PROBLEMA scossa toccando il case e usb3 del case non vanno

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@Takuya

Nella prima foto se noti il solo cavo che arriva dalla presa del 220Volt, che ha un contatto meccanico col case dell'ali, è il cavo di terra, come è giusto che sia.
La fase ed il neutro, guai se fossero a contatto col metallo del case dell'ali, le foto che hai postato ti fanno vedere un punto di presa del 220Volt, ma ricordiamoci che è fatto in plastica termo indurente, che di natura è un isolante.
 
Intendevo dire che il case è fisicamente connesso alla fase e al neutro per mezzo di quei 2 condensatori ceramici blu, che fanno passare solo delle correnti piccolissime ad alta frequenza causate dallo switching:

Visualizza allegato 34228
 
Controlla, se sai farlo in sicurezza, che le prese di corrente a muro, abbiano il cavo di messa a terra, il giallo verde, integro, serrato a dovere sul suo capi corda.
Prova...se ti è possibile un altro alimentatore, e se hai un altro cavo per le prese 3.0
Ma sono sicuro che è l'impianto elettrico che ha problemi sulla messa a terra.
Gli alimentatori dei nostri pc, non sono lineari, ma di tipo switching, sicuramente cattura dalla rete qualche disturbo, che poi non è nient'altro che una ddp, che teoricamente non ci dovrebbe essere, se la terra dell'impianto fosse a regola d'arte.

Allora, innanzitutto grazie per le risposte tecniche.

Per quanto riguarda le prese di corrente a muro provo a controllare domattina, stacco la corrente generale e vedo se il cavo è connesso bene.
Per provare un altro alimentatore, posso provare l'ali che avevo prima, un vultec da 750W che non mi ha mai dato problemi ma che, su questo forum, tutti mi hanno consigliato di cambiare data la scarsa qualità del prodotto, decidendo di montare l'attuale xfx pro 750w.

Per le prese usb3 ho già provato a montare un altro pannello, ma il problema non varia.

Quindi dici che probabilmente il problema nasca da un problema di messa a terra. Ti dirò, essendo la mia abitazione anche un B&B, in estate, quando l'impianto è sotto stress (scaldabagni in piena funzione, condizionatori accesi, ecc.), e non so come mai, dopo le ore 20, dalle casse, anche con volume del mixer a zero, esce una fastidiosissima bassa frequenza che mi impone di spegnere la parte audio del mio sistema.

- - - Updated - - -

adesso, come detto precedentemente, ho attaccato il pc ad un UPS ma nulla è cambiato. Con l'UPS spento, la scossa la prendo comunque.

Faccio presente che sul pannello frontale, oltre alle usb3 ho anche 2 porte usb2 che vanno alla grande, e dietro, la scheda madre, ha altre 8 porte usb di cui 6 usb2 e 2 usb3 che vanno tutte alla grande...

vorrei venirne a capo per danneggiare le altre componenti interne.
 
Allora, innanzitutto grazie per le risposte tecniche.

Per quanto riguarda le prese di corrente a muro provo a controllare domattina, stacco la corrente generale e vedo se il cavo è connesso bene.
Per provare un altro alimentatore, posso provare l'ali che avevo prima, un vultec da 750W che non mi ha mai dato problemi ma che, su questo forum, tutti mi hanno consigliato di cambiare data la scarsa qualità del prodotto, decidendo di montare l'attuale xfx pro 750w.

Per le prese usb3 ho già provato a montare un altro pannello, ma il problema non varia.

Quindi dici che probabilmente il problema nasca da un problema di messa a terra. Ti dirò, essendo la mia abitazione anche un B&B, in estate, quando l'impianto è sotto stress (scaldabagni in piena funzione, condizionatori accesi, ecc.), e non so come mai, dopo le ore 20, dalle casse, anche con volume del mixer a zero, esce una fastidiosissima bassa frequenza che mi impone di spegnere la parte audio del mio sistema.

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adesso, come detto precedentemente, ho attaccato il pc ad un UPS ma nulla è cambiato. Con l'UPS spento, la scossa la prendo comunque.

Faccio presente che sul pannello frontale, oltre alle usb3 ho anche 2 porte usb2 che vanno alla grande, e dietro, la scheda madre, ha altre 8 porte usb di cui 6 usb2 e 2 usb3 che vanno tutte alla grande...

vorrei venirne a capo per danneggiare le altre componenti interne.

Quello che descrivi è un evidente loop di massa.
Qualche esempio concreto
Per comprendere semplicemente come avviene la formazione di un ground loop, può essere utile riferirsi ad un esempio pratico. Supponiamo di collegare un notebook ad un amplificatore integrato, secondo lo schema dell'immagine seguente, impiegando un cavo coassiale.​
gndl9e2k.jpg

Fig. 1 - Connessione con cavo coassiale
Come si può notare, il notebook dispone di una spina a tre poli. Il collegamento di messa a terra è effettuato dal polo centrale della spina, al quale è collegata la massa dei circuiti contenuti nel notebook, inclusi quelli dell'interfaccia audio.​
La messa a terra non è presente in tutti i dispositivi, infatti questo è determinato da precisi aspetti funzionali degli stessi. In particolare i dispositivi detti a doppio isolamento, come l'amplificatore integrato preso in esempio, non richiedono una spina con messa a terra.​
gndl9n3n.jpg
Fig. 2 - Spina senza contatto di terra

