Bomba a Nassiriya, Uccisi tre Italiani

Militari in Iraq e non solo: via o no?

  • Continuare la missione, la guerra è guerra

    Voti: 7 30.4%
  • Via subito, se la cavino da soli

    Voti: 16 69.6%

  • Votatori totali
    23
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Manolo De Agostini

Redazione
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L'attacco a un convoglio italiano: tra le vittime dell'esplosione due carabinieri, un soldato e un militare romeno. Ferito un quarto italiano, un altro carabiniere. Immediata la reazione di Ciampi: "Provo sgomento e dolore"


:mad::mad::mad:
:(:(:(

Incredibile....e con gli attentati egiziani il terrore si allarga.... un sondaggio, oltre che il giusto sdegno di fronte a tutto questo: Militari via subito o missione di pace da continuare. Rispondete al sondaggio sopra.
 
Il capitano morto si chiama Nicola Ciardiello, 34 anni, in servizio al 185/mo reggimento acquisizione obiettivi di Livorno. Lascia la moglie Giovanna e un bambino di pochi mesi .. .
 
Andare via adesso non avrebbe assolutamente senso :nunu: bisogna continuare con il ritiro graduale delle truppe addestrando quelle del luogo....il ritiro dovrà essere concordato con le Nazioni Unite....andarsene così, a metà lavoro sarebbe come scappare dai problemi senza risolvere nulla, anzi peggiorando le cose :sisi: purtroppo però so già che verrò smentito dal nostro prossimo governo qualora vincesse la linea rifondazione & CO
 
Seifer85 ha detto:
Andare via adesso non avrebbe assolutamente senso :nunu: bisogna continuare con il ritiro graduale delle truppe addestrando quelle del luogo....il ritiro dovrà essere concordato con le Nazioni Unite....andarsene così, a metà lavoro sarebbe come scappare dai problemi senza risolvere nulla, anzi peggiorando le cose :sisi: purtroppo però so già che verrò smentito dal nostro prossimo governo qualora vincesse la linea rifondazione & CO

sono d'accordo con te, già che ci siamo la missione deve essere conclusa nei tempi giusti portando a termine gli obiettivi per i quali molti connazionali sono già morti :( . dolore per gli italiani morti :oogle:

la parte in grasseto; le note dolenti, la politica :nono: . bertinotti stesso ha detto che ciò che è nel programma sarà fatto. ciò significa ritiro come programmato dallo scorso governo con le UN..almeno credo :cav:

ps: sopra casa mia sono passati 3 elicotteri militari...c'è movimento solo qui?
 
Ho votato la prima opzione, anche se non sono d'accordo con la parte "la guerra è guerra". Gli Italiani sono li per istruire le persone del luogo alla difesa e per aiutarli a far ripartire il paese con obiettivi come ad esempio strade ecc ecc.. E' vero, in Nassyria devono difendersi, ma ricordiamo che non sono li per occupare la Nazione, ma per aiutarla.

Ciao, K.I.

EDIT: Anche se ho votato così, stamattina quando ho sentito la notizia alla radio, mi si è chiuso lo stomaco. Gli Italiani in missione sono volontari, certo, alcuni lo fanno per soldi, ma molti lo fanno per dedizione verso il prossimo ed è una cosa da ammirare. Loro hanno avuto il coraggio di mettere in pericolo la loro vita per gli altri e ne sono fiero.

Questa e la mia idea, Siete liberi condividerla o no.

K.I.
 
ryu ha detto:
. bertinotti stesso ha detto che ciò che è nel programma sarà fatto. ciò significa ritiro come programmato dallo scorso governo con le UN..almeno credo :cav:

A me il dubbio rimane visto che andrebbe contro le sue idee politiche...sempre che sia disposto a sacrificarle in favore del programma dell'ulivo...staremo a vedere:sisi:...cmq a parte queste considerazioni politiche onore ai caduti!
 
K.I. ha detto:
Ho votato la prima opzione, anche se non sono d'accordo con la parte "la guerra è guerra". Gli Italiani sono li per istruire le persone del luogo alla difesa e per aiutarli a far ripartire il paese con obiettivi come ad esempio strade ecc ecc.. E' vero, in Nassyria devono difendersi, ma ricordiamo che non sono li per occupare la Nazione, ma per aiutarla.

