Tralicci alta tensione

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gighenxxx

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Buona sera a tutti!
Sto per farvi una domanda veramente stupida vista i bei argomenti trattati in questa sezione, ma purtroppo non avendo trovato una risposta soddisfacente in rete provo a chiedere qua a voi. La domanda é: i cavi dell'alta tensione fanno più pancia d'estate o d'inverno? Allora la risposta a cui sono pervenuto é che d'estate sono più lunghi per via delle temperature più alte che causano una maggiore dilatazione e allungamento del cavo rispetto all'inverno. Tuttavia, non so perché ma mi ricordo che durante i miei studi passati alle medie e biennio superiori (perché solo in quei due anni ho studiato chimica e fisica) mi era capitato di leggere una spiegazione totalmente al contrario che indicava che i cavi avevano una maggiore pancia in inverno ma non ricordo assolutamente la spiegazione.
Grazie a tutti per le eventuali risposte.
 
Buona sera a tutti!
Sto per farvi una domanda veramente stupida vista i bei argomenti trattati in questa sezione, ma purtroppo non avendo trovato una risposta soddisfacente in rete provo a chiedere qua a voi. La domanda é: i cavi dell'alta tensione fanno più pancia d'estate o d'inverno? Allora la risposta a cui sono pervenuto é che d'estate sono più lunghi per via delle temperature più alte che causano una maggiore dilatazione e allungamento del cavo rispetto all'inverno. Tuttavia, non so perché ma mi ricordo che durante i miei studi passati alle medie e biennio superiori (perché solo in quei due anni ho studiato chimica e fisica) mi era capitato di leggere una spiegazione totalmente al contrario che indicava che i cavi avevano una maggiore pancia in inverno ma non ricordo assolutamente la spiegazione.
Grazie a tutti per le eventuali risposte.
Penso che tu non fossi un grande studioso della materia perché ti ricordi male. :popo:
L'unica cosa che può essere pericolosa in inverno e quindi (allungare e spezzare i cavi) e' il peso per la presenza di ghiaccio che si può formare sul cavo a bassissime temperature
 
Si avevo pensato anche a quello ma credevo dovesse essercene una quantità piuttosto abbondante per provocare un allungamento maggiore rispetto a quello causato dal calore.
 
Si avevo pensato anche a quello ma credevo dovesse essercene una quantità piuttosto abbondante per provocare un allungamento maggiore rispetto a quello causato dal calore.

I parametri che possono modificare lo sviluppo della "catenaria" sono le variazioni di temperatura (in base ad un coefficiente di dilatazione termica) e quelli che riguardano alcuni elementi meccanici che agiscono sui cavi quali i manicotti di ghiaccio e la pressione del vento (oltre, naturalmente, al peso proprio dei conduttori metallici, che può essere "inglobato" tra gli altri "sovraccarichi" meccanici) :sisi:
Ora, gli allungamenti (e gli accorciamenti) dei conduttori dipendono dal bilanciamento di queste componenti, dal loro equilibrio "statico" :sisi:
Ebbene, questi due fattori, quello termico e quello elastico, si bilanciano a vicenda: ad es., ad un aumento di temperatura corrisponde un allungamento per effetti termici ma tale allungamento fa diminuire il "tiro" del cavo, il quale si accorcia e quindi alla fine l'allungamento è minore rispetto a quello che l'aumento di temperatura avrebbe causato se il conduttore non fosse sospeso :asd:
L'inverso accade quando la temperatura diminuisce (rispetto ai 15°C dello stato iniziale, detto EDS - every day stress, ossia il tiro delle campate viene fissato in modo che sia costante alla temperatura ambiente di 15°C, senza sovraccarichi meccanici e senza circolazione di corrente) :D
Naturalmente se c'è circolazione di corrente nel conduttore il modello di complica perché la temperatura ambiente e quella del conduttore sono diverse a causa dell'energia dissipata per effetto Joule (si pronuncia "giu:l", non "giaul" come qualche libro di fisica erroneamente riporta): in questo caso occorre tenere conto dell'influenza del vento da un punto di vista termico (facilita la "convezione") :sisi:
Da tutte queste considerazioni sull'ambiente e così via, scaturisce la formulazione del "parametro di tesatura" della catenaria nelle varie condizioni di esercizio :sisi:
Questo vale per la singola campata, per una "tratta" formata da più campate il modello va adeguatamente modificato :)
A presto ;)

P.S. Sarei curioso di sapere chi ha parlato di queste "baggianate" dei maggiori e minori allungamenti/accorciamenti in inverno e in estate, tanto per farmi 4 risate … ah ah ah … :D

P.P.S. La catenaria non è un arco di parabola (sebbene in determinate condizioni possa essere approssimata ad una parabola equivalente), si tratta di un "coseno iperbolico" … eh eh eh … :asd:
 
I parametri che possono modificare lo sviluppo della "catenaria" sono le variazioni di temperatura (in base ad un coefficiente di dilatazione termica) e quelli che riguardano alcuni elementi meccanici che agiscono sui cavi quali i manicotti di ghiaccio e la pressione del vento (oltre, naturalmente, al peso proprio dei conduttori metallici, che può essere "inglobato" tra gli altri "sovraccarichi" meccanici) :sisi:
Ora, gli allungamenti (e gli accorciamenti) dei conduttori dipendono dal bilanciamento di queste componenti, dal loro equilibrio "statico" :sisi:
Ebbene, questi due fattori, quello termico e quello elastico, si bilanciano a vicenda: ad es., ad un aumento di temperatura corrisponde un allungamento per effetti termici ma tale allungamento fa diminuire il "tiro" del cavo, il quale si accorcia e quindi alla fine l'allungamento è minore rispetto a quello che l'aumento di temperatura avrebbe causato se il conduttore non fosse sospeso :asd:
L'inverso accade quando la temperatura diminuisce (rispetto ai 15°C dello stato iniziale, detto EDS - every day stress, ossia il tiro delle campate viene fissato in modo che sia costante alla temperatura ambiente di 15°C, senza sovraccarichi meccanici e senza circolazione di corrente) :D
Naturalmente se c'è circolazione di corrente nel conduttore il modello di complica perché la temperatura ambiente e quella del conduttore sono diverse a causa dell'energia dissipata per effetto Joule (si pronuncia "giu:l", non "giaul" come qualche libro di fisica erroneamente riporta): in questo caso occorre tenere conto dell'influenza del vento da un punto di vista termico (facilita la "convezione") :sisi:
Da tutte queste considerazioni sull'ambiente e così via, scaturisce la formulazione del "parametro di tesatura" della catenaria nelle varie condizioni di esercizio :sisi:
Questo vale per la singola campata, per una "tratta" formata da più campate il modello va adeguatamente modificato :)
A presto ;)

P.S. Sarei curioso di sapere chi ha parlato di queste "baggianate" dei maggiori e minori allungamenti/accorciamenti in inverno e in estate, tanto per farmi 4 risate … ah ah ah … :D

P.P.S. La catenaria non è un arco di parabola (sebbene in determinate condizioni possa essere approssimata ad una parabola equivalente), si tratta di un "coseno iperbolico" … eh eh eh … :asd:
è per questo tipo di spiegazioni dettagliate accurate e da gente (sembra) competente che esitono i forum. Grazie, ho imparato qualcosa
 
Grazie, rientra nei miei compiti professionali e "istituzionali" fornire informazioni scientifiche dimostrate su alcune discipline di mia competenza :sisi:
Saluti e auguroni di buone feste ;)
 
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