RAID 5 e sostituzione HD

jeyhw

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RAID 5 e sostituzione HD


Ciao,
Non ho mai usato questa tecnologia, ma ho pensato che è meglio conoscerla in quanto potrebbe ritornare utile un giorno.
Ho visto questo video:


più un altro per la configurazione sotto Windows 10.
Non mi pare nulla di particolarmente complicato, anche se, appena ne ho la possibilità, vorrei testare la procedura.
Mi domandavo però cosa fare praticamente quando si rompe un HD. Nel primo video, se ho capito bene, si dice che basta sostituirlo e sul nuovo HD verrano riversati i dati per ricostituire il pool.
Ma è veramente così o bisogna comunque configurare qualcosina in gestione disco una volta montato fisicamente e formattato (o magari ci pensa lo stesso windows a formattarlo). In qualche modo credo bisogna "indicare" che il nuovo HD devo andare a far parte del pool.
Potete chiarirmi le idee?
Grazie
 

Vizard

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PSU
Sharkoon SilentStorm Cool Zero 650W
Case
Fractal Node 304
OS
Win 11 Pro 64Bit
Il Raid (di qualsiasi "numero") per funzionare ha bisogno di "qualcosa" che lo gestisca, per questo ragione si possono distinguere "tipologie" di raid:
- RAID HARDWARE
- FAKERAID
- RAID SOFTWARE
I RAID HARDWARE hanno, appunto, hardware dedicato che si occupa di tutte le operazioni che riguardano lo stesso. Quindi hanno un "processore" dedicato e della RAM dedicata (in genere sono schede aggiuntive con quei componenti saldati).
I FAKERAID sono quelli "creabili" dai bios delle schede madri e "sfruttano" la potenza di calcolo del processore installato e la RAM di sistema.
I RAID SOFTWARE sono raid creati via "programmi" appositi ed anche questi sfruttano, ovviamente, la potenza di calcolo del processore installato e la RAM di sistema.

A livello di comportamento, i migliori sono quelli hardware (non impattano minimamente sulle prestazioni del sistema). I FAKERAID sono qualcosa di molto "casalingo", ma sono da preferire ai raid software sotto windows (sotto linux invece si comportano meglio quelli software che i FAKERAID).

Fatta questa premessa, in caso di "morte" di un disco in RAID 5/6 (indipendentemente da come viene creato) si dovrà sostituire il disco "morto" con uno di dimensioni pari o superiori e quindi effettuare l'operazione necessaria a "ricostruire" i dati sul nuovo disco (questa operazione è da lanciare dal sistema di gestione del raid, quindi varia a seconda del "tipo/sistema" di raid), non è quindi "automatica" in se, ma una volta detto al "sistema RAID" che quel nuovo disco va a sostituire il disco vecchio/morto, questo provvederà a "ricostruire" i vecchi dati sul disco nuovo a partire dai dati di parità che si trovano sugli altri dischi. Tale operazione può rivelarsi lunga, e visto che stressa l'hardware coinvolto potrebbe causare altri danni (verranno letti dati da tutti i dischi "sopravvissuti" per ricreare i dati persi che erano sul disco morto). Per questo ritengo poco sensato il RAID 5/6 in ambito casalinigo visto che si difficilmente si utilizza hardware pensato apposta per lo questo scopo.

Ad eccezione del RAID 0 (che ha lo scopo di aumentare le prestazioni delle unità di memorizzazione a discapito della sicurezza dei dati contenuti), i RAID hanno senso in caso di "continuità di servizio" (ossia se si rompe un disco posso continuare a lavorare coi dati, magari a "prestazioni" ridotte, ma comunque posso lavorarci), quindi a livello "casalingo credo siano poco sensati.

A livello casalingo ha senso il backup su unità esterna (disco esterno/DVD/Pennino USB/BluRay/qualsiasi altro supporto esistente).

A quale scopo vorresti utilizzarlo???
 
