- 1,923
- 339
- CPU
- I5-750 @ 3.6 GHz
- HDD
- OCZ Vertex 2
- RAM
- 4 GB DDR3 1333 mhz
- GPU
- PowerColor 6790
- Audio
- Schiit Modi
- Case
- CM Storm Scout
- OS
- Windows 7
Pensavate di esservi liberati di me?
Invece no e sono qua ancora a molestarvi con le mie recensioni. Stavolta tocca alle mie Grado Sr225i
Premesse
Le cuffie le ho testate con una Essence STX, ovviamente collegate all’uscita amplificata per la cuffie con l’adattatore in dotazione con la scheda. Le ho anche provate con il Little Dot I+, ma qua metterò solo le impressioni con la scheda collegata alla Essence.
La prova è stata eseguita usando Foobar 2000 con Asio driver e con file in formato Flac e Waw.
Non ho utilizzato nessuna equalizzatore e la scheda audio era impostata su Hi-Fi.
Le Sr225i le ho prese come upgrade della già ottime Sr80i.
Come altre esperienze con cuffie ho avuto delle JVC (HA-RX900), le Grado Sr80i e le Aurvana Live!.
I CD da cui sono stati estatti i flac con EAC sono i seguenti:
Elisa – Then Comes the Sun
Prodigy – Invaders Must Die
Negrita – Hei Negrita
Chemical Brothers – Push the Button
Cyberpunkers – Epic EP (WAV acquistati su Whatperople Playing)
Linea 77 – 10’
Jimy Hendrix – Best Of
Korn – Greatest Hits
Punkreas - Noblesse Oblige
Zucchero – Best of
E molto, molto altro.
Le cuffie sul Little dot
Confezione e contenuto (1/10)
La confezione è una cosa atroce, come quella delle Grado Sr80i sembra una scatola di uno sconosciuto giocattolo cinese venduto in qualche sperduta bancarella, la foto non la posto, non lo merita. Nella scatola troverete solo le cuffie ed un foglio con la garanzia.
Atro che pad di ricambio, qua non vi danno neanche un adattatore da 6,3 mm a 3,5 mm (le cuffie hanno il jack da 6,3 mm).
Le cuffie sullo stand
Indossabilità (5/10)
In giro ho letto che molti trovavano le Sr80i scomode, evidentemente non avevano mai provato le Sr225i
I pad sono la cosa più simile al granito su cui le mie orecchie si siano mai appoggiate.
Dopo qualche ora iniziano a far male le orecchie, consiglio di cambiare i pad originali con quelli gialle dell HD414, molto più comodi e morbidi.
L’archetto non è imbottito, ma almeno quello non è fastidioso.
Estetica e quaità costruttiva (6/10)
Le cuffie non sono molto rifinite, come le sorelle minori Sr80i.
Si vedono ancora i residui dei canali per la pressofusione della plastica.
La qualità della plastica è buona e le cuffie non presentano nessun segno di debolezza ne scricchiolamento.
L’archetto è ricoperto di pelle, molto di classe, ma non imbottito.
La retina posteriore è fatta di metallo ed è molto bella a vedersi.
Il cavo è enorme rapportato a qualsiasi altra cuffia abbia mai visto e termina con un bel jack da 6,3 mm, ovviamente placcato in oro.
La rete metallica
Qualità del suono (9/10)
Finalmente arriviamo a quello che veramente conta; la qualità del suono.
La perfezione nel suono non esiste, ma queste vanno molto vicino al mio concetto di perfezione.
I medi e gli alti sono di una qualità altissima. Le cuffie hanno un dettaglio e una precisione che vi stupiranno. Sentire le voci realistiche, il pizzico sulle corde della chitarra e la precisione dei battiti della batteria vi emozionerà.
I bassi sono buoni, due spanne sopra le Sr80i, ben controllati e con un buon punch. Ovviamente se vi piacciono cose come le monster, non dovreste neanche pensare a queste cuffie.
Nei bassi però trovo l’unico difetto di queste cuffie: a volte sono un po’ impastati. In alcune canzoni non sono dettagliatissimi. Nulla di trascendentale, anzi, però questo non gli permette di strappare il mio personale perfect score.
Queste cuffie rendono ogni canzone rock una favola. Vi sembrerà di avere un concerto personale dei Pink Floid in camera.
Ogni volta che ascolto Elisa, mi sembra di ritornare al concerto che ho visto all’Arcimboldi (concerto sconvolgente grazie all’acustica incredibile del posto)
L’interno delle cuffie
Rapporto qualità prezzo (??/10)
Le cuffie le ho pagate 185 euro spedite. Era l’ultimo pezzo disponibile in offerta e mi sono lanciato fuori dalla finestra a ricaricare la postepay appena viste e le ho ordinate direttamente dal tabacchino col cellulare. A quel prezzo meritano un bel 9/10. Valgono ogni centesimo di differenze con le sorelle minori Sr80i.
Queste cuffie purtroppo qua in Europa viaggiano dai 300 euro in su(qua in Italia costano quais 400 euro….) e considerando la differenza di prezzo così elevata vi consiglierei le Sr80i, che costano sui 120 euro circa (almeno le avevo pagate così).
Dopo una 80ina di ore d'ascolto
Qualità audio (9.5/10)
Dopo un'ottantina di ore d'ascolto la qualità audio è migliorata molto proprio dove avevo riscontrato un problema precedentemente.
I bassi sono migliorati molto, non risultano più impastata, ma molto più puliti e precisi. Il resto della gamma resta ottima, come in precedenza.
Invece no e sono qua ancora a molestarvi con le mie recensioni. Stavolta tocca alle mie Grado Sr225i
Premesse
Le cuffie le ho testate con una Essence STX, ovviamente collegate all’uscita amplificata per la cuffie con l’adattatore in dotazione con la scheda. Le ho anche provate con il Little Dot I+, ma qua metterò solo le impressioni con la scheda collegata alla Essence.
La prova è stata eseguita usando Foobar 2000 con Asio driver e con file in formato Flac e Waw.
Non ho utilizzato nessuna equalizzatore e la scheda audio era impostata su Hi-Fi.
Le Sr225i le ho prese come upgrade della già ottime Sr80i.
Come altre esperienze con cuffie ho avuto delle JVC (HA-RX900), le Grado Sr80i e le Aurvana Live!.
I CD da cui sono stati estatti i flac con EAC sono i seguenti:
Elisa – Then Comes the Sun
Prodigy – Invaders Must Die
Negrita – Hei Negrita
Chemical Brothers – Push the Button
Cyberpunkers – Epic EP (WAV acquistati su Whatperople Playing)
Linea 77 – 10’
Jimy Hendrix – Best Of
Korn – Greatest Hits
Punkreas - Noblesse Oblige
Zucchero – Best of
E molto, molto altro.

