RECENSIONE MSI MPG 271QPX - QD-OLED QHD 360hz - il top di gamma!

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Una nuova recensione in arrivo, amici di Tom's!
Questa volta ho avuto la fortuna di testare un bellissimo monitor MSI, precisamente il modello MPG271QRX QHD, appartenente alla fascia alta del marchio.
Vediamo com’è andata...
..


Indice della Recensione​



Unboxing

Il monitor si presenta con una dotazione piuttosto standard, ma ben confezionata. All’interno della scatola troviamo il monitor stesso, un cavo HDMI, un cavo DisplayPort (entrambi di circa un metro e mezzo), il piedistallo e il braccio per il montaggio, sia il braccio che il piedistallo sono in metallo
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I/O, dimensioni e caratteristiche

Il pannello risulta piuttosto spesso per essere un OLED, a mio parere per via dell’elettronica interna di fascia alta.
A differenza del mio monitor principale, un Samsung, l’alimentatore in questo caso è integrato all’interno del monitor.
Una scelta che molti apprezzano, anche se ha un rovescio della medaglia: in caso di guasto, sarà necessario un intervento tecnico più complesso rispetto a un alimentatore esterno.


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La dotazione di porte è completa e decisamente “generosa”. Il pannello offre:
  • 2 uscite HDMI 2.1
  • 1 uscita DisplayPort 1.4
  • Uscita audio standard per cuffie o casse
  • 1 porta USB di tipo C, compatibile anche con ricarica rapida
  • 2 porte USB 3.1
Al centro del retro del monitor troviamo il joystick per il controllo OSD, accompagnato da due pulsanti fisici:

  • quello a sinistra serve per l’accensione e lo spegnimento del pannello;
  • quello a destra può essere assegnato a una funzione “macro”, scegliendo tra le opzioni presenti nel menu.
L’accesso a questi controlli risulta estremamente comodo e facilmente raggiungibile con una sola mano.
Il monitor include funzionalità da vero top di gamma, tra cui un KVM switch integrato, che permette di visualizzare più sorgenti contemporaneamente: una caratteristica molto utile per chi lavora con più dispositivi o ha esigenze di multitasking avanzato.
Non manca infine l’illuminazione ARGB, posizionata sul retro nella parte superiore del pannello. È completamente personalizzabile, sia nei colori che negli effetti.
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Tuttavia, tutta questa tecnologia ha un prezzo in termini di spessore, come si può facilmente notare dal confronto fotografico con il Samsung G6, attualmente in mio possesso.



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Non si può certo definire un difetto, anzi: le funzionalità aggiuntive, unite alla scelta di integrare l’alimentatore all’interno del monitor, saranno sicuramente apprezzate da molti utenti.
Naturalmente, non è la soluzione ideale per chi considera la sottigliezza una caratteristica fondamentale.

Prime impressioni

Quando si entra in possesso di un QD-OLED con queste caratteristiche, le prime emozioni sono un misto di sgomento e rabbia.
Sgomento, perché è difficile credere che un monitor possa restituire immagini così spettacolari. Rabbia, perché ci si rende conto di aver aspettato troppo a lungo per abbandonare il vecchio monitor da gaming, convinti che “si vedesse ancora benissimo”.
La resa visiva di questo pannello è semplicemente straordinaria: le uniche sillabe che vi verranno spontanee saranno "wow".

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Analisi tecnica

Le impressioni visive, per quanto entusiasmanti, non bastano. Per questo ho utilizzato un Calibrite Display PRO HL, abbinato ai software HCFR e DisplayCAL, strumenti ideali per effettuare un’analisi oggettiva.

