Il problema è il green pass e l'uso discriminatorio che ne vuole imporre il governo italiano.
Nessuno si sarebbe mai immaginato di arrivare a questi punti.
Le fazioni ci sono perché si è voluta creare discriminazione sociale, con nulla a che vedere con l'aspetto sanitario del problema.
Sono stati accettati, pur se di malavoglia, i lockdown, anzi all'inizio le persone cantavano sui balconi. Servivano a prevenire la diffusione.
Sono state accettare le restrizioni e le norme sanitarie, servivano a prevenire la diffusione.
Sono stati acclamati i vaccini, anzi le lamentele iniziali era che non ci fossero abbastanza dosi per tutti coloro che si volevano vaccinare. È finché non erano obbligatori, non c'era nulla contro. Chi voleva si vaccinava per essere tranquillo di non andare in ospedale.
Poi i vaccini purtroppo hanno mostrato dei limiti, i vaccinati rischiano comunque di ammalarsi in forma grave e morire, i vaccini stessi hanno possono avere effetti collaterali, forse rari, magari da valutare in base alla situazione di salute di ogni singolo individuo.
Ed è qui che le cose sono andate fuori controllo. No. La salute non è più la priorità. La priorità è vaccinare. Può essere rischioso? Non importa, ti devi vaccinare. Sei una donna in gravidanza e hai dubbi? Non importa, ti devi vaccinare. Sei in una fascia d'età a basso rischio covid? Non importa, vaccinati. I bambini era stato detto che non rischiano con il covid. Chi se ne frega devono vaccinarsi pure loro. E come ciliegina, una bella tesserina in forma di QR code che mostra i tuoi dati sanitari al primo che capita e senza la quale tra poco non si potrà più neppure respirare.
È allora la salute non ha più nulla a che vedere con tutto ciò, l'importante è continuare a far felici i produttori di vaccini così che possano versare le loro belle mazzette a chi di dovere.
E quindi è guerra, non possono esistere posizioni intermedie, quando pure il diritto a manifestare e a esprimere opinioni contrastanti viene ostracizzato, c'è poco da stare tranquilli