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Utente 16812
Ospite
Per iniziare, dirò che gli alimenti contengono alcune sostanze chimiche genericamente chiamate "principi alimentari" :sisi:
Attraverso la digestione, i principi alimentari si scindono in sostanze più semplici, pronte per essere assorbite e utilizzate dall'organismo.
Ora, dato che queste molecole più semplici rappresentano le sostanze nutritive, esse vengono chiamate "nutrienti".
I nutrienti si distinguono in: macronutrienti (1g glucidi = 4kcal - 1g protidi = 4kcal - 1g lipidi = 9kcal), che danno energia e costituiscono il fabbisogno in grammi dell'organismo, micronutrienti (vitamine e sali minerali), che non danno energia e costituiscono il fabbisogno in milligrammi dell'organismo, macronutrienti non energetici (acqua), fondamentali per la vita dell'organismo.
A proposito del concetto di energia, in alimentazione spesso si usa la kcal o la Cal (grande caloria, corrispondente a 1000 cal).
La piccola caloria (1 cal) è la quantità di calore necessaria per elevare di 1°C (da 14.5°C a 15.5°C, per la precisione) 1g di acqua distillata (pressione di 1 atm).
Nel S.I. l'energia si misura in J (joule), che è il lavoro effettuato da una forza di 1N su una distanza di 1m (1J=1N*1m).
La conversione tra il joule e la caloria è la seguente: 1kcal=4.184kJ (utilizzata nelle tabelle dell'INRAN).
Per concludere questa breve introduzione all'alimentazione, vorrei chiarire un aspetto importante che riguarda il concetto di "valore nutrizionale" di un alimento.
Farò un esempio: una caramella (zuccherata) e una banana possono entrambe fornire 100kcal di energia, ma mentre la banana contiene vitamine (in particolare vitamina A e vitamine del gruppo B) e sali minerali (potassio, fosforo, calcio, ecc.), la caramella, a parità di calorie dovute alla presenza di carboidrati, è priva di micronutrienti.
In sostanza da entrambi i cibi siamo in grado di ricavare calorie più o meno sufficienti al fabbisogno energetico di un individuo (ovviamente non si può vivere soltanto mangiando banane o caramelle) ma la caramella è "a basso valore nutrizionale" (l'apporto di nutrienti è scarso) :asd:
Ecco, soprattutto nelle moderne società "industrializzate" si evidenziano stili "alimentari" che comportano l'assunzione di calorie "vuote" :sisi:
Avremo modo di riparlarne ;)
P.S. Non dimentichiamo che l'alimentazione dipende notevolmente anche dalla catena agro-alimentare e industriale, da cui derivano la produzione, la trasformazione e la distribuzione dei cibi.
Ciò significa che fattori economici (ad es. il potere d'acquisto della moneta) e culturali (l'educazione dei vari popoli, le tradizioni nei vari paesi, ecc.) incidono sia sulla qualità che sulla possibilità di accesso degli alimenti :sisi:
Attraverso la digestione, i principi alimentari si scindono in sostanze più semplici, pronte per essere assorbite e utilizzate dall'organismo.
Ora, dato che queste molecole più semplici rappresentano le sostanze nutritive, esse vengono chiamate "nutrienti".
I nutrienti si distinguono in: macronutrienti (1g glucidi = 4kcal - 1g protidi = 4kcal - 1g lipidi = 9kcal), che danno energia e costituiscono il fabbisogno in grammi dell'organismo, micronutrienti (vitamine e sali minerali), che non danno energia e costituiscono il fabbisogno in milligrammi dell'organismo, macronutrienti non energetici (acqua), fondamentali per la vita dell'organismo.
A proposito del concetto di energia, in alimentazione spesso si usa la kcal o la Cal (grande caloria, corrispondente a 1000 cal).
La piccola caloria (1 cal) è la quantità di calore necessaria per elevare di 1°C (da 14.5°C a 15.5°C, per la precisione) 1g di acqua distillata (pressione di 1 atm).
Nel S.I. l'energia si misura in J (joule), che è il lavoro effettuato da una forza di 1N su una distanza di 1m (1J=1N*1m).
La conversione tra il joule e la caloria è la seguente: 1kcal=4.184kJ (utilizzata nelle tabelle dell'INRAN).
Per concludere questa breve introduzione all'alimentazione, vorrei chiarire un aspetto importante che riguarda il concetto di "valore nutrizionale" di un alimento.
Farò un esempio: una caramella (zuccherata) e una banana possono entrambe fornire 100kcal di energia, ma mentre la banana contiene vitamine (in particolare vitamina A e vitamine del gruppo B) e sali minerali (potassio, fosforo, calcio, ecc.), la caramella, a parità di calorie dovute alla presenza di carboidrati, è priva di micronutrienti.
In sostanza da entrambi i cibi siamo in grado di ricavare calorie più o meno sufficienti al fabbisogno energetico di un individuo (ovviamente non si può vivere soltanto mangiando banane o caramelle) ma la caramella è "a basso valore nutrizionale" (l'apporto di nutrienti è scarso) :asd:
Ecco, soprattutto nelle moderne società "industrializzate" si evidenziano stili "alimentari" che comportano l'assunzione di calorie "vuote" :sisi:
Avremo modo di riparlarne ;)
P.S. Non dimentichiamo che l'alimentazione dipende notevolmente anche dalla catena agro-alimentare e industriale, da cui derivano la produzione, la trasformazione e la distribuzione dei cibi.
Ciò significa che fattori economici (ad es. il potere d'acquisto della moneta) e culturali (l'educazione dei vari popoli, le tradizioni nei vari paesi, ecc.) incidono sia sulla qualità che sulla possibilità di accesso degli alimenti :sisi:
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