M1n021
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Premesso che non sono d'accordo e che magari posso pure sbagliarmi, ti faccio solo notare che hai risposto alla mia richiesta di spiegazioni ripetendo praticamente ciò che avevi già scritto nel precedente post e senza fornire alcuna reale spiegazione logica sul perché ogni evento debba per forza avere "la stessa probabilità di accadere"?!media e valore atteso coincidono in distribuzioni discrete dove ogni evento ha la stessa probabilità di accadere, come nel lancio di una moneta onesta (=non truccata), dove la probabilità per testa/croce è 1/2, oppure nel lancio di un dado a 6 facce onesto, la probabilità che esca un certo numero è sempre 1/6 per tutti i valori 1,2,3,4,5,6
Poi "media" e "valore atteso" sono sinonimi, quindi ipotizzo che nel post sopra quotato ti riferivi alla "media aritmetica".
In ogni caso ti faccio notare che esistono diverse definizioni di probabilità, di cui una, che è quella a cui ti riferisci negli esempi sopra riportati, che è quella classica (basata sul rapporto tra casi favorevoli e casi possibili), mentre un'altra è quella frequentista (basata sul rapporto tra numero di volte in cui si verifica un certo evento e numero totale di esperimenti). Ma al di là del tipo di probabilità adottato, la definizione dell'operatore speranza matematica rimane la stessa in ogni caso.
Detto ciò la "clausola" che tutti gli eventi devono avere la stessa probabilità di accadere non ha molto senso per me. Per esempio consideriamo la variabile aleatoria costituita dalla somma dei valori risultanti dal lancio di due dadi non truccati (definizione di probabilità classica): applicando la definizione di media aritmetica ai 36 possibili risultati e la definizione di speranza matematica non si ottiene forse lo stesso risultato? Ed eppure non tutti gli eventi sono tra loro equiprobabili!
Consideriamo infine un esempio che utilizza l'approccio frequentista: ipotizziamo di essere degli imbroglioni che vogliono racimolare qualche soldo giocando al lancio dei dadi sostituendo i due normalmente utilizzati con altri truccati. Per non essere scoperti decidiamo di fare le cose in grande ed effettuiamo un milione di esperimenti (definizione di probabilità frequentista) per assicurarci che il valore atteso effettivo non si discosti troppo da quello relativo a due dadi non truccati. Anche in questo caso la formula della speranza matematica sarà la stessa e non tutti gli eventi saranno equiprobabili.
