Non è che voglio fare quello che la sa più lunga, poi ognuno crede a quello che vuole. Un pò di anni fa fui chiamato come consulente forense per un caso proprio di obsolescenza programmata a scadenza garanzia. Ripeto, in separata sede ne possiamo parlare, anche di casi eclatanti, ma qua "eeeh, io la so lunga" non sono io. Ripeto, io ci lavoro con queste cose e chi ci lavora queste cose le sa, quando addirittura non le mette in pratica. Chi non ci lavora e campa di altro, evidentemente non sa, quindi non ci crede!
Cmq sono cose che non si trovano sui siti dei terrapiattisti.
https://www.corriere.it/cronache/18...ta-bf2f8bc8-f394-11e7-aa70-8e209e058724.shtml
Tra l'altro a breve dovà passare, rimodellata, una proposta di legge che risale al 2015, quando il fenomeno non era ancora fuori controllo, quindi molte Case e/o firmweristi dovranno darsi una regolata.
Camera dei deputati - XVII Legislatura
www.camera.it
Nel testo di legge, tra i metodi di programmazione di obsolescenza programmata si legge: 1) stampanti che si bloccano dopo un prestabilito numero di copie stampate;
Chiamatelo come volete, ma se non è un countdown quello.
Ora basta, non risponderò più su questo tema, non devo dimostrare nulla e ringrazio Max per il suggerimento sulla scheda grafica consigliata. Grazie a tutti
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Eeeehhh sono “vecchietto” : l’informatica che ho studiato io, diploma e laurea, aveva una distinzione ben diversa e meno netta di oggi (ed elettronica era una delle materie principali). Parliamo degli anni 80 eh ?
detto questo, continuo a pensare che queste routine non esistano e che l’obsolescenza programmata, se tale si può definire, è creata semplicemente con la qualità e dimensionamento “giusto giusto” dei componenti, non con strane “bombe ad orologeria” (logiche o fisiche che siano). Del resto è più semplice e meno rischioso fare così: nessuno ti può accusare di nulla se un VRM muore dopo 6 anni (quando la garanzia era magari 3). Ma se ti beccano con le “mani nel sacco” per aver volontariamente ucciso un componente, la tua azienda è finita (e non tutti si chiamano Apple o Samsung , che riescono ad assorbire il colpo senza crollare ).
ma non ho problemi a cambiare idea di fronte ad evidenze, sia chiaro. Evidenze che fatico a credere siano state nascoste per decenni.
Per cortesia rispondo ancora a te che ti ho letto dopo.
Il punto è che tra le "Grandi case" lo fanno tutti (come detto all'inizio) e nessuno denuncia l'altro in una sorta di tacito complice consenso.
Quanto allo "scovare" tali pratiche non è facile trovare la pistola fumante. I chip delle ultime generazioni sono protetti dalla lettura con sistemi di protezione della IP (Intellectual Property) molto complessi, poi, fare il reverse engeenering di tali uC costituisce violazione delle stesse IP appunto, e nel momento che ne fai denuncia, vieni a tua volta immediatamente denunciato per queste violazioni, quando non addirittura per spionaggio industriale.
Inoltre, anche se riesci a fare il reverse del fw, i binari compilati sono talmente confusi e pasticciati (tecniche di offuscamento del codice) che è estremamente difficile risalire alle funzioni scritte nel sorgente.
In una ipotetica sede giudiziaria, nel portare un simile codice disassemblato, si avrebbero grandi difficoltà a riconoscere, con sicurezza "giudiziale", pratiche di cui sopra (non è stupido chi quei fw li scrive...). Quindi alla fine, frega un czz a nessuno.
Ciò nonostante ci sono esempi di oggetti di cui il reverse del firmware è stato fatto, e i risultati sono quelli di cui parlo all'inizio. I fenomeni più eclatanti si trovano, come neanche troppo velatamente ho indicato, nel mercato dei piccoli elettrodomestici.
I più economici sono soggetti alle pratiche più vistose. Lavatrici che si guastano misteriosamente sempre in una certa fascia di ore funzionamento (chessò tra le 2000 ne le 2200 ore). Sostituisci la scheda che contiene l'elettronica di governo, e questa si riguasta esattamente dopo la stessa quantità di ore (e sempre dopo che è scaduta la garanzia.