Provisioning su SSD

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Tiger99

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C'è una cosa che non mi è proprio chiara sulla gestione del "provisioning" di un disco SSD.
Si dice che viene lasciato riservato un 10% cosicché in caso di necessità venga recuperato questo spazio extra per colmare ciò che con il tempo è stato "bruciato" nel SSD.
Ma chi si occupa di questo recupero?
Un conto è se è il sistema operativo ad occuparsene, partizionando per intero un disco da 250 e ne formatta invece 225; un altro conto è se sono io a partizionare lo stesso disco da 250GB così da lasciare liberi 25GB, perché lavorerò sempre sui primi 225GB.

E nel caso di un SSD da usare come disco esterno?
 
Quindi che sia interno o esterno, va partizionato sempre con 10% libero.
Il che significa che con l'andare del tempo io vedrò le partizioni di lavoro allargarsi e lo spazio non allocato ridursi, giusto?
 
Quindi che sia interno o esterno, va partizionato sempre con 10% libero.
Il che significa che con l'andare del tempo io vedrò le partizioni di lavoro allargarsi e lo spazio non allocato ridursi, giusto?
L'OP è un po come una coperta corta... tirarla da una parte o dall'altra, ma c'è sempre un pezzo che manca.

Quindi che tu partizioni con un 10% in meno

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oppure che formatti tutto lo spazio disponibile - ssd con sistema operativo oppure ssd secondario, esterno, ecc - è uguale ai fini del risultato, che è permettere al controller di aver spazio per spostare i blocchi.

La spiegazione e che, a differenza degli hard disk il cui partizionamento equivale a spazio contiguo definito, per gli ssd è tutta una simulazione.
Gli ssd nascendo ben dopo gli hdd si sono dovuti adattare alla logica di struttura di questi ultimi, quindi memorizzano su pagine, che vengono organizzati in blocchi a cui corrispondo (per windows) i cluster logici. Windows dice che A e su un certo cluster, l'SSD lo va cercando su un blocco reale a cui ha assegnato delle coordinate: questa è la mappatura.

Quello che vedi nell'immagine sopra che ha creato windows, mettendo che il dispositivo sia un ssd, è fittizio. In realtà ogni cella in ogni parte dell'ssd è indifferentemente portatrice di dati o vuota e se a livello logico ci sono (vedi sopra) 93,15GB di spazio non allocato, nell'ssd ci saranno celle sparse ovunque, sempre diverse a far 93,15GB che costituiranno quel bacino fittizio di celle non utilizzate.

Quindi OP non è spazio/celle conservate "per dopo"
in caso di necessità venga recuperato questo spazio extra per colmare ciò che con il tempo è stato "bruciato" nel SSD.
virtualmente tutte le celle lo sono ed è anzi più importante che proprio NON ci siano celle meno consumate di altre: ne và della durata dell'ssd!

OP sono in ogni istante di vita dell'ssd, tot GB di celle non scrivibili dall'utente ma utilizzate dal controller per spostare i dati a seguito delle cancellature e riscritture dei dati stessi.


Puoi quindi ottenere l'obbiettivo di un OP, in maniera semplice, non riempiendo troppo l'ssd di tuoi dati.

Da piccolo giocavo a questo gioco, che ora non ho più visto

Non è forse simile a questo meccanismo che funziona un ssd e i suoi blocchi?

OP è far in modo che quella tessera mancante (l'OP) che permette lo spostamento delle altre, continui ad esserci. Dovesse venire a mancare... tutto si ferma.

PS. so che l'OP viene pubblicizzato come "se lo fai ti dura di più l'ssd", ma quello che ti ho scritto sopra è la ragione tecnica per cui esiste e per cui oggi gli SSD hanno un OP di fabbrica.
Riguardo il "se lo fai ti dura di più", capisci che se fosse vero non sarebbe una scelta, ci sarebbe e basta.
Quindi perchè lasciare la scelta se farlo o non farlo ti chiedi?
Chieditelo, perchè tanto la spiegazione arriva ?
Perchè i primi SSD avevano bisogno molto più di oggi di spazio libero, quindi veniva consigliato; ma come fai a dire direttamente ad una persona che compra nel 2013 un ssd da 60GB a 300€ che formattato ne avrà si è no 45GB??
Seconda cosa è che all'uscita degli SSD (piccoli SSD) eravamo abituati che gli hdd si riempivano fino all'orlo.
Terza e ultima, qualche ssd finiva in server quindi non c'era un controllo diretto del "oh my good, è pieno!"
Meglio allora creare un volume più piccolo con un OP e non ci si pensava più.

