ballanz89
Utente Èlite
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Questa storia è al limite tra realtà e finzione. Se solo non ci fossero persone che ne hanno testimoniato la veridicità! :shock:
Leggete è lunga ma vi incuriosirà da morire, me la raccontò il mio professore di Fisica l'anno scorso...Da restarci....:skept:
Parla di un esperimento durante la guerra x rendere invisibile una nave bombardandola di scariche eletromagnetiche atraverso potentissimi generatori....
Alle ore 09:00 furono accesi i generatori e la nave sparì, così come dissero gli osservatori che erano sul porto, per 15-20 minuti. Poi furono spenti i generatori, e la nave tornò visibile. E fu in quel momento che si accorsero che davvero c’erano stati seri problemi. Il personale era frastornato, delirava, con sintomi fisici preoccupanti. Allora la marina lo cambiò con altro personale. Von Neumann sapeva ciò, così andò al capo della marina dicendo: - Ho bisogno di più tempo per studiare il problema dell’equipaggio e correggerlo -. La marina gli impose un out-out per il 12 agosto 1943 senza spiegare né i perché né i percome. Bielek allora si era recato da Bowen a chiedere da dove fosse partito quell’ordine. Lui in verità non lo sapeva, ma attraverso le sue conoscenze, venne a sapere che proveniva dal CNO, che non c’entrava nulla perché era un organo che s’interessava solo dell’andamento della guerra (dove si trovavano le flotte, cosa facevano le navi, etc…) Ma mai si era interessato dei progetti d’ingegneria nel porto di Philadelphia.
Probabilmente l’ordine era partito da molto più in alto!
La nave fu sistemata sul porto. Furono accesi i generatori. Per 60-70 secondi tutto andò bene: la nave divenne invisibile sul radar, ma non
fisicamente. Difatti si vedeva il suo contorno sul mare. Ma all’improvviso vi fu un lampo di luce blu e la nave scomparì del tutto. A quel punto Von
Neumann fu travolto dal panico. Dov’era finita la nave, ora? Quattro ore dopo riapparve nello stesso punto dov’era sparita e subito tutti capirono
Montauk, Long Island, nottetempo, dentro una costruzione recintata. C’erano guardie, cani, e pattuglie in elicottero. Nel 1943 gli elicotteri non
esistevano ancora! Eppure Bielek ed il fratello ora li stavano vedendo per la prima volta in vita loro!
Le guardie li portarono al cospetto del capo, passando su 5 livelli di una base sotterranea dov’era custodito tutto l’equipaggiamento. Il capo chi era?
Von Neumann invecchiato di 40 anni, irriconoscibile.
I due rimasero di stucco. Lui spiegò che cos’era accaduto. – Dovete tornare subito indietro al 1943 e spegnere i generatori. Non potete farlo da qua. -.
Forse c’era qualcosa che non sapeva, o che non poteva controllare. Ma l’unica cosa era spegnere quel generatore. Il Progetto Phoenix era in corso, e si proponeva di controllare tutto il tempo e così loro erano capaci di far tornare indietro di 40 anni i due Bielek, e così fu fatto.
I due sfasciarono l’apparato, e la ‘Eldridge’ tornò a Philadelphia nel 1943.
Ovviamente l’antenna era stata trovata rotta. L’apparecchio sul ponte era rimasto intatto, quello sotto il buco sfasciato. Ma se la nave era tornata
indietro, il personale no.
Che facciamo ora? Si chiesero gli scienziati. Fecero un altro test senza personale.
Così alla fine dell’ottobre 1943 portarono la ‘Eldridge’ al porto, nottetempo, fecero scendere il personale. Accesero il generatore, la nave
sparì di nuovo. Poi il resto è leggenda. La nave riapparì al porto di Norfolk, Virginia, secondo alcuni testimoni, dove rimase visibile per 15 minuti, poi disparve e tornò al porto di Philadelphia e l’armamentario a bordo fu ritrovato stranamente spento, come da mani invisibili, e una metà mancava. Non c’erano più due cabine trasmittenti, ed uno dei due generatori. La sala comandi era in fumo. Eppure la nave era senza personale, chi poteva averlo fatto? La marina non sapeva più che pesci pigliare ed a questo punto il Project Rainbow fu definitivamente abbandonato.
