PROBLEMA Reso di un prodotto acquistato online entro 14 giorni

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Furiousangel

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Ho acquistato online uno scaldabagno da una grossa ditta 10 giorni fa pensando di andare sul sicuro anche perché avevo già comprato da loro 10 anni fa praticamente lo stesso prodotto. La scorsa settimana l'idraulico incaricato ha provato ad installarlo ma non riuscendo ad avviarlo e non sapendo dove mettere mano per evitare le lunghe tempistiche con interventi in garanzia per altro a pagamento, ha proposto l'acquisto immediato di un prodotto migliore che avrebbe messo in servizio in poche ore. Il giorno seguente ho imballato quindi lo scaldabagno che non funzionava e ho fatto richiesta di reso, con mia grande sorpresa il venditore si è rifiutato di accettarlo:

Non possiamo accettare il reso del suo prodotto.
Come specificato nelle condizioni di vendita, una volta installato, il prodotto non può essere restituito.
Nella richiesta di reso da lei aperta, ha segnalato che il prodotto non è funzionante.
Desideriamo informarla che, come previsto dalla normativa vigente, l’eventuale non funzionamento può essere accertato solo da un centro di assistenza autorizzato.
In assenza di tale verifica, il prodotto potrebbe risultare manomesso.
Siamo disponibili a procedere con la sostituzione o il rimborso, ma solo dopo aver ricevuto la documentazione ufficiale del centro assistenza che attesti il difetto del prodotto.
Infine, in caso di contestazione tramite PayPal, questa verrà gestita direttamente sulla piattaforma PayPal, e verranno fornite tutte le conversazioni che dimostrano che il prodotto è stato installato.

Secondo il genio io dovrei pagare profumatamente qualcuno per fare una verifica sullo scaldabagno che hanno inviato loro dichiarandolo funzionante per poi magari avere indietro gli stessi soldi che avrò speso per avere il documento che vogliono? 😅 In pratica una truffa legalizzata.

Aggiungo, se un idraulico professionista attesta che lo scaldabagno non si accende seguendo l'installazione da manuale, a cosa dovrebbe servire l'intervento dello specialista? Lo vedo anche io che non si accende. E secondo manuale questi apparecchi escono dalla fabbrica collaudati e pronti all'uso tanto che molte persone se li montano persino da soli collegando semplicemente 3 tubi.. C'è ben poco da verificare.
 
Ultima modifica:
da quanto so, l'unico caso in cui il venditore può rifiutare la garanzia è se prova che il difetto è stato causato direttamente da un’installazione errata effettuata dall’acquirente o da terzi.

A questo punto se loro riescono a dimostrare che l'installazione dell'esperto da te incaricato ha causato un malfunzionamento, e quindi il tecnico è effettivamente colpevole di avertelo rotto, dovrai farti rimborsare da quest'ultimo. Ma di sicuro non paghi tu il tecnico indicato da loro, perché ribadisco sono LORO che dicono "l'hai rotto tu", e però devono dimostrarlo non certo a spese tue, non so se è chiaro.

Faccio una domanda:
oltre al manuale d'uso, ti sono state fornite istruzioni per l'installazione? perché non avrebbe senso fornire queste se loro non prevedono la possibilità di installazione in autonomia. Almeno la logica dice questo.
 
Io è la prima volta che sento una cosa del genere, so che se non sei un idraulico in simili contesti non dovresti mettere mano, ma nulla vieta di appoggiarti ad un tecnico qualsiasi anche se non è specializzato di quel marchio preciso.
Di altre istruzioni non ne ho ricevute, sul sito si può leggere che il prodotto per essere reso non deve avere tracce di utilizzo e cose simili ma queste sono politiche interne che non riguardano il consumatore finale. Se l'oggetto viene rispedito nello stato in cui è arrivato e ho due testimoni che possono affermarlo non vedo perché supporre cose che non sono mai successe.

Una persona ha seguito l'intero processo di montaggio e non ha rilevato alcun errore. Stiamo parlando di stringere 3 tubi... nulla di così complicato. Da quanto mi dici dovrebbero infatti ritirare il prodotto verificare cosa non va e vedersela in caso con il produttore. Io il giorno dell'installazione dopo aver pagato l'idraulico, avrei dovuto aspettare un tecnico specializzato che sarebbe giunto solo 3 giorni dopo e l'avrei dovuto pagare intanto 100 euro solo per la chiamata.
 
