DOMANDA Strade lavorative dell'informatico

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Un ingegnere informatico non fa chimica e solo poco di più di matematica, in generale comunque la matematica è la stessa. Poi c'è un esame di fisica ed esami inerenti ambiti scientifici affini: automazione, segnali, telecomunicazioni, elettronica... un ingegnere ha una preparazione molto più ampia anche se meno specifica nella programmazione. E' sbagliato dire che sa di meno, in realtà, potenzialmente sa di più in quanto studia i diversi ambiti di applicazione dell'informatica, mentre potrebbe benissimo portare avanti la programmazione per conto proprio (non sopravvaluterei i corsi di programmazione a scienze... non sono così illuminanti). La programmazione, ricordo ancora, è solo uno dei tanti argomenti dell'informatica. Ciò che manca a ingegneria è lo studio dei linguaggi e della programmazione come scienza a se, mentre è privilegiato l'aspetto progettuale dei sistemi informatici nel senso più ampio. A ingegneria fai anche economia aziendale e un po' di management, e questo ti suggerisce già la differenza tra le due figure professionali.
Poi comunque sta a ognuno dimostrare di saper svolgere il proprio lavoro, qualsiasi esso sia.
Io ho fatto la triennale di ingegneria per cui ho visto le sopra citate materie e sono contento di sapere come funziona un mosfet, un transistor, così come sono contento di sapere come si modula un segnale o come si usa la partita doppia, cose che i miei attuali compagni magistrali di scienze non sanno proprio. La programmazione l'ho portata avanti per conto mio e ho notato di essere ben sopra la media dei miei colleghi di scienze, nonostante loro per 3 anni avessero solo programmato... ho visto cose indescrivibili...
Alla fin fine la programmazione è quasi un'arte, puoi programmare quanto vuoi ma se non ci metti la cura per la qualità e non hai un certo "senso estetico" per il codice, produrrai sempre schifezze. Il vantaggio di fare scienze è che se sei veramente intrippato sulla programmazione, puoi spingerti molto oltre, ma la programmazione non è tutto, bisogna capire il contesto in cui il software dovrà operare, oppure ti limiti a seguire la traccia che qualcun'altro dalle vedute "più ampie" avrà scritto per te.
Si scusa intendevo dire che sa di meno in ambito di programmazione e sul networking, e come ho detto sopra preferirei specializzarmi in qualcosa come reti/database o sicurezza e quindi informatica mi sembra più adeguato, con ovviamente conseguente certificazione cisco
 
Reti e database sono fatti più o meno allo stesso modo, almeno a Padova. "Sicurezza" non è un argomento sempre trattato, dipende dall'ateneo. A Padova c'è nella magistrale di scienze un esame di sicurezza, ma non è niente di che... quello che chiedi te lo impari sul campo lavorando a contatto con gli esperti o con master (piuttosto costosi) post-laurea.
 
Un ingegnere informatico non fa chimica e solo poco di più di matematica, in generale comunque la matematica è la stessa. Poi c'è un esame di fisica ed esami inerenti ambiti scientifici affini: automazione, segnali, telecomunicazioni, elettronica... un ingegnere ha una preparazione molto più ampia anche se meno specifica nella programmazione. E' sbagliato dire che sa di meno, in realtà, potenzialmente sa di più in quanto studia i diversi ambiti di applicazione dell'informatica, mentre potrebbe benissimo portare avanti la programmazione per conto proprio (non sopravvaluterei i corsi di programmazione a scienze... non sono così illuminanti). La programmazione, ricordo ancora, è solo uno dei tanti argomenti dell'informatica. Ciò che manca a ingegneria è lo studio dei linguaggi e della programmazione come scienza a se, mentre è privilegiato l'aspetto progettuale dei sistemi informatici nel senso più ampio. A ingegneria fai anche economia aziendale e un po' di management, e questo ti suggerisce già la differenza tra le due figure professionali.
Poi comunque sta a ognuno dimostrare di saper svolgere il proprio lavoro, qualsiasi esso sia.
Io ho fatto la triennale di ingegneria per cui ho visto le sopra citate materie e sono contento di sapere come funziona un mosfet, un transistor, così come sono contento di sapere come si modula un segnale o come si usa la partita doppia, cose che i miei attuali compagni magistrali di scienze non sanno proprio. La programmazione l'ho portata avanti per conto mio e ho notato di essere ben sopra la media dei miei colleghi di scienze, nonostante loro per 3 anni avessero solo programmato... ho visto cose indescrivibili...
Alla fin fine la programmazione è quasi un'arte, puoi programmare quanto vuoi ma se non ci metti la cura per la qualità e non hai un certo "senso estetico" per il codice, produrrai sempre schifezze. Il vantaggio di fare scienze è che se sei veramente intrippato sulla programmazione, puoi spingerti molto oltre, ma la programmazione non è tutto, bisogna capire il contesto in cui il software dovrà operare, oppure ti limiti a seguire la traccia che qualcun'altro dalle vedute "più ampie" avrà scritto per te.

Su almalaurea ingegneria informatica (magistrale) ha 79% di assunti entro l'anno dalla laurea, informatica 73%, stipendio medio 50€ in più per ingegneria, e ci sono molti più ingegneri. A conti fatti cambia molto poco...
Mi permetto di dire una cosa, stipendio medio 1400€... è una vergogna, dopo tanti anni passati all'uni mi sembra offensivo.


so bene anche io che dopo che uno si fa il mazzo x anni dargli 1400€ è uno sputo.
poi cmq dipende da dove si fa informatica...io ho fatto alcuni corsi che sono anche di ingegneria dipende...
fatto sta che è un campo talmente ampio che uno può fare sia una che l'altra strada per poi incrociarle
 
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