Poiché la massa dell'interfaccia audio del notebook risulta messa a terra, anche la schermatura del cavo coassiale sarà collegata ad essa. Conseguentemente, collegando il cavo all'amplificatore, ora anche la massa dei circuiti contenuti nell'amplificatore risulta messa a terra, attraverso la schermatura del cavo ed al notebook. Questa continuità può essere facilmente verificata impiegando un multimetro in modalità prova di continuità (oppure sui 200 Ω): collegando un puntale sul polo di messa a terra del notebook, e l'altro su una vite del mobile dell'amplificatore, essi risulteranno ora collegati tra loro.​
gndl5f3a.jpg
Fig. 3 - L'amplificatore viene portato a potenziale di terra dal computer
Fino a questo punto, il ground loop non si verifica, e non si manifesta alcun rumore. Supponiamo ora di collegare un ulteriore computer allo stesso amplificatore, allo stesso modo descritto in precedenza.​
gndl5y1e.jpg
Fig. 4 - Due computer dotati di messa a terra vengono collegati allo stesso amplificatore con dei cavi coassiali
Anche in questo caso si ripeterà la stessa situazione precedente, ma con un'importante differenza: questa volta si otterrà un grosso anello chiuso, formato dai collegamenti di messa a terra e dalle schermature dei cavi di segnale.​
Infatti, connettendo le due spine dei due computer portatili a due distinte prese dell'impianto elettrico, l'anello verrà completato attraverso i cavi di messa a terra dell'impianto elettrico che formeranno, in collaborazione coi cavi di segnale, un grosso anello come indicato in figura.​
gndl5d2m.jpg
Fig. 5 - Si forma un ground loop attraverso la schermatura dei cavi ed i cavi di messa a terra
Questo anello ha la caratteristica di raccogliere il rumore elettromagnetico ambientale (prodotto ad esempio da cellulari, trasmissioni radio, trasformatori d'alimentazione, ecc.), che andrà poi a sovrapporsi al segnale audio vero e proprio, e riprodotto insieme ad esso.​
Si può notare come, in questo caso, sia sufficiente scollegare una delle due spine per far sparire il rumore. Infatti, per interrompere questo ground loop e risolvere quindi il problema, è sufficiente interporre tra uno solo dei due computer un ground loop killer di cui parleremo in seguito od impiegare un cavo ottico per isolare elettricamente anche uno solo dei due computer. L'altro potrà continuare ad essere collegato con un cavo coassiale.​
gndl1h5f.jpg
Fig. 6 - Sostituendo anche un solo cavo coassiale con uno ottico il ground loop è eliminato
In questo modo non si forma un anello chiuso ed i disturbi non si manifestano. Un altro esempio frequente di ground loop si ha quando si collegano un computer ed un giradischi analogico allo stesso amplificatore. Infatti, molto spesso i giradischi dispongono di una spina con messa a terra, che può portare alla nascita dei ground loop.​
gndl2r1h.jpg
Fig. 7 - Un ground loop può formarsi anche tra un giradischi ed un computer se si usano cavi coassiali
In questo caso l'anello non viene chiuso dalla schermatura del cavo di segnale che collega il giradischi all'amplificatore, ma dall'apposito cavetto di messa a terra che viene solitamente collegato tra il morsetto a vite denominato "GND" dell'amplificatore ed il rispettivo morsetto del giradischi. In questo caso, per aprire l'anello può essere sufficiente non collegare questo cavetto (non tutti i giradischi dispongono degli stessi collegamenti).​
Da quanto detto è chiaro che i problemi di ground loop si hanno principalmente quando, in uno stesso impianto, vengono collegati più di un dispositivo dotati di messa a terra. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei dispositivi Hi-Fi sono realizzati con la tecnica del doppio isolamento, che permette loro di mantenere un'elevata sicurezza senza necessitare della messa a terra. Gli apparecchi facenti parte a questa categoria sono contraddistinti dal simbolo in figura, costituito da due quadrati concentrici.​
gndl3n5d.svg.png
Fig. 8 - Simbolo del doppio isolamento
Di fatto, gli apparecchi a doppio isolamento risultano essenzialmente più sicuri di quelli non a doppio isolamento con messa a terra, in quanto nel primo caso la sicurezza è basata sulle tecniche d'isolamento, mentre nel secondo caso dipende dall'efficienza dell'impianto di terra e dell'interruttore differenziale (salvavita) posto a monte dell'impianto, che non sempre risultano affidabili. Per questo motivo, il doppio isolamento è preferito anche nelle situazioni critiche dove i rischi di contatto da parte dell'utente sono maggiori (come negli elettrodomestici impiegati principalmente in ambienti umidi).​
1.1 Perché i ground loop possono captare ronzii?
Per via della grandezza e della resistenza elettrica di questi anelli, i campi elettromagnetici indotti in esse generano correnti analogamente a quanto accade in un trasformatore elettrico. Queste correnti vanno a sovrapporsi al segnale utile, causando un disturbo che viene poi amplificato dagli stadi amplificatori successivi insieme al segnale utile.​
Anche in funzione delle loro dimensioni, queste spire possono captare vari tipi di disturbi oltre a quelli dovuti a cavi e trasformatori di rete funzionanti alla frequenza di 50 Hz. Ad esempio, nell'oscillogramma che segue è visibile il rumore misurato all'uscita di un amplificatore di potenza dovuto ad un ground loop generato dall'ultimo dei casi frequenti descritti nel paragrafo precedente.​
gndl9r8f.gif
Fig. 9 - Rumore raccolto da un ground loop
Il rumore introdotto da un ground loop può portare facilmente all'autoscillazione i dispositivi per i quali non siano stati presi sufficienti provvedimenti in merito, impedendone il funzionamento. Anche da questo nasce la necessità di progettare dispositivi stabili nei confronti delle autoscillazioni, in modo da garantire il corretto funzionamento del dispositivo anche in presenza di un groud loop.​
2. Soluzioni
Alcune possibili soluzioni al problema sono i cosiddetti ground loop breaker (isolatori di massa) di cui si era accennato in precedenza e che contengono due trasformatori d'isolamento (uno per canale, Fig. 9). In questo modo, la schermatura dei cavi di segnale viene interrotta dai trasformatori e, di conseguenza, anche la spira viene aperta risolvendo il problema. In questo caso, la qualità del trasformatore è importante per ripdodurre con fedeltà il segnale di partenza (in particolare riferimento alla risposta in fase).​
gndl0m3n.jpg
Fig. 10 - Schema e montaggio di un "ground loop breaker"​
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di tagliare la calza di schermatura da un solo lato del cavo. Il segnale verrebbe comunque trasferito (sfruttando il cavo di messa a terra dell'impianto elettrico), ma è evidente che non si tratta di una soluzione ideale. A seconda dei casi, le soluzioni migliori possono essere quelle di impiegare cavi ottici e di eseguire un'adeguata progettazione delle apparecchiature nel caso esse fossero autocostruite.​
2.1 Come evitarli
Non è complesso evitare il formarsi di un ground loop, ma ciò richiede una certa abilità nel saper prevedere anche le situazioni meno sospettabili. Infatti, essi possono anche essere presenti all'interno dei singoli apparecchi, sia nelle schede dei circuiti elettrici che nei collegamenti tra di esse. In genere, sono da evitare grosse piste ad anello nei circuiti stampati e le connessioni RCA di amplificatori e preamplificatori andrebbero sempre isolate dal mobile o, al limite, collegate a massa in un unico punto.​
Una tecnica per evitare ingarbugliamenti è quello della massa stellare, che consiste nel collegare la massa di ogni componente ad essa connesso usando una pista separata. In questo modo, tra l'altro, si elimina il rischio di generare spire chiuse, ma resta comunque una soluzione che richiede particolare attenzione e non sempre è facilmente implementabile: in particolare, le piste devono essere sufficientemente grandi (oppure devono essere stagnate) per ridurne la resistenza elettrica, in quanto potrebbero risultare piuttosto lunghe. Inoltre, il punto di convergenza di tutte le piste dovrebbe essere abbastanza equidistante per non creare grosse differenze di potenziale tra i diversi punti.​
A volte è possibile mettere a terra il solo mobile metallico (ricorrendo quindi ad una spina a tre poli), lasciando isolata (flottante) la massa del circuito in esso contenuto (impiegando tutti gli accorgimenti necessari, incluse RCA isolate). In questo caso, tra mobile e massa potrebbe presentarsi una differenza di potenziale tale da vanificare in parte l'effetto della schermatura, ma in certi casi potrebbe essere un compromesso accettabile.
 
