Soluzioni per storage a lungo termine

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Utente 90069

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Ciao a tutti.

Ho acquistato due hdd Toshiba Canvio al prezzo di 70 euro ciascuno (140 euro in tutto).

Dopo nemmeno un anno ho scoperto che si sono danneggiati (alcuni quadrati rossi segnalati dal programma Hd Tune).

Ora io penso che per maggiore sicurezza sia meglio non utilizzarli e disfarsene. Voi che dite?

Inoltre si riapre la questione dello storage a lungo termine che pensavo di avere risolto brillantemente ed a basso prezzo con due supporti dello stesso modello e di buona marca.

A questo punto non so se cambiare marca oppure cambiare tecnologia passando ad un disco ssd. Forse gli ssd hanno una durata maggiore, funzionando con una tecnologia migliore....

Oppure dipende dalla marca scadente e si possono trovare hdd che durano di più a patto di cambiare la marca del produttore?

Per me sarebbe importante risolvere la questione principalmente per ragioni di lavoro in quanto mi serve archiviare moli di dati notevoli a lungo termine ed in supporti affidabili nel tempo.

In generale, aldilà del disputa hdd-sdd, quali potrebbero essere altre possibili soluzioni al mio problema, considerando anche altri tipi di supporti?

Grazie

Ciao
 
Ciao a tutti.

Ho acquistato due hdd Toshiba Canvio al prezzo di 70 euro ciascuno (140 euro in tutto).

Dopo nemmeno un anno ho scoperto che si sono danneggiati (alcuni quadrati rossi segnalati dal programma Hd Tune).

Ora io penso che per maggiore sicurezza sia meglio non utilizzarli e disfarsene. Voi che dite?

Inoltre si riapre la questione dello storage a lungo termine che pensavo di avere risolto brillantemente ed a basso prezzo con due supporti dello stesso modello e di buona marca.

A questo punto non so se cambiare marca oppure cambiare tecnologia passando ad un disco ssd. Forse gli ssd hanno una durata maggiore, funzionando con una tecnologia migliore....

Oppure dipende dalla marca scadente e si possono trovare hdd che durano di più a patto di cambiare la marca del produttore?

Per me sarebbe importante risolvere la questione principalmente per ragioni di lavoro in quanto mi serve archiviare moli di dati notevoli a lungo termine ed in supporti affidabili nel tempo.

In generale, aldilà del disputa hdd-sdd, quali potrebbero essere altre possibili soluzioni al mio problema, considerando anche altri tipi di supporti?

Grazie

Ciao
Buongiorno,
questa cosa assilla anche me che come te uso un hdd toshiba canvio da 2tb per portarmi dietro un archivio di lavoro.
Premesso che faccio backup periodici del dispositivo, l'ultimo mi è durato 3 anni e quello prima (WD) un altro paio d'anni.
Questo ha anche un paio d'anni ed è portato in uno zaino. Ho comprato un'apposita custodia rigida (usando l'involucro di un navigatore gps) e nonostante lo usi solo su 2 pc con un'alimentazione affidabile, noto già errori g-sense.
La morale, penso, al di la del produttore, è che sono comunque dispositivi adatti allo storage portable ma di durata limitata e comunque da backuppare perchè la perdita di dati è sempre l'evento inevitabile visto che non sono utilizzati come dispositivi "da tavolo".
SSD?
Certo migliorerebbe di certo la durata, penso, sono device più resistenti ma ancora esposti alle variazioni di una "mala alimentazione".
 
Ciao a tutti.

Ho acquistato due hdd Toshiba Canvio al prezzo di 70 euro ciascuno (140 euro in tutto).

Dopo nemmeno un anno ho scoperto che si sono danneggiati (alcuni quadrati rossi segnalati dal programma Hd Tune).

Ora io penso che per maggiore sicurezza sia meglio non utilizzarli e disfarsene. Voi che dite?

Inoltre si riapre la questione dello storage a lungo termine che pensavo di avere risolto brillantemente ed a basso prezzo con due supporti dello stesso modello e di buona marca.

A questo punto non so se cambiare marca oppure cambiare tecnologia passando ad un disco ssd. Forse gli ssd hanno una durata maggiore, funzionando con una tecnologia migliore....

Oppure dipende dalla marca scadente e si possono trovare hdd che durano di più a patto di cambiare la marca del produttore?

Per me sarebbe importante risolvere la questione principalmente per ragioni di lavoro in quanto mi serve archiviare moli di dati notevoli a lungo termine ed in supporti affidabili nel tempo.

In generale, aldilà del disputa hdd-sdd, quali potrebbero essere altre possibili soluzioni al mio problema, considerando anche altri tipi di supporti?

