Diffusione distro desktop: Linux e BSD

clessidra

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L'utonto fa il suo lavoro e noi tecnici siamo quelli che abbiamo le conoscenze e competenze approfondite per permettere all'utonto di svolgere il suo lavoro.
Specializzazione.
Che è esattamente il contrario della filosofia che sta alla base di Linux e dell'Open Source.
Resta da stabilire chi è il vero utonto a questo punto.
 

pabloski

Utente Èlite
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Inoltre ci sono tantissime nuove case produttrici ( mannaggia a loro che son pure costose ) che lanciano i loro prodotti con su Linux ( distro a scelta ) come la stalabs o la tuxedo, per non parlare della system76 ( che però ti mette su Pop_OS! ).

E se vogliamo liberarci pure di Intel e AMD e andare sull'open pure lato hardware, c'è Raptor. Peccato per i prezzi molto molto alti. Ma veramente è la soluzione ottimale per un amante dell'open.
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Che è esattamente il contrario della filosofia che sta alla base di Linux e dell'Open Source.
Resta da stabilire chi è il vero utonto a questo punto.
Si e no. La filosofia della FSF di Stallman è che tutti devono avere accesso alle conoscenze tecnologiche. Ma ovviamente non devono essere le conoscenze ad "andare dall'utente". Hai mezzi, hai le opportunità, ma devi studiare. La tecnologia va capita. Laddove c'è "l'user friendly", c'è semplificazione lato utente, ma complessità lato macchina. E quella complessità ( che l'utente non conosce, perchè non la vuole conoscere ) è una componente "closed".
 
U

Utente 125751

Ospite
Ho letto tutte le risposte che avete dato dalla prima pagina in poi. Grazie :)

Mi sono reso conto che nell' ambito desktop Linux è un po' più diffuso di quello che pensavo.
Ho scoperto poi che ad es. Acrobat Reader DC è disponibile perfino su FreeBSD e questo mi fa piacere.
Etc...

Vorrei sapere/capire perchè non vengono sviluppati maggiormente driver o/e programmi per una distro desktop Gnu-Linux, tra le più diffuse o/e per una distro desktop BSD based, tra le più diffuse.

Per quanto riguarda Gnu-linux uno dei motivi che avevo letto in passato è perchè ci sono davvero troppe distro che tra l' altro sono in aumento. Però riflettendoci, nulla vita ad azienda portare un determinato driver/software su una sola distro di Linux tra le più diffuse. Se poi questo driver/software funziona anche su una o più distro rimanenti, non importa. Ci sono software che sono disponibili anche per Gnu-Linux nello specifico Ubuntu.

Un altro motivo che ho letto riguarda il tipo di licenza su cui si basano le distro Linux e che devono rispettare. Come minimo svariate aziende (intendo in generale) sarebbero d' accordo con il tipo di licenza che hanno le distro BSD based anzichè su quella Gnu-linux. Altro dubbio: Allora perchè per quanto riguarda FreeBSD oppure GhostBSD la situazione non cambia?

Prendiamo ad es. aziende come: Adobe, Autodesk, Asus, Asrock, Msi, Gigabyte, Sapphire, Evga, Biostar, Realtek, Intel, Amd, Pixology (Zbrush), Nvidia, Asmedia, Tp-link, Palit, StarTech, Netgear, D-link, Logitech, Creative Technology, etc... etc...

Una o più di queste aziende hanno sviluppato almeno un software o/e un driver per Gnu-Linux o distro desktop di BSD based.
Ora ho scoperto che Maya 3D è disponibile anche per Ubuntu. Però ad es. Autocad è solo per Windows e Mac e non capisco il perchè.
Adobe Acrobat Reader DC, si però non capisco perchè Photoshop, Premiere etc..., no.

Per quanto riguarda lo sviluppo di driver tra i vari aspetti bisogna avere in possesso di tutte le informazioni/specifiche tecniche relative al compente etc... di cui si vuole/si ha la necessità di sviluppare il driver.

Com'è la situazione per lo sviluppo driver (compresi quelli base) in ambito desktop per quanto Gnu-linux e le distro BSD based? Intendo anche i pro/contro ed eventuali difficoltà rispetto a Windows/OS X.
Tenete presente che non devo sviluppare nessun driver/nessun software, poi per il futuro non-prossimo mai dire mai.

Poi mi piacerebbe includere nel discorso anche i videogiochi.

