GUIDA Perché il TDP è inutile per la scelta del dissipatore

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Avets

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THERMAL DISSIPATION POWER (TDP)

REALTA' VS MARKETING


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IL MONDO REALE
La funzione di un dissipatore è semplice: mantenere la cpu entro un limite massimo di temperatura considerando il massimo calore generato da esso e la temperatura interna del case.
Il calore generato da una cpu è banalmente equivalente alla potenza elettrica assorbita, infatti un processore non emette radiazioni, non conserva energia, non produce lavoro meccanico, ecc... L'unica trasformazione energetica (per effetto Joule) che avviene nel processore è da elettricità a calore, proprio come avviene in una comune resistenza elettrica di una stufetta da bagno.
Dal momento che: "nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma", tutta l'energia elettrica assorbita deve essere trasformata in calore e, viceversa, tutto il calore generato deve provenire dalla energia elettrica consumata.
La trasmittanza indica la "bravura" di un oggetto nel trasmettere il calore e si indica con U:
U dissipatore = Potenza dissipata / (Tcpu°C - Tcase°C)
Essa ci dice semplicemente quanti watt riusciamo a disperdere all'esterno per ogni grado di differenza che c'è tra la cpu e l'aria nel case.
Per esempio, se U=5W/°C significa che per ogni grado di differenza il nostro dissipatore riesce a disperdere 5watt.
Se quindi il nostro case ha una temperatura interna di 30°C e la (superficie della) cpu sta a 70°C, cioè con una differenza di 40°C, vorrà dire che il dissipatore in queste condizioni trasmetterà all'ambiente (40*5=) 200W di potenza termica.
Se la potenza generata dalla cpu è inferiore a 200w la sua temperatura scenderà, facendo diminuire la differenza di temperatura e quindi anche la capacità del dissipatore di disperdere il calore, fino a quando non verrà raggiunto l'equilibrio tra la potenza generata e quella dispersa.
Allo stesso modo, se la potenza generata dalla cpu è superiore a 200w la sua temperatura salirà, facendo aumentare la differenza di temperatura e quindi anche la capacità del dissipatore di disperdere il calore, fino a quando non verrà raggiunto l'equilibrio tra la potenza generata e quella dispersa.
Si è dunque visto come l'appropriatezza di un dissipatore non dipenda da quanto calore può scambiare in assoluto, dato che, aumentando all'estremo la temperatura della sorgente è possibile scambiare qualsiasi quantità di calore desiderata, ma dipenda invece da quanto esso è bravo a farlo mantenendo la sorgente al di sotto di una certa temperatura. Come detto, questa attitudine prende il nome di trasmittanza termica.
Bene penserete:
"Perché allora i dissipatori ed i processori non vengono catalogati in base al grado di "bravura" nello scambio termico fornito/richiesto ?"
"Perché non si usano magari delle lettere per semplificare l'interpretazione dell'utente finale come con le classi di efficienza degli elettrodomestici ?"
"Perché si parla di TDP, che è un valore di potenza che come detto ha poco senso ?"
Belle domande...!


IL MONDO DI INTEL
Intel definisce il TDP (thermal design power) come la massima potenza che un processore può assorbire (1) per periodi di tempo significativi e (2) durante l'esecuzione di applicazioni commercialmente utili. Fonte.
La precisazione (1) esclude dal calcolo del TDP brevi picchi di assorbimento come possono essere quelli prodotti dal Turbo Boost.
La precisazione (2) esclude l'utilizzo di power-virus, cioè programmi con il solo scopo di generare il massimo calore possibile nella cpu.
Si noti come la potenza assorbita sia quella elettrica utilizzata dal processore mentre il TDP sia la misura della potenza termica prodotta. L'equivalenza tra le due è assolutamente appropriata poiché "l'energia è energia" e, come detto in precedenza, l'unica trasformazione che avviene nel processore è quella dell'energia elettrica (completamente trasformata) in termica.
Tuttavia, come si vedrà, non tutti la pensano così.
Il problema in questo caso è che la (quasi?) totalità dei produttori di schede madri, per non sfigurare di fronte ai punteggi nei benchmark dei concorrenti, disattende le indicazioni di Intel sulla durata del Turbo Boost estendendone la durata. In questo modo viene aumentata la potenza assorbita dalla cpu per periodi di tempo che risultano quindi non più "termicamente non significativi" come intenderebbe Intel.
Questo fa sì che, all'atto pratico, le cpu producano più calore di quanto dichiarato da intel.
Per esempio il recente 11900K senza l'attivazione da parte dell'utente di alcuna impostazione di overclock, con un TDP dichiarato di 125W può raggiungere un consumo massimo di ben 300W.