La ‘Eldridge fu riportata al porto, rimessa a posto come una nave normale, con un capitano, assegnato ad agosto, poi fu rimessa in attività normalmente durante la guerra. Nel 1946 fu messa da parte e nel 1950 fu spedita al macero in Grecia assieme ad altri cacciabombardieri. Là fu rinominata ‘Lion’. Comunque dette problemi ancora, tanto che fu rimessa a posto d’accapo, ridipinta. A quanto ne sappiamo, potrebbe essere ancora là. I Greci ereditarono i suoi diari di bordo, come da legge. Quando lo sfogliarono vi ritrovarono cose molto interessanti. Ogni pagina prima del 01 gennaio 1944 era stata strappata e non si poteva più risalire alla sua storia prima di quella data ed i Greci non poterono fare nulla per questo. Si lamentarono ma non ottennero niente. Così finisce la saga della‘Eldridge’. Il Philadelphia Experiment fu chiuso.
A questo punto c’è un altro aspetto interessante. Circa 6 giorni prima del test finale, durante quello disastroso dell’agosto 1943, tre UFO volarono
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sopra la nave. Non si sa a che quota, ma c’erano, anche se Bielek non ricorda di averli visti direttamente. Invece il fratello, assieme ad altre
persone lo videro.[/SIZE]
Leggete è lunga ma vi incuriosirà da morire, me la raccontò il mio professore di Fisica l'anno scorso...Da restarci....:skept:
Parla di un esperimento durante la guerra x rendere invisibile una nave bombardandola di scariche eletromagnetiche atraverso potentissimi generatori....
Alle ore 09:00 furono accesi i generatori e la nave sparì, così come dissero gli osservatori che erano sul porto, per 15-20 minuti. Poi furono spenti i generatori, e la nave tornò visibile. E fu in quel momento che si accorsero che davvero c’erano stati seri problemi. Il personale era frastornato, delirava, con sintomi fisici preoccupanti. Allora la marina lo cambiò con altro personale. Von Neumann sapeva ciò, così andò al capo della marina dicendo: - Ho bisogno di più tempo per studiare il problema dell’equipaggio e correggerlo -. La marina gli impose un out-out per il 12 agosto 1943 senza spiegare né i perché né i percome. Bielek allora si era recato da Bowen a chiedere da dove fosse partito quell’ordine. Lui in verità non lo sapeva, ma attraverso le sue conoscenze, venne a sapere che proveniva dal CNO, che non c’entrava nulla perché era un organo che s’interessava solo dell’andamento della guerra (dove si trovavano le flotte, cosa facevano le navi, etc…) Ma mai si era interessato dei progetti d’ingegneria nel porto di Philadelphia.
Probabilmente l’ordine era partito da molto più in alto!
Fissata improrogabilmente la data, Von Neumann e gli altri lavorarono notte e dì per correggere quei difetti. Nel frattempo, la marina decisa che non voleva un’invisibilità ottica, solo radar e von Neumann si adeguò a ciò.
E così arrivò il fatidico 12 agosto 1943.La nave fu sistemata sul porto. Furono accesi i generatori. Per 60-70 secondi tutto andò bene: la nave divenne invisibile sul radar, ma non
fisicamente. Difatti si vedeva il suo contorno sul mare. Ma all’improvviso vi fu un lampo di luce blu e la nave scomparì del tutto. A quel punto Von
Neumann fu travolto dal panico. Dov’era finita la nave, ora? Quattro ore dopo riapparve nello stesso punto dov’era sparita e subito tutti capirono
che c’erano state grane grosse. Alla radio non rispondeva nessuno. Pareva vuota. Così mandarono del personale speciale a bordo. L’antenna era rotta.
La nave si era trovata all’improvviso catapultata nel 1983, 40 anni dopo, in un porto, nel contesto di un altro progetto, chiamato ‘Project Phoenix’, aQuello che trovarono a bordo andava fuori da ogni immaginazione: due tizi erano incastrati nel ponte della nave, due nelle pareti d’acciaio, un altro,
vivo, aveva solo le mani dentro il ponte, riuscirono ad estrarglierle ma oggi ha due protesi. Alcuni correvano come matti tutti in giro senza scopo né meta, disorientati. Gli unici che la scamparono furono Al Bielek ed il fratello, che non erano stati investiti dalla corrente ed erano saltati giù
dalla nave.