Grazie

Ciao
Se hai riscontrato settori in rosso con hd tune, recupera ciò che puoi e lasciali perdere. Per il trasporto dati magari potresti affidarti a schede sd, mentre per quello a lungo termine a dischi da 3.5 come i My book o gli Elements di WD.
Buongiorno,
questa cosa assilla anche me che come te uso un hdd toshiba canvio da 2tb per portarmi dietro un archivio di lavoro.
Premesso che faccio backup periodici del dispositivo, l'ultimo mi è durato 3 anni e quello prima (WD) un altro paio d'anni.
Questo ha anche un paio d'anni ed è portato in uno zaino. Ho comprato un'apposita custodia rigida (usando l'involucro di un navigatore gps) e nonostante lo usi solo su 2 pc con un'alimentazione affidabile, noto già errori g-sense.
La morale, penso, al di la del produttore, è che sono comunque dispositivi adatti allo storage portable ma di durata limitata e comunque da backuppare perchè la perdita di dati è sempre l'evento inevitabile visto che non sono utilizzati come dispositivi "da tavolo".
SSD?
Certo migliorerebbe di certo la durata, penso, sono device più resistenti ma ancora esposti alle variazioni di una "mala alimentazione".
Come sopra. :asd:
 
Aspetta un attimo ma hd oltre ai settori che sono danneggiati ti segnala un warning?

Settori danneggiati possono essere normali in hdd, perchè basta una scossa o un salto di corrente per danneggiare un settore.
Questo non significa che l'hdd sia da buttare o da cambiare, va valutato l'entità dei settori danneggiati.
 
Aspetta un attimo ma hd oltre ai settori che sono danneggiati ti segnala un warning?

Settori danneggiati possono essere normali in hdd, perchè basta una scossa o un salto di corrente per danneggiare un settore.
Questo non significa che l'hdd sia da buttare o da cambiare, va valutato l'entità dei settori danneggiati.
vero ma da li a fidarsi e dormire tranquilli....

la scienza del disaster recovery è ampia e articolata. una volta avevo trovato un saggio di un esperto del settore IT ma purtroppo l´ho perso.

il succo del discorso era tipo questo: quando si parla di sicurezza dei dati qualsiasi supporto si utilizzi, sia consumer che pro, la domanda non è se si romperá ma solo il quando. in questa ottica non si deve mai dormire sugli allori perché ogni ogni supporto ha pro contro e punti deboli... i dischi meccanici si rompono, gli ssd sono ancora un mistero, le chiavette negli anni possono smagnetizzarsi, i dvd temono calore e umiditá.... anni fa si memorizzavano i dati sui nastri DAT. ma sono lentissimi e i dati vanno caricati tutti in blocco. non sono utilizzabili a casa secondo me. un buon livello di protezione lo danno i NAS. peró due dischi non bastano, il minimo per un raid 5 sono 3 dischi. e ti protegge dalla rottura di un disco. se un disco si rompe lo cambi e il nas ricostruisce i dati persi. ovviamente per fare questa cosa perdi parecchio spazio per la ridondanza dei dati. il raid 6 richiede 4 dischi e ti protegge dalla rottura di due. stesso funzionamento. ma anche in questo caso un backup è sempre benvenuto in caso che si fulminino tutti insieme, o furto o incendio.

il tutto è ovviamente proporzionato all´importanza che si da a quei dati. se sono solo le chiappe della belen uno le riscarica da internet. ma per un fotografo professionale che ha anni di foto immagazzinate e che non avrà mai più, o dati dei clienti , fatture ecc il bisogno di sicurezza aumenta. giá negli anni 90 quando ero operatore centro dati di una grande multinazionale di elettrodomestici, il centro dati aveva un impianto anti incendio all´halon. in più ogni notte veniva fatto il backup totale di tutti i database aziendali magazzini, contabilità, centri produttivi. la mattina venivano delle guardie e portavano i nastri in un caveau esterno (tipo un bunker) che poteva resistere a incendi e terremoti. recuperati quei nastri la ditta poteva ricaricare il tutto e minimizzare i tempi di ripresa. questo è un perfetto esempio di procedura "disaster recovery".
forse ho esagerato :D

Buongiorno,
questa cosa assilla anche me che come te uso un hdd toshiba canvio da 2tb per portarmi dietro un archivio di lavoro.
Premesso che faccio backup periodici del dispositivo, l'ultimo mi è durato 3 anni e quello prima (WD) un altro paio d'anni.
Questo ha anche un paio d'anni ed è portato in uno zaino. Ho comprato un'apposita custodia rigida (usando l'involucro di un navigatore gps) e nonostante lo usi solo su 2 pc con un'alimentazione affidabile, noto già errori g-sense.
La morale, penso, al di la del produttore, è che sono comunque dispositivi adatti allo storage portable ma di durata limitata e comunque da backuppare perchè la perdita di dati è sempre l'evento inevitabile visto che non sono utilizzati come dispositivi "da tavolo".
SSD?
Certo migliorerebbe di certo la durata, penso, sono device più resistenti ma ancora esposti alle variazioni di una "mala alimentazione".
gli ssd sono ancora una incognita e , da quello che ho letto, la tecnologia per il recupero dati dagli ssd guasti è ancora molto più acerba di quella per i dischi meccanici che, nonostante i costi elevati, produce spesso peró buoni risultati...

sembra quasi che ne capisco qualcosa ma non è cosí... non datemi retta... :chupachup:
 
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