È impossibile che ciò sia successo ciò per 2 motivi:

- il primario degli ali di qualità monta solo condensatori X ed Y class autoriparanti quindi la fase non viene MAI a contatto con la terra
- se per qualche motivo dovesse esserci veramente una dispersione scattarebbe il differenziale se l'impianto è a posto

E' chiaro che io parlavo di correnti di dispersione,non gli arriverà mai la 230v diretta ,il differenziale comunque non si apre se non avverte una differenza di potenziale nell'arco dei famelici 30 milliampere .
Cambiando l'ali è probabile che risolva il problema.
 
Quindi per risolvere il problema della scossa e del funzionamento delle usb3 devo provare con un altro ali ma cmq controllare la presa di corrente a muro.
Precedentemente, però, il problema non lo ha mai fatto, tutto è andato sempre bene. Dallo sbalzo di corrente avvenuto sabato sera il sistema si è destabilizzato, quindi come può essere divenuta d'un tratto la messa a terra del sistema elettrico interno a casa?

Gli alimentatori dei pc si possono danneggiare con gli sbalzi di tensione? Se no, l'alimentatore è ok, perchè per 4gg è andato divinamente.
Sicuramente gli altri componenti del pc si danneggiano, 13 anni fà già bruciai una mobo, il problema era nella fornitura elettrica esterna, era saltato il triangolo esterno a casa, quello di divisione corrente (non so come si chiama). Con quello sbalzo rimanemmo senza corrente per un giorno, anche il contatore si era spento.

Cmq in maniera preventiva, che dite, contatto il centro assistenza XFX e me lo faccio sostituire ugualmente?

Per quanto riguarda il loop di massa non so che fare, in entrata al mixer ho solo un dispositivo, il pc tramite scheda audio usb alimentata da usb. In uscita, sul master 1 del mixer, ho 2 casse HiRes biamplificate e la spina ha i tre poli, e per la connessione audio utilizzo cavi microfonici canon-canon. La spina del trasformatore del mixer ha tre poli. In uscita sul master 2 ho un mini hifi per controllo de prodotto audio su casse di *****, ed ha una spina a 2 poli, con connessione audio rca-rca... può essere quel'ultimo la causa del loop? (probabilmente si, provando ora a staccare la spina dalla ciabatta, ho ricevuto un rumore di ritorno delle 2 casse HiRes).

Per quanto riguarda la vecchia ups che ho collegato, ho appena provato a premere il tasto di test della batteria e mi si è riavviato il pc in maniera traumatica....
 
È impossibile che ciò sia successo ciò per 2 motivi:

- il primario degli ali di qualità monta solo condensatori X ed Y class autoriparanti quindi la fase non viene MAI a contatto con la terra
- se per qualche motivo dovesse esserci veramente una dispersione scattarebbe il differenziale se l'impianto è a posto


Attenzione!!!
stai facendo un pò di confusione, non esistono, condensatori come indichi tu.
Di autoripristinante ci sono i fusibili, che si differiscono dai vecchi in vetro, per il fatto, che si possono vagamente paragonare a dei sensori termici.
Con la differenza che un sensore termico, varia la sua resistenza intrinseca in funzione della temperatura.
Un fusibile autoripristinante si apre e si chiude come un interruttore col variare della corrente che scorre in esso.

Il fusibile è un semplice dispositivo elettrico in grado di proteggere da eventuali cortocircuiti, in grado di interrompere il flusso di corrente se questa supera una soglia prefissata.



Tipi di fusibile

Sono costituiti da un contenitore generalmente cilindrico, in vetro oppure porcellana, al cui interno è presente un filo metallico che unisce due terminali di contatto. Il filo è dimensionato in modo tale da fondere (a causa del calore prodotto per effetto Joule) se la corrente che lo attraversa supera un valore limite.
Nei modelli per correnti elevate il filo è immerso in sabbia, che ha lo scopo di spegnere rapidamente l'arco elettrico che può formarsi all'apertura del circuito, ed inoltre il contenitore è generalmente ceramico, per maggiore solidità.

L'elemento fusibile è, in generale, racchiuso in un contenitore isolante di materiale ceramico, vetro o porcellana, completo di contatti per il collegamento con un supporto (base) e, tramite i morsetti di questo, con il circuito in cui deve essere inserito. L'insieme costituito dall'elemento fusibile, dal contenitore e dai contatti si definisce "cartuccia" e costituisce la parte che deve essere rimossa per la sostituzione dopo l'intervento protettivo. La cartuccia può essere riempita con particolari sostanze inerti, generalmente sabbia di quarzo, aventi la funzione di favorire lo spegnimento dell'arco prodotto dalla rottura dell'elemento fusibile a seguito di una sovracorrente. Le parti fisse per il collegamento al circuito esterno costituiscono la "base"; in talune soluzioni costruttive può anche essere presente un "portacartuccia", che costituisce una parte amovibile del fusibile prevista per tenere in posto la cartuccia. L'insieme della base e dell'eventuale portacartuccia viene definito "supporto".

