Qualcosa su di voi, che ruolo ha il gaming nella vostra vita?

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Comunque io ho cominciato relativamente tardi a giocare, sui 20 anni di età credo, e ho smesso abbastanza presto: avrò giocato "con la passione accesa" sì e no 10 anni poi la cosa non mi prendeva più come una volta. Quindi adesso solo qualche oretta di partita, occasionalmente.
Idem. Io avevo 19 anni quando mi comprai un Amstrad CPC 464. Poi passai all'Amiga (A500 e A4000), poi PC con Windows e dopo Linux dal 2009. Mi sono sempre piaciuti i giochi arcade, sportivi, shoot'em up. Mai stato un accanito giocatore, a me più che giocare piaceva programmarli i giochi, e comunque con il computer mi è sempre piaciuto fare di tutto. Su Linux ora, anche avendo giochi su Steam, da amante del tennis (Forza Jannik!) quando posso gioco sempre a Tennis Elbow 4 😀
 
I pc mi sono sempre piaciuti, da ragazzino feci un corso extra scolastico che mi ha depresso. Però la mania di smanettarci mi è rimasta
 
Dai...vi racconto la mia storia...sarà lunga, ma in questo momento non ho un caxxo da fare 🤣 🤣 🤣

Nato nel 1984, bambino irrequieto (ora che ho 40 anni posso dire che era legato alla necessità di avere sempre la mente impegnata), mia mamma sclerava (sono il primo di 3 figli)...mi portava fuori tutto il giorno e appena tornati a casa impazziva perché io non ero stanco e volevo ancora fare qualcosa...un bel giorno mia nonna che lavorava per la Philips a Zurigo, porta a mia mamma una "Philips Videopac" per noi bambini. Tutt'ora mia mamma parla di quel momento come una cosa che l'ha salvata, perché io non esistevo piu a casa, ero sempre li a giocare...ed avevo 4-5 anni. Da li in poi ho passato tutte le gen, NES, SNES, Sega, PS, Game Boy, Xbox...l'ultima console che ho preso era la Xbox One X.

Lato PC invece all'età di 12 anni mi sono costruito il mio primo PC e da li ero un PC gamer...cosa che ho abbandonato attorno ai 20 anni per tornare su console. Ora invece sono 5 anni che sono tornato a PC, offre un catalogo nettamente migliore per i miei gusti (rpg, gestionali ecc)

La cosa "simpatica" è che sono sempre stato bravo nei FPS, ho fatto parte di clan italiani (pc e xbox) che hanno anche vinto campionati, sono stato per breve periodo anche il cecchino della nazionale italiana di Ghost Recon per xbox...in FIFA 2005 che era li primo con il multiplayer, ero primo in classifica mondiale ed ero stato invitato a Londra per un torneo dei migliori 20 o 30 al mondo, il vincitore si portava a casa il premio di FIFA Interactive World Cup (lo stesso che veniva consegnato al giocatore professionista, simil pallone d'oro) e venivi premiato proprio dal giocatore neo eletto (quell'anno era Ronaldinho). Io non ci andai perché sarebbe stato tutto a spese mie e ai tempi costava caro viaggiare...la parte "simpatica" sta nel fatto che 20 anni fa se parlavi di queste cose in giro eri uno "sfigato"...oggi invece sei "dio" 🤣

Arrivando a oggi, gioco solo su PC e nulla di impegnativo lato multiplayer, ho 3 figli, il tempo è quello che è. La prima figlia è abbastanza negata coi videogiochi, finché si tratta di super mario ecc se la cava, gli ho comprato Pokemon Pikachu per la Switch ma dopo 1 ora l'ha mollato perché non capiva le meccaniche...diciamo che è brava se non ci deve ragionare sopra...la seconda invece (che è la mia fotocopia di carattere e stesso segno) è quella sulla quale nutro grosse speranze 🤣...se mi vede al PC vuole sempre salire in braccio e osserva attentamente cosa faccio, mi fa domande ecc (ha 4 anni)...speriamo...il 3° è un maschio ma è ancora troppo piccolo (2 anni).

Lato collezioni non ho nulla perché mai stato attratto...

Grazie della lettura :)
 
Scrivo volentieri in questo thread, così vi racconto la mia esperienza alla quale tengo molto. Sono passati quasi 35 anni, ma ricordi e sensazioni non hanno minimamente perso la loro freschezza. Ho scritto un botto, perdonatemi.

Classe 1982, gioco, tra alti e bassi, “ai videogiochi” probabilmente da sempre. Quand'ero piccolo mia madre lavorava nella bottega di frutta e verdura di mia zia, il classico negozio di quartiere di una volta, e ricordo sempre con affetto che mio nonno mi dava 200 lire e un “nocchino” ed io andavo al bar all’angolo a giocare al cabinato di turno.