Le cuffie sul Little dot
Confezione e contenuto (1/10)
La confezione è una cosa atroce, come quella delle Grado Sr80i sembra una scatola di uno sconosciuto giocattolo cinese venduto in qualche sperduta bancarella, la foto non la posto, non lo merita. Nella scatola troverete solo le cuffie ed un foglio con la garanzia.
Atro che pad di ricambio, qua non vi danno neanche un adattatore da 6,3 mm a 3,5 mm (le cuffie hanno il jack da 6,3 mm).

Le cuffie sullo stand
Indossabilità (5/10)
In giro ho letto che molti trovavano le Sr80i scomode, evidentemente non avevano mai provato le Sr225i
I pad sono la cosa più simile al granito su cui le mie orecchie si siano mai appoggiate.
Dopo qualche ora iniziano a far male le orecchie, consiglio di cambiare i pad originali con quelli gialle dell HD414, molto più comodi e morbidi.
L’archetto non è imbottito, ma almeno quello non è fastidioso.
Estetica e quaità costruttiva (6/10)
Le cuffie non sono molto rifinite, come le sorelle minori Sr80i.
Si vedono ancora i residui dei canali per la pressofusione della plastica.
La qualità della plastica è buona e le cuffie non presentano nessun segno di debolezza ne scricchiolamento.
L’archetto è ricoperto di pelle, molto di classe, ma non imbottito.
La retina posteriore è fatta di metallo ed è molto bella a vedersi.
Il cavo è enorme rapportato a qualsiasi altra cuffia abbia mai visto e termina con un bel jack da 6,3 mm, ovviamente placcato in oro.

La rete metallica
Qualità del suono (9/10)
Finalmente arriviamo a quello che veramente conta; la qualità del suono.
La perfezione nel suono non esiste, ma queste vanno molto vicino al mio concetto di perfezione.
I medi e gli alti sono di una qualità altissima. Le cuffie hanno un dettaglio e una precisione che vi stupiranno. Sentire le voci realistiche, il pizzico sulle corde della chitarra e la precisione dei battiti della batteria vi emozionerà.
I bassi sono buoni, due spanne sopra le Sr80i, ben controllati e con un buon punch. Ovviamente se vi piacciono cose come le monster, non dovreste neanche pensare a queste cuffie.
Nei bassi però trovo l’unico difetto di queste cuffie: a volte sono un po’ impastati. In alcune canzoni non sono dettagliatissimi. Nulla di trascendentale, anzi, però questo non gli permette di strappare il mio personale perfect score.
Queste cuffie rendono ogni canzone rock una favola. Vi sembrerà di avere un concerto personale dei Pink Floid in camera.
Ogni volta che ascolto Elisa, mi sembra di ritornare al concerto che ho visto all’Arcimboldi (concerto sconvolgente grazie all’acustica incredibile del posto)

L’interno delle cuffie
Rapporto qualità prezzo (??/10)
Le cuffie le ho pagate 185 euro spedite. Era l’ultimo pezzo disponibile in offerta e mi sono lanciato fuori dalla finestra a ricaricare la postepay appena viste e le ho ordinate direttamente dal tabacchino col cellulare. A quel prezzo meritano un bel 9/10. Valgono ogni centesimo di differenze con le sorelle minori Sr80i.
Queste cuffie purtroppo qua in Europa viaggiano dai 300 euro in su(qua in Italia costano quais 400 euro….) e considerando la differenza di prezzo così elevata vi consiglierei le Sr80i, che costano sui 120 euro circa (almeno le avevo pagate così).
Dopo una 80ina di ore d'ascolto
Qualità audio (9.5/10)
Dopo un'ottantina di ore d'ascolto la qualità audio è migliorata molto proprio dove avevo riscontrato un problema precedentemente.
I bassi sono migliorati molto, non risultano più impastata, ma molto più puliti e precisi. Il resto della gamma resta ottima, come in precedenza.
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