Ho acquistato online uno scaldabagno da una grossa ditta 10 giorni fa pensando di andare sul sicuro anche perché avevo già comprato da loro 10 anni fa praticamente lo stesso prodotto. La scorsa settimana l'idraulico incaricato ha provato ad installarlo ma non riuscendo ad avviarlo e non sapendo dove mettere mano per evitare le lunghe tempistiche con interventi in garanzia per altro a pagamento, ha proposto l'acquisto immediato di un prodotto migliore che avrebbe messo in servizio in poche ore. Il giorno seguente ho imballato quindi lo scaldabagno che non funzionava e ho fatto richiesta di reso, con mia grande sorpresa il venditore si è rifiutato di accettarlo:



Secondo il genio io dovrei pagare profumatamente qualcuno per fare una verifica sullo scaldabagno che hanno inviato loro dichiarandolo funzionante per poi magari avere indietro gli stessi soldi che avrò speso per avere il documento che vogliono? 😅 In pratica una truffa legalizzata.

Aggiungo, se un idraulico professionista attesta che lo scaldabagno non si accende seguendo l'installazione da manuale, a cosa dovrebbe servire l'intervento dello specialista? Lo vedo anche io che non si accende. E secondo manuale questi apparecchi escono dalla fabbrica collaudati e pronti all'uso tanto che molte persone se li montano persino da soli collegando semplicemente 3 tubi.. C'è ben poco da verificare.
Ma scusa perché dovresti pagare il centro assistenza?

Se lo considerano ormai tuo, è in garanzia, non dovresti pagare.

Dove hai letto che devi pagare? Cosa dice la garanzia?
 
Ho acquistato online uno scaldabagno da una grossa ditta 10 giorni fa pensando di andare sul sicuro anche perché avevo già comprato da loro 10 anni fa praticamente lo stesso prodotto. La scorsa settimana l'idraulico incaricato ha provato ad installarlo ma non riuscendo ad avviarlo e non sapendo dove mettere mano per evitare le lunghe tempistiche con interventi in garanzia per altro a pagamento, ha proposto l'acquisto immediato di un prodotto migliore che avrebbe messo in servizio in poche ore. Il giorno seguente ho imballato quindi lo scaldabagno che non funzionava e ho fatto richiesta di reso, con mia grande sorpresa il venditore si è rifiutato di accettarlo:



Secondo il genio io dovrei pagare profumatamente qualcuno per fare una verifica sullo scaldabagno che hanno inviato loro dichiarandolo funzionante per poi magari avere indietro gli stessi soldi che avrò speso per avere il documento che vogliono? 😅 In pratica una truffa legalizzata.

Aggiungo, se un idraulico professionista attesta che lo scaldabagno non si accende seguendo l'installazione da manuale, a cosa dovrebbe servire l'intervento dello specialista? Lo vedo anche io che non si accende. E secondo manuale questi apparecchi escono dalla fabbrica collaudati e pronti all'uso tanto che molte persone se li montano persino da soli collegando semplicemente 3 tubi.. C'è ben poco da verificare.
Se sei entro i 14gg. dalla consegna dell'oggetto, manda una PEC dicendo che vuoi recedere dal contratto d'acquisto e che attendi le modilita' per eseguire la restituzione dell'oggetto acquistato. PUNTO.
Non devi fornire alcuna motivazione per recedere da un acquisto... puoi avere anche solo cambiato idea: la legge che tutela gli acquisti online te lo consete.

E non importa se tu l'abbia montato e poi smontato, l'importante e' che non l'abbia danneggiato.
(e.g. evidenti ammaccature, graffi, etc.)
Ma anche in questo caso ci puo' essere semplicemnete un rimborso parziale, in base all'entita' del danno.

E se lo restituisci e non funzionasse e' il venditore che se la dovra' vedere con il produttore: a te NON non puo' essere imputato il mancato fuznionamento (secondo la legge se l'oggetto non funziona o si guasta entro i primi 6 mesi, il malfunzionamento si assume fosse gia' insito nell'oggetto).

Per tutti questi motivi, personalmente non accetterei nient'altro che la restituzione a seguito del recesso d'acquisto... nessuna riparazione/sostituzione in garanzia, tecnico a domicilio o quant'altro.

