Quanto costa produrre componenti hardware?

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_Dek_

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salve a tutti , oggi mi è venuto, così tutto d'un tratto, un dubbio....
quanto spendono le nostre AMATISSIME- cit. necessaria ) Case produttrici di componenti hardware per produrre il componente stesso?
quanto ci guadagnano al netto di tasse,ecc... ?molto probabilmente cambia da componente a componente e da marchio a marchio ma mi piacerebbe avere anche solo un idea di quello che spendono , ovviamente al lordo di tutto ( manodopera, ecc.. ecc.. )
grazie in anticipo a chiunque possa aiutarmi!
 
Domanda interessante, risposta difficile.

I margini di profitto di chi costruisce componenti elettronici e' molto ridotto, a meno di non essere grandi aziende che si possono permettere di ordinare componenti in grande scala e quindi abbassarne il prezzo di acquisto. Per esempio, se costruisco una cpu la pago diciamo mille euro. La faccio costruire da una azienda specializzata me la fa pagare cinquecento. Ma se ne ordine milioni, allora il costo di produzione crolla a un centinaio di euro (numeri a caso, tanto per fare una idea)

Per esempio, si e' calcolato che un iPhone a Apple costa 200 dollari, tra componenti e produzione, il che' e' un margine enorme di profitto, ma e' una situazione limite, Microsoft per riuscire a vendere la XBox e' costretto a metterla sul mercato a un prezzo inferiore al suo costo.

Il costo di produzione e' facile da stimare (vedi per esempio i siti come ifixit), ma il costo totale e' un altro paio di maniche. Capire quanto costa il R&D per esempio. Si sa quanti ingegnieri e ricercatori lavorano in una azienda, ma non si sa quanto vengono pagati e quanto tempo lavorano su un progetto invece di un altro. Non si sa quanti soldi la azienda abbia pagato per comprare eventuali diritti di copyright, o quanto abbia pagato avvocati per ottenere i propri copyright. Le spese legali sono enormi e non facili da stimare visto che molti avvocati lavorano a "tempo" e non a contratto. Poi ci sono tutte le spese logistiche di una azienda, chi paga lo stipendio delle persone delle pulizie, della bolletta elettrica, e le tasse?
 
@Andretti60 , grazie mille della risposta molto esaustiva! Sinceramente mi sembra stranissimo che la Xbox costi a microsoft più di quello a cui la vendono.. ma non metto in dubbio che sia vero!
Immaginavo, ed é facile immaginare che i costi legali siano altissimi !
 
Ultima modifica:
E' praticamente impossibile risponderti senza avere accesso diretto alla contabilità industriale della singola società.
Anche il concetto di "costo di produzione" non è semplice da definire... ad esempio, i costi di ricerca e sviluppo li includiamo o no? I costi di logistica e trasporto? Tasse e dazi?

Certo, se partiamo da un modello basilare di Direct Costing (imputazione dei soli costi variabili e diretti), probabilmente un i7-6700K costa 50/60euro... però, se dovessimo passare ad un sistema di Full Costing Industriale (costi variabili di produzione, costi fissi diretti, R&D, marketing e pubblicità, etc.), allora il costo potrebbe tranquillamente raddoppiare. Infine, se scegliessimo di passare al Full Costing Aziendale, quindi imputando al prodotto la sua parte di costi generali, oneri, etc., il costo potrebbe triplicare.

Anche nel caso di Apple (che non produce praticamente nulla in quanto è tutto esternalizzato) il calcolo sarebbe tutt'altro che semplice. Basti pensare al piano di sconti che avrà sicuramente concordato con i propri fornitori e tale per cui, all'aumentare dei volumi, il costo dei componenti tende a scendere.

Morale: delle stime si possono fare ma avere i dati reali richiederebbe calcoli veramente complessi che non si possono fare senza avere in mano la contabilità che, a sua volta, dev'essere strutturata in modo assai complesso.
 
grazie a tutti e due per le risposte fornitemi, ovviamente non mi interessa avere dati precisi ma solo una stima, un'idea!
 
