- 6,035
- 2,402
- CPU
- AMD Ryzen 5 3600
- Dissipatore
- Stock Wraith Stealth Cooler
- Scheda Madre
- B450 Gaming Plus MAX
- HDD
- HDD Toshiba 1TB 7200rpm + Samsung 850 EVO 250GB
- RAM
- 16GB Dual Channel - 2x8GB Ballistix Sport LT 3200Mhz C16
- GPU
- SAPPHIRE RX 5700 XT NITRO+
- Audio
- Presonus AudioBox iONE + Cooler Master GS750
- Monitor
- AOC 2590FX
- PSU
- Corsair CX550M
- Case
- Zalman R1
- Periferiche
- DREVO Gramr- Logitech g305/Steelseries Kana V2 - Razer goliathus speed/Steelseries QcK + Cooler Master MH751/Sony MH755/KZ ZS7
- OS
- Win 10 PRO x64
RECENSIONE SPC GEAR GK530 RGB - KAILH RED
INTRODUZIONE
Tra le tante chiacchiere scambiate con Michal di SPC Gear, ho richiesto di poter provare una loro tastiera e mi è stato inviato un sample della loro GK530 Tournament Edition RGB con switch Kailh Red.
Data la buona qualitá dei prodotti SPC Gear/SilentiumPC provati sino ad ora, le mie aspettative erano piuttosto alte, nonostante comunque fosse chiaro il posizionamento sul mercato di questa tastiera.
Spoilerandovi qualcosina, la tastiera non mi ha deluso ed anzi è risultata in linea con le mie aspettative, ed ovviamente non potevo non scrivere due parole.
La GK530 Tournament Edition è talvolta disponibile da Amazon oppure da questo link (Cooling.pl, store collegato a SPC Gear/SilentiumPC).
Trovate invece la pagina ufficiale del prodotto a questo link: GK530 Tournament Edition RGB Kailh Red
Ricordo a tutti che ho giá recensito in passato il LIX+ di SPC Gear, che puó essere un’ottima scelta se cercate un mouse da abbinare a questa tastiera e se avete una mano adatta alle dimensioni ed al tipo di grip per cui è stato pensato il mouse.
Il link alla recensione del mouse è il seguente: SPC Gear LIX+ - Recensione.
Il link alla recensione del mouse è il seguente: SPC Gear LIX+ - Recensione.
SPECIFICHE
- Numero tasti: 87
- Switch: Kailh Red, 50cN
- Illuminazione RGB con 10 personalizzazioni pre-impostate
- Keycaps: ABS (non sembrano double shot)
- Layout ANSI (US)
- N-KEY Rollover
- Macro programmabili
PACKAGING
Il packaging è semplice ma comunque curato: una scatola in cartone che raffigura la tastiera e ne descrive qualche caratteristica.
All’interno troviamo:
- La tastiera
- Il keycaps puller (attaccato alla tastiera come accessorio): non amo questo tipo di keycaps puller in quanto spesso rigano i tasti sul fianco, infatti per tirare fuori i keycaps preferisco usare un keycaps puller di altro tipo
- Il manuale di istruzioni
Li trovate a questo link.
COSTRUZIONE E MATERIALI
La tastiera è ben costruita, è solida al tatto e di certo non sembra un prodotto cinese da qualche euro. La parte inferiore è in plastica, ma anch’essa è solida e sui lati ha solo un leggerissimo flex verso l’interno che si nota appena. Il top della board è in metallo, e restituisce un buon feedback al tocco, con un’evidente texture ruvida che dá la sensazione di avere davanti un prodotto ben progettato.
La board in generale non presenta flex, per cui a livello di qualitá costruttiva non si puó che parlarne bene.
I sostegni inferiori si estraggono come al solito e hanno una piccola striscia gommata che consente di avere un buon grip qualora si utilizzi la tastiera su legno lucido e simili materiali, e le stesse strisce gommate le troviamo sui 4 angoli della tastiera, nel caso in cui si volesse usare senza i supporti inferiori.
Probabilmente, dovessi consigliare un cambiamento (piú a livello di design/costruzione che in termini di qualitá costruttiva) ridurrei all’osso i lati della board, rendendoli esattamente allineati con i tasti sui bordi. Questo la renderebbe ancora piú compatta, ma c’è anche da dire che magari questo consiglio deriva dalla mia personale esperienza (e preferenza) che mi ha fatto apprezzare piú le 75% rispetto alle TKL per la loro maggiore compattezza e la loro migliore gestione degli spazi e delle zone morte sulla board.