Ciao, K.I.

EDIT: Anche se ho votato così, stamattina quando ho sentito la notizia alla radio, mi si è chiuso lo stomaco. Gli Italiani in missione sono volontari, certo, alcuni lo fanno per soldi, ma molti lo fanno per dedizione verso il prossimo ed è una cosa da ammirare. Loro hanno avuto il coraggio di mettere in pericolo la loro vita per gli altri e ne sono fiero.

Questa e la mia idea, Siete liberi condividerla o no.

K.I.

concordo pienamente con tutto quanto detto da K.I.
la nostra è una missione di pace e resterà tale fino alla fine, ne prima e tantomeno col nuovo governo la nostra missione in Iraq cambierà connotazione: missione di pace con regole d'ingaggio adeguate alla missione.
purtroppo non tutti gli iraqeni (sempre che gli attentaori lo siano) hanno capito perchè siamo e continuiamo a restare là.

ONORE AI CADUTI!
 
Si dovrebbe rimanere ancora li per continuare ad addestrare i locali... poi ritiro graduale magari entro un anno.
In ogni modo questi attentati vengono fatti perche alcuni iraqueni vedono i militari stranieri come truppe di occupazione (cosa in parte vera) e quindi li attaccano. come scritto su la guerra è guerra e in guerra si muore anche...
Non son d'accordo con quanto detto sul fatto che la maggior parte dei militari che vanno in missione li lo fanno per dedizione verso il prossimo;lo fanno per soldi (tanti soldi).

comunque massimo dispiacere per le famiglie delle vittime.
 
Un pensiero ai nostri ragazzi e alle loro famiglie.
Alla missione ci si penserà dopo.
 
Ciao,
purtroppo in Iraq le cose sono molto complicate. Noi diciamo che siamo lì per addestrare le polizie locali e altre missioni di tipo umanitario, purtroppo per gli iracheni siamo truppe d'invasione (che è anche vero). Inoltre la popolazione non è ben informata o addirittura malinformata da alcuni esponenti, che si dichiarano religiosi, ma che in verità rivogliono una dittatura tipo quella che c'era con Saddam. Dopotutto a chi non interessa il potere e un popolo poco informato aiuta la formazione di una dittatura.
Quello che ci ritroviamo è un paese in preda alla guerra civile, con truppe (d'occupazione) che cercano di mantenere la calma fino a quando si sia formato un regime che possa assicurare stabilità al paese e una popolazione civile che viene usata da pochi per creare + confusione possibile.
Già l'intervento in Iraq era una stronzata, i famosi arsenali con armi di sterminio di massa, ma addirittura dire che le nostre truppe non si trovano in guerra, ne muoiono a dozzine ogni settimana, mi sembra una presa per il culo (scusate i termini, ma sono cose che mi fanno imbestialire).
Mi dispiace moltissimo per i caduti, sia italiani che altri, e i loro familiari, ma chi per propria convinzione, sia per soldi o senso del dovere, si faccia trasferire in una zona di guerra dovrebbe sapere che la morte aspetta dietro l'angolo.
Spero solo che che la cosa finisca presto e che altri ragazzi non debbano morire per via di qualche stronzo figlio (autocensura) affamato di potere e soldi.
 
Noidi ha detto:
Ciao,
purtroppo in Iraq le cose sono molto complicate. Noi diciamo che siamo lì per addestrare le polizie locali e altre missioni di tipo umanitario, purtroppo per gli iracheni siamo truppe d'invasione (che è anche vero). Inoltre la popolazione non è ben informata o addirittura malinformata da alcuni esponenti, che si dichiarano religiosi, ma che in verità rivogliono una dittatura tipo quella che c'era con Saddam. Dopotutto a chi non interessa il potere e un popolo poco informato aiuta la formazione di una dittatura.
Quello che ci ritroviamo è un paese in preda alla guerra civile, con truppe (d'occupazione) che cercano di mantenere la calma fino a quando si sia formato un regime che possa assicurare stabilità al paese e una popolazione civile che viene usata da pochi per creare + confusione possibile.
Già l'intervento in Iraq era una stronzata, i famosi arsenali con armi di sterminio di massa, ma addirittura dire che le nostre truppe non si trovano in guerra, ne muoiono a dozzine ogni settimana, mi sembra una presa per il culo (scusate i termini, ma sono cose che mi fanno imbestialire).
Mi dispiace moltissimo per i caduti, sia italiani che altri, e i loro familiari, ma chi per propria convinzione, sia per soldi o senso del dovere, si faccia trasferire in una zona di guerra dovrebbe sapere che la morte aspetta dietro l'angolo.
Spero solo che che la cosa finisca presto e che altri ragazzi non debbano morire per via di qualche stronzo figlio (autocensura) affamato di potere e soldi.