LE FANTASIE DI AMD
AMD pare abbia deciso di spingere la sua innovazione anche nel campo della Fisica, teorizzando due completamente distinte e non paragonabili grandezze: i Watt "termici" e quelli "Elettrici".
Sembrerebbe infatti che: "TDP riguarda i watt termici, non elettrici. Questi non sono la stessa cosa." Fonte
Di fronte ad un tale asserzione è possibile:
- riscrivere i libri di Fisica
- interpretare l'uscita in chiave di marketing
Perché dovrebbe trattarsi di marketing ?
I valori di TDP determinano implicitamente un giudizio sull'efficienza dei processori. Più bassi tali valori sono e più i processori sono considerati in grado di lavorare senza consumare molta energia.
Nella fonte citata viene offerta anche la seguente formula del TDP (secondo AMD):
TDP (Watts) = (tCase°C - tAmbient°C)/(HSF ϴca)
Essa restituisce il valore della potenza scambiata da un dissipatore di resistenza termica ϴca posto in un case con temperatura tAmbient su una cpu di temperatura tCase.
La "bravura" del dissipatore dipende dal parametro sulla sua resistenza termica (che è l'inverso della trasmittanza descritta in apertura, ma questo interessa poco) che però viene arbitrariamente scelto da AMD. In questo modo variando tale parametro (oltre che quelli di temperatura) è possibile ottenere "qualsiasi" valore di TDP desiderato ed i dati pratici lo confermano.
MODELLO CPU
TDP DICHIARATO
POTENZA MISURATA IN BLENDER (a monte dei vrm)
5950x
105w
120w
5900x
105w
133.2w
5800x
105w
127.2w
5600x
65w
67.2w
Si consideri inoltre che:
- Blender, sebbene rappresenti un carico pesante (come tutti i render) sulla cpu, non è certo il più pesante. Pertanto i dati di assorbimento potrebbero aumentare con l'utilizzo di applicazioni più gravose.
- I valori misurati sono quelli a regime. Quando lo ritiene possibile, il precision boost può incrementare frequenze e tensioni producendo picchi di consumo più elevati di quelli che si possono notare in un test multicore costante.


I PRODUTTORI DI DISSIPATORI
Alcuni produttori continuano ad indicare valori di TDP per i loro modelli, tuttavia non solo i metodi applicati internamente per la determinazione di questi valori variano da produttore a produttore, ma addirittura, come visto, la definizione di tali valori varia passando da Intel ad AMD pertanto risulta impossibile paragonare in modo affidabile i dati sul TDP di un dissipatore con quelli di un processore.
Altri produttori ammettono di aver deciso di ignorare completamente questo parametro e di creare delle tabelle che consigliano per ogni processore i modelli adeguati in base all'utilizzo. E' questo il caso di Noctua ma non solo.



COME SCEGLIERE
Di fronte a tanta confusione ed inaffidabilità sul valore TDP, l'unica alternativa valida resta quella di informarsi tramite:
- gli abbinamenti consigliati dai produttori (se esistenti)
- le varie recensioni e test
- i consigli nel forum




Avets.
 
Ultima modifica:
Giova aggiungere come Intel definisce i suoi "stati", usando un boost breve (PL2, per un tempo Tau) ed un boost prolungato (PL1).
Nella loro nomenclatura il PL1 equivale al TDP.

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Il "problema" è che i valori di PL1 , PL2 e Tau, sono suggeriti ai produttori di schede madri ma non obbligatori.
Ed infatti ognuno fa come vuole.

Quindi voi su un 11900K leggete TDP di 125W ma la CPU inizialmente boosterà per diverse decine di secondi ad oltre il doppio di quel valore, prima di essere castrata e riportata sotto il valore di certificazioni.
Su diverse schede madri in realtà la CPU non sarà mai "castrata" perché gli verrà permesso di restare al PL2 indefinitamente, finché i limiti termici non intervengono.
 
Neanche farlo apposta è appena uscito questo video, a proposito di intel ed i limiti di potenza arbitrari. ?
Pare ci siano differenze di prestazioni che raggiungono il 43% in cinebench multicore e il 14% in game (con un 11700 liscio) a seconda del modello di b560 scelto, a causa proprio dei limiti diversi impostati di default.
 
Neanche farlo apposta è appena uscito questo video, a proposito di intel ed i limiti di potenza arbitrari. ?
Pare ci siano differenze di prestazioni che raggiungono il 30% usando modelli diversi di b560 a causa proprio dei limiti diversi impostati di default.
si si non mi stupisce.
Lo vedo sul 10700 di mio figlio, su Z490: sbloccando il power limit diventa un altra CPU.
 
si si non mi stupisce.
Lo vedo sul 10700 di mio figlio, su Z490: sbloccando il power limit diventa un altra CPU.
Pazzesco, chissà quanti non lo sanno e restano con un 14% di prestazioni in meno in gaming, che non è poco !
E' più o meno la differenza che c'è di solito tra una gpu ed il modello superiore. ?
 
