Buon giorno e buon anno a tutti, spero che possiate essermi utili perché, a conti fatti, ho creato il mio account proprio per questa domanda.
Sono uno studente dell'ultimo anno di un liceo scientifico, dunque ho partecipato a diverse iniziative di orientamento: in ogni occasione, mi è stato consigliato di scegliere il percorso di studi in base a cosa vorrei fare dopo (dato che sembra una cosa ovvia, specifico che, a quanto pare, anni fa si consigliava semplicemente di scegliere gli studi più inclini alle proprie passioni). Da un po' di anni a questa parte, mi sono avvicinato al mondo dell'hardware pc e tutto ciò che gli gira intorno, ed essendo io interessato principalmente al settore di ricerca e sviluppo (in qualsiasi ambito lavorativo io finisca, vorrei gli stimoli che ricerca e sviluppo saprebbero darmi), la mia indecisione è finita per essere tra una laurea in fisica e una laurea in ingegneria elettronica.
Chiedo su questo forum quali siano le differenze di approccio al mondo dello sviluppo hardware tra le conoscenze che mi darebbe una laurea in fisica e quelle che mi darebbe l'essere un ingegnere elettronico, e quanto lontano realisticamente potrei arrivare come laureato in fisica o in ingegneria elettronica (mi rendo conto che, non conoscendomi, le vostre risposte a ciò saranno vaghe).
Altro dubbio: esiste davvero possibilità per un ingegnere elettronico di partecipare a progetti relativi a computer quantici? Andando a visitare la facoltà di ingegneria della mia città mi è stato detto di sì, anche se poi nel piano di studi l'elettronica quantistica non figura nemmeno una volta.
Altro dubbio ancora: l'ingegneria elletronica è davvero un corso di studi "vecchio di vent'anni"? Così è stato definito da un professore della facoltà di fisica in un'open day. Immagino però che fosse (come quello sopra, d'altronde) solamente un tentativo di portare acqua al proprio mulino.
Prego tutti i laureati che dovessero rispondermi di non essere faziosi.
Mi scuso per il tempo perso a leggere questo tema ed eventualmente a rispondere, ma spero che possiate capire le mie preoccupazioni.
Sono uno studente dell'ultimo anno di un liceo scientifico, dunque ho partecipato a diverse iniziative di orientamento: in ogni occasione, mi è stato consigliato di scegliere il percorso di studi in base a cosa vorrei fare dopo (dato che sembra una cosa ovvia, specifico che, a quanto pare, anni fa si consigliava semplicemente di scegliere gli studi più inclini alle proprie passioni). Da un po' di anni a questa parte, mi sono avvicinato al mondo dell'hardware pc e tutto ciò che gli gira intorno, ed essendo io interessato principalmente al settore di ricerca e sviluppo (in qualsiasi ambito lavorativo io finisca, vorrei gli stimoli che ricerca e sviluppo saprebbero darmi), la mia indecisione è finita per essere tra una laurea in fisica e una laurea in ingegneria elettronica.
Chiedo su questo forum quali siano le differenze di approccio al mondo dello sviluppo hardware tra le conoscenze che mi darebbe una laurea in fisica e quelle che mi darebbe l'essere un ingegnere elettronico, e quanto lontano realisticamente potrei arrivare come laureato in fisica o in ingegneria elettronica (mi rendo conto che, non conoscendomi, le vostre risposte a ciò saranno vaghe).
Altro dubbio: esiste davvero possibilità per un ingegnere elettronico di partecipare a progetti relativi a computer quantici? Andando a visitare la facoltà di ingegneria della mia città mi è stato detto di sì, anche se poi nel piano di studi l'elettronica quantistica non figura nemmeno una volta.
Altro dubbio ancora: l'ingegneria elletronica è davvero un corso di studi "vecchio di vent'anni"? Così è stato definito da un professore della facoltà di fisica in un'open day. Immagino però che fosse (come quello sopra, d'altronde) solamente un tentativo di portare acqua al proprio mulino.
Prego tutti i laureati che dovessero rispondermi di non essere faziosi.
Mi scuso per il tempo perso a leggere questo tema ed eventualmente a rispondere, ma spero che possiate capire le mie preoccupazioni.