Cos’era accaduto quindi?vivo, aveva solo le mani dentro il ponte, riuscirono ad estrarglierle ma oggi ha due protesi. Alcuni correvano come matti tutti in giro senza scopo né meta, disorientati. Gli unici che la scamparono furono Al Bielek ed il fratello, che non erano stati investiti dalla corrente ed erano saltati giù
dalla nave.
Montauk, Long Island, nottetempo, dentro una costruzione recintata. C’erano guardie, cani, e pattuglie in elicottero. Nel 1943 gli elicotteri non
esistevano ancora! Eppure Bielek ed il fratello ora li stavano vedendo per la prima volta in vita loro!
Le guardie li portarono al cospetto del capo, passando su 5 livelli di una base sotterranea dov’era custodito tutto l’equipaggiamento. Il capo chi era?
Von Neumann invecchiato di 40 anni, irriconoscibile.
I due rimasero di stucco. Lui spiegò che cos’era accaduto. – Dovete tornare subito indietro al 1943 e spegnere i generatori. Non potete farlo da qua. -.
C’erano stati due esperimenti nel tempo a 40 anni di distanza tra loro, che si erano uniti, creando un buco nell’iperspazio, che ha risucchiato la ‘Eldridge’ in avanti nel tempo. – Siete stati fortunati a saltare giù dalla nave, ma vi siete ritrovati qui. Gli altri sono rimasti a bordo, imprigionati dentro la sfera di energia che ha circondato la nave. Sfera che ora si sta espandendo e creerà seri guai se non viene chiusa subito.
Potrebbe ingolfare tutto il resto del pianeta! -.
Forse c’era qualcosa che non sapeva, o che non poteva controllare. Ma l’unica cosa era spegnere quel generatore. Il Progetto Phoenix era in corso, e si proponeva di controllare tutto il tempo e così loro erano capaci di far tornare indietro di 40 anni i due Bielek, e così fu fatto.
I due sfasciarono l’apparato, e la ‘Eldridge’ tornò a Philadelphia nel 1943.
Ovviamente l’antenna era stata trovata rotta. L’apparecchio sul ponte era rimasto intatto, quello sotto il buco sfasciato. Ma se la nave era tornata
indietro, il personale no.
Che facciamo ora? Si chiesero gli scienziati. Fecero un altro test senza personale.
Così alla fine dell’ottobre 1943 portarono la ‘Eldridge’ al porto, nottetempo, fecero scendere il personale. Accesero il generatore, la nave
sparì di nuovo. Poi il resto è leggenda. La nave riapparì al porto di Norfolk, Virginia, secondo alcuni testimoni, dove rimase visibile per 15 minuti, poi disparve e tornò al porto di Philadelphia e l’armamentario a bordo fu ritrovato stranamente spento, come da mani invisibili, e una metà mancava. Non c’erano più due cabine trasmittenti, ed uno dei due generatori. La sala comandi era in fumo. Eppure la nave era senza personale, chi poteva averlo fatto? La marina non sapeva più che pesci pigliare ed a questo punto il Project Rainbow fu definitivamente abbandonato.
La ‘Eldridge fu riportata al porto, rimessa a posto come una nave normale, con un capitano, assegnato ad agosto, poi fu rimessa in attività normalmente durante la guerra. Nel 1946 fu messa da parte e nel 1950 fu spedita al macero in Grecia assieme ad altri cacciabombardieri. Là fu rinominata ‘Lion’. Comunque dette problemi ancora, tanto che fu rimessa a posto d’accapo, ridipinta. A quanto ne sappiamo, potrebbe essere ancora là. I Greci ereditarono i suoi diari di bordo, come da legge. Quando lo sfogliarono vi ritrovarono cose molto interessanti. Ogni pagina prima del 01 gennaio 1944 era stata strappata e non si poteva più risalire alla sua storia prima di quella data ed i Greci non poterono fare nulla per questo. Si lamentarono ma non ottennero niente. Così finisce la saga della‘Eldridge’. Il Philadelphia Experiment fu chiuso.
A questo punto c’è un altro aspetto interessante. Circa 6 giorni prima del test finale, durante quello disastroso dell’agosto 1943, tre UFO volarono
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sopra la nave. Non si sa a che quota, ma c’erano, anche se Bielek non ricorda di averli visti direttamente. Invece il fratello, assieme ad altre
persone lo videro.[/SIZE]