E' probabile che le spese di spedizione del reso (e l'eventuale assicurazione sulla spedizione) siano a tuo carico.
(ma solo se lo dice espressamente il contratto di vendita sottoscritto all'atto dell'acquisto: dovresti poterlo leggere sul loro sito)

Puoi approfondire qui:
E-commerce: tutela dei consumatori, obblighi informativi, recesso e garanzie
 
Ultima modifica:

Qui il diritto di recesso:​

Il diritto di recesso in favore del Consumatore non si applica ai contratti aventi ad oggetto articoli che, per loro natura, non sono idonei ad essere rispediti.​

I clienti che acquistano con fattura utilizzando una partita IVA (Azienda/Partita IVA) non possono esercitare il diritto di recesso in quanto l'acquisto del prodotto rientra nell'attività professionale, e la normativa sul recesso si applica soltanto ai Consumatori. Di seguito sono indicate le istruzioni per esercitare il diritto di recesso per i Consumatori nonché le conseguenze del recesso medesimo.

Il Consumatore ha la facoltà di recedere dal contratto ai sensi degli artt. 52 ss. D. Lg. 21/2014.Il diritto di recesso dovrà essere esercitato entro 14 giorni dalla data di consegna dell'articolo (nel caso di consegna multipla, dalla data dell'ultima consegna parziale) mediante il modulo tipo di recesso di cui all'allegato I, parte B o mediante qualsiasi altra dichiarazione esplicita della decisione di recedere dal contratto.

la sostanziale integrità del bene da restituire è condizione essenziale per l'esercizio del diritto di recesso.

La comunicazione di recesso deve essere indirizzata tramite questo modulo oppure via posta raccomandata con ricevuta di ritorno a:

Gli articoli dovranno essere restituiti:

  • nella loro interezza: non è possibile esercitare recesso solamente su parte del prodotto acquistato (es: accessori, parti staccabili, ecc...);
  • correttamente imballati nella loro confezione originale, in perfetto stato di rivendita (non rovinati, danneggiati o sporcati) e muniti di tutti i suoi eventuali accessori, istruzioni per l'utilizzo e documentazione; per limitare danneggiamenti alla confezione originale, raccomandiamo, quando possibile, di inserirla in una seconda scatola; va evitata in tutti i casi l'apposizione di etichette o nastri adesivi direttamente sulla confezione originale del prodotto;
  • accompagnato dallo scontrino originale in buono stato di conservazione (Inviato sull'imballo originale) e tutte le informazioni riguardante l'ordine effettuato, in modo da permettere a - di identificare il cliente (numero dell'ordine, nome, cognome e indirizzo);
  • senza manifesti segni di uso. Essi cioè non dovranno recare traccia di un utilizzo e non dovranno essere in stato tale da non permetterne la rivendita. Di conseguenza non verranno quindi accettati prodotti utilizzati che riportino segni di danneggiamento o di sporcizia e che quindi non possano più ritenersi integri.
Gli articoli dovranno essere restituiti a:

A meno che (la ditta) abbia offerto di ritirare essa stessa i beni, il consumatore restituisce i beni o li consegna al professionista o a un terzo autorizzato dal professionista a ricevere i beni, senza indebito ritardo e in ogni caso entro 14 giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di recedere dal contratto.

Il termine è rispettato se il consumatore rispedisce i beni prima della scadenza del periodo di 14 giorni. Il consumatore sostiene solo il costo diretto della restituzione dei beni.

Le spese e i rischi connessi alla restituzione dell'articolo sono interamente a carico del cliente. Per questo motivo consigliamo di effettuare spedizioni assicurate in modo da avere copertura in caso di smarrimento o danneggiamento durante il trasporto.

Il consumatore è responsabile unicamente della diminuzione del valore dei beni risultante da una manipolazione dei beni diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni.

Ove l'articolo restituito non sia conforme a quanto prescritto dal presente paragrafo, il recesso non avrà efficacia e il prodotto sarà messo a disposizione del cliente per la sua restituzione.

Rimborso delle somme versate dal cliente

Qualora il Consumatore abbia esercitato il proprio diritto di recesso conformemente alle disposizioni di cui alle Condizioni Generali di Contratto ed agli artt. 52 ss. D. Lg. 21/2014, il corrispettivo pagato dal Consumatore per l'acquisto degli articoli oggetto del recesso sarà rimborsato interamente.

Ad esclusione delle spese di spedizione e di eventuali i costi supplementari, qualora il consumatore abbia scelto espressamente un tipo di consegna diversa dal tipo meno costoso di consegna offerta.

Il rimborso del prezzo pagato dal consumatore sarà effettuato (dalla ditta) entro 14 giorni dalla data di ricevimento da parte (della ditta) della comunicazione di esercizio del recesso, previa comunicazione, da parte del cliente, delle coordinate bancarie per il riaccredito o di altre modalità equivalenti (indicazione di carta di credito) per l'effettuazione della restituzione del prezzo medesimo.