Mi rendo che la situazione in passato era peggio/parecchio peggio etc... e sono contento dei miglioramenti che ci sono stati e dall' apertura di una o più aziende verso l' opensource. Se non ho capito male la situazione è migliore lato Gnu-linux rispetto alle distro BSD based. Poi ad es. lato videogiochi mi ricordo di Steam Link che ha portato anche un numero maggiore di videogiochi, disponibili su Gnu-linux. Su FreeBSD etc... non lo però mi piacerebbe saperlo è se possibile.

Tenete non sono qui per criticare. Ogni azienda ha tutto il diritto di decidere quello che vuole e di spendere i soldi come meglio crede, rispettando le leggi viggenti.

Secondo me, una persona che è solo inesperta o/e non conosce una o più determinate cose non è utonto. Ci vuole altro per essere utonto. Nessuno nasce imparato, è impossibile essere tuttologi e guardando la società (non solo quella italiana) ci sono vari tipi di scuole, corsi (universitari e non), professioni, lavori, sblocchi lavorativi e percorsi.
Non è che una società dev' essere formata per forza da persone che hanno le conoscenze o/e l' esperienza riguardanti uno o più settori dell' IT. Però la cultura digitale ci vuole soprattutto ad es. in Italia visto che siamo come minimo parecchio forse molto indietro rispetto ad altre nazioni.

P.S. ora ho visto c'è un ultima risposta prima delle mia che ho ancora letto.
 

Tony_x

Utente Èlite
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ecco come i linuxxiani si crogiolano nella loro presunta superiorità additando i non adepti come semplici utonti

va beh almeno a differenza degli applefag non pagano big money per il marchio e un os più chiuso di una scatoletta di tonno, almeno quello
 

pabloski

Utente Èlite
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Vorrei sapere/capire perchè non vengono sviluppati maggiormente driver o/e programmi per una distro desktop Gnu-Linux, tra le più diffuse o/e per una distro desktop BSD based, tra le più diffuse.
Mi chiedo cosa ti abbia dato quest'impressione. Ci sono intere categorie di software e driver che nascono prima su Linux e poi vengono portati su altri sistemi operativi. I linguaggi di programmazione si fanno su Linux, per esempio. Le nuove tecnologie hardware vengono testate su Linux https://www.phoronix.com/scan.php?page=news_item&px=Linux-5.11-PCI-64-GTs-PCIe-6.0

Inoltre, i driver non sono legati alla distribuzione, essendo parte del kernel. Quindi non ci sono distribuzioni che supportano meno hardware, filesystem, ecc... rispetto ad altre. A meno, ovviamente, di usare versioni vecchie del kernel, dove manca il componente X. O aver esplicitamente compilato il kernel escludendo il componente X.

Le distro desktop BSD semplicemente non esistono. GhostBSD è l'unica che ha ancora velleità sul desktop. NomadBSD è più che altro un esperimento per creare un sistema FreeBSD stateless. E sono entrambi basate su FreeBSD, perchè gli altri 3 BSD non hanno nessuna distribuzione desktop degna di nota. Paradossalmente, Debian/kFreeBSD e Gentoo/FreeBSD sono le più vicine ad essere distro desktop.

Resta il lato software applicativo ed è lì il problema delle millemila distro. Problema che sta sparendo gradualmente con l'adozione di Snap e Flatpak. E infatti Snapcraft.io ha un bel pò di software, anche commerciali.

Però riflettendoci, nulla vita ad azienda portare un determinato driver/software su una sola distro di Linux tra le più diffuse.

E infatti è quello che le società commerciali hanno sempre fatto. Software per Ubuntu, Redhat e SuSE. E gli altri si attaccano o portano il software per fatti loro ( vedi Archlinux ).

Un altro motivo che ho letto riguarda il tipo di licenza su cui si basano le distro Linux e che devono rispettare. Come minimo svariate aziende (intendo in generale) sarebbero d' accordo con il tipo di licenza che hanno le distro BSD based anzichè su quella Gnu-linux. Altro dubbio: Allora perchè per quanto riguarda FreeBSD oppure GhostBSD la situazione non cambia?

La licenza non c'entra. I software applicativi non devono rispettare la licenza GPL. Nulla che non non sia derivato o linkato da/con codice GPL deve rispettarne la licenza. Nessuno ti può impedire di creare un software proprietario, magari incorporando codice BSD, MIT e altre licenze permissive, e poi distribuirlo per Linux.