Colori e Scala di Grigi

Ho iniziato con alcune misurazioni sui toni di grigio e sulla fedeltà cromatica.
👉 LINK REPORT DISPLAYCAL
👉 LINK REPORT CALIBRITE

Il monitor mostra una fedeltà cromatica eccezionale ed è già ben calibrato di fabbrica.
Come accade spesso con pannelli di questo tipo, le opzioni di regolazione sono limitate, soprattutto in modalità HDR. In HDR infatti l’utente può soltanto selezionare tra i profili predefiniti disponibili nell’OSD, senza poter intervenire direttamente su luminanza o saturazione.
A differenza del mio Samsung, che consente un controllo più ampio, qui la gestione è più rigida — scelta giustificata da un punto di vista tecnico. Tuttavia, personalmente, non mi dispiace nemmeno l’approccio più “aperto” di Samsung.

In ogni caso, i colori risultano ben calibrati sia in SDR che in HDR. Il profilo SDR consente una leggera personalizzazione in più, come la scelta della temperatura colore (ma non della saturazione).
La temperatura di default è impostata su 6500K, mentre la curva di gamma è la classica 2.2.
Ottima anche la calibrazione RGB, con i tre canali (rosso, verde e blu) praticamente perfettamente bilanciati — come spesso accade nei pannelli QD-OLED.

Nelle immagini sottostanti le misurazioni di temperatura, luminanza, e livelli RGB che risultano rutti abbastanza perfetti

temperatura colore.webpluminanza.webpRGB.webp


Gamut, gradienti e tonalità della pelle​


CIE MSi.webp:Gamut MPG271QX #2 2025-07-17 12-00 214.21cdm2 D6500 0.0001cdm2 2.2 F-S XYZLUT+MTX.webp
Il gamut copre interamente lo spazio DCI-P3, come previsto da un display di questa categoria.
Anche la gestione dei gradienti è ottima, grazie al supporto a 10 bit reali: le sfumature sono fluide, prive di banding visibile, e i toni della pelle risultano naturali e realistici.

Uniformità del pannello

Il pannello si comporta egregiamente anche in termini di uniformità.

Subpixel e Fringing

Essendo un pannello QD-OLED prodotto da Samsung, troviamo il classico schema a subpixel “triangolare”, già visto nei modelli precedenti.
Questo schema si dimostra ancora una volta efficace nel ridurre il fringing, che risulta infatti molto contenuto come nell'altra recensione del G6.

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Gaming

È abbastanza scontato: questo è un monitor pensato per il gaming e l’intrattenimento, e in questo contesto rappresenta davvero il massimo.
Con una risoluzione QHD e un refresh rate di 360Hz, potrebbe sembrare eccessivo — ma non lo è affatto. Tecnologie come il MFG (Multi Frame Generator) sfruttano al meglio questa frequenza, offrendo una fluidità mai vista prima.
Il tempo di risposta è praticamente istantaneo, come si può verificare tramite il classico UFO Test.

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Grazie alla combinazione tra refresh rate elevato e tempo di risposta immediato, ogni tipo di motion blur scompare, regalando un’immagine in movimento GtG molto nitida, i tempi di risposta GtG infatti sono dio soli 0.3ms.
E' bene precisare che tempi di risposta immediati non eliminano totalmente il blur, infatti esiste un blur indotto da un illusione ottica chiamata "persistenza", lo si può vedere in QUESTO ESEMPIO

Annullare questa “illusione ottica” è tutt’altro che semplice, e richiede frequenze di aggiornamento estremamente elevate.
L’effetto di persistenza del movimento, noto come MPRT (Moving Picture Response Time), è diverso dal classico tempo di risposta misurato nei test come l’UFO, e infatti viene espresso con valori numerici differenti.
Il test riportato qui sotto mostra i millisecondi di persistenza di un pannello a 360Hz, senza l’uso di tecnologie ULMB o BFI, che normalmente aiutano a ridurre questo effetto di sfocatura in movimento (motion blur).
Nonostante l’assenza di BFI (BlacK frame injection) , un pannello ad altissimo refresh rate come l’MSI MPG271QRX riesce a raggiungere un MPRT di appena 2,88 ms — un risultato davvero notevole.



