E' tutto relativo, appunto come dicevo prima, con una certa somma puoi permetterti di campare in una certa zona del paese, con la stessa cifra in un'altra zona no. Ecco cosa definisce una retribuzione buona o cattiva, il cosa ti puoi permettere di comprare e avere alla fine del mese. Poco dignitoso? mai detto.
Giustissimo, ma sarà che sono (ahimè) ormai di vecchia generazione, continuo a pensare che non tutto ci sia dovuto.
Sai far poco? Farai lavori più modesti e prenderai meno di chi sa fare di più e meglio.
Non puoi permetterti quanto si può permettere il tuo amico idraulico? Vai ad imparare il mestiere.
Non sei contento? Formati. Arricchisci le tue qualità e capacità.
Ho amici che si sono iscritti all'università a 30anni dopo 10 di lavoro. Ho amici che hanno smesso a 15 anni la scuola e si sono fatti i bei soldi con lavori da elettricista dopo aver fatto corsi serali di formazione e anni "da garzone" a chi era del mestiere.
Certo dire "dammi minimo tot" è più facile e immediato.
E in generale lo stipendio, come garantito dalla costituzione nazionale, deve poter concedere una vita dignitosa, anche a quello che fa la prova e non sa tenere 4 piatti in mano.
Me l'aspettavo questa.
Sulla base di questo chiedono esperienza ai colloqui, altrimenti nei primi 2 mesi ti lasciano a casa se non vali quanto ti pagano. O ti pagano quanto dicono loro.
Partiamo da 2 beceri concetti:
- ogni azienda ha un bilancio e ogni imprenditore che si rispetti sa farsi bene i suoi conti
- di questi (e attenzione, io non lo sono eh), non ce n'è uno che investa tempo e denaro assumendosi ovviamente rischi per mettere soldi in una tasca che non sia la sua. E se la cosa non piace, c'è sempre la P.IVA da aprire per auto-pagarsi quanto si vuole, sempre sia possibile.
Se tu domani mi costi il doppio, io mi faccio i conti e valuto se dover rientrare in certi numeri di produttività. Eventualmente tagliando sul personale perchè magari mi conviene far 100 coperti con 4 camerieri piuttosto che 120 con 5.
Ti racconto un esempio di dura e cruda imprenditoria.
Nella mia zona c'era un'azienda alimentare che aveva appalti da decenni con la stragrande maggioranza delle mense pubbliche in provincia.
Capitò il giorno che al bando qualcuno propose di meglio, d'altra parte siamo in un paese che predilige gli appalti al ribasso piuttosto che alla qualità, quindi questo si è trovato con un impianto che seppur vecchio era dimensionato per certi volumi, con 20 dipendenti, ma con circa l'80% del suo lavoro fisso in meno per i successivi 10anni.
Sai che ha fatto? Ha fatto fare un po' di cassa e le ferie arretrate a tutti, ha proposto ai dipendenti di subentrargli e ricevendo (ovviamente) risposta negativa in poco tempo ha chiuso i battenti. Non fallimento, cessata attività.
Perchè? Perchè "Ho lavorato una vita per mettermi via dei soldi, me li mangio?"