Salvo che (la ditta) abbia offerto di ritirare essa stessa i beni, potrà trattenere il rimborso finché non abbia ricevuto i beni oppure finché il consumatore non abbia dimostrato di aver rispedito i beni, a seconda di quale situazione si verifichi per prima.

E qui le condizioni di vendita:

Eventuali danneggiamenti segnalati dopo l'installazione o l'utilizzo della merce non verranno presi in carico. E' obbligo dell'acquirente verificare la merce al momento della consegna e comunque non oltre i 7 gg da essa. L'utilizzo o l'installazione di un bene ne conferma l'integrità ed ogni eventuale reclamo successivo non può essere accettato.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Qui il diritto di recesso:​



E qui le condizioni di vendita:
Di che importo parliamo?
Puoi far analizzare queste condizioni ad una asso consumatori o segnalare direttamente ad AGCM per vedere se rispettano il codice del consumo.

Non è sicuramente la prima volta che leggo condizioni in cui si dice che se “apri la scatola” (diciamo), non puoi più effettuare il recesso

Esiste sicuramente un ambito grigio in cui il venditore può agire, per questo tutti poi prendono da Amazon

Le condizioni di garanzia invece? Dove sarebbe specificato che devi pagare per certificare il malfunzionamento?

Se questo è gratis (come teoria vorrebbe), dovrebbe essere sempre più breve di trafile legali (e detto da me, è tutto dire)
 
Ultima modifica:
Parliamo di 200 euro, ma come dico sempre non è questione di soldi ma di principio. E' illogico che un acquirente onesto dopo aver provato un prodotto e constatato che a lui non funziona non sia tutelato in alcun modo.

Oggi una ditta si è proposta per la verifica su banco ma chiede 80 euro anche se glielo porto.
Un'altra lo farebbe gratis ma non può collegare l'apparecchio alle tubature e completare i test, loro però rilascerebbero dichiarazione in caso di guasto verificato.

L'intervento a domicilio dovrebbe essere gratis solo se non viene rilevata un'errata installazione e anche qui la cosa è un po' grigia, il manuale parla di alcune misure da rispettare per lo scarico dei fumi (che per altro non c'entra nulla con il difetto riscontrato, se non c'è tubazione adeguata lo scaldabagno in teoria dovrebbe funzionare solo per pochi minuti prima del blocco) e quindi avrebbero potuto fare storie per un qualcosa che da 10 anni ha funzionato benissimo come è era installato, in tal caso avremmo dovuto ricreare prima un impianto di scarico fumi senza difetti solo per non rischiare di dover pagare la chiamata, non c'era tempo per acquistare tubature nuove e fare l'inutile prova. L'idea c'era anche, ma i tempi erano ristetti e al 99% noi pensiamo che ci sia un componente che non funziona.

Se sei entro i 14gg. dalla consegna dell'oggetto, manda una PEC dicendo che vuoi recedere dal contratto d'acquisto e che attendi le modilita' per eseguire la restituzione dell'oggetto acquistato. PUNTO.
Non devi fornire alcuna motivazione per recedere da un acquisto... puoi avere anche solo cambiato idea: la legge che tutela gli acquisti online te lo consete.

E non importa se tu l'abbia montato e poi smontato, l'importante e' che non l'abbia danneggiato.
(e.g. evidenti ammaccature, graffi, etc.)
Ma anche in questo caso ci puo' essere semplicemnete un rimborso parziale, in base all'entita' del danno.

E se lo restituisci e non funzionasse e' il venditore che se la dovra' vedere con il produttore: a te NON non puo' essere imputato il mancato fuznionamento (secondo la legge se l'oggetto non funziona o si guasta entro i primi 6 mesi, il malfunzionamento si assume fosse gia' insito nell'oggetto).

Per tutti questi motivi, personalmente non accetterei nient'altro che la restituzione a seguito del recesso d'acquisto... nessuna riparazione/sostituzione in garanzia, tecnico a domicilio o quant'altro.

E' probabile che le spese di spedizione del reso (e l'eventuale assicurazione sulla spedizione) siano a tuo carico.
(ma solo se lo dice espressamente il contratto di vendita sottoscritto all'atto dell'acquisto: dovresti poterlo leggere sul loro sito)

Puoi approfondire qui:
E-commerce: tutela dei consumatori, obblighi informativi, recesso e garanzie
Oggi lo porto e intanto vedo che dicono, nel frattempo preparo la pec, me l'hanno consegnato il 5 quindi fino al 18 posso mandarla giusto? Per altro bisogna spedire sempre prima dei 14 per farla valere?
 