Come la maggior parte dei miei coetanei, nelle sale giochi ci vivevamo. Per me, avevano la doppia funzione, sia per giocare che come punto di ritrovo di amici. Andavi lì e qualcuno che conoscevi c’era sempre. Fatto sta che in sala giochi vi ho trascorso tutta la mia adolescenza. Finché non è stata chiusa nel 2000, non c’era giorno che non ci andassi e che non pronunciassi la famosa frase “mi dai un gettone!”.

Per quanto riguarda i videogiochi da casa, il primo a cui ho giocato è stato Burger Time su Intellivision, ce l’aveva un mio cugino che ha 8 anni più di me. Poi venne, alla fine degli anni ‘90 il, che ve lo dico a fare, Nintendo e l’epoca di Super Mario. Ma non solo: Tetris, Zelda, Castlevania, Donkey Kong, Punch-Out!! e compagnia bella. Con un fratello più piccolo di tre anni, ci passavamo i pomeriggi interi, a Tetris ci giocava pure mia madre. Avevo anche un amico che aveva il Sega e, abitando vicini, spesso si giocava l’uno alla piattaforma dell’altro. Poi venne il Gameboy, rigorosamente in bianco e nero, e non so mai quante pile abbia cambiato.

Nel 1996, per seguire il trend, chiesi a mio madre se “per Natale” mi avrebbero potuto regale la Play Station 1. Lui, che al tempo non sapeva nemmeno la differenza tra un mouse ed una tastiera, mi disse di no e volle comprarci, a me e a mio fratello, un PC. Nessuno in famiglia mia sapeva niente in materia di personal computer, io non avevo avuto mai esperienze su Commodore o Amiga ed ancora oggi, ignoro il motivo per cui mio padre volle fare quella scelta. Forse seguì una sorta di sesto senso e per la bellezza di 3 milioni e 600 mila lire del vecchio conio in 36 comode rate, portammo a casa un Intel486 DX4 100MHz, 4MB di Ram, lettore 4x, Scheda Soundblaster, monitor e stampante Epson.

Alla fine fu una scelta decisiva, perché pur non avendone fatto un lavoro (ho studiato altro), l’interesse per i computer vi è sempre stato ed anche se oggi ci sono mezzi alternativi come smartphone e tablet il “mi metto al computer” e sempre uno dei miei passatempi preferiti.

Questo preciso ricordo può essere racchiuso in una frase: “EA Sports, it's in the game". Scoprì Fifa96 e la Elettronics Arts divenne la Disney della mia adolescenza. Con un fratello più piccolo, le partite 1vs1 non si contavano nemmeno! Dopo un infelice FIFA97, del quale ricordo solo il campo indoor, venne il titolo alla quale sono più legato in assoluto: FIFA98. Dovetti ipotecare le paghette di anno per fare un upgrade del PC, passando dal 486 al glorioso Pentium. Song2 scandiva i miei pomeriggi dopo scuola insieme alla Francia con la sua rosa multietnica e la rocciosa Croazia a fare da outsider. Mi prestarono anche Championship Manager (credo fosse la stagione 99/00), distribuito in Italia con il nome “Scudetto” ma fu con PC Calcio 7 ed il mitico Newcastle, che trovai la vera realizzazione sotto il profilo “tecnico - tattico”. Oltre a Fifa però c’erano anche altri giochi che ricordo con piacere: Theme Park, Mist, Duke Nukem 3D, Alone In The Dark, Age Of Empires II, Half Life.

Arrivati nell’estate del 1999 trovai una ragazza e insomma, il resto scrivetelo voi; io ci metto che mi sostanzialmente mi vietava qualsiasi forma di tempo libero. Con un colpo di reni in extremis, nell’inverno del 2000 decisi di comprarmi un nuovo pc ma mi rifilarono un assoluto bidone! Non ricordo nemmeno le caratteristiche, ricordo solo che aveva un Athlon come processore. Ebbe un sacco di problemi sin da subito, al tempo avevo la testa su altro e piano piano divenne solo un computer casalingo. Per la cronaca, di AMD ho sempre avuto una pessima opinione ma abbiamo fatto pace solo qualche anno fa quando ho comprato il 3700X per lavoro.

Credo fosse il 2003, inaspettatamente mio fratello si presentò a casa con una Play Station 2 (ancora non è dato da sapere come riuscì a procurarsela) e finalmente tornano i fasti degli anni ‘90. Solo che questa volta non ci fu più Fifa bensì Pro Evolution Soccer 3! Anche qua, stessa storia; ci facevamo la nostra squadra personale, con tanto di giocatori storici e via di partite da 30 minuti. Comprammo anche Pro Evolution Soccer 4, ma lui si fidanzò con una ragazza che studiava fuori città e anche lì, non era più tempo di giocare. La mia seconda carriera videoludica finisce qui.