Spero di aver reso l'idea.
 
Ultima modifica:
L'OP è un po come una coperta corta... tirarla da una parte o dall'altra, ma c'è sempre un pezzo che manca.

Quindi che tu partizioni con un 10% in meno

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oppure che formatti tutto lo spazio disponibile - ssd con sistema operativo oppure ssd secondario, esterno, ecc - è uguale ai fini del risultato, che è permettere al controller di aver spazio per spostare i blocchi.

La spiegazione e che, a differenza degli hard disk il cui partizionamento equivale a spazio contiguo definito, per gli ssd è tutta una simulazione.
Gli ssd nascendo ben dopo gli hdd si sono dovuti adattare alla logica di struttura di questi ultimi, quindi memorizzano su pagine, che vengono organizzati in blocchi a cui corrispondo (per windows) i cluster logici. Windows dice che A e su un certo cluster, l'SSD lo va cercando su un blocco reale a cui ha assegnato delle coordinate: questa è la mappatura.

Quello che vedi nell'immagine sopra che ha creato windows, mettendo che il dispositivo sia un ssd, è fittizio. In realtà ogni cella in ogni parte dell'ssd è indifferentemente portatrice di dati o vuota e se a livello logico ci sono (vedi sopra) 93,15GB di spazio non allocato, nell'ssd ci saranno celle sparse ovunque, sempre diverse a far 93,15GB che costituiranno quel bacino fittizio di celle non utilizzate.

Quindi OP non è spazio/celle conservate "per dopo"

virtualmente tutte le celle lo sono ed è anzi più importante che proprio NON ci siano celle meno consumate di altre: ne và della durata dell'ssd!

OP sono in ogni istante di vita dell'ssd, tot GB di celle non scrivibili dall'utente ma utilizzate dal controller per spostare i dati a seguito delle cancellature e riscritture dei dati stessi.

Puoi quindi ottenere l'obbiettivo di un OP, in maniera semplice, non riempiendo troppo l'ssd di tuoi dati.

Da piccolo giocavo a questo gioco, che ora non ho più visto


OP è far in modo che quella tessera mancante che permette lo spostamento delle altre, continui ad esserci. Dovesse venire a mancare... tutto si ferma.

mi sono gustato ogni singola parola, spiegazione spettacolare con la nota nostalgica finale... forse in mansarda ho ancora quel gioco... che bello.?
 
PS. so che l'OP viene pubblicizzato come "se lo fai ti dura di più l'ssd", ma quello che ti ho scritto sopra è la ragione tecnica per cui esiste e per cui oggi gli SSD hanno un OP di fabbrica.
Riguardo il "se lo fai ti dura di più", capisci che se fosse vero non sarebbe una scelta, ci sarebbe e basta.
Quindi perchè lasciare la scelta se farlo o non farlo ti chiedi?
Chieditelo, perchè tanto la spiegazione arriva ?
Perchè i primi SSD avevano bisogno molto più di oggi di spazio libero, quindi veniva consigliato; ma come fai a dire direttamente ad una persona che compra nel 2013 un ssd da 60GB a 300€ che formattato ne avrà si è no 45GB??
Seconda cosa è che all'uscita degli SSD (piccoli SSD) eravamo abituati che gli hdd si riempivano fino all'orlo.
Terza e ultima, qualche ssd finiva in server quindi non c'era un controllo diretto del "oh my good, è pieno!"
Meglio allora creare un volume più piccolo con un OP e non ci si pensava più.

Spero di aver reso l'idea.



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Io ne ho adibito solo il 5%, in genere é spazio non allocato, quindi privo di formato.

Ma alla fine un SSD dura cosi tanti anni che alla fine lo cambi perché ti serve uno piú capiente.
 
Io ne ho adibito solo il 5%, in genere é spazio non allocato, quindi privo di formato.

Ma alla fine un SSD dura cosi tanti anni che alla fine lo cambi perché ti serve uno piú capiente.
Il discorso alla base... o all'inizio
L'OP è un po come una coperta corta... tirarla da una parte o dall'altra, ma c'è sempre un pezzo che manca.
è che OP o non OP, non è che l'OP tira fuori delle celle che prima non c'erano; le celle dell'SSD sono quelle e solo virtualmente sono messe da parte. Cioè avessi due ssd uguali e in uno ho 10 celle e creo un unico volume, mentre nell'altro ssd creo un volume da 8 celle e ne tengo 2 di OP, il controller mi andrà a scrivere sempre e comunque su tutte le celle per uniformare. La durata è sempre quella di 10 celle per un certo numero di scritture, che siano 10 oppure 8+2.

