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Farmer so sick of poor internet signal he built DIY mast | Daily Mail Online
In cui un contadino inglese, era balzato agli onori della cronaca perchè si era realizzato un impianto ( di dubbia fattura ndr. ) che gli permetteva di avere internet a 42 mbit !
E dato che il nostro paese è tristemente noto per l'arretratezza in fatto di connessioni a banda larga, mi sono detto, questa è l'occasione buona per battere l'inghilterra, 104 a 42 e dimostrare che anche in Italia, c'è la banda larga !
E quindi, pubblico la mia storia, simile quella di tantissimi miei connazionali, vittime del “Digital Divide”…
( dal sito INFRATEL: ESITO CONSULTAZIONE: Livello di copertura con architetture FTTH, FTTB, FTTDP al 2018 = 0% Zero percento )
Ho un vecchio casolare di campagna, Tale casolare è proprio quello che si dice fuori dal mondo, in quanto non vi arriva nemmeno il telefono fisso !
Ma nel 2016, anche per un casolare di campagna, è innegabile l’utilità di possedere una buona connessione ad internet, quale ad esempio per la gestione di webcam per sorveglianza, il sistema d’allarme, e il telelavoro tramite desktop remoto.
Ma qui non c’è, e non ci sarà neanche in futuro, come avete visto dal report del sito infratel, alcuna possibilità di avere un collegamento valido tramite cavo, ma io a differenza di altri nelle mie medesime condizioni, non ho perso la speranza, non mi sono limitato a lanciare improperi e maledizioni alle compagnie telefoniche, ma ho cercato soluzioni alternative, e come si dice, chi cerca, trova !
La soluzione in questo caso, si chiama connessione alla rete 4G, di cui si fa un gran parlare, ma per chi voglia sapere come utilizzarlo, silenzio di tomba, nessuno sa nulla !
Quindi di nuovo a cercare e come sopra, chi cerca trova e aggiungerei, ottiene risultati !
( La sim vodafone 100gb/bimestre costa 25 euro mese - 200 gb/bimestre 30 euro mese - 400 gb/bimestre 35 euro mese )
Non so se avete notato nell’ultima immagine, FASTER THAN 99% OF IT , ovvero più veloce del 99% delle connessioni Italiane, che per una casa dispersa in mezzo alla campagna, non mi pare male !
COME HO FATTO ?
Tranquilli, non ho nessun potere speciale, sicuramente i miei studi scolastici di elettronica mi hanno favorito nella cosa, ma applicandosi con passione e determinazione, sono risultati raggiungibili da chiunque abbia almeno una buona dose di manualità.
Ma vediamo quali informazioni dovete procurarvi per inziare:
L’ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente), tra i vari compiti, provvede anche al controllo delle sorgenti di onde elettromagnetiche, tra cui ci sono anche i ponti 4G, ma essendo gestiti dalle singole regioni, i dati forniti possono variare da una regione all’altra.
Se il portale ARPA della vostra regione non vi fornisce le informazioni di cui sopra, vi sono diverse applicazioni per smartphone che vi possono aiutare:
Antennas, OpenSignal, Info Segnale, Cell Mapper, Net Monitor, sono quelle più comuni, ma il più delle volte capita che le indicazioni fornite non siano precise, ma dato che di solito le distanze sono di pochi km, io vi consiglio un ispezione sul posto, in tal modo mediante il GPS sullo smartphone, potete avere un indicazione molto precisa.
Inoltre potrete segnarvi anche il numero della cella, per essere poi sicuri, di collegarsi con essa !
Ora, apriamo GOOGLE MAPS ed inseriamo le coordinate del ponte e di dove vogliamo installare l’impianto, si potrà conoscere la distanza dal ponte e la conformazione del terreno che le onde radio dovranno percorrere, tenendo conto che viaggiano in linea retta se troverete montagne e/o costruzioni imponenti e alte, la comunicazione sarà molto difficile da stabilire, quindi occorrerà cercare un altro ponte il più vicino possibile e privo di ostacoli.