E' praticamente impossibile risponderti senza avere accesso diretto alla contabilità industriale della singola società.
Anche il concetto di "costo di produzione" non è semplice da definire... ad esempio, i costi di ricerca e sviluppo li includiamo o no? I costi di logistica e trasporto? Tasse e dazi?

Certo, se partiamo da un modello basilare di Direct Costing (imputazione dei soli costi variabili e diretti), probabilmente un i7-6700K costa 50/60euro... però, se dovessimo passare ad un sistema di Full Costing Industriale (costi variabili di produzione, costi fissi diretti, R&D, marketing e pubblicità, etc.), allora il costo potrebbe tranquillamente raddoppiare. Infine, se scegliessimo di passare al Full Costing Aziendale, quindi imputando al prodotto la sua parte di costi generali, oneri, etc., il costo potrebbe triplicare.

Anche nel caso di Apple (che non produce praticamente nulla in quanto è tutto esternalizzato) il calcolo sarebbe tutt'altro che semplice. Basti pensare al piano di sconti che avrà sicuramente concordato con i propri fornitori e tale per cui, all'aumentare dei volumi, il costo dei componenti tende a scendere.

Morale: delle stime si possono fare ma avere i dati reali richiederebbe calcoli veramente complessi che non si possono fare senza avere in mano la contabilità che, a sua volta, dev'essere strutturata in modo assai complesso.

Grazie @LordNight,
hai illustrato benissimo i criteri di calcolo dei costi, vorrei semplicemente aggiungere qualcosa sul problema della "complessità", sul concetto di "attività" e sul metodo ABC, tutti elementi che sicuramente conoscerai molto bene :sisilui:
Attualmente nella maggior parte delle imprese la complessità ha un "costo" in quanto genera il fenomeno del cosiddetto "overhead", ossia l'aumento delle spese generali da controllare per poter eliminare quelle inutili, che non generano valore, mentre i costi diretti della manodopera hanno un "peso" sempre minore.
Considera che le attività di supporto rappresentano oggi oltre il 50% del costo totale mentre i costi della manodopera incidono per meno del 18% dei costi di produzione.
Cosa succede ?
Succede che la "vecchia" contabilità industriale, sviluppatasi quando i costi diretti (per materie prime e manodopera) erano prevalenti sui costi indiretti, non è più in grado di rispecchiare l'attuale realtà aziendale, caratterizzata da parti elevate di costi da imputare indirettamente rispetto ai costi diretti e da diversi processi produttivi e prodotti.
In particolare per quanto concerne i costi indiretti è importante una nuova "visione" orientata alle "attività", ossia alle cause che hanno generato i costi per singole attività e ai cosiddetti "cost driver" che ne hanno provocato la crescita.
E' fondamentale tenere conto della soddisfazione dei clienti e dell'azione della concorrenza, l'attenzione non è posta più sulle strutture "verticali" ma piuttosto sulle attività orizzontali :asd:
Ecco il motivo per cui si abbandona la logica del "direct costing" a favore di un calcolo "full costing" non basato però sui centri di costo e su basi di riparto ma sull'analisi delle attività e sul consumo delle risorse.
Il metodo ABC (activity based costing) parte proprio da questo: i costi sono generati dalle attività effettuate per ottenerli e per collocarli sul mercato.
Tutti i fattori, i cosiddetti "indicatori fisico-quantitativi" (ad es. il numero di ordini, il numero di spedizioni, il numero di setup e così via), che contribuiscono alla formazione dei costi indiretti sono chiamati "cost driver" (generatori di costo).
Andando a dividere il costo dell'attività per l'indicatore cost driver si ottiene in pratica il costo unitario del cost driver, cioè l'importo delle risorse "assorbite" da ciascuna unità di cost driver.
Si determina così la relazione causa-effetto tra il consumo di risorse e gli indicatori cost driver :asd:
A presto :ciaociao:
 
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