Quando si parla di licenza BSD, ci si riferisce al fatto che le aziende prendono codice BSD e lo usano nei loro prodotti, e non sono costrette a rilasciarne i sorgenti. Mentre se usi codice GPL, devi rilasciare i sorgenti del tuo programma, che devono ovviamente essere sotto GPL.

Ma tutto questo non c'entra niente con la possibilità di creare software closed ( o con altre licenze ) e distribuirlo per Linux.

I BSD non si sono sviluppati, perchè c'era già Linux. Per una volta la comunità non si è frammentata. Ed inoltre la BSD era vista come una licenza che permette alle multinazionali di "rubare" codice. Non è un segreto che lo stack di rete di Windows fosse basato ( non si sa adesso ) su quello di FreeBSD. Che macOS abbia preso grosse parti di Mach e FreeBSD. Che la Sony usi ampi pezzi di FreeBSD per i sistemi operativi delle sue Playstation ( pensavo che Orbis OS fosse in realtà FreeBSD, ma un ingegnere Sony mi ha confermato tempo fa che è un mix di codice proprietario, specialmente un microkernel proprietario, e codice FreeBSD ).

E senza pagare, ma soprattutto senza rilasciare i prodotti derivati come opensource. E questo ha infastidito la comunità open, che si è allineata alla FSF e alla GPL.

E poi ci fu una causa legale con la AT&T, perchè BSD violava i termini della licenza per la distribuzione del software ( questo perchè c'erano parte del codice AT&T in BSD ). Tutto questo rallentò il progetto e scoraggiò molti a contribuire, per paura di ripercussioni legali.


Una o più di queste aziende hanno sviluppato almeno un software o/e un driver per Gnu-Linux o distro desktop di BSD based.

Non esistono distro desktop di BSD, tranne cose usate da 10 gatti. Chi usa BSD parte dalla distribuzione ufficiale e la installa/customizzazione a suo piacimento.

La cooperazione di alcune aziende è dovuta agli enormi vantaggi in termini di parco software ( e anche reputazione ) ottenuti dal collaborare a progetti open. Per esempio, MS ha fornito un mucchio di patch per Linux, ma sono tutte orientate a portare Linux su Azure e, recentemente, a renderlo utilizzabile in WSL. Ma questo perchè c'è tanta gente che vuole Linux e che andrebbe altrove ( magari su AWS ) se MS non fornisse il supporto.

Ora ho scoperto che Maya 3D è disponibile anche per Ubuntu.

Maya esiste per Unix dal principio. Fu lanciato sulle workstation Silicon Graphics, che erano tutte Unix. Successivamente è stato portato su Windows e macOS.

Però ad es. Autocad è solo per Windows e Mac e non capisco il perchè.

Sarà perchè gli utenti Autocad usano Windows. E l'azienda non ha nessun incentivo a portarlo su Linux. Le aziende lavorano per i soldi, mica per la gloria.

Adobe Acrobat Reader DC, si però non capisco perchè Photoshop, Premiere etc..., no.

Perchè gli utenti Linux vogliono poter leggere, annotare e condividere i PDF. Ma non vogliono disegnare.
Per quanto riguarda lo sviluppo di driver tra i vari aspetti bisogna avere in possesso di tutte le informazioni/specifiche tecniche relative al compente etc... di cui si vuole/si ha la necessità di sviluppare il driver.

Per questo il 99% dei driver sono scritti dal produttore dell'hardware.

Com'è la situazione per lo sviluppo driver (compresi quelli base) in ambito desktop per quanto Gnu-linux e le distro BSD based? Intendo anche i pro/contro ed eventuali difficoltà rispetto a Windows/OS X.

Difficoltà? Linux ha un supporto hardware molto maggiore rispetto a Windows. Supporta periferiche embedded, in ambito industriale, che Windows o non supporta o supporta solo tramite specifiche versioni di driver+programmmi forniti dal produttore e spesso non aggiornati alle ultime versioni di Windows ( per questo trovi ancora bancomat o macchine industriali con Windows XP ).

Il modello di driver degli Unix è banale, decisamente più semplice di quello Windows. Apri un device node in /dev e da lì puoi comunicare col software applicativo. Una funzione init, una exit, e il kernel è contento di accogliere il tuo driver nella sua famiglia.


Poi mi piacerebbe includere nel discorso anche i videogiochi.