Solo una volta in possesso di questi dati, si può iniziare a pensare cosa fare per massimizzare la ricezione.
MATERIALI:
I prodotti adatti allo scopo sono tantissimi, e non è questo il luogo in cui descriverli tutti, io vi illustro brevemente quelli che conosco e che mi trovo bene.
Huawei E3372, è la classica “chiavetta”, dispone di tutte le frequenze, ma va quindi usata collegata a computer o router appositi.
Huawei E5776, sono le cosidette “saponette”, ovvero router tascabili universali e portatili, alimentati a batteria ricaricabile, coprono tutte le bande, utili quando vi necessità solo il wifi, e la trasportabilità, non dispongono infatti di una porta fast ethernet RJ45 e vanno a batteria.
Huawei B593-22, router classico 4G, dispone di tutte le frequenze, 4 porte fast ethernet RJ45, 2 porte RJ11, per avere il telefono tramite voip, e una porta usb.
Huawei B315-22, router classico 4G, dispone di tutte le frequenze, 4 porte gigabit RJ45, 1 porte RJ11, per avere il telefono classico, e una porta usb.
Huawei B5186, router classico 4G+, dispone di tutte le frequenze, 4 porte gigabit RJ45, 2 porte RJ11, per avere il telefono classico tramite voip, e una porta usb.
Dispongono di un pannello di controllo da cui controllare la bontà del collegamento e utilissimo per puntare precisamente l’antenna verso il ponte, utilizzando questi dati, oppure si può usare il programma LTEWATCH H:
RSRP (Reference Signal Recieved Power)
Il valore RSRP è uno dei valori più importanti quando si tratta di valutare il valore di ricezione proprio e la qualità della ricezione.
-50 DBm … -65 dBm 1 (molto buono)
-65 DBm … -80 dBm 2 (buono)
-80 DBm … -95 dBm 3 (soddisfacente)
-95 DBm … -105 dBm 4 (sufficiente)
-110 DBm … -125 dBm 5 (scarso)
-125 DBm … -140 dBm 6 (insufficiente)
RSRQ (Reference Signal Received Quality)
-1 ... -3 DB 1 (molto buono)
-4 ... -5 DB 2 (buono)
-6 ... -8 DB 3 (soddisfacente)
-9 ... -11 DB 4 (sufficiente)
-12 ... -15 DB 5 (scarso)
-16 ... -20 DB 6 (insufficiente)
RSSI (Received Signal Strength Indication)
RSSI è il segnale complessivo in banda ovvero comprende sia il segnale utile che l'eventuale rumore, in linea teorica, in un buon collegamento dovrebbe essere di 25 DB più potente del RSRP, quindi se ad esempio avete un RSRP di -90 dovreste avere una RSSI di -75.
SINR (Signal to interference plus noise ratio)
E' il rapporto segnale/rumore della connessione, per certi versi, simile a quanto accade nelle connessioni via cavo, e come tali, più alto, meglio è.
Anche qui, ci sarebbe da scrivere diversi volumi, io farò solo un brevissimo riassunto dei modelli più comuni.
A pannello:
Sono comode e facili da installare, in quanto avendo un raggio di ricezione molto ampio, non richiedono un puntamento preciso, ottime sui collegamenti a corto raggio, solitamente però hanno una banda di frequenze ben specifica, che ovviamente deve essere similare a quella trasmessa dal ponte.
LPDA o logaritmiche:
Sono antenne con una buona direttività ed a larga banda, sono indispensabili quando non si conosca la frequenza del ponte o si voglia provare varie frequenze, utilissime in 4G e configurazione a doppia antenna MIMO, è una delle soluzioni migliori per tantissime situazioni.
Yagi:
Disponibile in tantissime forme, dimensioni e caratteristiche, sono fortemente direttive e sono usate prevalentemente in situazioni difficili in cui sia necessario ricevere la maggiore quantità possibile di segnale da un punto ben preciso.