Se nei piccoli fusibili in vetro si può osservare in trasparenza l'integrità del filo, nelle cartucce opache è spesso presente un elemento mobile su un contatto, trattenuto dal filo interno. Se questo si interrompe, l'elemento indicatore si stacca o comunque segnala l'evento.

Nei fusibili a intervento lento, è in uso una tecnica costituita da una molla a spirale in metallo duro, trattenuta in tensione da una saldatura a stagno; se il superamento del valore nominale persiste per un determinato tempo, la temperatura della zona saldata a stagno sale a tal punto da fondere la giunzione, di conseguenza la molla si ritrae e il fusibile risulta interrotto.

Oltre che dalla soglia di corrente in Ampere ed il tipo di cartuccia, la scelta di un fusibile è determinata anche dal potere di interruzione e dalla rapidità di intervento. I modelli per la protezione di impianti elettrici sono in genere lenti, per sopportare le brevissime ma intense sovracorrenti prodotte dall'avviamento di motori elettrici. Modelli ultraveloci vengono invece impiegati per salvaguardare i delicati circuiti a transistor.
Ogni fusibile presenta una sua curva caratteristica, in cui il tempo di intervento è funzione della corrente.

La sostituzione dei fusibili bruciati deve essere effettuata con attenzione, possibilmente togliendo energia elettrica a monte dell'impianto, rispettando il modello originale e soprattutto cercando di comprendere la causa dell'intervento di protezione.




DIMENSIONAMENTO FUSIBILI



I fusibili sono utilizzati per proteggere i circuiti elettrici ed elettronici da eventuali guasti dovuti a sovraccarichi o cortocircuiti.

Sono provvisti di un sottile filo, che si fonde rompendosi, quando vi passa una corrente superiore a una certa soglia, bloccando di conseguenza il passaggio di corrente e interrompendo cioè il circuito, per evitare danni più gravi ad altri componenti.

In altre parole, il fusibile si guasta per evitare che si guastino componenti più costosi.



I parametri


  • la corrente nominale, espressa in Ampere (A)
  • la tensione nominale, espressa in Volt (V)
  • la velocità d'intervento (vedere descrizione di seguito)
  • il potere di apertura, espresso in Ampere (A)
La corrente nominale

É il valore di corrente, oltrepassato il quale, il filo del fusibile si fonde, bloccando il passaggio di corrente.


La tensione nominale

É il valore massimo di tensione che può venire a trovarsi ai capi del fusibile non appena il filo si spezza. Quindi, nel tipico utilizzo di un fusibile collegato in serie ad una fonte di alimentazione, la tensione nominale deve essere superiore alla fonte di alimentazione.


La velocità d'intervento

Normalmente, la velocità d'intervento non è espressa mediante un valore di tempo, ma si usa classificare i fusibili ultrarapidi, rapidi, semiritardati, ritardati e fusibili super-ritardati.

La caratteristica tempo/corrente è espressa dai seguenti simboli:

  • FF fusione ultrarapida
  • F fusione rapida
  • M fusione semiritardata
  • T fusione ritardata
  • TT fusione super ritardata
I modelli ultrarapidi, meno diffusi, sono ancora più veloci dei rapidi, e vengono utilizzati in applicazioni particolari, dove anche un brevissimo picco di corrente superiore alla norma può danneggiare qualcosa.


I modelli rapidi intervengono quasi immediatamente, quando si verifica il sovraccarico.


I modelli semiritardati, meno diffusi, hanno una velocità d'intervento a metà strada tra i rapidi ed i ritardati.


I modelli ritardati, che intervengono con un leggero ritardo, vengono utilizzati nei circuiti che, all'accensione, producono un rapido picco di assorbimento superiore al normale funzionamento (vedi Trasformatori). Se in un circuito del genere si montasse un fusibile rapido, questo interromperebbe il circuito ad ogni accensione, e in altre parole l'apparecchio non si accenderebbe mai. Montando invece un fusibile ritardato, questo non interviene all'atto dell'accensione, poiché il picco iniziale di assorbimento si estingue prima che il fusibile possa intervenire, ma interviene qualora ci fosse un sovraccarico dovuto a un guasto.


Fusione super ritardata intervengono per la protezione di apparecchiature soggette a continui sbalzi di corrente e trovano impiego per la protezione di motori, trasformatori, condensatori ecc.


Il fusibile è un dispositivo di protezione circuitale che grazie alla fusione di una sua parte opportunamente calcolata e dimensionata, apre in modo definitivo il circuito interrompendone la corrente allorché questa supera un dato valore per tempo.

In genere è raccomandabile che il fusibile operi con una corrente continuativa non superiore al 90% della propria corrente nominale, ad una temperatura ambiente di 23°C.
Temperature ambiente più elevate e transienti di corrente riducono prestazioni di un fusibile e devono quindi essere opportunamente valutati secondo il grafico qui riportato.

Diagramma%20fusibili.gif

Le normative internazionali IEC60127 e EN60127 definiscono che il fusibile debba essere identificato attraverso una codifica come riportato nei seguenti esempi


Caratteristiche%20fusibili.gif

  • Corrente nominale (In): corrente che può attraversare il fusibiìe in modo continuativo senza provocarne l’interruzione.
  • Tensione nominale (Un): tensione entro la quale i fusibile può correttamente interrompere una sovracorrente
  • Caduta di tensione: tensione misurata ai capi del fusibile dopo che questo è stato percorso dalla propria corrente nominale per tempo sufficiente a garantire la stabilità termica; dove essere misurata in aria ambiente. alla temperatura di 23°C. Valori elevati di caduta di tensione dovranno essere attentamente valutati nel caso di circuiti a tensione molto bassa.
  • Potere di Interruzione: è la massima corrente che un fusibile ha la capacità di interrompere a tensione nominale:
L =35A (o 10In) a 250V
H=1500A a 250V
Alcuni esempi di dicitura del fusibile
T 315mA L 250V fusibile ritardato da 315mA a 250V
F 1,6A L 250V fusibile rapido da 1,6A a 250V
FF 1,25A L 250V fusibile super-rapido da 1,25A a 250V

Il potere di apertura del fusibile
Il potere di apertura è la soglia di corrente oltrepassata la quale il fusibile può creare un arco elettrico, e far passare la corrente anche se il filo si spezza.