I trade-off sicuramente ci sono, ed ovviamente pare chiaro che a queste cifre un compromesso ci debba sempre essere, ma riguardo la qualitá costruttiva generale è davvero difficile fare delle critiche considerando il prezzo.
CAVO
Il cavo è in corda (non in paracord) ed è abbastanza rigido, non è staccabile ed è completamente nero.
Termina con un connettore standard USB placcato in oro.
SWITCH E KEYCAPS
Arriviamo al punto focale.
Gli switch sono Kailh Red, e sicuramente se questa è la vostra prima tastiera meccanica vi piacerá giocarci per il feeling sotto le dita.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, posso dire che nel complesso, per il prezzo, la scelta dei Kailh è poco criticabile, ma preferisco altri switch.
Per esempio, i Gateron Red sarebbero stati la scelta piú azzeccata, migliori praticamente sotto qualsiasi aspetto (ma ovviamente il prezzo sarebbe lievitato).
La stessa SPC Gear offre anche un’alternativa alla tastiera coi Kailh vendendo la stessa board con switch Cherry MX Red, che probabilmente risulta una scelta migliore se non è proprio la vostra prima tastiera, ma a patto di rinunciare agli RGB per far spazio ad una semplice retroilluminazione di colore rosso.
In ogni caso, i Kailh non sono male, ma essendo abituato a switch lineari piú leggeri li trovo leggermente piú pesanti rispetto ad un Cherry Red per esempio (non che sia necessariamente una brutta cosa, anzi, è tutto soggettivo in questo caso), per cui se cercate qualcosa di piú leggero dovreste orientarvi sulla versione con Cherry Red.
Il rumore c’è ovviamente, ma difficilmente infastidirá chi vi sta intorno dato che non ha una risposta clicky come puó essere quella di un blue switch. In ogni caso, se volete ridurre leggermente ancora il rumore e la corsa del tasto, potete comprare un pacchettino di o-rings economici online (si trovano a qualche euro sulle varie piattaforme di vendita cinesi anche).
Gli stabilizzatori non sono i migliori sulla piazza, ed ovviamente c’era da aspettarselo considerando il costo della tastiera, ma fanno il loro lavoro senza troppi problemi.
QUI UN TYPING RANDOMICO PER FARVI SENTIRE IL RUMORE PRODOTTO DALLA TASTIERA
(Come giá inserito nella descrizione del video, quest'ultimo è stato registrato con uno smartphone non recente, per cui le grosse differenze tra i clicks, qualora ci fossero, sono condizionate dall'ambiente in cui sto testando la tastiera e dalla bassa qualitá del microfono).
I keycaps sono leggermente ballerini, piú o meno come quelli Drevo GRAMR ad esempio, che si trova sulla stessa fascia di prezzo. Questo ovviamente è dato dagli switch che non sono super stabili, ma considerando che su questa è davvero difficile trovare qualche tastiera (in europa) che non abbia caps ballerini, nulla di nuovo sotto il sole. Personalmente, ho notato che utilizzando degli o-ring la stabilitá del tasto migliora leggermente, per cui ne consiglio l’utilizzo.
Parlando dei keycaps invece, non abbiamo dei keycaps in PBT inclusi, solo ABS, e hanno una superficie “rubbery” che garantisce un miglior grip.
Sono semplici, full black con solo la lettera in trasparenza, per cui quest’ultima sará l’unica cosa ad illuminarsi sul keycaps.
Mi sono fatto spedire dei keycaps in PBT double shot da SPC Gear insieme a questa GK530 (sono ovviamente acquistabili separatamente e non inclusi con la tastiera), proprio perché li preferisco rispetto agli ABS, e li ho installati dopo aver provato un po’ la tastiera con i semplici caps ABS. La differenza non è abissale ma si sente, e conoscendo il feeling di entrambi preferisco il keycaps in PBT, che risulta leggermente piú piacevole al tatto con una superficie ruvida e non gommata come l’ABS. Ho un debole per i caps in PBT, per cui sono anche un po’ di parte in questo senso (come non averlo d’altronde).
Tutto sommato, peró, gli stock caps in ABS potrebbero comunque soddisfare la maggior parte dell’utenza considerando che stiamo parlando di un prodotto entry level dedicato a chi è da poco nel mondo delle periferiche, che di conseguenza probabilmente non considera alcuni aspetti che chi è giá sul mercato da un po’ conosce molto bene.
Se vi piacciono i keycaps “pudding”, SPC Gear vende anche quelli separatamente (li trovate a questo link). Non li ho provati perché ho ricevuto i classici full, ma se sono della stessa qualitá non posso che consigliarli.