Vanno scelte in base alla direttività richiesta ed alla frequenza di lavoro, spesso specifica.
Come sceglierle:
Quando si lavora con le onde radio, ogni caso è un caso a se stante, quindi difficile, stabilire a priori la soluzione migliore, io inizio osservando il valore fornito con l’antenna interna del router, e con la tabellina postata prima, si valuta se è necessario potenziare il segnale e di quanto, e in base a questo si decide che impianto fare.
COMPARAZIONE HUAWEI B593 - B315:
Posto qui i risultati di una comparazione effettuata tempo fa:
VODAFONE (4 km):
Huawei B315 senza antenna:
Huawei B593 senza antenna:
Huawei B315 con antenna:
Huawei B593 con antenna:
WIND (12 km):
Huawei B315 senza antenna:
Huawei B593 senza antenna:
Huawei B315 con antenna:
Huawei B593 con antenna:
FOTO:
I due router che gestiscono la connessione:
Sopra, Huawei B315 per Vodafone 4G
Sotto, Huawei B5186 per Vodafone 4G+
( quella che vedete sotto è la batteria che fa da gruppo di continuità in caso di mancanza di tensione )
Le antenne:
A sinistra, Yagi Wittenberg K-102703-10, direttiva per LTE 800 MHZ
A destra, LPDA Huawei, direttiva a larga banda 800-2600 MHZ
Particolare antenne:
Non so da voi, ma da me le interruzioni elettriche non sono così infrequenti, sono in mezzo alla campagna quindi impianti di distribuzione, di chissà quanti anni fa, che per temporali ed altre cause mi lasciano senza corrente…
Quindi anche qui, occorre ingegnarsi un pochetto, computer portatili, gruppo di continuità per il computer fissi, ed ho adottato questa soluzione per i router /switch:
( E’ richiesta la conoscenza basilare di elettronica/elettricità e la capacità di saldare fili e collegare apparati tra di loro secondo norma, se non siete sicuri di possederle NON FATELO, ma rivolgetevi ad una persona competente in materia, vi è il rischio di danneggiare gli apparati, in modo IRREPARABILE se commettete errori )
Materiali:
Una batteria 6/12 volt di quelle a gel, a seconda se dobbiamo alimentare dispositivi a 5 o 12 volt, e della capacità di qualche Ah, io le ho prese da 7, perché dato il consumo di circa 5/600 mAh, già questa misura mi da diverse ore di autonomia, ma potete prenderle della capacità che volete, si trovano praticamente ovunque.
Un regolatore di corrente di questo tipo:
Si trova ad un paio di euro su aliexpress, (http://www.aliexpress.com/item/Boos...er-XL6009-Module-Voltage-NEW/32490266203.html) ed ha particolarità di mantenere costante la tensione di uscita al variare della tensione di ingresso, ANCHE IN NEGATIVO, quindi se anche la tensione di ingresso fosse 3 o 30 volt in uscita avremo sempre la tensione che abbiamo impostato
Un caricabatterie automatico, si trova a pochi euro su amazon, (http://www.amazon.it/gp/product/B0016D1PS6/?tag=tomsforum-21) e mantiene la batteria carica.
Un connettore di alimentazione per il router/switch, anch’esso per pochi euro su amazon (http://www.amazon.it/gp/product/B00JXHN1XE/?tag=tomsforum-21) o in qualsiasi negozio di elettronica.
Ho collegato il caricabatteria alla batteria sostituendo i morsetti, con terminali “faston”, e quindi collegando l’ingresso del regolatore di corrente alla batteria, preso quindi uno dei connettori, e collegato all’uscita del regolatore,e per ultimo controllato con un tester la corretta polarità e regolato la tensione in base a quella richiesta dall’apparato.
Ho trovato su aliexpress, a pochi euro dei voltmetri / amperometri da pannello e ne ho presi due per controllare la tensione e corrente all uscita del caricabatterie e all uscita del regolatore di tensione:
Se avete domande / osservazioni / dubbi / ecc. ecc.. io sono qui !
Farmer so sick of poor internet signal he built DIY mast | Daily Mail Online
In cui un contadino inglese, era balzato agli onori della cronaca perchè si era realizzato un impianto ( di dubbia fattura ndr. ) che gli permetteva di avere internet a 42 mbit !
E dato che il nostro paese è tristemente noto per l'arretratezza in fatto di connessioni a banda larga, mi sono detto, questa è l'occasione buona per battere l'inghilterra, 104 a 42 e dimostrare che anche in Italia, c'è la banda larga !
E quindi, pubblico la mia storia, simile quella di tantissimi miei connazionali, vittime del “Digital Divide”…
( dal sito INFRATEL: ESITO CONSULTAZIONE: Livello di copertura con architetture FTTH, FTTB, FTTDP al 2018 = 0% Zero percento )
Ho un vecchio casolare di campagna, Tale casolare è proprio quello che si dice fuori dal mondo, in quanto non vi arriva nemmeno il telefono fisso !
Ma nel 2016, anche per un casolare di campagna, è innegabile l’utilità di possedere una buona connessione ad internet, quale ad esempio per la gestione di webcam per sorveglianza, il sistema d’allarme, e il telelavoro tramite desktop remoto.
Ma qui non c’è, e non ci sarà neanche in futuro, come avete visto dal report del sito infratel, alcuna possibilità di avere un collegamento valido tramite cavo, ma io a differenza di altri nelle mie medesime condizioni, non ho perso la speranza, non mi sono limitato a lanciare improperi e maledizioni alle compagnie telefoniche, ma ho cercato soluzioni alternative, e come si dice, chi cerca, trova !
La soluzione in questo caso, si chiama connessione alla rete 4G, di cui si fa un gran parlare, ma per chi voglia sapere come utilizzarlo, silenzio di tomba, nessuno sa nulla !
Quindi di nuovo a cercare e come sopra, chi cerca trova e aggiungerei, ottiene risultati !
( La sim vodafone 100gb/bimestre costa 25 euro mese - 200 gb/bimestre 30 euro mese - 400 gb/bimestre 35 euro mese )
Non so se avete notato nell’ultima immagine, FASTER THAN 99% OF IT , ovvero più veloce del 99% delle connessioni Italiane, che per una casa dispersa in mezzo alla campagna, non mi pare male !
COME HO FATTO ?
Ma vediamo quali informazioni dovete procurarvi per inziare:
- Quali, quanti e dove sono i ponti degli operatori presenti nella vostra zona
- La frequenza
- La conformazione del terreno tra voi e il ponte trasmittente
L’ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente), tra i vari compiti, provvede anche al controllo delle sorgenti di onde elettromagnetiche, tra cui ci sono anche i ponti 4G, ma essendo gestiti dalle singole regioni, i dati forniti possono variare da una regione all’altra.
Se il portale ARPA della vostra regione non vi fornisce le informazioni di cui sopra, vi sono diverse applicazioni per smartphone che vi possono aiutare:
Antennas, OpenSignal, Info Segnale, Cell Mapper, Net Monitor, sono quelle più comuni, ma il più delle volte capita che le indicazioni fornite non siano precise, ma dato che di solito le distanze sono di pochi km, io vi consiglio un ispezione sul posto, in tal modo mediante il GPS sullo smartphone, potete avere un indicazione molto precisa.
Inoltre potrete segnarvi anche il numero della cella, per essere poi sicuri, di collegarsi con essa !
Ora, apriamo GOOGLE MAPS ed inseriamo le coordinate del ponte e di dove vogliamo installare l’impianto, si potrà conoscere la distanza dal ponte e la conformazione del terreno che le onde radio dovranno percorrere, tenendo conto che viaggiano in linea retta se troverete montagne e/o costruzioni imponenti e alte, la comunicazione sarà molto difficile da stabilire, quindi occorrerà cercare un altro ponte il più vicino possibile e privo di ostacoli.