Ultima modifica da un moderatore:
sono d’accordo anche sul principio

Per quello segui la prima linea: asso consumatori e AGCM (a questi fai una segnalazione formale tramite sito, se qualcosa non va multano, fa da deterrente futuro)

Continuo a non capire però perché dovresti pagare in assistenza accreditata

Troppe cose fumose, segnala
 
Parliamo di 200 euro, ma come dico sempre non è questione di soldi ma di principio. E' illogico che un acquirente onesto dopo aver provato un prodotto e constatato che a lui non funziona non sia tutelato in alcun modo.

Oggi una ditta si è proposta per la verifica su banco ma chiede 80 euro anche se glielo porto.
Un'altra lo farebbe gratis ma non può collegare l'apparecchio alle tubature e completare i test, loro però rilascerebbero dichiarazione in caso di guasto verificato.
Ma a che pro?
Stai recedendo da un contratto d'acquisto, non ti serve sapere se funziona o meno!
Un recesso non ha alcun obbligo di prova: NON devi far valere alcuna garanzia... quello della garanzia e' tutto un altro discorso e implica che tu abbia gia' accettato il bene.
Ed anche se NON funzionasse NON ti si puo' addebitare NULLA: per la legge il malfunzionamento verificatosi nei primi sei mesi si assume essere gia' insito nell'oggetto.
Spetta al venditore l'onere della prova: che tu l'abbia danneggiato con un uso scorretto.

Oggi lo porto e intanto vedo che dicono, nel frattempo preparo la pec, me l'hanno consegnato il 5 quindi fino al 18 posso mandarla giusto? Per altro bisogna spedire sempre prima dei 14 per farla valere?
Pagare 80 euro, per verificare un oggetto che ne costa 200... che poi verra' comunque rispedito al mittente, mi sembra davvero inutile. (parliamo del 40% del costo del bene)
Comunque si', devi manifestare l'intenzione di recedere dal contratto entro 14gg dalla consegna dell'oggetto (momento in cui ne entri in possesso)
 
Ultima modifica:
sono d’accordo anche sul principio

Per quello segui la prima linea: asso consumatori e AGCM (a questi fai una segnalazione formale tramite sito, se qualcosa non va multano, fa da deterrente futuro)

Continuo a non capire però perché dovresti pagare in assistenza accreditata

Troppe cose fumose, segnala
Un centro di assistenza autorizzato dice che se l'installazione non è corretta bisogna pagargli la chiamata (questo se l'avessimo contattati la scorsa settimana e fatti venire a casa) mentre sul ceck in laboratorio un centro lo farà gratis mentre l'altro più attrezzato chiede 80 euro.
Io intanto cerco di recuperare i 200 poi tutte le segnalazioni le possiamo fare anche dopo.

Ma a che pro?
Stai recedendo da un contratto d'acquisto, non ti serve sapere se funziona o meno!
Un recesso non ha alcun obbligo di prova: NON devi far valere alcuna garanzia... quello della garanzia e' tutto un altro discorso e implica che tu abbia gia' accettato il bene.
Ed anche se NON funzionasse NON ti si puo' addebitare NULLA: per la legge il malfunzionamento verificatosi nei primi sei mesi si assume essere gia' insito nell'oggetto.
Spetta al venditore l'onere della prova: che tu l'abbia danneggiato con un uso scorretto.


Pagare 80 euro, per verificare un oggetto che ne costa 200... che poi verra' comunque rispedito al mittente, mi sembra davvero inutile. (parliamo del 40% del costo del bene)
Comunque si', devi manifestare l'intenzione di recedere dal contratto entro 14gg dalla consegna dell'oggetto (momento in cui ne entri in possesso)
Ho appena parlato di persona con un centro di assistenza ben informato sui fatti ed era d'accordo sul seguire le richieste del venditore, valutare la problematica e rilasciare una dichiarazione. Sulla PEC ha detto che è da mandare come un qualcosa in più.

E la spedizione? Io ho già manifestato l'intenzione di recedere attraverso i canali appositi che hanno creato loro l'8 agosto, la PEC è una cosa in più. Ma la spedizione contestuale deve essere fatta entro i 14 dalla consegna o dalla comunicazione?