quoto...
 
Via da lì. Via da posti dove abbiamo portato "Democrazia" che non vogliono...
Via da qlc stato che non ci chiede aiuto. Il governo l'ha fatto, il popolo non lo vuole... Quindi siamo indesiderati in quei luoghi...

Che poi, non deve essere uno stato a portare "ciò che è meglio" ad un altro, dev'essere lo stato stesso a scegliere come governarsi. Pensate se venissero in italia a imporci un governo diverso da quello che vogliamo come popolo... Come reagiremmo come cittadini?
 
Devo dire che quando mi sono trovata a rispondere a questo sondaggio ero molto combattuta: da una parte trovo che nn ha senso lasciare le cose a metà, e quindi bisognerebbe portare avanti la missione, dall'altra però penso al dolore delle famiglie delle vittime (nn solo italiani, è ovvio!), e penso allo scopo, o sarebbe meglio dire, al "nn-scopo" di questa missione e di questa guerra... voglio dire, il "portare la democrazia", si sa, è solo una scusa che cela ben altri interessi, ma anche se fosse questo il reale motivo della guerra, mi chiedo: ma come si può portare la democrazia ad un popolo che nn solo nn è pronto, ma nemmeno la vuole? Nn è meglio lasciarli nel loro brodo? :sisi:

Cmq penso che molti dei militari che partono, volontari o meno, x queste zone di guerra nn siano del tutto consapevoli dei rischi che corrono... voglio dire, oggi l'idea che si ha della guerra è un'idea "pulita", cioè si pensa ad una guerra combattuta senza troppi spargimenti di sangue, quindi una guerra del tutto diversa dalla guerra in Vietnam x intenderci... purtroppo nn è così. :nono:
 
Cassandra ha detto:
Cmq penso che molti dei militari che partono, volontari o meno, x queste zone di guerra nn siano del tutto consapevoli dei rischi che corrono... voglio dire, oggi l'idea che si ha della guerra è un'idea "pulita", cioè si pensa ad una guerra combattuta senza troppi spargimenti di sangue, quindi una guerra del tutto diversa dalla guerra in Vietnam x intenderci... purtroppo nn è così. :nono:

Ciao,
hai colto esattamente nel segno. Moltissimi non hanno la + pallida idea di cosa voglia dire una guerra: morti, feriti, bombe, sangue, caos, mutilazioni, grida, pianti, corpi smembrati, corpi decapitati etc.
E tutte queste cose in Iraq avvengono giornalmente.
Mi ricordo bene quando ci fù la guerra nella ex Jugoslavia e mi ricordo in particolare un fatto:
Dopo che era stato centrato un mercato rionale con un colpo di mortaio ovviamente i reporter erano accorsi per poter filmare il disastro. Cosa normale direte voi. La cosa che invece mi aveva colpito era che i civili presenti non lasciavano passare i militari della Nato, ma volevano che i reporter facessero vedere a tutto il mondo cosa effettivamente stava succedendo in quei posti e in quei giorni.
Se notate tutte le notizie che ci arrivano dall'Iraq vengono tagliate per motivi etici. Nel senso che non ci fanno vedere tutto perchè sono immagini troppo crude. Io invece penso che dovrebbero farli vedere quei corpi straziati e sanguinanti, le madri e padri piangenti, così come i bambini che hanno perso i genitori. Solo così chi è seduto nella sua comoda poltrona nella sicurezza della propria casa può forse capire che caxxo sta succedendo laggiù e cosa vuol dire GUERRA.
 
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