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jeyhw

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Il Raid (di qualsiasi "numero") per funzionare ha bisogno di "qualcosa" che lo gestisca, per questo ragione si possono distinguere "tipologie" di raid:
- RAID HARDWARE
- FAKERAID
- RAID SOFTWARE
I RAID HARDWARE hanno, appunto, hardware dedicato che si occupa di tutte le operazioni che riguardano lo stesso. Quindi hanno un "processore" dedicato e della RAM dedicata (in genere sono schede aggiuntive con quei componenti saldati).
I FAKERAID sono quelli "creabili" dai bios delle schede madri e "sfruttano" la potenza di calcolo del processore installato e la RAM di sistema.
I RAID SOFTWARE sono raid creati via "programmi" appositi ed anche questi sfruttano, ovviamente, la potenza di calcolo del processore installato e la RAM di sistema.

A livello di comportamento, i migliori sono quelli hardware (non impattano minimamente sulle prestazioni del sistema). I FAKERAID sono qualcosa di molto "casalingo", ma sono da preferire ai raid software sotto windows (sotto linux invece si comportano meglio quelli software che i FAKERAID).

Fatta questa premessa, in caso di "morte" di un disco in RAID 5/6 (indipendentemente da come viene creato) si dovrà sostituire il disco "morto" con uno di dimensioni pari o superiori e quindi effettuare l'operazione necessaria a "ricostruire" i dati sul nuovo disco (questa operazione è da lanciare dal sistema di gestione del raid, quindi varia a seconda del "tipo/sistema" di raid), non è quindi "automatica" in se, ma una volta detto al "sistema RAID" che quel nuovo disco va a sostituire il disco vecchio/morto, questo provvederà a "ricostruire" i vecchi dati sul disco nuovo a partire dai dati di parità che si trovano sugli altri dischi. Tale operazione può rivelarsi lunga, e visto che stressa l'hardware coinvolto potrebbe causare altri danni (verranno letti dati da tutti i dischi "sopravvissuti" per ricreare i dati persi che erano sul disco morto). Per questo ritengo poco sensato il RAID 5/6 in ambito casalinigo visto che si difficilmente si utilizza hardware pensato apposta per lo questo scopo.

Ad eccezione del RAID 0 (che ha lo scopo di aumentare le prestazioni delle unità di memorizzazione a discapito della sicurezza dei dati contenuti), i RAID hanno senso in caso di "continuità di servizio" (ossia se si rompe un disco posso continuare a lavorare coi dati, magari a "prestazioni" ridotte, ma comunque posso lavorarci), quindi a livello "casalingo credo siano poco sensati.

A livello casalingo ha senso il backup su unità esterna (disco esterno/DVD/Pennino USB/BluRay/qualsiasi altro supporto esistente).

A quale scopo vorresti utilizzarlo???

Lo scopo? Al momento solo per puro interesse e sperimentazione.
Se il raid 5 ha poco senso in ambito casalingo (infatti ora utlizzo un HD esterno con un software di sincronizzazione dati che lancio quando ritengo sia il momento di fare un backip o aggiornare i dati sull'HD esterno) , un raid 1 ne avrebbe di più?

Ho un pc in più e vorrei provare a fare un raid (raid 0 e poi magari un raid 1). A proposito si può fare un raid 0 anche con lo stesso HD dove è installato windows o è solo per gli HD dati a parte?

Visto che spesso ho installato sui pc che ho avuto vari distro Linux mi piacerrebbe anche utilizzare un raid sotto questo sistema prima o poi.

Comunque non ho capito bene cosa si fa sotto Windows 10 in caso si renda necessario sostituire un HD che faceva parte di un raid. (0,1 o 5 che sia).
Grazie
 
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r3dl4nce

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Raid nei computer desktop non serve a niente, il raid si usa per mantenere la continuità operativa in caso di guasto di un hard disk in apparati server, nas, ecc.
Se il tuo è solo interesse per provare, fai un raid con btrfs e zfs sotto Linux, raid 1 con 2 dischi, però considera che con il raid si perdono prestazioni, almeno in scrittura, infatti si consiglia raid 10 per avere più dischi su cui bilanciare i carichi di lettura / scrittura.
Il fakeraid delle schede madri consumer ignoralo completamente, il mirroring dei dischi di Windows è l'equivalente di un raid 1 ma in passato mi ha dato vari problemi (dischi disallineati)
In caso di guasto di un hdd del raid, nel caso di controller hardware, di solito è prevista la funzione hot swap, ovvero senza spengere l'apparato (server/nas/ecc) rimuovi il disco guasto e inserisci il nuovo disco, il controller lo riconosce e attiva le procedure di allineamento del disco con i contenuti.
 
