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[/FONT][/FONT]Nello stesso giorno in cui i primi ricercatori entravano nella campagna di Milk Hill per osservare il megapittogramma, veniva annunciato un nuovo pittogramma a Huish, nella contea di Wiltshire. Da un cerchio partivano dieci anelli e cinque linee rette che raggiungevano altri sette cerchi. Il disegno sembrava essere il simbolo di un messaggio radio. Anche qui Osserbard e Boerman trovarono le stesse anomalie del pittogramma di Milk Hill. Ma ancora un altro fenomeno attirò la loro attenzione: su molti steli di frumento pendevano mosche morte, rimaste attaccate allo stelo con la lingua. Ciò significa che lo strato esterno di paraffina della pianta si era riscaldato improvvisamente e quindi fuso, ma nuovamente solidificato a contatto con l’aria fredda: le mosche che erano state attirate dal calore e volevano suggere il fluido della pianta rimasero intrappolate nella pellicola esterna.
Ma solo cinque giorni dopo la formazione del pittogramma si capì il motivo per cui il simbolo del radiosegnale era così importante: il 19 agosto, esattamente una settimana dopo la comparsa del pittogramma di Milk Hill, apparve una nuova formazione su un campo di frumento vicino al radiotelescopio di Chilbolton in Hampshire, un’area recintata e circondata da alti reticolati, con molte telecamere di controllo che però non ripresero nulla. Quello che era comparso non era un semplice pittogramma: somigliava ad un codice binario, costituito da centinaia di sentieri di steli intrecciati e di cilindri di grano in piedi; il tutto era lungo 67 m e largo 28 m. Il codice era un messaggio simile a quello che era stato trasmesso il 16 novembre alle 13:13 dal radiotelescopio di Arecibo (Portorico) verso un gruppo di stelle M13: forse qualcuno dal cosmo aveva risposto ora a quel messaggio?
Per capire la formazione del messaggio occorre conoscere i principi del sistema binario, basato sui numeri 1 e 0 che si alternano costantemente potando così formare tutti i numeri. Si può così ottenere la seguente tabella:
Decimale
Binario
1
1
2
10
3
11
4
100
5
101
6
110
7
111
8
1000
9
1001
10
1010
11
1011
12
1100
13
1101
14
1110
15
1111
16
10000
Per esprimere gli 1 e gli 0 si utilizzano campi neri (1) e campi bianchi (0).
Il radiomessaggio conteneva una serie di informazioni sull’uomo e sul nostro pianeta: la nostra posizione come terzo pianeta del sistema solare, la popolazione della Terra (allora 4,29 miliardi), il nostro aspetto (uno schizzo di un omino tratteggiato), la nostra statura media (176,40), un paio di informazioni sulla nostra struttura biologica (il DNA e alcuni fondamenti di biochimica) e uno schizzo del radiotelescopio che inviò il messaggio.
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[URL="http://www.cerchinelgrano.info/UFO&Co/Croopvero2_small.jpg"]http://www.cerchinelgrano.info/UFO&Co/Croopvero2_small.jpg[/URL][/FONT][/FONT]
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[FONT=Arial, Arial, Helvetica]In alto a sinistra si vede l’Osservatorio di Chilbolton, un’istallazione governativa britannica che originariamente venne costruita, nel 1965, per lo studio della propagazione delle onde radio nello spazio. L’Osservatorio è off-limits per il pubblico. Il campo di grano che si estende lungo il suo perimetro, come si vede nella fotografia, è di proprietà privata ed è lavorato dalla Leckford Estate. La “Faccia” è apparsa per prima il 14 Agosto poi seguita dal “Codice” il 20 Agosto 2001[/FONT] (Original images copyright 2001: Crop Circle Connection)
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Chibolton Code (19 Agosto 2001) e Messaggio di Arecibo (1974) a confronto
(Original images copyright 2001: Crop Circle Connection)
A prima vista il messaggio di Chilbolton può sembrare uguale, ma guardandolo attentamente si può notare che il pianeta degli alieni è il quarto di un sistema solare con nove o dodici pianeti, anche il terzo e il quinto pianeta (raffigurato come un gruppo di quattro globi, forse le quattro lune di Marte) sembrano essere abitati. L’omino tratteggiato è sostituito da una piccola figura con una grossa testa e l’altezza media è di 108 cm. La popolazione ammonta a 21,3 miliardi, tre volte e mezzo la nostra. Al posto del radiotelescopio c’è un tipo di sonda simile a un “piatto volante” di 850 m di diametro, ma la differenza più grande è quella biochimica: oltre ai cinque elementi fondamentali per la vita terrestre riportati sul messaggio di Arecibo, ne compare un sesto … il silicio. È quindi possibile che su un altro pianeta l’elemento dominante sia il silicio.
Un’altra importante differenza è nella struttura del DNA: quello degli alieni sembra avere una tripla elica, forse dovuta a una variazione genetica o a una mutazione. Nonostante tutto ciò l’Istituto SETI è scettico al riguardo.
è comunque difficile credere che sia un falso, perché i falsificatori avrebbero dovuto:
1) eseguire questo pittogramma di unità quadrangolari (e non cerchi come solitamente avviene) senza lasciare buchi o tracce sul terreno
2) costruire il complicato modello di 1679 unità senza il minimo errore
3) eseguire il tutto in un paio d’ore, di notte e senza essere filmati dalle numerose telecamere di controllo ...
:nunu: Crederci oppure no??:boh: