Censura sul web: provider inglese blocca siti pedofili.

Oaichehai

Utente Attivo
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Un famoso provider inglese, spinto anche dalle associazioni che tutelano i diritti dei bambini, ha preso la decisione di oscurare radicalmente l'accesso ai siti pedofili.
Coloro che utilizzando il provider in esame (British Telecom), digiteranno l'indirizzo di un sito pedofilo, troveranno la pagina irragiungibile.
B.T. registrerà i tentativi di accesso, ma garantirà, per ragioni di privacy, la non divulgazione dei dati di chi ha tentato l'accesso.
Se da un punto di vista etico, vista la finalità perseguita, tutto ciò è senza dubbio condivisibile, quello che balza agli occhi di tutti è che la British Telecom rappresenta la prima società del mondo occidentale che provvede a vere e proprie censure sul web.
Fino ad ora, infatti, solo in Arabia Saudita e Cina (ma per ragioni essenzialmente legate alla cultura e alla mentalità del mondo orientale) si erano verificati ripetuti fenomeni di censura.
Ecco la fonte della notizia

Credo che la censura sul web, rappresenti un altro passo decisivo nell'integrazione tra web e diritto, dove quest'ultimo sta poco per volta invadendo e regolamentando quello che fino a pochi mesi or sono era un mondo completamente libero da ogni forma di controllo e regolamentazione.
Prevedo nel giro di pochi anni uno scenario informatico totalmente rinnovato e modificato rispetto a quello che conosciamo oggi.
 

valhalla

Utente Attivo
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Beh, i siti pedofili effettivamente contengono materiale esplicitamente vietato dalla legge (o almeno mi risulta che sia cosi' anche in UK, so che lo e' in italia), per cui come ne e' vietata la vendita e la distribuzione con mezzi tradizionali e' comprensibile che sia vietata la visione online. Non credo che sia giusto avere leggi diverse per la rete e il mondo reale, quando non e' strettamente necessario.

Ci si possono chiedere i motivi che spingono a questo divieto, sia su internet che altrove, e credo che non sia del tutto ingiustificato, in quanto sono materiali provenienti necessariamente da attivita' che arrecano danno a cittadini (le foto evidentemente porno di bambini, sulle immagini realizzate senza partecipazione di minori, come possono essere disegni o rendering avrei grossi dubbi).

Per quello che riguarda l'aspetto tecnico della cosa, invece, mi lascia molto piu' perplessa, nel senso che individuare e filtrare correttamente i siti e' un'operazione davvero difficile, e si rischia o di fare un azione totalmente inutile, lasciando aperta la maggior parte dei siti in questione (e spero che sia cosi') o di bloccare troppo, effettuando una censura su materiali che non hanno ragione di essere censurati (e questo sarebbe pericoloso.
 

Oaichehai

Utente Attivo
495
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ma infatti il punto non è la censura in se dei siti pedofili (cosa senz'altro giustissima), quanto il fatto in sè della censura, visto in un'ottica più ampia....ci avviamo verso un internet "pilotato", censurato, con dei limiti (prima leggi sul p2p, poi censure, domani cos'altro?).....insomma, anche qui si sta aprendo una nuova "frontiera", quella della censura che oggi crea un precedente, ma domani potrebbe essere la regola.....quello che voglio dire è che secondo me, visto sempre in un'ottica ad ampio raggio, in pochissimi anni vedremo internet completamente stravolto e ben diverso da quello che poteva essere fino a 1-2 anni fa.....
 

carloccio

Utente Èlite
3,008
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in futuro monitorizzeranno tutte le stampe, e scropriranno che QUALCUNO stampa biglietti falsi...

Sara molto arduo tenere sotto controllo tutti i siti e il traffico....
 

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