Pazzesco, chissà quanti non lo sanno e restano con un 14% di prestazioni in meno in gaming, che non è poco !
E' più o meno la differenza che c'è di solito tra una gpu ed il modello superiore. ?
da una parte la colpa è di Intel, dall'altra però resta il fatto che risparmiare sulla mobo è sempre sbagliato.
Guarda che succede sbloccando il power limit sul 11700 liscio: le mobo più economiche vanno in thermal throttling dei VRM.
 
Per le b560 pare proprio di si!
Mah... li è solo esacerbato, ma il discorso resta valido a 360°. Anche in casa B550, o Z490 o Z590 le AsRock “economiche” sono un disastro ad esempio.
la mobo va scelta con giudizio. Certo da un certo punto di vista sono inutili spese folli (a meno di necessità specifiche) per i modelli di punta, che arrivano a costare 500+ €, ma dall’altra parte puntare al massimo risparmio può portare a prestazioni inferiori di tutto il sistema.
in quel test vedere thermal throttling dei VRM su cpu non overclockate ma solo sbloccate nei power limit fa venire i brividi.
 
sono entrambi argomenti interessanti (dico entrambi perché i primi due post si concentrano sul dissipatore della CPU, mentre poi il focus si sposta sulle motherboards).
Forse meriterebbero entrambi un thread dedicato.
 
Per me i valori restano campati per aria. Ho alternato tra amd e intel negli anni ed il tdp non ha mai avuto niente a che fare col consumo e calore prodotto.

Vale lo stesso per i dissipatori.
 
Per me i valori restano campati per aria. Ho alternato tra amd e intel negli anni ed il tdp non ha mai avuto niente a che fare col consumo e calore prodotto.

Vale lo stesso per i dissipatori.
capisco la prima frase, ma non la seconda: cosa vuoi dire con "vale lo stesso per i dissipatori" ? ?
 
Metti una Cpu da 95watt e sopra un dissipatore che dichiara fino a 225watt come capacità di dissipazione.

Logicamente la Cpu dovrebbe stare a suo aggio. Ora con un macho che dichiara fino a 125watt avrai una Cpu più fresca (anzi hai mano libera per un buon oc) rispetto ad un freezer arctic che arriva a dissipare 225watt dicchiarati.

Anche le varie marche dichiarano dati strani poi vedi Cpu da 65watt andare in crisi già a stock.

In parte perché la superficie dei core è sempre più piccola ma in parte mentono quando indicano esplicitamente i modelli di cpu e vari tdp.
 
Metti una Cpu da 95watt e sopra un dissipatore che dichiara fino a 225watt come capacità di dissipazione.

Logicamente la Cpu dovrebbe stare a suo aggio. Ora con un macho che dichiara fino a 125watt avrai una Cpu più fresca (anzi hai mano libera per un buon oc) rispetto ad un freezer arctic che arriva a dissipare 225watt dicchiarati.

Anche le varie marche dichiarano dati strani poi vedi Cpu da 65watt andare in crisi già a stock.

In parte perché la superficie dei core è sempre più piccola ma in parte mentono quando indicano esplicitamente i modelli di cpu e vari tdp.
ah ho capito cosa intendi.
Beh certo, perché quella CPU da "95W" in realtà ne consuma il doppio di picco...

Le case produttrici di dissipatori si sono lamentate spesso ultimamente proprio per questo.
Il TDP non può essere usato per la scelta del dissipatore.
 
Vale lo stesso per i dissipatori.
Esatto, e per i produttori immagino sia ancora più caotica la cosa.

Infatti per un processore basterebbe guardare all'assorbimento elettrico per sapere la potenza prodotta.

Per un dissipatore, per sapere la potenza dissipata serve sapere la temperatura della sorgente, anch'essa del tutto arbitraria.

Un produttore X potrebbe "dire scambio 100W con la cpu a 90°C" ed avere un dissipatore nettamete peggiore di una altro produttore Y che dice "scambio 80w con il processore a 70°C".
Perché "tirare fuori" calore da una sorgente a 90°C è molto più semplice che farlo con una a 70°C. Considerado 30°C nel case, il delta di temperatura passa da 60°C a 40°C (un terzo in meno).
 
per completare il discorso poi bisognerebbe anche valutare l'inerzia termica del dissipatore: in particolare nei sistemi a liquido questa è tutt'altro che trascurabile.
Se non si usa la CPU al 100% indefinitamente l'inerzia potrebbe essere ancora più importante della capacità di dissipare.
 
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