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Trattandosi di un effetto visivo legato alla percezione, il tempo di risposta MPRT si considera quando le due linee del test appaiono chiaramente separate.
Senza tecnologie che riducono il motion blur (come ULMB o BFI), il valore di MPRT dipende direttamente dal refresh rate:
più bassa è la frequenza di aggiornamento, più alto sarà il tempo di risposta in MPRT.
Il calcolo approssimativo dell’MPRT è molto semplice:
basta dividere 1000 per il numero di Hz del monitor.
Ad esempio, un pannello a 360 Hz avrà un MPRT teorico di circa 2,77 ms (1000 ÷ 360), valore molto vicino a quello registrato nel test.

L’MSI MPG 271QRX offre diversi profili preimpostati pensati per adattarsi ai vari generi di gioco. I profili disponibili sono:
  • FPS
  • Racing (Gara)
  • RTS
  • RPG (GDR)
  • Colore Premium
  • Utente – personalizzabile
Inoltre, non manca il classico mirino intelligente, una funzione utile per ottenere un piccolo vantaggio soprattutto nei titoli RTS o FPS.
Su questo monitor è disponibile un’ampia selezione di mirini, con forme diverse tra cui scegliere. È anche possibile modificarne leggermente la posizione sullo schermo e personalizzarne il colore, in modo da adattarlo meglio al gioco e allo sfondo.

Resa in HDR


Il pannello dispone di certificazione VESA DisplayHDR 400 True Black e dispone anche della modalità HDR 1000 nits, teoricamente capace di raggiungere i 1000 nits di picco.
Nonostante non disponga di un pattern generator professionale per effettuare una misurazione HDR completamente accurata, mi sono ingegnato per ottenere comunque un risultato indicativo.
Pur trattandosi di una rilevazione approssimativa, sono riuscito a registrare un picco di luminosità ai 1000 nits,

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Con l’impostazione HDR True Black 400, invece, sono riuscito a misurare un picco di 465 nits, un risultato assolutamente in linea con la certificazione e molto buono nella pratica quotidiana.

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Su una finestra al 100%, invece, la luminosità massima misurata è stata di 262 nits, confermando il comportamento previsto dal pannello in presenza di ABL (Auto Brightness Limiter), che riduce la luminanza all’aumentare dell’area bianca visualizzata.

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Questi risultati sono più o meno in linea con le misurazioni riportate da altre testate specializzate, a conferma della qualità complessiva del pannello anche in HDR.
Nonostante l’approccio “artigianale” delle misurazioni, le prestazioni rilevate mostrano un comportamento solido e coerente con quanto dichiarato da MSI, oltre all'efficacia del mio metodo.

Nota Bene:

La modalità HDR 1000 permette un picco di luminanza solo in finestre molto piccole (2%), e comporta un ABL (Auto Brightness Limiter) piuttosto aggressivo, che riduce la luminosità in molte situazioni.
Per questo motivo, consiglio di utilizzare HDR True Black, molto più bilanciato e realistico nell'uso quotidiano.



Utilizzo professionale

L’MSI MPG271QRX si è dimostrato sorprendentemente versatile: può adattarsi bene anche a un uso professionale, soprattutto per chi lavora con contenuti multimediali.
La calibrazione di fabbrica è precisa, e il pannello supporta un’emulazione sRGB piuttosto fedele.
Inoltre, il KVM integrato consente di gestire più sorgenti video in modalità PIP o PBP, caratteristica utile per creatori di contenuti o utenti multitasking.
Nonostante nasca come monitor da gaming, può essere tranquillamente utilizzato anche per attività più serie, pur non avendo tutte le funzioni avanzate di un monitor professionale.

