altri.
3 - Il GP di Singapore venne disputato il 28 settembre 2008. Il 30, due giorni dopo scadeva l'opzione di Piquet con la Renault. Opzione che Briatore non rinnovò. Una porta in faccia al pilota che aveva appena preso un muro per il bene della squadra. Possibile?
4 - Il 2 novembre 2008 Briatore rinnovò il contratto di Piquet jr riducendo l'ingaggio da 1,5 milioni di dollari a 1 milione e inserendo una clausola basata sul rendimento. E' questo il trattamento adatto ad un pilota che può produrre un tale ricatto?
5- La Fia ha squalificato la Renault per una gara a causa della ruota persa da Alonso a Budapest quest'anno. Una squalifica annullata in appello senza nemmeno la presenza dei commissari ungheresi. Sembra un avvertimento. Anche perché gli stessi commissari ungheresi e la stessa Fia non hanno ritenuto compiere alcuna investigazione per la molla persa dalla Brawn di Barrichello, molla finita contro Felipe Massa in prova.
6 - Le trascrizioni delle comunicazioni radio di Singapore evidenziano che Piquet jr. ha mentito (una sola richiesta circa il numero dei giri e non ripetute richieste come afferma il pilota) e non evidenziano alcuna responsabilità di Briatore.
Ora, perché la Renault invece di affrontare il processo ha comunicato l'uscita di scena di Briatore e Symonds e, in aggiunta, la rinuncia a difendersi? Perché ha capito di trovarsi di fronte a qualcosa che non somiglia per nulla ad un normale tribunale ma ad un consiglio mondiale che decide in base alla volontà del presidente. Mosley, appunto. La rinuncia a combattere della Renault, visto il panorama, indica la consapevolezza di non passare attraverso un giudizio in base ai fatti. Meglio chinare il capo offrendo la testa del proprio vertice e sperando così di essere risparmiata.


che pagliacciata sta f1...ennesima prova che ormai sto sport è morto da anni
 
Singapore, scandalo di 59 pagine

Documenti riservati in mano alla stampa


Siamo alle prese con uno scandalo nello scandalo. Si perché già alla vigilia del Gran Premio d'Italia dagli uffici della FIA era stato spedito ad alcuni giornali inglesi un documento di 59 pagine, cioè l'intero risultato dell'inchiesta del caso Singapore. A conoscenza degli atti sarebbero dovuti essere i membri del consiglio mondiale e le parti in causa, invece la documentazione confidenziale era tranquillamente a disposizione della stampa specializzata, amplificatore da sempre delle esternazioni di Max Mosley.

Si parte dal 26 luglio quando Nelson Piquet padre telefona alla Federazione per denunciare quanto accaduto a Singapore, poi la testimonianza del figlio. La prima rilasciata a Parigi il 30 luglio, la seconda a Londra, il 17 agosto, ai funzionari dell'agenzia investigativa Quest, organo di consulenza scelto direttamente da Mosley per la FIA. Si passa poi al Gran Premio del Belgio, quando, tra il 27 e il 29 agosto sono stati acsoltati Pat Symonds, Fernando Alonso e Flavio Briatore.

Sempre a Spa la Renault aveva consegnato la documentazione richiesta dai commissari. Le 59 pagine contengono la versione integrale delle conversazioni via radio, i dati telemetrici, peraltro già diffusi. A pagina 53 compare la lettera personale e riservata spedita da Flavio Briatore a Nelson Piquet nella quale il manager italiano parla di ricatto, la missiva porta la data del 28 luglio, due giorni prima della deposizione del pilota a Parigi. Il 4 settembre Flavio Briatore riceve la lettera di convocazione per il 21 settembre di fronte al consiglio mondiale. Le conclusioni degli inquirenti inchiodano Pat Symonds, ma parlano di apparente estraneità alla vicenda di Briatore, che nel frattempo ha lasciato la Renault.

Di Luca Budel
 
Due anni alla Renault
Briatore radiato dalla F1


di VINCENZO BORGOMEO

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Nelson Piquet Jr: il principale colpevole è stato assolto




PARIGI - Massima pena per il caso del falso incidente a Piquet Junior: il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi ha deciso di sospendere per due anni con la condizionale la scuderia Renault (in pratica non gli succede nulla se nei prossimi due anni non ripetono una cosa simile) e di radiare dalla F1 l'ex team manager Flavio Briatore, già dimessosi da team manager della scuderia francese. Non solo: il direttore tecnico Pat Symonds, anche lui già dimessosi dall'incarico, si è beccato cinque anni di squalifica mentre Fernando Alonso, alla fine l'unico beneficiario di tutto questo macello (visto che si è portato a casa la vittoria in quel maledetto Gp) è stato prosciolto da qualsiasi accusa. Uno scandalo vero. Ma - se possibile - c'è ancora di peggio: Piquet, il vero colpevole di tutta questa vicenda, ossia il pilota che è andato volontariamente a sbattere, non ha subito alcun provvedimento in quanto si era garantito l'immunità denunciando il fatto.

Max Mosley ovviamente sostiene il contrario: "La Formula 1 - ha spiegato dopo la sentenza - esce piuttosto bene da questa vicenda, perchè abbiamo dimostrato di aver eliminato le persone responsabili". Sarà. In ogni caso la pena è folle perché raggiunta in modo "sporco": la Federazione Internazionale è riuscita ad incastrare Renault e Briatore garantendo l'immunità al principale colpevole di tutta questa vicenda, ossia il pilota, quel Nelson Piquet Junior che dopo il suo licenziamento dal team ha iniziato a sputare fuori veleno.