Stesso discorso del software normale. Si portano i giochi se la gente li vuole. Steam segna percentuali che non superano l'1% per Linux. Vuol dire che i gamer usano Windows ( e vogliono continuare ad usare Windows ) e infatti quasi tutti i gamer sono fan Windows.

Valve iniziò l'avventura su Linux perchè voleva lanciare SteamOS. E che io sappia, il progetto non mi pare abbia riscosso chissà quale successo.

Sui BSD è inutile lavorarci. Hanno percentuali d'utilizzo ridicole in ambito desktop/gaming/ufficio. Sono sistemi operativi da server e i server non giocano a Fortnite.

E infatti su FreeBSD girano alcuni giochi Steam ( e Wine ) ma tramite il linuxulator.

Secondo me, una persona che è solo inesperta o/e non conosce una o più determinate cose non è utonto. Ci vuole altro per essere utonto.

L'utonto non è tale perchè non sa, ma perchè non vuole applicarsi. E' la curiosità che manca a questa categoria di persone. E vale su tutte le questioni. Sono persone che a stento vogliono fare le cose che hanno imparato, magari a scuola. Non è gente che ha quella verve che la spinge ad indagare e capire qualsiasi cosa nuova gli capiti sotto gli occhi.

Per capirci. C'è un uomo che si chiama Con Kolivas. E' famosissimo nel mondo Linux per il suo contributo al software open, in particolare per i suoi scheduler ad alte prestazioni. Ebbene, quest'uomo è un anestesista!!!!

Ma c'ha sempre avuto quella predisposizione ad indagare cose nuove, quella curiosità fanciullesca. Ecco, l'utonto non ce l'ha! E' il tipo che si blocca davanti al PC perchè l'icona del browser è cambiata e vuole che arrivi "l'amico smanettone" e gli dica dove cliccare. Converrai con me, che il problema non è il know-how, ma l'elasticità mentale.
 
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clessidra

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Vorrei sapere/capire perchè non vengono sviluppati maggiormente driver o/e programmi per una distro desktop Gnu-Linux, tra le più diffuse
Questo non capita, dato che tutte le distro Linux usano il medesimo kernel. Solo il numero di versione può cambiare. Inoltre, il kernel può sempre essere aggiornato in ogni distro e in qualsiasi momento, anche compilandolo personalmente se necessario (per es., se una versione non è ancora disponibile).
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Ci sono software che sono disponibili anche per Gnu-Linux nello specifico Ubuntu.
Non esiste un software specifico per una distro, dato che i sorgenti possono essere compilati da chiunque, se le versioni delle librerie lo permettono.
Se poi questo driver/software funziona anche su una o più distro rimanenti, non importa.
I driver e i software hanno come limiti le versioni del kernel e delle librerie rispettivamente, non le distro.
Poi mi piacerebbe includere nel discorso anche i videogiochi.
Linux ha tanti giochi nativi, sia gratuiti che a pagamento. Ma Steam ha portato anche tantissimi altri giochi su Linux, giochi che non hanno una versione per Linux, tramite il progetto Proton. L'utente non deve far altro che installare il client Steam relativo e tutto il resto sarà automatizzato.
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ecco come i linuxxiani si crogiolano nella loro presunta superiorità additando i non adepti come semplici utonti
Non tutti, solo gli ubuntonti.
 
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A me della filosofia importa zero.
Io con l'informatica ci lavoro, non con la filosofia.
E mi va benissimo che ci siano utonti, persone che dell'informatica non vogliono conoscere nulla di approfondito ma si limitano a usare l'informatica come strumento, perché poi pagano me affinché tutto funzioni e loro possano svolgere al meglio il loro lavoro, nel quale probabilmente sono bravissimi.
La specializzazione è proprio questo, ognuno da il suo lavoro al meglio, nel quale ha conoscenze approfondite, e demanda a altri specialisti i lavori che a lui non competono.
In ciò quindi è importante utilizzare al meglio ogni strumento disponibile, se la persona è abituata a windows, deve continuare a usare windows per poter avere al massimo la propria produttività, mentre magari i server e altri apparati di rete usano Linux e vengono gestiti da chi ha le competenze per gestirlo. Non chiederei mai a un utente di imparare a usare Linux se non è quello il suo lavoro, così come non voglio che il commercialista mi insegni a fare la dichiarazione dei redditi, pago lui per farla e farla bene.
Per questo è giusto che ognuno usi software e dispositivi con i quali si trova a proprio agio, la filosofia open source, closed source, Microsoft brutta, ecc, le lascio a chi vuole perdere tempo con il sesso degli angeli
 

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Mi sa che qua qualcuno non ha compreso cosa è un computer o un portatile e cosa è il sistema operativo.
 

pabloski

Utente Èlite
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La specializzazione è proprio questo, ognuno da il suo lavoro al meglio, nel quale ha conoscenze approfondite, e demanda a altri specialisti i lavori che a lui non competono.