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jeyhw

Utente Attivo
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Raid nei computer desktop non serve a niente, il raid si usa per mantenere la continuità operativa in caso di guasto di un hard disk in apparati server, nas, ecc.
Se il tuo è solo interesse per provare, fai un raid con btrfs e zfs sotto Linux, raid 1 con 2 dischi, però considera che con il raid si perdono prestazioni, almeno in scrittura, infatti si consiglia raid 10 per avere più dischi su cui bilanciare i carichi di lettura / scrittura.
Il fakeraid delle schede madri consumer ignoralo completamente, il mirroring dei dischi di Windows è l'equivalente di un raid 1 ma in passato mi ha dato vari problemi (dischi disallineati)
In caso di guasto di un hdd del raid, nel caso di controller hardware, di solito è prevista la funzione hot swap, ovvero senza spengere l'apparato (server/nas/ecc) rimuovi il disco guasto e inserisci il nuovo disco, il controller lo riconosce e attiva le procedure di allineamento del disco con i contenuti.

In effetti se non sbaglio avrei potuto provare ZFS quando avevo un NAS "fatto in casa" installando su un pc NAS4Free (che adesso pare si chiami diversamente) un sistema fork di freeNas.
Comunque ho capito il tuo punto di vista. Ribadisco però che al momento era a solo titolo di interesse.
Grazie
 

r3dl4nce

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Ma infatti se vuoi fare qualche prova, fai benissimo. Ti provi qualche raid software da Linux con btrfs o zfs, rimuovi un disco, lo aggiungi, verifichi il raid, provi sia raid 1 che raid 5 che raid 10, fai qualche test di velocità con fio, ecc
Tutte esperienze interessanti.
 
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Lo scopo? Al momento solo per puro interesse e sperimentazione.
Se per sperimentazione allora vai tranquillo e fai tutte le prove che vuoi, ovviamente su un sistema che non contenga dati importanti!
Se il raid 5 ha poco senso in ambito casalingo (infatti ora utlizzo un HD esterno con un software di sincronizzazione dati che lancio quando ritengo sia il momento di fare un backip o aggiornare i dati sull'HD esterno) , un raid 1 ne avrebbe di più?
L'unico raid che aveva senso in ambito casalingo era il RAID 0 che di raid ha solo il nome visto che RAID = Redundant Array of Independent Disks" ovvero insieme ridondante di dischi indipendenti (tratto direttamente da WIKIPEDIA) che pur essendo chiamato RAID non ha dischi ridondanti. Il RAID 0 aveva un minimo senso perché aumentava molto le prestazioni dell'unità di archiviazione (in pratica mettevi 2 dischi magnetici che scrivevano o leggevano "in parallelo", arrivando quasi a raddoppiare le prestazioni rispetto al disco singolo). Con l'avvento degli SSD la cosa ha avuto sempre meno senso ed ora (che gli SSD hanno prezzi "umani") effettuare un RAID a livello domestico è davvero un nonsense.
Ho un pc in più e vorrei provare a fare un raid (raid 0 e poi magari un raid 1). A proposito si può fare un raid 0 anche con lo stesso HD dove è installato windows o è solo per gli HD dati a parte?
Windows (ed immagino anche linux) può essere tranquillamente installato su un sistema RAID. Nel caso di Windows è possibile caricare i driver RAID durante l'installazione dello stesso. In pratica crei il RAID prima di installare Windows, durante l'installazione fai caricare a Windows i driver RAID in modo che Windows possa leggerti l'"unità"(l'array) creata come se fosse un normale disco e quindi procedi con l'installazione.
Visto che spesso ho installato sui pc che ho avuto vari distro Linux mi piacerrebbe anche utilizzare un raid sotto questo sistema prima o poi.
Non ho esperienza diretta con Linux quindi non so che dirti (in ogni caso non credo che procedura sia molto differente rispetto all'installazione di Windows)
Comunque non ho capito bene cosa si fa sotto Windows 10 in caso si renda necessario sostituire un HD che faceva parte di un raid. (0,1 o 5 che sia).Grazie
Qua concordo con @r3dl4nce , semplicemente sostituisci il disco ed effettui la procedura di ricostruzione dalla schermata di gestione del RAID (come scritto prima ogni sistema RAID è differente nelle procedure, ma le operazioni da eseguire sono le stesse). Che sia un RAID, un FAKERAID o un RAID SOFTWARE poco importa, concettualmente il discorso è quello (oramai si fa tutto con procedure guidate).
 