Anche Piquet però non accetta di essere crocefisso: "Sono sollevato dal fatto che l'indagine della Fia si è ora concluso - ha spiegato il pilota reo della manovra suicida - chi ora comanda nel Team Renault F1 ha deciso, come ho fatto io, che era meglio dire la verità e accettare le conseguenze. La cosa più importante è che ora non si ripeta mai più una cosa simile".


Nelson Piquet Junior ammette poi "di essere rammaricato per aver eseguito l'ordine che gli è stato dato. Ogni giorno desideravo di non averlo fatto".
"Non so se la gente riuscirà a capire - aggiunge Piquet Jr - perchè per molti essere un pilota è un privilegio straordinario, come lo era per me. Tutto quello che posso dirvi è che la mia situazione alla Renault si trasformò in un incubo. Dopo aver sognato di essere un pilota di Formula Uno e dopo aver lavorato tanto per arrivare, mi sono trovato in balia del signor Briatore. Il suo vero carattere, precedentemente noto solo a coloro che avevano lavorato con lui in passato, è ormai svelato. Briatore è stato il mio manager, nonchè il boss del team, aveva il mio futuro nelle sue mani, ma non gli importava niente di questo. Dal momento dell'episodio del GP di Singapore mi ha isolato e mi ha spinto fino al punto più basso che avessi mai raggiunto nella mia vita. Ora che sono fuori di tale situazione - prosegue l'ex pilota della Renault - non posso credere che ho accettato il piano, ma quando mi è stato chiesto non ero nelle condizioni di rifiutare. Ascoltando la reazione di Briatore dopo il mio incidente e sentendo le osservazioni che ha fatto alla stampa nel corso delle ultime due settimane è chiaro che sono stato semplicemente usato da lui per poi essere scaricato e messo in ridicolo".

"Ho dovuto imparare alcune lezioni molto difficili negli ultimi 12 mesi e - continua il brasiliano - riconsiderare ciò che ha valore nella vita. Ciò che non è cambiato è il mio amore per la Formula Uno e la fame per le corse. Mi rendo conto che devo iniziare la mia carriera da zero. Posso solo sperare che una squadra riconosca quanto male mi è stato fatto mentre ero alla Renault e mi dia l'opportunità di mostrare ciò che avevo fatto vedere in F3 e GP2. Di una cosa si può essere certi e cioè che non vi sarà alcun pilota in Formula Uno determinato come me nel mettersi alla prova".
"Come ultima cosa su questo argomento - conclude Piquet Junior - vorrei ribadire che mi dispiace tanto per coloro che lavorano in Formula Uno (comprese le tante persone buone in Renault), i tifosi e l'organo di governo (la Fia, ndr). Non mi aspetto di essere perdonato o dimenticato, ma almeno ora le persone possono trarre le loro conclusioni sulla base di ciò che è realmente accaduto".

In ogni caso è difficile a questo punto non credere che tutta la vicenda sia una semplice vendetta di Mosley nei confronti di Briatore. E a questo punto, vista la ferocia e la voglia di vendetta del presidente della Fia nei confronti di Ron Dennis (cacciato a suo tempo per una vicenda più o meno simile a quelle del caso Renault) e Flavio Briatore, viene anche più facile credere alle insistenti voci dai box che volevano proprio i due ex team principal di Renault e McLaren come gli organizzatori del festino a luci rosse costato la presidenza a Max Mosley.

Insomma, per usare un sottile eufemismo, un vero schifo, nel quale la F1 precipita ancora una volta. E dal quale ormai da almeno due anni non riesce proprio a venirne fuori: ormai di questo pseudo-sport si parla più di gossip, intrallazzi e truffe che di sorpassi e tempi sul giro. Di questo passo nei giornali di F1 si dovranno occupare i colleghi di giudiziaria... Esagerazione? Non tanto. Ecco un piccolo memo con gli scandali in F1 degli ultimi due anni. Un elenco incredibile davvero:

Polverina trovata sulle Ferrari e culminata con la scoperta del passaggio di informazioni riservate sulla vettura di Maranello alla McLaren. Protagonista in negativo l'ormai ex Ferrari Nigel Stepney che trafugò i progetti della monoposto 2007 per venderli alla Mclaren che si beccò così 100 milioni di dollari di multa e l'esclusione dal campionato costruttori.

Orgia sado-maso a sfondo nazista del presidente della Fia Max Mosley e finita sui giornali di mezzo mondo, con lui mezzo nudo che frusta e si fa frustare da pseudo capò.

Diffusori irregolari o no? Mistero: Brawn Gp, Toyota e Williams sono sotto accusa ma poi la Fia dà l'Ok a questi sistemi e quindi li ammette alle gare.

La Williams presentò (per poi ritirarlo poche ore più tardi) un velenoso ricorso contro Ferrari e Red Bull perché secondo lei i deflettori delle pance delle rispettive monoposto erano irregolari.

Lewis Hamilton mentì (confessando poi tutto come uno scolaretto tutto in Malaysia) su quanto accaduto in regime di safety-car tra lui e il pilota italiano della Toyota Jarno Trulli che si riprese il terzo posto del Gp di Melbourne.

Poi si arriva al balletto sulle regole e il tetto al budget. Minacce di abbandono della F1 da parte di Ferrari, prese di posizioni durissime e insulti da parte della Fia, un inferno

La Renault accetta - "Accettiamo pienamente le
decisione del Consiglio Mondiale dello Sport della Fia.
Chiediamo scusa senza riserve a tutta la comunità della Formula Uno in relazione al nostro inaccettabile comportamento.Ci auguriamo che si possa presto mettere tutto ciò alle spalle e concentrarsi in modo costruttivo sul futuro". Così Bernard Rey, presidente del team Renault F.1, all'uscita dalla sede della Fia a Place de la Concorde a Parigi.
21 settembre 2009




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