se il file di partenza ha un campionamento piú basso, portarlo ad uno piú alto non comporta alcun problema: sarebbe come prendere degli oggetti che stanno perfettamente in un contenitore e metterli in uno piú grande: la quantitá di oggetti é sempre la stessa.
Viceversa ovviamente devi togliere degli oggetti (in questo caso delle frequenze) per far rientrare tutto in un contenitore piú piccolo del dovuto, ma COMUNQUE 44.1kHz, che é il formato a piú basso campionamento attualmente in circolazione per uso audio, é largamente sufficiente per non notare alcuna differenza all'orecchio umano.
Con il formato a 44.1 kHz infatti riesci a registrare fino a 22.05 kHz, giá ben oltre quanto le nostre orecchie ci permettono di udire. Con il formato a 48, o 192, arrivi rispettivamente fino a 24kHz e 96kHz, ma entrambi sono ancora piú in lá di quanto non lo sia giá 22.05 kHz.
É importante notare come nella banda audio fino a 22.05 kHz, tutti i formati si equivalgano in maniera identica: non ci sarebbe modo neanche strumentalmente di capire se un determinato tono per esempio a 1000 Hz provenga da una registrazione con un campionamento piuttosto che da un altro (posto che il master di partenza sia lo stesso ovviamente), questo é spesso ignorato dalle persone che credono che un formato a campionamento piú elevato porti anche piú informazione in banda audio: no. L'unica cosa che cambia é la larghezza di banda e stop.
Generalmente se la conversione é fatta bene, non c'é alcun problema nel selezionare un'opzione piuttosto che un'altra. Per motivi elettronici preferisco lasciar selezionato 24/48 ma anche 24/192 o 16/44 vanno bene.