DOMANDA Potenziare il segnale wifi di una struttura ricettiva

Kelion

Quid est veritas? Est vir qui adest
Utente Èlite
41,630
14,099
CPU
5600X
Dissipatore
Arctic Liquid Freezer 240
Scheda Madre
ASUS ROG STRIX B550-F GAMING (WI-FI)
HDD
1 SSD 1TB M.2 NVMe Samsung 970 Evo plus 4 HDD P300 3TB ciascuno
RAM
2x8GB Crucial Ballistix 3600 MHz
GPU
RTX 3060 Ti
Monitor
AOC 24G2U 144 Hz
PSU
EVGA G2 750W
Case
NZXT H510
Periferiche
Varie
Net
FTTC 100/30
OS
Windows 10, Debian 10
Se verrà concesso il passaggio dei cavi, l'opzione migliore resta quindi l'access point. Sono più propenso a montarne uno per piano, entrambi collegati al modem principale ma potrei anche montare uno switch per piano a cui collegare l'access point del piano superiore per accorciare il collegamento. Oppure è più performante il collegamento diretto al modem?
Magari con alimentazione PoE sicuramente per non avere problemi di alimentazione e poi ricorda che col wifi nelle strutture ricettive chi si collega deve essere identificato. Quindi o tramite Captive portal o password univoca generata all'atto dell'attivazione della scheda elettronica di accesso alla stanza se prevista.
 

F@bius

Utente Attivo
460
19
Magari con alimentazione PoE sicuramente per non avere problemi di alimentazione e poi ricorda che col wifi nelle strutture ricettive chi si collega deve essere identificato. Quindi o tramite Captive portal o password univoca generata all'atto dell'attivazione della scheda elettronica di accesso alla stanza se prevista.
Attualmente si collegano tutti al modem principale senza filtri.
 

Kelion

Quid est veritas? Est vir qui adest
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Periferiche
Varie
Net
FTTC 100/30
OS
Windows 10, Debian 10
Attualmente si collegano tutti al modem principale senza filtri.
  • i titolari di dati personali raccolti in forma elettronica (come ad esempio può essere una qualsiasi struttura ricettiva che raccolga i dati degli ospiti tramite il sistema WiFi) sono obbligati dal GDPR (entrato in vigore nel 2018), a mettere in atto tutte le misure idonee a proteggere tali dati con modalità specifiche nonché a gestire la raccolta e il trattamento degli stessi tramite sistemi e metodologie in linea con i dettami del GDPR.
  • chi mette a disposizione di terzi la connessione a Internet intestata a sé o alla propria azienda può risultare responsabile, in sede civile, di attività illecite commesse tramite la connessione stessa, a meno che non sia in grado di dimostrare che siano stati terzi (anche sconosciuti) a commettere tali attività.

Riassumendo: oggi qualsiasi struttura aperta al pubblico può fornire ai propri clienti un servizio di connessione a Internet, senza burocrazia. Per offrire un servizio sicuro e in linea con le normative vigenti è tuttavia necessario disporre un sistema in grado di garantire l’inviolabilità della rete della struttura, raccogliere e trattare i dati secondo le disposizioni del GDPR e, soprattutto, assicurare che i titolari della struttura non siano in alcun modo responsabili delle attività dei clienti.
 
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massimo64

Utente Attivo
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490
gdpr esiste da un bel po .Il modem o il firewall hardware ( ecco perché lo consiglio )nei loro menù hanno la possibilità di gestire la lan.Ci sono programmi tipo netchiosk che usano nei pub, dove puoi gestire quanto tempo e quali utenti possono andare su internet e in che modo, ad esempio dipendenti in un modo e clienti in un altro
 

F@bius

Utente Attivo
460
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Ho fatto un sopralluogo in mattinata.

Dispone di una connessione FTTH con modem brandizzato TIM.
La struttura si snoda interamente su un piano, all'interno di un immobile storico dalle pareti molto spesse.
Il modem, per ragioni strutturali, è stato collocato all'ingresso. L'ingresso e le camere sono collegati da un corridoio di circa venti-venticinque metri. In mezzo al corridoio, su un soppalco, è stata predisposta una presa elettrica.
Nonostante le pareti spesse sono riuscito ad agganciare il 50% del segnale in tutto il corridoio, tramite smartphone. Nelle due camere più distanti (3, 4, 5 e 6) la percentuale si riduce al 15-20% e talvolta scompare.

Ho chiarito con i gestori il problema legato al GDPR, soprattutto perché mi avevano chiesto di risolvere la problematica nel modo più semplice, rudimentale e controproducente.
Li ho convinti a stendere un cavo di rete cat. 6 dentro le scatole dell'antenna: una estremità partirà dal modem e l'altra giungerà nel punto del corridoio in prossimità della presa. Lì installerò un access point.

Ci sono dei modelli in particolare che potrei considerare per propagare quanto più segnale possibile? Il budget disponibile è di 100,00 €, non di più.

Allego uno schema esemplificativo.
 

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r3dl4nce

Utente Èlite
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Con 100 euro non ci fai niente.
Ti serve;
- firewall con eventuale wifi e gestione captive portal / suddivisione reti wifi da installare a cascata del router
- gruppo di continuità su router / ont esterno se c'è / firewall / alimentatore PoE per l'access point
- access point da installare nel corridoio alimentato PoE (così è sotto UPS)

poi devi fare verifica di copertura nelle stanze (non ne corridoio) se il segnale prende.
 

F@bius

Utente Attivo
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Con 100 euro non ci fai niente.
Ti serve;
- firewall con eventuale wifi e gestione captive portal / suddivisione reti wifi da installare a cascata del router
- gruppo di continuità su router / ont esterno se c'è / firewall / alimentatore PoE per l'access point
- access point da installare nel corridoio alimentato PoE (così è sotto UPS)

poi devi fare verifica di copertura nelle stanze (non ne corridoio) se il segnale prende.
Non ho margine di manovra. Non potrò riqualificare l'intero impianto di rete ma soltanto potenziare quello pre-esistente con il minimo indispendabile.
 

PippoGold

Utente Attivo
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527
Con 100 euro puoi portargli 2 Powerline e salutarli con il dito medio.😆
Post unito automaticamente:

A parte gli scherzi non so se tu sia un installatore professionale (non penso) oppure se gli stai dando una mano. Nel secondo caso non ti consiglio di arrabattarti per fargli risparmiare soldi perché poi sei tu che rispondi se il sistema non funziona. I clienti poi vanno sul Booking di turno e scrivono "wifi scarso" ecc...
 
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r3dl4nce

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Non ho margine di manovra. Non potrò riqualificare l'intero impianto di rete ma soltanto potenziare quello pre-esistente con il minimo indispendabile.
Lascia perdere allora. Niente wifi suddivise, niente firewall, apparati di scarsa qualità. Se il budget è quello, non c'è neppure da perderci tempo e gli puoi dire che non è possibile fare un buon lavoro.
Poi fai te, ricordati che poi sarai te quello che chiameranno al minimo problema, e se l'impianto avrà problemi, sia tecnici che legati a gestioni normative, vedi GDPR, poi ci vai di mezzo anche te ...
Rischiare per 100 euro? Ma manco morto
 

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