Nel frattempo, oltre che essere fisso in giro e godermi un po’ di gioventù, iniziano a germogliare due passioni che tuttora coltivo e che non accennano a svanire. La prima è la musica, la seconda è la lettura. Ma il pc di cui sopra cede e ad inizio 2009 sono costretto a cambiarlo. Metto mano al portafogli e prendo un bel E8400 con una Sapphire 4850. Stavolta il pc è quello giusto, va che è una bellezza ma io, salvo giusto un Batman Arkham Asylum, mi infilo nei soliti titoli sportivi, ovvero Football Manager, dal 2009 al 2012. Mi diverto, concludo diversi campionati, di tempo libero ne avevo tanto, nel frattempo conosco quella che è al momento mia moglie, ed avrei potuto svariare anche su altri titoli, ovvero la base che mi manca adesso. Ma niente, calcio e giochi di guida. Alla lunga il discorso “gaming” cade nel dimenticatoio, un po’ per decadenza hardware un po’ perché non voglio togliere spazio sia alla musica che alla lettura. Anche quando cambio sia casa che pc, quest’ultimo è in configurazione “di base”. Nata la prima figlia (2018) vengo anche sfrattato dalla mia piccola stanza, lockdown ed altra figlia (2020) fanno il resto.

Invecchiando, anche con una riunione condominiale nelle orecchie, finivo spesso per addormentarmi e il caso volle che una sera un mio amico a cena mi fece vedere Call Of Duty Mobile. Guardandomi un po’ intorno trovai un simpatico gioco di carte: Hearthstone. Boom! Fu amore e pacchetti comprati a prima vista. Ci giocavo su tutto quello che era capace di farlo girare, dal tablet, al cellulare, al pc da lavoro. Deck, tornei, espansioni, classifiche, seguivo tutto quello riguardava il gioco. La sera, nane a letto, cuffie e vai di Classificata standard!

Il sacro fuoco era stato acceso. Era il periodo dello shortage di tutto ciò che era elettrico, ma un giorno faccio il passo decisivo e dopo aver letto la recensione di @crimescene trovo una Series S a poco meno di 300 euro da Euronics, (Pasqua 2022). Non sapevo niente di Games Pass (che mantengo tutt’ora), store digitali e quant'altro, ero indietro di dieci anni, oltre a non aver mai avuto una consolle verde crociata. Nelle prime battute ho fatto un po’ di fatica perché dovevo capire bene cosa giocare e cosa no, sono un Senza Mani pauroso e poco reattivo. Ho provato diversi giochi anche senza finirli, ma piano piano sono riuscito a finire la trilogia di Mass Effect, The Witcher 3, Diablo 2 e Diablo 3, Batman Arkham Night.

Alla fine del 2024, posso dire che “il mio addestramento è completo” e, grazie anche ai vostri consigli sono riuscito a piazzare in casa una 4070 Super e un 27” in QHD. Devo solo stare attento a non essere prigioniero dell’hardware, cercando di aggiornare il pc con criterio, anche un pezzo alla volta. E se proprio non ci si fa, ci può pur sempre rifugiarsi nel mondo console.

So i miei limiti (i due Hellblade sono stati una tortura), cerco di non accumulare troppi prodotti e di comprare i giochi solo quando so che voglio giocare quel titolo; seguo le nuove uscite ma non mi faccio prendere dalla frenesia di giocare tutto e subito. E’ un sistema che applico anche ai libri (la musica è diversa, in un oretta un disco te lo ascolti) anche perché controvoglia metto in pausa il gioco che sto giocando. Al momento in cui sto scrivendo ho finito Phantom Liberty e, con quasi 100 ore di gioco, mi appresto a finire la storia principale. L’avevo messo “in pausa” perché volevo giocare il DLC di Starfield e Black Ops 6 alla sua uscita. Ma è un'eccezione. Hearthstone alla fine a malincuore è stato abbandonato, perché alle fine tra missioni giornaliere, settimanali, espansioni, buff e nerf diventa un lavoro. Lo stesso vale per i GAS o i giochi stagionali: voglio essere libero di giocare cosa e quando voglio, avere un appuntamento “perchè inizia la stagione” non mi va. Idem per i giochi troppo ripetitivi: ho apprezzato tantissimo Diablo IV ma uccidere mostri grossi per prendere dell’equipaggiamento per poter uccidere mostri ancora più grossi proprio non mi va.