Fusibile%20con%20polveri.gif
Ad esempio, il filo di un fusibile con corrente nominale di 1A e con un potere di apertura di 200A si spezza (bloccando il passaggio di corrente) non appena la corrente che lo attraversa supera la soglia di 1A, ma se la corrente supera i 200A, si può formare un arco elettrico che lascia passare ugualmente la corrente. Per evitare questa pericolosa condizione, esistono dei fusibili che hanno al loro interno una polvere spegniarco, ossia una sorta di granelli di sabbia che spengono un arco elettrico, qualora dovesse formarsi. Generalmente il potere di apertura è dell'ordine delle centinaia o migliaia di Ampere, quindi l'utilizzo dei fusibili con polvere spegniarco è destinato soltanto a circuiti particolari, dove esiste la possibilità che si formino correnti così elevate.



Vediamo alcuni tipi di fusibili che troviamo in commercio



Fusibili a tubo in vetro

Fusibile%20vetro%20Trasp.gif


I fusibili a tubo sono i più economici, e i formati standard più diffusi sono due:


5x20 (ossia 5 mm di diametro e 20 mm di lunghezza)
6,3x32 (ossia 6 mm di diametro e 32 mm di lunghezza)

Esistono anche in versione più piccola 5x15 (ossia 5 mm di diametro e 15 mm di lunghezza) e la produzione è limitata ad alcune aziende ( es. Omega Fusibili)

Portafusibile%20CS1.gif
I fusibili si inseriscono nel circuito, infilandoli in uno zoccolo apposito (portafusibile), in modo che possano essere sostituiti semplicemente estraendoli, senza bisogno di dissaldature.






Fusibile%20vetro.gif
Nella foto si vede un fusibile 5X20 fortemente ingrandito, è possibile vedere il sottile filo interno, che si spezza quando il fusibile interviene.










Valori standard disponibili in commercio. Per ciascun valore è normalmente reperibile la versione a 250V e 500V.

[TABLE="width: 970"]
[TR]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 30 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 160 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 630 mA [/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 2,5 A[/TD]
[TD="width: 194, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 10 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 50 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 200 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 800 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 3,15 A[/TD]
[TD="width: 194, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 12,5 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 63 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 250 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 1 A[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 4 A [/TD]
[TD="width: 194, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 16 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 80 mA [/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 315 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 1,25 A[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 5 A[/TD]
[TD="width: 194, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 20 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 100 mA [/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 400 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 1,6 A[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 6,3 A[/TD]
[TD="width: 194, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 25 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 125 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 500 mA[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 2 A[/TD]
[TD="width: 193, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 8 A[/TD]
[TD="width: 194, bgcolor: #E5E5E5, align: center"] 32 A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


Codice colori fusibili un punto
Fusibile%20colore%201P.gif


[TABLE="width: 100%"]
[TR]
[TD="width: 50%"] Salmone-rosa[/TD]
[TD="width: 50%"] 50 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Nero[/TD]
[TD="width: 50%"] 60 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Grigio[/TD]
[TD="width: 50%"] 100mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 50%"] 150 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 50%"] 250 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Giallo[/TD]
[TD="width: 50%"] 500 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Verde[/TD]
[TD="width: 50%"] 750 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Blu[/TD]
[TD="width: 50%"] 1 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Azzurro[/TD]
[TD="width: 50%"] 1,5 A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


Codice colori fusibili a 4 strisce

Fusibile%20codice%20colori.gif



[TABLE="width: 100%"]
[TR]
[TH="width: 25%"]1a Striscia[/TH]
[TH="width: 25%"]2a Striscia[/TH]
[TH="width: 25%"]Moltiplicatore[/TH]
[TH="width: 25%"]Valore nominale[/TH]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Arancio[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] 32 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Giallo[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] 40 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Verde[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] 50 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Blu[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] 63 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Grigio[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] 80 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 100 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 125 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Blu[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 160 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 200 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] Verde[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 250 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Arancio[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 315 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Giallo[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 400 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Verde[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 500 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Blu[/TD]
[TD="width: 25%"] Arancio[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 630 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Grigio[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] 800 mA[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 1 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 1,25 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Blu[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 1,6 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 2 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] Verde[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 2,5 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Arancio[/TD]
[TD="width: 25%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 3,15 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Giallo[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 4 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Verde[/TD]
[TD="width: 25%"] Nero[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 5 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 25%"] Blu[/TD]
[TD="width: 25%"] Arancio[/TD]
[TD="width: 25%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 25%"] 6,3 A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


[TABLE="width: 100%"]
[TR]
[TH="width: 33%"] 4a Striscia[/TH]
[TD="width: 33%"] Rosso = Rapido[/TD]
[TD="width: 33%"] Blu = Ritardato[/TD]
[/TR]
[/TABLE]



Nanofusibili
Fusibile%20OMT250.JPG
Vista%20insiema.JPG

Norme : UL 198G/CSA 22.2

Tipo : Fusibili super rapidi ''FF'' Per schede di circuiti stampati a saldare per costruzioni aperte
Materiale Contenitore : Materiale Ryton R-7 pps
Materiale Fusibile : Clip stagnato e BeCu
Tensione nominale :125 VAC
Potere d'interruzione : 100 A/125 VAC
Marca : LITTELFUSE


SMD

Fusibile%20UMT250.gif
Dimensioni%201SMD.gif

Fusibile : UMT 250, Typ 3403.00xx
Tipo : Ritardato T
Caratteristiche : Adatti per saldatura Reflow e ad onda. Contenitore ceramico
Tensione nominale : 250 VAC/125 VDC
Potenza di commutazione : 200 A @ 250 VAC/100 A @ 125 VDC
Saldabilita : 245 °C, 10 s, secondo le norme IEC 60068-2-58
Condizioni limite di saldatura : 260 °C, 10 s, secondo le norme IEC 60068-2-58
Temperatura ambiente -40...+85 °C
I fusibili SMD sono progettati secondo gli standard EIA-PD-100. Il materiale del corpo resistente all'alta temperatura è in grado di resistere a una esposizione per 60 secondi alla temperatura di 215°C.