Certamente. Nemmeno io sono un medico, ma mi sono documentato sul COVID. Questo intendo per "utonto". Ed è una questione di attitudine, più che di conoscenze.

E credo sia questo il nocciolo della domanda iniziale, ovvero perchè Linux e BSD hanno una diffusione molto minore rispetto a Windows e macOS.

E la risposta è che la maggior parte della gente non ha una mentalità "hacker", nel senso di quell'innata ed inarrestabile curiosità ad indagare cose nuove.

Per esempio, mio padre è stato un insegnante. Nulla a che fare con l'informatica. Ma quando negli anni '80 vide le prime pubblicità dei computer Commodore, gli si accese la lampadina. Corse a comprarlo ( nonostante all'epoca costassero un botto ) e cominciò a smanettarci, a programmarci un pò. Ma per hobby, per scoprire cosa fosse quest'oggetto. Non programmò mai in assembly, non è mai diventato un Bill Gates italiano. E nemmeno voleva.

Mentre la maggioranza delle persone hanno conosciuto il PC solo quando, nei tardi anni '90, gli è stato letteralmente ficcato in gola. Internet si è diffusa in massa non prima di 15 anni fa e perchè è stata fatta una massiccia opera di evangelizzazione dello strumento, nonchè molte attività si sono spostate sulla rete o, grazie ad essa, sono diventate molto più semplici da effettuare.

E c'è voluta una pandemia per cominciare a parlare di telelavoro, altrimenti staremmo ancora ad affollare le metropolitane!!

In ciò quindi è importante utilizzare al meglio ogni strumento disponibile, se la persona è abituata a windows, deve continuare a usare windows per poter avere al massimo la propria produttività,

Certamente.

mentre magari i server e altri apparati di rete usano Linux e vengono gestiti da chi ha le competenze per gestirlo.

Stai implicitamente negando tutto il lavoro fatto da Redhat, SuSe, Canonical e soci per rendere Linux più user-friendly. Tanto che oggi è usato in un buono numero di aziende, come sistema operativo desktop!! Vedi il caso di PSA ( Peugeot-Citroen ) che cambiò tutti i suoi PC Windows con quelli Linux.

Non è strettamente necessario avere competenze sistemistiche per poter usare Linux. Soprattutto in contesti aziendali, dove il setup e la manutenzione sono affidate a specialisti.

Non chiederei mai a un utente di imparare a usare Linux se non è quello il suo lavoro

Perfettamente d'accordo. Finchè non c'è un bisogno, non è necessario smuovere le acque. Anche se dal punto di vista di un'azienda che opera nel settore Linux/open, comunque acquisire più clienti è un qualcosa di desiderato e positivo.

Sarebbe come dire che MS è inutile che mandi i suoi evangelist nelle aziende che usano i Mac, perchè tanto già usano i Mac e quindi non hanno bisogno d'altro.

Voglio dire, fa parte delle dinamiche della competizione capitalistica.

Per questo è giusto che ognuno usi software e dispositivi con i quali si trova a proprio agio, la filosofia open source, closed source, Microsoft brutta, ecc, le lascio a chi vuole perdere tempo con il sesso degli angeli

Si, in linea di principio è così. Tuttavia esistono alcune buone ragioni per non usare roba MS. La prima è la profilazione, diventata problematica. La seconda è la presenza di un massiccio mercato del malware che prende di mira Windows.

Oggettivamente, se dovessi mettere su una startup oggi, punterei a far usare ai miei dipendenti Linux ( e solo perchè rendere FreeBSD usabile sarebbe troppo sforzo ).

Chiaro che laddove non c'è il bisogno, non vale la pena "gettarsi in un vespaio".
 