ILLUMINAZIONE E FUNZIONALITÁ
La tastiera ha varie combinazioni ed effetti luminosi per sfruttare al meglio gli RGB sotto gli switch, ed ovviamente oltre i vari effetti di luce impostabili si possono selezionare i colori a proprio piacimento.
L’illuminazione RGB è presente infatti sotto ogni singolo switch, per cui non siamo in presenza di una tastiera super economica con illuminazione RGB a "a linee", cosa che capita spesso con prodotti cinesi da pochi soldi che hanno colori diversi per ogni riga, senza la possibilitá di cambiare colore al singolo tasto.
È anche possibile programmare le macro, anche se non sono presenti pulsanti aggiuntivi oltre quelli standard.
Ovviamente le varie combinazioni di tasti per mettere mano ai colori ed agli effetti di luce della tastiera sono descritti sia nel manuale di istruzioni che sul sito web SPC Gear, nella pagina ufficiale del prodotto. Gli shortcut sono ovviamente fatti per modificare on-the-go alcune cose, ma non permettono di programmare le macro semplicemente attraverso combinazioni di tasti: per questo utilizzo, bisogna utilizzare il software fornito dal produttore.
COME SI POSIZIONA SUL MERCATO? ALTERNATIVE?
Qualora foste curiosi di sapere piú o meno dove si posiziona sul mercato a livello di qualitá costruttiva e features, certamente non arriva alla completezza di una Durgod Taurus K320 TKL ad esempio, che viene persino spedita con keycaps PBT e con switch piú interessanti, ma quest’ultima ha un target differente ed è venduta al doppio del prezzo della GK530 (l’estetica della K320, inoltre, è meno indirizzata ad un pubblico simile a quello per cui è stata pensata la GK530, seppur sia molto bella).
Sicuramente, invece, rispetto alla Drevo Gramr che ho recensito in passato, la GK530 è un passo avanti sotto tutti gli aspetti (tranne per il fatto che, come giá detto, preferisco le 75% alle TKL e che quindi la mia preferenza in termini di form factor va a favore della piú compatta Gramr, ma questa è una considerazione strettamente personale dato il mio modo di giocare e di sistemare la tastiera sulla scrivania, che rende le 75% una scelta praticamente obbligata): la qualitá costruttiva della GK530 è migliore, l’illuminazione RGB è piú completa e personalizzabile, ed inoltre i Kailh Red grattano un po’ meno degli Outemu Red, seppur siano leggermente meno leggeri da premere, anche se marginalmente.
È vero anche peró che il form factor diverso posiziona la Gramr in un altro segmento del mercato.
Ci sono delle alternative sullo stesso segmento ed a prezzi simili?
Se volessimo proprio trovare qualche avversario, potremmo pensare alla Hexgears GK707, che è hot-swappable ed è dotata di switch Gateron o Kailh Box (superiori rispetto ai normali Kailh), ma è meno reperibile e non è RGB.
La GK530 non sfigura di certo nel confronto: non sará hot-swappable e non avrá i Gateron o i Kailh Box dalla sua, ma la maggiore reperibilitá in Europa, l’illuminazione RGB e il software di controllo della tastiera le garantiscono alcuni punti a favore.
CONCLUSIONI
Che dire nel complesso?
Va sicuramente riconosciuta l’ottima qualitá costruttiva generale per il prezzo, considerando che alla stessa cifra ci si porta a casa prodotti di pessima qualitá (a parte le Magicforce68, anche se non sono esattamente delle rivali dato che queste ultime fanno parte del segmento 60%).
È difficile recriminare la scelta dei Kailh come giá detto, anche se per una migliore esperienza opterei per la variante con i Cherry MX Red.
Per coloro che sono giá nel mondo delle tastiere da tempo, è inutile dire che questo prodotto non porta nulla di nuovo se non un’altra tastiera da gioco dall’anima giovanile e ad un prezzo tutto sommato in linea con il mercato, ma sicuramente i veterani in questo campo ormai avranno abbandonato l’estetica “gaming” a favore di design piú “minimali” o di prodotti di fascia piú alta.
Se siete invece alla ricerca di un setup entry level e vi manca da scegliere la tastiera, probabilmente questo puó essere un buon inizio per partire con una TKL. Sicuramente non rappresenterá un end-game, ma si puó tranquillamente considerare come un buonissimo punto di partenza per avvicinarsi al mondo delle tastiere meccaniche di dimensioni ridotte, senza bisogno di svenarsi e senza portarsi a casa un prodotto di scarsa qualitá.