Fusibili cilindrici per auto (AC)
Vetture italiane

[TABLE="width: 69%"]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi7.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 5A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi8.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 8A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi9.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 10A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi10.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 16A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi11.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 25A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi12.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 40A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

Vetture francesi

[TABLE="width: 69%"]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi13.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 5A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi14.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 8A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi10.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 10A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi15.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 16A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi12.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 25A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


Vetture tedesche

[TABLE="width: 69%"]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi15.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 5A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi9.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 8A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi12.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 16A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 337, align: center"]
Fusibi14.gif
[/TD]
[TD="align: center"] 25A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]





Fusibili speciali tipo ANL - AGU - AFC(miniANL)
Fusibili per trazione TRA e TRB Norme DIN 43560/1


TRATRB.gif
Si tratta di fusibili per grandi correnti, sono progettati per la protezione delle batterie ed utilizzati generalmente negli impianti elettrici HiFi delle automobili, muletti, montacarichi ecc.. La tensione di utilizzo è di 80 V in CC.

I fusibili per trazione sono ideali per la protezione di apparecchiature alimentate da batterie (ad esempio muletti). Essi sono disponibili in due versioni :
serie "TRA" costituita da corpo non isolato solo elemento fusibile
serie "TRB" con corpo ceramico con una finestra che permette di verificare lo stato del fusibile.
Caratteristiche:
Fusione: rapida
Passo: 60mm
Elemento fusibile: zinco (35÷80A) rame (100÷425A)




ANL_fuse.gif


ANL: Fusibile adatto per installazione a bordo delle barche a benzina (35-500 ampère) per il sistema di alimentazione audio ed è anche usato nei camion negli elevatori ed altri sistemi a batterie. . Indicazione visibile dell stato del fusibile.
Il potere di interruzione è di 6.000 ampère (AIC). Tensione massima: 32 volt di CC
Progettato per i carichi e applicazioni pesanti. Le parti del metallo placcate argento resistono alla corrosione.
La finestra di vetro permette l'osservazione dell'elemento fusibile. Correnti nominali 60, 70, 80, 100, 130, 150, 175, 200, 225, 250, 275, 300, 325, 350, 400 e 500A e oltre.
Finestra speciale di vista per controllo facile del fusibile.


Fusibi6.jpg

AGU: Fusibili Dorati in vetro per utilizzo Hi-Fi Car.
Sono disponibili in sei differenti valori di corrente nominale:
Dimensione meccanica: 10.3 x 38.1mm

Tipo di MFB: Cappucci: ottone con nichel. - Elemento fusibile: lega di zinco - Corpo: tubo di vetro
Tipo di MFU: Cappucci: ottone con oro rifinito - Elemento: fusibile: lega di zinco - Corpo: tubo di vetro
Tipo di MFL: Cappucci: ottone con oro rifinito - Elemento fusibile: lega di zinco placcato oro- Corpo: tubo di vetro
Tipo di MFE: Cappucci: nichel Elemento: lega d'argento - Corpo: tubo di ceramica





Correnti Nominali:• 20 Ampere
• 30 Ampere
• 40 Ampere

• 50 Ampere
• 60 Ampere

• 70 Ampere



AFC_Fuse.jpeg

AFC: I fusibili denominati AFC o MiniANL sono le più piccole versioni del fusibile di ANL. Sono simili nella figura e sono molto versatili. Amperaggio disponibile fino a 200A rende il Mini-ANL un fusibile molto popolare.
Fusibile con intelaiatura trasparente per la facile verifica della integrità.






[TABLE="width: 22%"]
[TR]
[TD="bgcolor: #00FF00, align: center"] 30 Ampere[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="bgcolor: #FF9933, align: center"] 40 Ampere[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="bgcolor: #FF0000, align: center"] 50 Ampere[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="bgcolor: #6699FF, align: center"] 60 Ampere[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="align: center"] 80 Ampere[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


Fusibili a lama (ATC)

Si tratta di fusibili per medie correnti, utilizzati generalmente negli impianti elettrici delle automobili.
La tensione è normalmente di 24V Max 32V.
Sono universalmente adoperati e forniscono innumerevoli vantaggi in tutti i settori inerenti i cablaggi elettrici, le apparecchiature elettriche, elettromeccaniche ed elettroniche. Nel campo dell'elettronica vengono utilizzati solo in particolari circuiti ad alta potenza.

Costruzione:
I fusibili sono composti da un guscio termoplastico e da una lamina in lega di zinco. La parte plastica , per i fusibili bilama nelle versioni mini, midi e maxi è in policarbonato trasparente, nelle varie colorazioni secondo l’amperaggio.
Il corpo conduttore è composto da una lamina in lega di zinco,ricavato in un unico pezzo mediante tranciatura .


Materiali utilizzati:

Ottone (Cu Zn) : E’ la materia prima più utilizzata nel settore delle connessioni elettriche, con o senza il trattamento che ne protegga la superficie.



Codice colori fusibili per automobili a lama “Blade” mini
Fusibi2.jpg
FUSIBILI a lama mini
Mini%20Dimensions.gif

Introdotto in 1989 per rispondere alla necessità di produrre un numero più grande di collegamenti senza utilizzare più spazio. Parecchi mini fusibili sarebbero collegati ad un fusibile di tipo “maxi„.





[TABLE="width: 100%"]
[TR]
[TH="width: 50%"] Colore[/TH]
[TH="width: 50%"] In (corrente nominale)[/TH]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Grigio[/TD]
[TD="width: 50%"] 2 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Viola[/TD]
[TD="width: 50%"] 3 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Rosa[/TD]
[TD="width: 50%"] 4 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Beige[/TD]
[TD="width: 50%"] 5 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Marrone[/TD]
[TD="width: 50%"] 7,5 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 50%"] 10 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Blu[/TD]
[TD="width: 50%"] 15 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Giallo[/TD]
[TD="width: 50%"] 20 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Chiaro trasparente[/TD]
[TD="width: 50%"] 25 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Verde[/TD]
[TD="width: 50%"] 30 A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

Codice colori fusibili per automobili a lama “Blade” medio
Fusibi3.jpg
FUSIBILI STANDARD a lama
Standard%20Dimensions.gif
Inoltre conosciuto come fusibili di ATO. Introdotto in 1976 e presto diventa il fusibile internazionale. Attualmente si trova sulla maggior parte delle automobili, camion, bus e veicoli stradali in tutto il mondo. I fusibili hanno una classificazione in base al colore standard e alla corrente ( ampère ).