Quindi hai ragione. Inutile grandi % ma spazio libero ci deve essere ed è importante.

Piuttosto c'è una questione che riguarda lo spazio libero che è più importante (dipende dagli usi dell'SSD), ma il motivo è diverso.

Preso un nvme di questi ultimi. diciamo post 2019, hanno delle grandi cache di scrittura SLC di tipo dinamico.
Cioè quando serve scrivere tanti dati, l'ssd si organizza scrivendo con 1bit su celle che ne contengono normalmente 3 (le TLC appunto). 1bit è più veloce a scriversi.
L'SSD fa crescere questa cache in funzione della grandezza del file/dei files che gli diamo in pasto.
La cache di scrittura fà 3500 MB/s o 6500 MB/s (a seconda della generazione di ssd), quando si esaurisce, si scende a 1500-1700 MB/s (la velocità propria delle TLC di questa generazione).
Quindi chi usasse l'SSD per memorizzare grandi quantità di dati dovrebbe pensare con questi ssd di mantenere una quantità di spazio di OP o non utilizzata, sempre più alta in ragione di cosa scrive.
Stessa cosa gli SSD QLC che hanno celle lentissime in scrittura.
Comprando (per ora si può scegliere perchè tra qualche anno QLC is the way...) SSD QLC, se si vuole mantenere le scritture veloci occorre lasciare alla cache SLC tanto spazio.
Ma questo è un altro discorso.
 
L'OP è un po come una coperta corta... tirarla da una parte o dall'altra, ma c'è sempre un pezzo che manca.

Quindi che tu partizioni con un 10% in meno

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oppure che formatti tutto lo spazio disponibile - ssd con sistema operativo oppure ssd secondario, esterno, ecc - è uguale ai fini del risultato, che è permettere al controller di aver spazio per spostare i blocchi.

La spiegazione e che, a differenza degli hard disk il cui partizionamento equivale a spazio contiguo definito, per gli ssd è tutta una simulazione.
Gli ssd nascendo ben dopo gli hdd si sono dovuti adattare alla logica di struttura di questi ultimi, quindi memorizzano su pagine, che vengono organizzati in blocchi a cui corrispondo (per windows) i cluster logici. Windows dice che A e su un certo cluster, l'SSD lo va cercando su un blocco reale a cui ha assegnato delle coordinate: questa è la mappatura.

Quello che vedi nell'immagine sopra che ha creato windows, mettendo che il dispositivo sia un ssd, è fittizio. In realtà ogni cella in ogni parte dell'ssd è indifferentemente portatrice di dati o vuota e se a livello logico ci sono (vedi sopra) 93,15GB di spazio non allocato, nell'ssd ci saranno celle sparse ovunque, sempre diverse a far 93,15GB che costituiranno quel bacino fittizio di celle non utilizzate.

Quindi OP non è spazio/celle conservate "per dopo"

virtualmente tutte le celle lo sono ed è anzi più importante che proprio NON ci siano celle meno consumate di altre: ne và della durata dell'ssd!

OP sono in ogni istante di vita dell'ssd, tot GB di celle non scrivibili dall'utente ma utilizzate dal controller per spostare i dati a seguito delle cancellature e riscritture dei dati stessi.


Puoi quindi ottenere l'obbiettivo di un OP, in maniera semplice, non riempiendo troppo l'ssd di tuoi dati.

Da piccolo giocavo a questo gioco, che ora non ho più visto

Non è forse simile a questo meccanismo che funziona un ssd e i suoi blocchi?

OP è far in modo che quella tessera mancante (l'OP) che permette lo spostamento delle altre, continui ad esserci. Dovesse venire a mancare... tutto si ferma.