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jeyhw

Utente Attivo
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Grazie ragazzi per le risposte
Un'ultima curiosità.
Per ipotesi, se avessi su un HD sia windows e linux (ovviamente in due partizioni separate e in dual boot) e volessi fare diciamo con Windows un raid su 2 o 3 diversi HD (solo per i dati) installati sullo spesso pc, come li vedrebbe linux quei dischi? E nel caso inverso?
Grazie ancora
 

r3dl4nce

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Il mirroring fatto da Windows usa i dischi dinamici e non sono sicuro venga visto da Windows.
Il raid da Linux con btrfs o zfs non ha supporto sotto Windows
 
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In pratica i dischi sarebbero inutilizzaili dall'altro sistema se ho capito bene.
Grazie
Ni, dovresti utilizzare un sistema "terzo" (es hardware raid) che si interponga tra i 2 sistemi operativi. Utilizzando un RAID HARDWARE (o al limite se proprio vuoi limitarti a testare la cosa potresti accontentarti del FAKERAID della scheda madre) che si "avvia/attiva" tra l'avvio del pc e quello del sistema operativo rendendo possibile la lettura dell'array RAID da parte di qualsiasi sistema operativo avvii (a patto che il sistema operativo in questione sia dotato dei relativi driver e che il file system utilizzato sull'array RAID sia compatibile con lo stesso SO).

Un appunto prima dell'esempio sotto : quando crei un array RAID (sia esso di tipo hardware/fakeraid/software) i dischi vengono "visti/gestiti" dal sistema operativo come una singola unità fisica ed il controller RAID (sia questo un hardware o un software) si occupa di "smistare / spezzettare / ricomattare" i comandi di scrittura/letture tra i vari rischi dell'array.

Ritornando all'uso di un array RAID "condiviso" tra windows e linux potresti usi una Scheda PCI-e RAID (ATTENZIONE le schedine che trovi sotto i 100€ nella maggior parte dei casi sono poco più che giocattili) oppure (visto che il tuo è più "voglia di capire come funziona" che vera necessità) potresti accontentarti del FAKERAID della scheda madre per creare un array RAID (esempio RAID 5 con 3 dischi).
Avvii windows ed installi su questo i driver per il "riconoscimento" della scheda (o del FAKERAID della scheda madre) e del relativo array RAID creato. Quindi inizializzi l'array con un file system leggibile anche da LINUX (NTFS o EX-FAT??? non ti so dire, ti conviene chiedere in sezione Linux) e quindi avvii LINUX e gli fai riconoscere la scheda PCI-e ed il relativo array RAID creato da questa.

Così facendo dovresti riuscire ad utilizzare il RAID su entrambi i SO.
 
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dirklive

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HDD
troppi
vorei aggiungere solamente che in ambito casalingo, far gestire un raid complesso come un liv 5 senza controller dedicato è una cosa con poco senso, ciò che si trova implementato nella stragrande maggioranza delle mainboard, va più che bene per un mirror o un performance (raid 0) La cosa si complica per gestire il calcolo di parità con un raid complesso, il tutto graverebbe sul sistema dando prestazioni penose.
il "minimo sindacale " per un raid livello 5 con o senza disco di spare, è di affidarsi ad un controller con processore e ram on board, ti cito LSI, Adaptec, IBM tanto per farti alcuni nomi.

Premesso ciò la domanda che sorge spontanea in ambito casalingo è: con il costo ne vale la pena?
La risposta più che ovvia è: NO
 
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r3dl4nce

Utente Èlite
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Ma per farlo a livello di sperimentazione, come diceva L'OP, tutto va bene.
Ovviamente in un sistema in produzione è ben diversa la questione. Anche solo per un homelab sarebbe da valutare raid si/no, che tipo, che dischi, ecc
 
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