[TABLE="width: 100%"]
[TR]
[TH="width: 50%"] Colore[/TH]
[TH="width: 50%"] In (corrente nominale)[/TH]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Grigio[/TD]
[TD="width: 50%"] 2 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Viola[/TD]
[TD="width: 50%"] 3 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Rosa[/TD]
[TD="width: 50%"] 4 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Beige[/TD]
[TD="width: 50%"] 5 A[/TD]
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[TD="width: 50%"] Marrone[/TD]
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[TR]
[TD="width: 50%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 50%"] 10 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Blu[/TD]
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[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Giallo[/TD]
[TD="width: 50%"] 20 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Chiaro trasparente[/TD]
[TD="width: 50%"] 25 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Verde[/TD]
[TD="width: 50%"] 30 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Arancio[/TD]
[TD="width: 50%"] 40 A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

Codice colori fusibili per automobili a lama “Blade” maxi
Fusibi4.jpg
FUSIBILI a lama MAXI
Maxi%20Dimensions.gif

I fusibili di MAXI soprattutto sono utilizzati per le applicazioni di sotto del cappuccio. Sostituiscono il legare o la cartuccia a fusibile fusibile comunemente usato per proteggere un segmento o un sistema a corrente forte del cablaggio di collegamenti.





[TABLE="width: 100%"]
[TR]
[TH="width: 50%"] Colore[/TH]
[TH="width: 50%"] In (corrente nominale)[/TH]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Giallo[/TD]
[TD="width: 50%"] 20 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Verde[/TD]
[TD="width: 50%"] 30 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Arancio[/TD]
[TD="width: 50%"] 40 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Rosso[/TD]
[TD="width: 50%"] 50 A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Blu[/TD]
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[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Beige[/TD]
[TD="width: 50%"] 70A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Chiaro trasparente[/TD]
[TD="width: 50%"] 80A[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 50%"] Viola[/TD]
[TD="width: 50%"] 100 A[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


Fusibili autoripristinanti


Polyswith.jpg
Si tratta di fusibili che intervengono interrompendo un circuito al superamento di una corrente, ma che si ripristinano, consentendo di nuovo il passaggio di corrente, quando viene meno la causa che aveva provocato l'intervento. In effetti il suo funzionamento è nettamente diverso dai precedenti modelli, in quanto non ha un filo che fonde, ma la sua resistenza, normalmente molto bassa, diventa molto alta in caso di sovraccarico.In pratica sono costituiti da un resistore PTC (Positive Temperature Coefficient) ovvero un resistore il cui valore di resistenza aumenta con la temperatura. Al superamento di un valore di corrente, l'aumento di temperatura causa un aumento di resistenza, che a sua volta causa un aumento dell'effetto Joule e così via, con effetto valanga.




Utilizzi

[TABLE="width: 969"]
[TR]
[TD="width: 193, align: center"] Automotive[/TD]
[TD="width: 193, align: center"] Radiali[/TD]
[TD="width: 193, align: center"] Batteria[/TD]
[TD="width: 193, align: center"] SMD[/TD]
[TD="width: 193, align: center"] Telecomunicazioni[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193"] AGRF[/TD]
[TD="width: 193"] RXEF[/TD]
[TD="width: 193"] SRP[/TD]
[TD="width: 193"] SMD[/TD]
[TD="width: 193"] TCF[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193"] AHS[/TD]
[TD="width: 193"] RUEF[/TD]
[TD="width: 193"] LYP[/TD]
[TD="width: 193"] miniSMD[/TD]
[TD="width: 193"] TRF[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193"] AHRF[/TD]
[TD="width: 193"] RUSBF[/TD]
[TD="width: 193"] VTP[/TD]
[TD="width: 193"] microSMD[/TD]
[TD="width: 193"] TS[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193"] ASMD[/TD]
[TD="width: 193"] RGEF[/TD]
[TD="width: 193"] VLR[/TD]
[TD="width: 193"] nanoSMD[/TD]
[TD="width: 193"] TSV[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193"][/TD]
[TD="width: 193"] RHEF[/TD]
[TD="width: 193"] VLP[/TD]
[TD="width: 193"][/TD]
[TD="width: 193"] TSL[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193"][/TD]
[TD="width: 193"] LVR[/TD]
[TD="width: 193"] TAC[/TD]
[TD="width: 193"][/TD]
[TD="width: 193"] TSM[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 193"][/TD]
[TD="width: 193"][/TD]
[TD="width: 193"] miniSMDE[/TD]
[TD="width: 193"][/TD]
[TD="width: 193"] BBR[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

I tipi più diffusi sono sei:

  • RUSB per tensioni fino a 6V, con correnti d'intervento tra 1A e 4A
  • RGE per tensioni fino a 16V, con correnti d'intervento tra 5A e 24A
  • RUE per tensioni fino a 30V, con corrente d'intervento tra 1,8A e 18A
  • RXE per tensioni fino a 60V, con corrente d'intervento tra 100mA e 8A
  • TR250 per tensioni alternate fino a 250V, con correnti d'intervento tra 100mA e 300mA
  • TR600 per tensioni alternate fino a 600V, con correnti d'intervento tra 100mA e 300mA
Diagramma%20temperatura%20polyswitch.gif
Il codice stampato sul corpo di questi fusibili, comprende una sigla iniziale, corrispondente ad una delle sei appena elencate, seguito da un codice che indica il valore di corrente massimo, oltrepassato il quale, il fusibile inizia ad alzare il suo valore di resistenza. Tale valore è indicato sempre in tre cifre, sottintendendo la prima cifra come unità di Ampere. Quindi, ad esempio:
Fusibi1.jpg


RXE005 è stampato su un fusibile da 60V 50mA (005 significa 0,05A)
RXE050 è stampato su un fusibile da 60V 500mA (050 significa 0,50A)
RXE030 è stampato su un fusibile da 60V 300mA (030 significa 0,30A)
RXE300 è stampato su un fusibile da 60V 3A (300 significa 3,00A)
TR250-145 è stampato su un fusibile da 250V 145mA
TR600-160 è stampato su un fusibile da 250V 160mA



Fusibili termici cut-offs (TCO)


ondani.gif
Questo tipo di fusibili ha un funzionamento totalmente diverso dai precedenti. Infatti non s'interrompe quando si verifica un sovraccarico, ma quando la temperatura a cui è sottoposto supera una certa soglia.
Si trova spesso già integrato all'interno nei ferro da stiro e in alcuni trasformatori di alimentazione, e interrompe il circuito se la temperatura supera il normale livello di funzionamento, quindi in caso di guasto.