Solo una volta in possesso di questi dati, si può iniziare a pensare cosa fare per massimizzare la ricezione.
MATERIALI:
Huawei E3372, è la classica “chiavetta”, dispone di tutte le frequenze, ma va quindi usata collegata a computer o router appositi.
Huawei E5776, sono le cosidette “saponette”, ovvero router tascabili universali e portatili, alimentati a batteria ricaricabile, coprono tutte le bande, utili quando vi necessità solo il wifi, e la trasportabilità, non dispongono infatti di una porta fast ethernet RJ45 e vanno a batteria.
Huawei B593-22, router classico 4G, dispone di tutte le frequenze, 4 porte fast ethernet RJ45, 2 porte RJ11, per avere il telefono tramite voip, e una porta usb.
Huawei B315-22, router classico 4G, dispone di tutte le frequenze, 4 porte gigabit RJ45, 1 porte RJ11, per avere il telefono classico, e una porta usb.
Huawei B5186, router classico 4G+, dispone di tutte le frequenze, 4 porte gigabit RJ45, 2 porte RJ11, per avere il telefono classico tramite voip, e una porta usb.
Dispongono di un pannello di controllo da cui controllare la bontà del collegamento e utilissimo per puntare precisamente l’antenna verso il ponte, utilizzando questi dati, oppure si può usare il programma LTEWATCH H:
RSRP (Reference Signal Recieved Power)
Il valore RSRP è uno dei valori più importanti quando si tratta di valutare il valore di ricezione proprio e la qualità della ricezione.
-50 DBm … -65 dBm 1 (molto buono)
-65 DBm … -80 dBm 2 (buono)
-80 DBm … -95 dBm 3 (soddisfacente)
-95 DBm … -105 dBm 4 (sufficiente)
-110 DBm … -125 dBm 5 (scarso)
-125 DBm … -140 dBm 6 (insufficiente)
RSRQ (Reference Signal Received Quality)
-1 ... -3 DB 1 (molto buono)
-4 ... -5 DB 2 (buono)
-6 ... -8 DB 3 (soddisfacente)
-9 ... -11 DB 4 (sufficiente)
-12 ... -15 DB 5 (scarso)
-16 ... -20 DB 6 (insufficiente)
RSSI (Received Signal Strength Indication)
RSSI è il segnale complessivo in banda ovvero comprende sia il segnale utile che l'eventuale rumore, in linea teorica, in un buon collegamento dovrebbe essere di 25 DB più potente del RSRP, quindi se ad esempio avete un RSRP di -90 dovreste avere una RSSI di -75.
SINR (Signal to interference plus noise ratio)
E' il rapporto segnale/rumore della connessione, per certi versi, simile a quanto accade nelle connessioni via cavo, e come tali, più alto, meglio è.
ANTENNE:
Anche qui, ci sarebbe da scrivere diversi volumi, io farò solo un brevissimo riassunto dei modelli più comuni.
A pannello:
Sono comode e facili da installare, in quanto avendo un raggio di ricezione molto ampio, non richiedono un puntamento preciso, ottime sui collegamenti a corto raggio, solitamente però hanno una banda di frequenze ben specifica, che ovviamente deve essere similare a quella trasmessa dal ponte.
LPDA o logaritmiche:
Sono antenne con una buona direttività ed a larga banda, sono indispensabili quando non si conosca la frequenza del ponte o si voglia provare varie frequenze, utilissime in 4G e configurazione a doppia antenna MIMO, è una delle soluzioni migliori per tantissime situazioni.
Yagi:
Disponibile in tantissime forme, dimensioni e caratteristiche, sono fortemente direttive e sono usate prevalentemente in situazioni difficili in cui sia necessario ricevere la maggiore quantità possibile di segnale da un punto ben preciso.