Io sottoscritto xxxx, nato a xxxx il xxxxx, residente in Via xxxxx C.F. xxxx, con la presente, intendo esercitare il mio diritto di recesso dal contratto di acquisto dello scaldabagno stipulato in data xxxxxxx, rif. ordine: xxxxx n. ordine: xxxxxx

Dopo il tentativo di installazione dello scaldabagno da personale qualificato e accertata la mancata accensione della fiamma pilota (con presenza di errore E1) di comune accordo è stato deciso che il prodotto non era installabile in sicurezza oltre a non essere conforme a quanto dichiarato dal costruttore sul manuale a corredo: [Lo scaldabagno è già stato regolato in fase di fabbricazione dal costrut
tore. Se fosse però necessario effettuare nuovamente le regolazioni, ad esempio dopo una manutenzione straordinaria, dopo la sostituzione della valvola del gas oppure dopo una trasformazione gas, seguire le procedure descritte di seguito
] per tale ragione è stata avviata pratica di reso.

Si precisa che il presente recesso è esercitato entro il termine di 14 giorni dalla data di consegna, come previsto dalla normativa vigente.
Si richiede la conferma della ricezione della presente e le istruzioni per la restituzione dello scaldabagno, nonché per eventuali adempimenti amministrativi e contabili.

Distinti saluti.
xxxxxxx xxxxxxxxx

Una PEC così va bene o bisogna aggiungere altro?
 
Ho appena parlato di persona con un centro di assistenza ben informato sui fatti ed era d'accordo sul seguire le richieste del venditore, valutare la problematica e rilasciare una dichiarazione.
Non avrebbe potuto risponderti altrimenti.
Se avessi interpellato telefonicamente uno studio legale, (quasi) sicuramente ti avrebbe detto che non era necessario.

Sulla PEC ha detto che è da mandare come un qualcosa in più.
Ovvio, basterebbe seguire i canali preposti dal venditore... ma la PEC tutela (ulteriormente) te in caso di disputa legale... ed e' gratis

Cosi' come ti tutela (ulteriormente) il certificato rilasciiato da una ditta (ma NON serve in un recesso! Il recesso puo' essere anche solo un ripensamento),... e si parla di spendere il 40% del valore del bene, per qualcosa non strettamente necessario, piu' un paio d'ore spese del tuo tempo.
E tutto questo solo per una "fraudolenta intimidazione" da parte del venditore, sia nel contratto di vendita (da te riportato) che nei modi in cui si sta proponendo

Se stai facendo qualcosa per far valere il tuo principio o il principio del consumatore, non e' questo il modo migliore: cosi' invece rafforzi l'idea del venditore che la sua linea di condotta stia funzionando, rendendo difficile un recesso, mentre dovrebbe essere "punita".
Anche in caso di colpa (ammesso e NON CONCESSO che un arbitrato la addossasse a te), difficilmente ti si potrebbe addebitare il 40% del valore del bene... e comunque avresti risparmiato 2 ore di tempo.

Personalmente avrei "certificato" il malfunzionamento (spendendo 80 euro) se il valore del bene avesse superato i 1000 euro (forse!) ... ma e' giusto che ognuno faccia come creda.
E la spedizione? Io ho già manifestato l'intenzione di recedere attraverso i canali appositi che hanno creato loro l'8 agosto, la PEC è una cosa in più. Ma la spedizione contestuale deve essere fatta entro i 14 dalla consegna o dalla comunicazione?
Dopo che hai comunicato il desiderio di recesso hai 14gg per rispedire il bene.
Se mandi (anche) la PEC, ma hai gia' fatto domanda tramite i canali del venditore, fa fede la prima comunicazione (in tal caso nella PEC specifica anche che hai fatto gia' domanda, ed aggiungi la data del recesso)
 
Ultima modifica:
Ora sto attendendo notizie dal primo centro che avrebbe fatto il controllo gratis e rilasciato eventualmente un certificato, dopodiché credo che la PEC sia l'unica strada. 80 euro non penso di spenderli per ulteriore verifica, al massimo lo farei riparare in garanzia e poi proverei a rivenderlo.
 
La PEC mandala, devi esprimere formalmente le tue intenzioni se vuoi fare azioni amministrative/legali dopo, non è una cosa in più
 
Per me l'unico problema è che una volta montato il centro di assistenza potrebbe dire che l'eventuale difetto è causato dalla mala installazione, il difficile è controbattere che non è vero è che è uscito già difettoso.

Comunque la cattiva recensione fa' più danni che invece testarlo e sostituirlo in garanzia.
 
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