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Utente Èlite
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Io ovviamente guardo al mio piccolo, al mio limitato parco clienti. Non ci sono motivi di usare Linux sui client, anzi la maggior parte dei software gestionali neppure lo supportano.
E se fossi un'azienda che sviluppa software, certamente non investirei in sviluppo su Linux lato client dato che ovviamente svilupperei per il bacino di utenza maggiore, che è Windows.
È un cane che si morde la coda alla fine, su Linux non ci sono i software che non vengono sviluppati perché non è abbastanza diffuso perché non ci sono i software.
Tra l'altro si può benissimo abbracciare filosofia open anche avendo Windows come sistema operativo, usando poi solo software open, quindi niente office per dire, niente sevizi google, ecc ma nel settore aziendale ben pochi (nessuno? ) sono i gestionali che seguano una filosofia open, e non credo che ci sia neppure l:interesse. All'utilizzatore finale interessa solo che il software funzioni, che faccia ciò che gli serve, e che qualcuno sia pronto a risolvere i problemi in tempi rapidi. Che poi il software sia open o meno non cambia nulla, non andrà mai in vita sua a guardare mezza riga di codice dei software che utilizza.
Linux in ambito desktop secondo me cerca di rincorrere windows (con anche interfacce simil-Windows in certi casi) ma non ha senso quando per la maggior parte dell'utenza non ci sono controindicazioni a usare Windows.
 

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Dimenticate la grossa fetta di mercato nel game, che purtroppo con linux non puoi avere, é un dato di fatto. Anche questo incide.

Nel pc principale, dove ci faccio di tutto, uso Windows con mille programmi e giochi che uso tutti i giorni.
Poi ho un laptop che uso solo quando viaggio, con linux.

Linux va benissimo per tutto, ma se devi giocarci, non trovi i giochi che vuoi.
 

pabloski

Utente Èlite
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Io ovviamente guardo al mio piccolo, al mio limitato parco clienti. Non ci sono motivi di usare Linux sui client, anzi la maggior parte dei software gestionali neppure lo supportano.

Certamente. In un'azienda Windows-only, non vedo come possa entrarci Linux. Però considerare che il software gestionale sta andando sempre più verso il SaaS, che è cross-platform.

E se fossi un'azienda che sviluppa software, certamente non investirei in sviluppo su Linux lato client dato che ovviamente svilupperei per il bacino di utenza maggiore, che è Windows.

Se dovessi iniziare un progetto oggi, dovresti considerare il cross-platform. Che sia QT, WebAssembly, Electron o soluzioni SaaS/PaaS, difficilmente punteresti verso software offline scritto magari in C#/.NET e solo per Windows.

Diamine, pure MS ha portato .NET sulle altre piattaforme maggiori. Senza contare la penetrazione di Android e iOS pure nel settore enterprise. L'ingegnere che ispeziona il cantiere, molto probabilmente si porta dietro un tablet.

filosofia open, e non credo che ci sia neppure l:interesse. All'utilizzatore finale interessa solo che il software funzioni, che faccia ciò che gli serve, e che qualcuno sia pronto a risolvere i problemi in tempi rapidi. Che poi il software sia open o meno non cambia nulla, non andrà mai in vita sua a guardare mezza riga di codice dei software che utilizza.

Considera quanto si sono diffusi i Cromebook! Il panorama sta cambiando rapidamente e se è vero che Windows vive ancora di legacy ( e lo farà per molti anni ), il monopolio si sta dissolvendo.

Linux in ambito desktop secondo me cerca di rincorrere windows (con anche interfacce simil-Windows in certi casi) ma non ha senso quando per la maggior parte dell'utenza non ci sono controindicazioni a usare Windows.

Beh, la sicurezza è una grossa controindicazione. E la telemetria peggiora parecchio la situazione. Oddio, da aziende che si affidano sempre di più al cloud, non mi aspetto una maggiore consapevolezza su questi temi.
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Dimenticate la grossa fetta di mercato nel game, che purtroppo con linux non puoi avere, é un dato di fatto. Anche questo incide.

Nel pc principale, dove ci faccio di tutto, uso Windows con mille programmi e giochi che uso tutti i giorni.
Poi ho un laptop che uso solo quando viaggio, con linux.

Linux va benissimo per tutto, ma se devi giocarci, non trovi i giochi che vuoi.

La cosa simpatica è che nei prossimi anni Windows potrebbe essere confinato al gaming, dato che il resto si sta spostando sui dispositivi mobili.

Già l'utente comune è migrato su smartphone e tablet, che sono i nuovi home computer/pc. Resta il settore office, che sarà testimone di una battaglia epica nei prossimi anni, tra Chromebook/box, soluzioni ARM e PC Wintel.
 
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