Cerco giochi che mi raccontino storie (ho trovato straordinari Immortality, Her Story, Detroit Become Human, Red Dead Redemption 2), i prodotti con morte e distruzione mi attirano ma mi inquietano e alla lunga mi fanno venire la voglia di buttarmi dentro ad un innocuo sportivo oppure a dei gestionali, ma siccome costruisco cose tutto il giorno, fare nazioni, città o ospedali alla lunga mi annoia. Cerco sempre di conservare un lato romantico dei giochi, i difetti li guardo, ma a meno che non penalizzino troppo il gioco, fanno parte dell’esperienza, non mi rifugio in troppo tecnicismi o guardo troppo il pelo nell’uovo. Ho troppi titoli datati che vale la pena recuperare per poter essere stucco.

Il tempo è quello che è, un ora e mezza la sera, a volte due, qualche ora in qua e là nel week end ma va bene così. Cerco di mantenere un equilibrio con tutto quello che mi piace fare, ma se la sera a mia moglie serve il computer per lavorare, mi metto a scrivere un po’ di ciò che gioco, leggo o ascolto (la tv no, dormirei all’istante) senza fare troppi drammi. E’ un interesse che ho riscoperto con piacere, vedo che mi mantiene “giovane”, da una parte mi mantiene nel mondo della tecnologia, dall’altra, essendo spesso contenuti transmediali, ho spesso rimandi a fumetti, serie tv o al mondo della lettura in generale. Sono andato anche agli ultimi quattro Lucca Comics e alle ultime Milan Games Week, così giusto per ritagliarmi una giornata diversa.

A miei amici dei videogiochi non è mai fregato niente, a mia moglie gli viene la nausea dopo cinque minuti, ho due figlie femmine. Ma credo che questa sia la via (cit.)​
 
Anno 1992 ma grazie a mio fratello mi sono avvicinato al mondo delle console quasi subito con lo snes e poi con la ps1 che comprò lui. Il primo gioco che ho amato è stato super mario world per lo snes e poi final fantasy 8 su ps1. Poi ho virato sul mondo degli fps passando al pc con modern warfare 1 e ho continuato sulla saga di call of duty (passando però per molti giochi ad esempio fifa, tekken) intervallando pc e playstation. Di console sony non ne ho persa una, passando dalla ps1 alla ps5.
Ad oggi gioco quasi sempre ai battle royale: quasi sempre ad apex legends o al massimo warzone.
Per il resto convivo con la mia ragazza e per fortuna per il momento un paio di orette al giorno riesco ancora a giocarle (tornando da lavoro alle 21 di sera e non lavorando la mattina).
 
Che ruolo ha il gaming nella mia vita?

E' parte della mia vita

I giochi sono una forma di arte, come qualsiasi altra arte può piacere o meno, nella mia vita hanno da sempre avuto un ruolo, importante, perché così come ogni forma di arte riesce a dare delle emozioni e a farti sentire in uno stato di animo, a comunicare un pensiero, a volte a esorcizzare o a vivere una paura o anche semplicemente per passare il tempo.
 
Dimenticavo le serate passate a giocare ad Hungry Horace! Con il fido C64, oltre ad inventarmi livelli "semplificati per "vincere facile"!
 
Ciao, mi chiamo Liupen e ho 55 anni (ma Blume è più vecchio!).

Chi ha detto Space Invaders?!! 🤣

Ce ne sono stati 3 o 4 di cui non ricordo il nome ma ricordo volentieri le sfide con gli amici in sala giochi... specie mio cuggggino Paolo.
Però era solo un modo per divertirsi con gli amici, nessuna passione per il gaming.

Come figlio unico, carattere chiuso, la mia passione era leggere; fantasy, fantascienza, gialli (condivisi questi ultimi con la mia mamma).
Tanta tv...stesso filo conduttore.
Ero rimasto affascinato dai Librogames... penso siano stati poi quelli a rimanermi e a costituire l'inizio.
Ne ho penso un centinaio.


Ho avuto il mio primo pc per lavorare alla tesi, quindi mooolto tardi.

Un paio di pc dopo mi hanno regalato il primo videogioco... e, niente

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"La ragazza mi ha lasciato, è colpa mia....."

Voi che mi capite...che vita grama quella del gamer, era più facile diventare calciatore! 🤪

No, non è sempre andata così. Diciamo che da sposato mi sono fatto nuovamente un pc (superando il fatto che già ci stavo e stò 8 ore davanti ad un altro per lavorare).

Craccavo giochi e ora compro giochi che possano avere una bella grafica, meglio se moddabili, ma irrinunciabile per me e che abbiano una storia in cui possa immergermi... se no passo oltre.
Essendo molto esigente, ci metto un casino a scegliere e acquistare, insomma io ho iniziato con il dvd nelle custodie e la scelta si faceva con calma leggendo il dietro di copertina 😬

Tra l'altro frequentando questo forum anche il pc stesso è diventato hobby.
 
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