Smettiamo di idolatrare Hideo Kojima, grazie

Pubblicità
Le trame più assurdamente INCOERENTI elevate a capolavori narrativi. È sempre stato un culto della personalità ridicolo
 
Articolo ridicolo. Come sono penosi i "cultisti" lo sono anche gli hater, non saprei come altro definire l'autore dell'articolo. Su Kojima si può parlare per ore, è una personalità costruita da un marketing ingombrante, un autore sovraesposto e sicuramente stucchevole in alcuni suoi atteggiamenti, ma è anche l'autore più odiato sui social e non solo. C'è tanta gente che è legata ai suoi giochi ma che non idolatra l'autore, molti addirittura non lo conoscono o comunque ne conoscono la storia in maniera molto marginale. Personalmente data la mia età ho vissuto la crescita del suo fenomeno fin dall'uscita di Metal Gear Solid, ho visto e letto interviste ormai introvabili dove saltava all'occhio immediatamente il fatto che fosse un dispotico accentratore che decideva tutti i passaggi più importanti dei suoi giochi, quindi certo, un gioco è sempre frutto di un lavoro corale, ma mai come nel suo caso si tratta di un autore predominante nel bene e nel male. Per esempio il "cringe" di cui tutti vi riempite la bocca è sempre stato presente anche nell'intera Metal Gear Saga; non è un grande scrittore, ha dei lampi di genio ma spesso ha una scrittura pigra e piena di retcon, cose che in Italia avete scoperto oggi e adesso accusate chi come me apprezza le sue opere di essere un "cultista" o un "fanboy", come spesso lo chiamate. Di rimando io vi posso dire che siete voi gli hater, io e tanti altri siamo semplicemente persone che apprezzano una bella grafica, una buona regia e le tante opportunità che rendono le sue opere dei veri e propri sandbox. Farci un articolo sopra per screditarlo è veramente ridicolo, è ridicolo fare un articolo anche per celebrarlo. Bisognerebbe limitarsi a parlare delle opere, non degli autori, se si hanno pretese di obiettività.
 
Si ma se ti stanno sulle palle i giochi di Kojima o non li capisci li puoi evitare, cosa diventata veramente impossibile di questi tempi capire, l'importante è dire la sua, anche su "riviste" di imparzialità.
 
Ti giuro, non mi viene in mente un gioco più noioso di Death Stranding.
Tutti i CoD, tutti i Fifa, se non pensi che questi 2 giochi siano noiosi, allora è perchè non devi giocare a death stranding. Le tipologie dei giochi esistono appositamente perchè possono piacere e non, il punto è dare un giudizio o scrivere "articoli" per "giornali" non capaci di essere imparziali, io non darò mai un giudizio a un gioco di calcio perchè non posso averne uno che non sia di odio, non capisco l'imparzialità per quel gioco e quindi non metto recensioni o scrivo articoli su quello. Abbastanza difficile non mettere il naso dove non si hanno le conoscenze ultimamente. Un mondo di tuttologhi.
 
Trionfo del pensiero critico non lobotomizzato dalle masse. Ma ogni religione necessita di masse, oltre ad essere legata ai limiti cognitivi dei propri seguaci
 
Io ne conosco (e ho sempre idolatrato) la metà dei nominati, l&#039;altra metà non ne sapevo il nome ma adoro le loro opere. <br />
Mi stupisce non siano stati nominati John Romero e il resto del team dell&#039;epoca (Doom)
Romero non ha fatto solo Doom, anche Quake and Wolfenstein 3D, che forse sono stati più rivoluzionari tecnicamente. Romero viene idolatrato ed è molto conosciuto, non "fitta" il canone dell'artista sconosciuto ma talentuoso che l'autore dell' articolo voleva fare passare, quindi non viene citato. Curiosità: proprio quest'anno Kojima e Shinkawa erano presenti al Lucca comics quest'anno e si sono susseguiti sul palco con John Romero (anche se in momenti diversi).

Detto questo non trovo il problema di idolatrare gli autori. Il mondo è quantistico e interconnesso: è impossibile osservare imparzialmente elementi qualitativi o personali, come il gradimento di un gioco. Tutto dipende dal nostro vissuto, da noi stessi, e la nostra percezione dell'autore nel tempo rientra nello spettro.
Parafrasando Pirandello, quello che Kojima, Romero, ma anche Picasso, Mozart sono è un composito di come vengono percepiti da ogni persona. Così le loro opere
 
Quanta retorica.
Qualsiasi produzione nasce da un lavoro di squadra, in qualunque ambito. Servono competenze diverse per raggiungere gli standard più alti, e questo è un dato di fatto. Solo dopo si attribuisce il risultato alla persona che ha dato l’impulso iniziale.

Faccio un esempio semplice: Calatrava è un architetto riconosciuto in tutto il mondo, ma le sue opere prendono forma grazie a una squadra di professionisti, ognuno con il proprio ruolo essenziale. Eppure, ciò che vediamo “è di Calatrava”, perché il riferimento resta lui.

Lo stesso identico meccanismo vale per Kojima.
Questo è il professionismo, semplice semplice.
 
