- 340
- 47
- CPU
- Intel Core I7 6700k OC 4.5Ghz
- Dissipatore
- Corsair H115i
- Scheda Madre
- Msi z170 Gaming Pro Carbon
- HDD
- WD 1Tb + Crucial mx200 250GB
- RAM
- Corsair Vengeance 2*8 3000Mhz
- GPU
- Inno3d Gtx 1070 Ichill x4
- Monitor
- BENQ BL2420PT
- PSU
- Enermax Revolution x't II
- Case
- Anidees AI Crystal RGB
- OS
- Windows 10 PRO
Tutti gli impianti elettrici attaccati ad un unico salvavita sono un'unico impianto. L'interruttore magnetotermico è un dispositivo di sicurezza in grado di interrompere il flusso di corrente elettrica in un circuito elettrico in caso di sovracorrente; quest'ultima può essere causata da un utilizzo dell'impianto elettrico oltre i suoi limiti, ma senza la presenza di guasti imminenti (sovraccarico) oppure da un corto circuito. Ma è un interruttore lento. Si fa in tempo a morire se aspetti l'intervento del magnetotermico. Il salvavita è un interruttore differenziale che reagisce in un tempo molto piccolo che limita i danni ed appunto salva la vita ed è sensibile alle dispersioni di corrente verso terra. Non offre alcuna protezione da cortocircuiti e sovraccarichi. Perciò in un impianto elettrico devono esserci entrambi. Di solito per risparmiare gli elettricisti usano un solo salvavita ed un magnetotermico per ogni ramo interno dell'impianto elettrico. Di solito in ogni appartamento ci sono almeno 2 magnetotermici uno per le prese di cielo e le spine formato piccolo da 10A e un altro per il ramo forza motrice per le prese a passo grande da 16 A . La rete di cucina e bagno eventualmente sono ulteriormente sezionate da un altro magnetotermico. E' evidente che se attacchi le powerline a rami diversi dell'impianto la lunghezza dei fili si somma e può diventare anche molto differente e disperdere il segnale.
Quindi anche se attaccati a rami diversi dovrebbero comunque funzionare, ma ci potrei perdere in "prestazione" giusto? Se ti postassi una foto di questi interuttori ti potrebbe essere utile per aiutarmi?