Oaichehai
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Un famoso provider inglese, spinto anche dalle associazioni che tutelano i diritti dei bambini, ha preso la decisione di oscurare radicalmente l'accesso ai siti pedofili.
Coloro che utilizzando il provider in esame (British Telecom), digiteranno l'indirizzo di un sito pedofilo, troveranno la pagina irragiungibile.
B.T. registrerà i tentativi di accesso, ma garantirà, per ragioni di privacy, la non divulgazione dei dati di chi ha tentato l'accesso.
Se da un punto di vista etico, vista la finalità perseguita, tutto ciò è senza dubbio condivisibile, quello che balza agli occhi di tutti è che la British Telecom rappresenta la prima società del mondo occidentale che provvede a vere e proprie censure sul web.
Fino ad ora, infatti, solo in Arabia Saudita e Cina (ma per ragioni essenzialmente legate alla cultura e alla mentalità del mondo orientale) si erano verificati ripetuti fenomeni di censura.
Ecco la fonte della notizia
Credo che la censura sul web, rappresenti un altro passo decisivo nell'integrazione tra web e diritto, dove quest'ultimo sta poco per volta invadendo e regolamentando quello che fino a pochi mesi or sono era un mondo completamente libero da ogni forma di controllo e regolamentazione.
Prevedo nel giro di pochi anni uno scenario informatico totalmente rinnovato e modificato rispetto a quello che conosciamo oggi.
Coloro che utilizzando il provider in esame (British Telecom), digiteranno l'indirizzo di un sito pedofilo, troveranno la pagina irragiungibile.
B.T. registrerà i tentativi di accesso, ma garantirà, per ragioni di privacy, la non divulgazione dei dati di chi ha tentato l'accesso.
Se da un punto di vista etico, vista la finalità perseguita, tutto ciò è senza dubbio condivisibile, quello che balza agli occhi di tutti è che la British Telecom rappresenta la prima società del mondo occidentale che provvede a vere e proprie censure sul web.
Fino ad ora, infatti, solo in Arabia Saudita e Cina (ma per ragioni essenzialmente legate alla cultura e alla mentalità del mondo orientale) si erano verificati ripetuti fenomeni di censura.
Ecco la fonte della notizia
Credo che la censura sul web, rappresenti un altro passo decisivo nell'integrazione tra web e diritto, dove quest'ultimo sta poco per volta invadendo e regolamentando quello che fino a pochi mesi or sono era un mondo completamente libero da ogni forma di controllo e regolamentazione.
Prevedo nel giro di pochi anni uno scenario informatico totalmente rinnovato e modificato rispetto a quello che conosciamo oggi.