PS. so che l'OP viene pubblicizzato come "se lo fai ti dura di più l'ssd", ma quello che ti ho scritto sopra è la ragione tecnica per cui esiste e per cui oggi gli SSD hanno un OP di fabbrica.
Riguardo il "se lo fai ti dura di più", capisci che se fosse vero non sarebbe una scelta, ci sarebbe e basta.
Quindi perchè lasciare la scelta se farlo o non farlo ti chiedi?
Chieditelo, perchè tanto la spiegazione arriva ?
Perchè i primi SSD avevano bisogno molto più di oggi di spazio libero, quindi veniva consigliato; ma come fai a dire direttamente ad una persona che compra nel 2013 un ssd da 60GB a 300€ che formattato ne avrà si è no 45GB??
Seconda cosa è che all'uscita degli SSD (piccoli SSD) eravamo abituati che gli hdd si riempivano fino all'orlo.
Terza e ultima, qualche ssd finiva in server quindi non c'era un controllo diretto del "oh my good, è pieno!"
Meglio allora creare un volume più piccolo con un OP e non ci si pensava più.

Spero di aver reso l'idea.

@Liupen sono abbastanza sicuro della risposta ma preferisco comunque chiederti conferma, il firmware di un ssd completamente allocato su due partizioni non distingue tra queste nel gestire lo spazio libero per l'OP giusto? mi spiego con un veloce esempio, ssd 1tb con prima partizione da 100gb tutta occupata e seconda da 900gb con 200gb di spazio libero, l'ssd sposta i dati anche della prima partizione sfruttando i 200gb liberi della seconda?
 
@Liupen sono abbastanza sicuro della risposta ma preferisco comunque chiederti conferma, il firmware di un ssd completamente allocato su due partizioni non distingue tra queste nel gestire lo spazio libero per l'OP giusto? mi spiego con un veloce esempio, ssd 1tb con prima partizione da 100gb tutta occupata e seconda da 900gb con 200gb di spazio libero, l'ssd sposta i dati anche della prima partizione sfruttando i 200gb liberi della seconda?
Si esatto (sinteticamente).

Metti che invece sia come dici, cioè si comporti come un hdd.

Prima cosa non servirebbe una cpu apposta a fare il lavoro e l'ssd costerebbe decisamente meno.. ? ok ho cominciato dall'unico aspetto positivo.

Ogni cella in meno tolta dai giochi mi riduce la durata di vita dell'ssd:
Metti che la prima partizione da 5 celle venga sfruttata al massimo e la seconda (sempre 5 celle) pochissimo. in questo caso se le celle fossero (invento) nlc da sole 3 scritture e poi si esauriscono, io avrei un ssd che invece di durarmi: 10 celle x 3 scritture = 30 scritture totali mi durerebbe 5x3= 15 scritture.

Diciamo che in teoria il gioco del 15, funziona, ma c'è un problema che lo ostacola.
Tipo i file statici, cioè quei bit che una volta memorizzati tendono a rimanere lì per molto molto tempo.
Ad esempio il sistema operativo. I suoi file stanziali tolgono un po di celle al gioco del consumo distribuito.
Insomma quel (tuo esempio) 1000GB x 3000 scritture = 3.000.000 di GB di dati... è teorico, massimo. Ma fosse anche il 50% andrebbe ottimamente.

Confermo però quanto detto e... quasi capito

ssd 1tb con prima partizione da 100gb tutta occupata e seconda da 900gb con 200gb di spazio libero, l'ssd sposta i dati anche della prima partizione sfruttando i 200gb liberi della seconda?
inverti il modo di pensare, non vengono spostati i dati tra partizioni, ma proprio non ci sono partizioni a livello fisico sull'ssd! Tipo cella 1 il controller la nomina: 1,1,A perchè è la cella 1, della partizione 1 che contiene per il sistema operativo il dato A, e magari la cella vicina si chiama 2,3,F perchè è la cella due, della partizione 3 che contiene il tuo dato F.
Windows a livello logico (in gestione disco) te le farà vedere separate in 2, in queto caso almeno 3 partizioni come se fossero volumi completamente separati.

La formattazione, l'OP, tutte cose a livello di organizzazione logica che nell'ssd, il controller gestisce a livello superficiale mentre a livello più profondo organizza in: livellamento, garbage collection. cancellazione di pagine, scritture di blocchi, mappatura (o FTL), ecc
 
inverti il modo di pensare, non vengono spostati i dati tra partizioni, ma proprio non ci sono partizioni a livello fisico sull'ssd! Tipo cella 1 il controller la nomina: 1,1,A perchè è la cella 1, della partizione 1 che contiene per il sistema operativo il dato A, e magari la cella vicina si chiama 2,3,F perchè è la cella due, della partizione 3 che contiene il tuo dato F.
Windows a livello logico (in gestione disco) te le farà vedere separate in 2, in queto caso almeno 3 partizioni come se fossero volumi completamente separati.
Chiarissimo. Bravo ?
Grazie
 
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