Vanno scelte in base alla direttività richiesta ed alla frequenza di lavoro, spesso specifica.
Come sceglierle:
Quando si lavora con le onde radio, ogni caso è un caso a se stante, quindi difficile, stabilire a priori la soluzione migliore, io inizio osservando il valore fornito con l’antenna interna del router, e con la tabellina postata prima, si valuta se è necessario potenziare il segnale e di quanto, e in base a questo si decide che impianto fare.
COMPARAZIONE HUAWEI B593 - B315:
VODAFONE (4 km):
Huawei B315 senza antenna:
Huawei B593 senza antenna:
Huawei B315 con antenna:
Huawei B593 con antenna:
WIND (12 km):
Huawei B315 senza antenna:
Huawei B593 senza antenna:
Huawei B315 con antenna:
Huawei B593 con antenna:
FOTO:
I due router che gestiscono la connessione:
Sopra, Huawei B315 per Vodafone 4G
Sotto, Huawei B5186 per Vodafone 4G+
( quella che vedete sotto è la batteria che fa da gruppo di continuità in caso di mancanza di tensione )
Le antenne:
A sinistra, Yagi Wittenberg K-102703-10, direttiva per LTE 800 MHZ
A destra, LPDA Huawei, direttiva a larga banda 800-2600 MHZ
Particolare antenne:
Non so da voi, ma da me le interruzioni elettriche non sono così infrequenti, sono in mezzo alla campagna quindi impianti di distribuzione, di chissà quanti anni fa, che per temporali ed altre cause mi lasciano senza corrente…
Quindi anche qui, occorre ingegnarsi un pochetto, computer portatili, gruppo di continuità per il computer fissi, ed ho adottato questa soluzione per i router /switch:
( E’ richiesta la conoscenza basilare di elettronica/elettricità e la capacità di saldare fili e collegare apparati tra di loro secondo norma, se non siete sicuri di possederle NON FATELO, ma rivolgetevi ad una persona competente in materia, vi è il rischio di danneggiare gli apparati, in modo IRREPARABILE se commettete errori )
Materiali:
Una batteria 6/12 volt di quelle a gel, a seconda se dobbiamo alimentare dispositivi a 5 o 12 volt, e della capacità di qualche Ah, io le ho prese da 7, perché dato il consumo di circa 5/600 mAh, già questa misura mi da diverse ore di autonomia, ma potete prenderle della capacità che volete, si trovano praticamente ovunque.
Un regolatore di corrente di questo tipo:
Si trova ad un paio di euro su aliexpress, (http://www.aliexpress.com/item/Boos...er-XL6009-Module-Voltage-NEW/32490266203.html) ed ha particolarità di mantenere costante la tensione di uscita al variare della tensione di ingresso, ANCHE IN NEGATIVO, quindi se anche la tensione di ingresso fosse 3 o 30 volt in uscita avremo sempre la tensione che abbiamo impostato
Un caricabatterie automatico, si trova a pochi euro su amazon, (http://www.amazon.it/gp/product/B0016D1PS6/?tag=tomsforum-21) e mantiene la batteria carica.
Un connettore di alimentazione per il router/switch, anch’esso per pochi euro su amazon (http://www.amazon.it/gp/product/B00JXHN1XE/?tag=tomsforum-21) o in qualsiasi negozio di elettronica.
Ho collegato il caricabatteria alla batteria sostituendo i morsetti, con terminali “faston”, e quindi collegando l’ingresso del regolatore di corrente alla batteria, preso quindi uno dei connettori, e collegato all’uscita del regolatore,e per ultimo controllato con un tester la corretta polarità e regolato la tensione in base a quella richiesta dall’apparato.
Ho trovato su aliexpress, a pochi euro dei voltmetri / amperometri da pannello e ne ho presi due per controllare la tensione e corrente all uscita del caricabatterie e all uscita del regolatore di tensione:
Se avete domande / osservazioni / dubbi / ecc. ecc.. io sono qui !
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