Standard%20dim%20TCO.GIF


Le prestazioni possono essere influenzate dal metodo dell'installazione e dalla posizione adeguata del terminale. Sia l'applicazione che l'installazione sono importanti nelle prestazioni generali del prodotto ed un test completo è necessario per sia le applicazioni di CC che di CA.

Saldatura TCO
I reofori (terminali) del TCO dovrebbero essere raffreddati durante il procedimento di saldatura . Se il calore eccessivo è trasmesso ai terminali, esso può ridurre la durata del TCO. Inoltre, la temperatura eccessive dei terminali può danneggiare la resina epossidica e possibilmente inibire il TCO ad aprirsi. Se la resina epossidica dei terminali cambia la forma bisogna abbassare la temperatura di saldatura .

Fusibile%20termico.jpg
Esistono diversi valori della temperatura d'intervento, a seconda del costruttore, normalmente compresi tra 70°C e 240°C.
La tabella sotto visualizza i valori di temperatura e relativo codice colore per TCO da 15 A della Fuji Terminal.








[TABLE="width: 475"]
[TR]
[TD="width: 157, align: center"] °C[/TD]
[TD="width: 157, align: center"] Corrente[/TD]
[TD="width: 157, align: center"] Tensione[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #FFFF00, align: center"] 70[/TD]
[TD="width: 157, align: center"] 15A[/TD]
[TD="width: 157, align: center"] 250V[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #33CC33, align: center"] 76[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #800000, align: center"] 82[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #000000, align: center"] 91[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #00FF00, align: center"] 96[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #0000FF, align: center"] 99[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #FF9900, align: center"] 109[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #008000, align: center"] 119[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #808080, align: center"] 132[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #FF0000, align: center"] 139[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #FF3399, align: center"] 142[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #000000, align: center"] 154[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #FF99CC, align: center"] 169[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #00FF00, align: center"] 182[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #00FFFF, align: center"] 192[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #008000, align: center"] 214[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #33CC33, align: center"] 226[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 157, bgcolor: #000080, align: center"] 229[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

Scusatemi se ogni tanto mi lascio prendere la mano, ed inserisco tabelle come questa...chilometriche, ma possono solo essere di valore aggiunto ad ognuno di noi.
 
Ultima modifica:
E chi ha parlato di condensatori?......io parlavo di interruttore differenziale @funkman733
fai questa semplice prova ,stacca l'ali dal case provalo completamente staccato solo con il cavo d'alimentazione.
Toccando la parte esterna senti piccole scossette?

Scusatemi se ogni tanto mi lascio prendere la mano, ed inserisco tabelle come questa...chilometriche, ma possono solo essere di valore aggiunto ad ognuno di noi.

Fai bene la cultura è sempre un valore aggiunto,magari a volte basta il link e la fonte.
 
Ultima modifica:
E chi ha parlato di condensatori?......io parlavo di interruttore differenziale @funkman733
fai questa semplice prova ,stacca l'ali dal case provalo completamente staccato solo con il cavo d'alimentazione.
Toccando la parte esterna senti piccole scossette?



Fai bene la cultura è sempre un valore aggiunto.

Scusami ho quotato il tuo mess. per errore, mi volevo riferire a quello scritto da Takuya.

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E chi ha parlato di condensatori?......io parlavo di interruttore differenziale @funkman733
fai questa semplice prova ,stacca l'ali dal case provalo completamente staccato solo con il cavo d'alimentazione.
Toccando la parte esterna senti piccole scossette?



Fai bene la cultura è sempre un valore aggiunto,magari a volte basta il link e la fonte.
Sminuirebbe la volontà che ci metto nel cercare l'articolo che interessa.
 
Mi chiedete una impresona, dicendomi di smontare l'ali dal case e vedere se collegato alla linea di corrente prendo scossette. Posso provare, se avete la pazienza di attendere. Cmq se stacco l'ali dai componenti del pc, lo attacco alla presa di corrente, e metto ad on il pulsante dell'ali, la ventola non gira...scusate l'ignoranza... è normale?

Per fortuna l'ali è semi modulare.

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spengo il pc, a tra poco.
 
Mi chiedete una impresona, dicendomi di smontare l'ali dal case e vedere se collegato alla linea di corrente prendo scossette. Posso provare, se avete la pazienza di attendere. Cmq se stacco l'ali dai componenti del pc, lo attacco alla presa di corrente, e metto ad on il pulsante dell'ali, la ventola non gira...scusate l'ignoranza... è normale?

Per fortuna l'ali è semi modulare.

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spengo il pc, a tra poco.
L'ali del pc, se non ha un carico non si accende qui trovi una guida per come fare ad accenderlo senza nulla collegato.
 
Ragazzi, non so se sia normale, ho staccato tutti i cavi delle periferiche collegati al pc, ho staccato il cavo di alimentazione dell'ali, per errore ho premuto il tasto di accensione, ed il sistema ha fatto come per avviarsi, poi si è giustamente fermato... È normale?
 
Ragazzi, non so se sia normale, ho staccato tutti i cavi delle periferiche collegati al pc, ho staccato il cavo di alimentazione dell'ali, per errore ho premuto il tasto di accensione, ed il sistema ha fatto come per avviarsi, poi si è giustamente fermato... È normale?
Si sono i condensatori rimasti carichi...nulla di strano.
 
Si sono i condensatori rimasti carichi...nulla di strano.

Alimentatore sganciato, collegato alla presa di corrente, e tutto è ok, nessuna scossetta.

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Che faccio, ricollego l'ali?

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ho ricollegato tutto.... non so come, ma adesso le usb3 funzionano, ho collegato un dispositivo usb, all'inizio ci ha messo un pò di tempo, circa 45sec, poi è stato riconosciuto. L'ho provato di nuovo su tutt'e due le porte e in meno di 10sec adesso riconosce i dispositivi.... mah.... i misteri della vita!
 
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