Se vuoi un alimentatore, con trasformatore e ponte di diodi, che ti dia 5A a 12V ti occorre
1) Trasformatore da 15V, con resistenza del secondario <2-3ohm, in grado di erogare 7-8A
2) ponte di diodi con tensione inversa di almeno 15V e corrente diretta di 10A
3) Condensatore elettrolitico da 3300microF, o anche più, 24V
4) condensatore da 100kpF
5) induttanza di filtro in serie al positivo che abbia resistenza adeguata alle 5A
6) integrato stabilizzatore con uscita superiore a 12V 5A quindi sui 100 - 150W
In questo tipo di alimentatore la corrente passa nel secondario del trasformatore, nel ponte di diodi, nella bobina di filtro, nell'integrato stabilizzatore e nel carico.
Quindi se il secondario ha troppa resistenza con 5A c'è una caduta di tensione che può provocare il mancato o corretto funzionamento della integrato stabilizzatore che fornirà una tensione bassa o niente proprio.
Lo stesso vale per la bobina di filtro, come anche la somma delle due (trasformatore e bobina).
Se il ponte di diodi è inadeguato per tensione inversa, mettiamo di 5V, questo può bruciarsi o fare passare parte della semionda negativa guastando i componenti successivi , elettrolitico e stabilizzatore.
Se i diodi sono di potenza bassa, reggono meno di 5A, si bruciano aprendosi o andando in corto.
Se i condensatori elettrolitici sono piccoli lo stabilizzatore può "sedersi" e non riuscire a fornire la tensione continua causando maggiore ripple.
Se la tensione di lavoro e inferiore a quella applicata si guasta e può esplodere.
Se lo stabilizzatore finale non ha la potenza adeguata si brucia.
Anche il primario del T ha il suo ruolo, se si usa a 220Vac dev'essere da 220V può capitare sia da 115 e 220 selezionabile, se si setta a 115V si brucia. Nel caso contrario, 115V di rete e settato su 220V, non renderà a sufficienza.
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