Articolo ridicolo. Come sono penosi i &quot;cultisti&quot; lo sono anche gli hater, non saprei come altro definire l&#039;autore dell&#039;articolo. Su Kojima si può parlare per ore, è una personalità costruita da un marketing ingombrante, un autore sovraesposto e sicuramente stucchevole in alcuni suoi atteggiamenti, ma è anche l&#039;autore più odiato sui social e non solo. C&#039;è tanta gente che è legata ai suoi giochi ma che non idolatra l&#039;autore, molti addirittura non lo conoscono o comunque ne conoscono la storia in maniera molto marginale. Personalmente data la mia età ho vissuto la crescita del suo fenomeno fin dall&#039;uscita di Metal Gear Solid, ho visto e letto interviste ormai introvabili dove saltava all&#039;occhio immediatamente il fatto che fosse un dispotico accentratore che decideva tutti i passaggi più importanti dei suoi giochi, quindi certo, un gioco è sempre frutto di un lavoro corale, ma mai come nel suo caso si tratta di un autore predominante nel bene e nel male. Per esempio il &quot;cringe&quot; di cui tutti vi riempite la bocca è sempre stato presente anche nell&#039;intera Metal Gear Saga; non è un grande scrittore, ha dei lampi di genio ma spesso ha una scrittura pigra e piena di retcon, cose che in Italia avete scoperto oggi e adesso accusate chi come me apprezza le sue opere di essere un &quot;cultista&quot; o un &quot;fanboy&quot;, come spesso lo chiamate. Di rimando io vi posso dire che siete voi gli hater, io e tanti altri siamo semplicemente persone che apprezzano una bella grafica, una buona regia e le tante opportunità che rendono le sue opere dei veri e propri sandbox. Farci un articolo sopra per screditarlo è veramente ridicolo, è ridicolo fare un articolo anche per celebrarlo. Bisognerebbe limitarsi a parlare delle opere, non degli autori, se si hanno pretese di obiettività.
"Non si può iniziare una discussione su Hideo Kojima senza premettere l'ovvio: l'uomo è una delle persone più influenti del mercato dei videogiochi, un vero e proprio gigante. È una rockstar prestata al mondo dello sviluppo, un autore la cui firma è così riconoscibile da essere diventata un meme ("A Hideo Kojima Game"), e un regista che ha spinto l'asticella della narrazione cinematografica nei videogiochi più in là di quasi chiunque altro."

"Hideo Kojima è uno dei più importanti, geniali e affascinanti game director viventi. Merita il nostro rispetto, la nostra attenzione e la nostra analisi critica."

Queste sono frasi che ho scritto io. Perché le quoto? Perché penso che ci sia mancanza di comprensione del testo. Non è un editoriale contro Hideo Kojima, è un editoriale contro il fanatismo dei FAN di Hideo Kojima. Il che è ben diverso.
 
Quanta retorica.<br />
Qualsiasi produzione nasce da un lavoro di squadra, in qualunque ambito. Servono competenze diverse per raggiungere gli standard più alti, e questo è un dato di fatto. Solo dopo si attribuisce il risultato alla persona che ha dato l’impulso iniziale.<br />
<br />
Faccio un esempio semplice: Calatrava è un architetto riconosciuto in tutto il mondo, ma le sue opere prendono forma grazie a una squadra di professionisti, ognuno con il proprio ruolo essenziale. Eppure, ciò che vediamo “è di Calatrava”, perché il riferimento resta lui.<br />
<br />
Lo stesso identico meccanismo vale per Kojima.<br />
Questo è il professionismo, semplice semplice.
Non è così che funziona nel mondo dei videogiochi. Mi dispiace. Calatrava non aveva gente come Kenji Yano o Shinkawa al suo fianco. Il lavoro nel campo videoludico/artistico è principalmente legato a un gruppo di persone di un certo livello e il merito non viene mai attribuito SOLO a una singola persona. Hideo Kojima piace e ama mettersi in primo piano.

E, mi piace nuovamente sottolinearlo quotando una mia frase del pezzo: "Hideo Kojima è uno dei più importanti, geniali e affascinanti game director viventi. Merita il nostro rispetto, la nostra attenzione e la nostra analisi critica."

Come scritto più volte, non è un editoriale scritto per attaccare o screditare Kojima. Si tratta di un articolo pensato per screditare il suo culto, il che è ben diverso.
 
Romero non ha fatto solo Doom, anche Quake and Wolfenstein 3D, che forse sono stati più rivoluzionari tecnicamente. Romero viene idolatrato ed è molto conosciuto, non &quot;fitta&quot; il canone dell&#039;artista sconosciuto ma talentuoso che l&#039;autore dell&#039; articolo voleva fare passare, quindi non viene citato. Curiosità: proprio quest&#039;anno Kojima e Shinkawa erano presenti al Lucca comics quest&#039;anno e si sono susseguiti sul palco con John Romero (anche se in momenti diversi).<br />
<br />
Detto questo non trovo il problema di idolatrare gli autori. Il mondo è quantistico e interconnesso: è impossibile osservare imparzialmente elementi qualitativi o personali, come il gradimento di un gioco. Tutto dipende dal nostro vissuto, da noi stessi, e la nostra percezione dell&#039;autore nel tempo rientra nello spettro. <br />
Parafrasando Pirandello, quello che Kojima, Romero, ma anche Picasso, Mozart sono è un composito di come vengono percepiti da ogni persona. Così le loro opere
John Romero non è stato citato perché banalmente non ho voluto citarli tutti. Mi spiace, ma il livello di idolatria nei confronti di Romero non è minimamente paragonabile a Hideo Kojima, ma nemmeno per sbaglio. Lo ho incontrato diverse volte e non hai la minima idea di quante volte lui lo abbia camminato in mezzo alla fiere senza che nessuno lo cagasse. Prova a far camminare Kojima in mezzo a una fiera, vediamo che succede :D
 
So che potrebbero sembrare solo immazione senza nulla di concreto (per ora) ma immaginate se un giorno potesse arrivare un europeo che riesce ad eguagliare tutto l' impatto che ha avuto Kojima in tutto questi anni. Non sto assolutamente denigrando però il Grande Kojima ma era solo un pensiero libero
 
Sarà che vi ha dato fastidio la questione della foto con Zerocalcare...? Perché il tempismo di questo articolo è pessimo.
 
Pubblicità
Pubblicità

Discussioni Simili

Indietro
Top