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Ma non è detto.. Mi ricordo quando ero andato in montagna, il mio gatto che aveva 10 anni, per 4 giorni è stato sotto al letto, soffiava a tutti e abbiam dovuto mettergli da mangiare sotto al letto.. usciva solo la notte per i bisogni..
Eppure non le abbiamo mai torto un baffo ed era con noi da 10 anni..
Semplicemente la casa nuova la disorientava..
potrebbe essere così anche per quel batuffolino
Ho sentito un veterinario e mi ha detto che sicuramente è la paura visto la nuova casa. Devo lasciarlo stare finché non esce ed esplora da solo anche se ci vogliono giorni.
Probabilmente è stato maltrattato se è così pauroso.
Concordo, è capitato pure a me (ho sempre avuto gatti in casa). Non forzarlo. Lascia cibo vicino al buco, prova con tonno in scatola. NON andare vicino. Nel buco si sente sicuro ma eventualmente gli verrà fame ma non esce se ti vede vicino. Tieni la luce spenta, i gatti si trovano meglio al buio. Tieni la porta del bagno chiusa in modo che quando esce non scappa chissà dove, quando si introduce un gatto in casa lo si confina in un ambiente solo.
guarda i gatti specie se cuccioli appena entrano in un ambiente nuovo si sentono minacciati, hanno bisogno di tempo, se li si forza non si fa altro che peggiorare le cose
I gatti sono animali predatori estremamente territoriali (tutti i felini lo sono), “marcano” il loro territorio e a loro i cambiamenti non vanno a genio, al di fuori del loro territorio si sentono in pericolo. È possibilissimo che in quella casa il tuo gatto abbia sentito il “marchio” di un altro animale (generalmente un odore caratteristico). Per questo motivo quando io e mia moglie lasciamo i gatti in casa con qualcuno che tenga loro compagnia e che dia loro cibo e cambi la cassetta.
@Andretti60 guarda che non era un intervento in mala fede, di solito quelle pinze hanno l'estremità in gomma e non fanno tanta pressione. Se il gatto è solo incastrato, e non lì per istinti territoriali, magari poteva essere utile per tirarlo fuori.
@Andretti60 guarda che non era un intervento in mala fede, di solito quelle pinze hanno l'estremità in gomma e non fanno tanta pressione. Se il gatto è solo incastrato, e non lì per istinti territoriali, magari poteva essere utile per tirarlo fuori.
Rileggi bene i commenti “No no non è bloccato per fortuna, c'è solo il tubo del acqua e ha molto spazio per muoversi.” I gatti si prendono solo per la pelle dietro del collo, tra le scapole, ci sono abituati perché è come li trasporta la madre. Ma non quando sono impauriti nell’essere in un ambiente nuovo, occorre dare loro il tempo per abituarsi e per capire che non siamo loro nemici. Prenderli con pizze o forzarli in ogni maniera non aiuta per nulla. Credimi, ho portato in casa innumerevoli mici, alcuni sono stati sotto il letto per giorni, altri si sono subito messi a giocare con me.
Sì penso anche io che abbia bisogno di tempo. Ho infilato la mano per prenderlo e che purtroppo non riesco e ha paura. Non attacca, non grafia e non fa versi d'attacco. Solo inizia a tremare come dalla paura.
Stanotte è uscito per fare i bisogni e girare per casa, quando mi sono alzato è scappato nel suo buco...
Penso sia un gatto molto buono. Ho avuto altri in passato ben diversi, se avessi provato così inconsciamente a infilare la mano mi avrebbero sbranato.
Allora ... Costruire qualcosa e tirarlo fuori con la forza non ha funzionato (collare acchiappacani). Opponeva resistenza con tutte le forze e avevo paura a farli male.
Alla fine ho costruito una trappola al buco, quando usciva cadeva un asciugamano con peso sul buco e non poteva rientrare. Per fortuna ha funzionato.
Grazie a tutti. Eventualmente se avete consigli sul come farlo stare a suo aggio ben venga. Per adesso si nasconde sempre.
l'unico consiglio che mi viene da dare è di trattenerti e "ignorarlo": anche se esce e si avvicina, cerca di non tentare di prenderlo e coccolarlo, lasciagli i suoi tempi (che possono essere anche lunghi, giorni se non settimane). so che è difficile, ma un gatto timido si sente minacciato anche solo a guardarlo..
Allora ... Costruire qualcosa e tirarlo fuori con la forza non ha funzionato (collare acchiappacani). Opponeva resistenza con tutte le forze e avevo paura a farli male.
Alla fine ho costruito una trappola al buco, quando usciva cadeva un asciugamano con peso sul buco e non poteva rientrare. Per fortuna ha funzionato.
Grazie a tutti. Eventualmente se avete consigli sul come farlo stare a suo aggio ben venga. Per adesso si nasconde sempre.
Evitare di avvicinarlo ed il contatto visivo, essere guardati direttamente negli occhi per molti animali è un segnale di aggressione. Se noti che il micio si volta e ti guarda chiudi lentamente gli occhi senza voltare la testa, tienili chiusi per un paio di secondi poi riaprili lentamente, se il micio continua a guardarti chiudili nuovamente e continua così.
Puoi anche provare a parlargli, usando una voce molto tranquillizzante e a basso volume.
Preparagli una casetta comoda in cui si possa sentire al sicuro usano una scatola di cartone imbottendola con asciugamani caldi, i gatti cercano sempre i punti più caldi della casa. Mettila in un angolo in modo che si possa sentire protetto, in modo che possa vedere eventuali “attacchi” provenire solo da una direzione. Una volta ambientato portargli vicino la sua cassetta per i bisogni e la ciotola del cibo, lentamente, in modo che possa sentire quello come il “suo” posto.
Purtroppo sì è preso un bello spavento, ci vorrà tempo e pazienza. Ma i gatti sono curiosi, eventualmente comincerà ad esplorare. Lasciate che sia lui (o lei) ad avvicinarsi.
Post unito automaticamente:
Uno dei miei mici più difficili fu una femminuccia, non voleva uscire da sotto il letto, appena ci vedeva scappava subito. Ho usato questa tecnica: mi sono seduto per terra, la schiena contro il muro, le gambe lunghe distese in fronte a me. Armato di un libro e pazienza. Con una mano tenevo il libro (da cui non distoglievo mai lo sguardo) l’altra la tenevo per terra tamburellando con le dita il pavimento. Piano piano si è avvicinata, ci sono voluti giorni, ma vedevo con la coda degli occhi che era affascinata dalla mia mano, che muovevo a intervalli. Fu poi una dei miei gatti più affezionati, mi seguiva ovunque in casa.