Uso con le console​


Chi acquista questo MSI può dormire sonni tranquilli: è completamente compatibile con PS5 e Xbox Series X/S, supportando:
  • Risoluzione 4K (2160p) e tutte le altre
  • HDR
  • VRR
  • Refresh rate fino a 120Hz
Il pannello gestisce senza problemi tutti i segnali in ingresso, senza limitazioni né compromessi.
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Funzioni extra


L’MSI MPG271QRX è un vero top di gamma, e include anche alcune funzioni extra davvero comode:
  • Controllo completo del monitor tramite software MSI Gaming Intelligence
  • Possibilità di aggiornare il firmware in modo semplice
  • Personalizzazione dell’illuminazione ARGB
  • App mobile dedicata per controllare il monitor direttamente dallo smartphone

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Glossy vs Matte – Lucido o Opaco


È un argomento ampiamente discusso online: c’è chi sostiene che una finitura lucida restituisca un’immagine più coinvolgente, con neri più profondi. Avendo la fortuna di possedere anche un Samsung con pannello opaco (basato sullo stesso tipo di QD-OLED), ho potuto confrontare direttamente le due soluzioni.
A livello di qualità dell’immagine, entrambi offrono prestazioni eccellenti. Personalmente, non ho riscontrato differenze sostanziali, nemmeno nella resa dei neri. Le misurazioni effettuate con una sonda confermano che la profondità dei neri è praticamente identica.
La percezione di un nero “più bello” su un pannello lucido, a mio avviso, è solo una questione visiva: un effetto ottico dato dalla superficie riflettente, che tende a creare un maggiore contrasto apparente.
In ogni caso, ritengo che sia una questione soggettiva. La scelta tra finitura lucida e opaca non dovrebbe dipendere da pregiudizi o convinzioni diffuse, ma piuttosto da:
  • Condizioni ambientali (presenza di luce diretta o riflessi)
  • Preferenze personali nella visione
  • Tolleranza ai riflessi, che può variare molto da persona a persona
In ambienti molto illuminati o con fonti di luce alle spalle, una finitura opaca può essere più pratica. In ambienti controllati, quella lucida può valorizzare un pochino meglio la resa finale.
Un altro aspetto da tenere in considerazione con la finitura lucida è la facilità con cui trattiene le impronte: basta sfiorare il pannello e subito restano visibili ditate e aloni, che possono risultare fastidiosi soprattutto in certe condizioni di luce.
Questo problema non si presenta nei pannelli opachi, come quello del mio Samsung, che risultano decisamente più tolleranti al tocco e meno soggetti a questo tipo di segni.

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Piccole cose da segnalare


Durante le mie prove mi sono imbattuto in un paio di piccoli difetti — nulla di grave, ma credo sia corretto segnalarli.
La prima riguarda un problema nella resa HDR, già evidenziato da altri recensori: per risolverlo è necessario aggiornare il firmware del monitor all’ultima versione, scaricabile direttamente dal sito ufficiale MSI. Una volta aggiornato, il problema viene completamente risolto.
Il secondo punto è un comportamento un po’ troppo “aggressivo” nella gestione della nitidezza, legato alla funzione chiamata "miglioramento immagine", che consiglio caldamente di disattivare.
Quando questa funzione è attiva specie nel livello massimo, in alcuni casi l’immagine può sembrare più nitida, ma in altri viene snaturata da artefatti visivi che non dovrebbero essere presenti. Se poi si abbina questo effetto al controllo manuale della nitidezza, si ottiene un risultato visivo innaturale, a tratti quasi fastidioso.
Ecco un esempio pratico:

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Mi chiedo che senso abbia limitare così tanto il controllo dell’utente su parametri come saturazione e luminanza, e allo stesso tempo lasciare attive queste funzioni invasive che — se mal gestite — possono letteralmente rovinare la qualità dell’immagine.
Anche se ne comprendo in parte lo scopo — pensato per soddisfare il pallino di quegli utenti particolarmente ossessionati dallo sharpening in alcuni giochi — continuo a ritenere che questa funzione sia più dannosa che utile nella maggior parte dei casi.
In ogni caso, l’immagine offerta da questo pannello è già eccellente così com’è, senza bisogno di ulteriori “ritocchi” artificiali.
Proprio per questo, consiglio di lasciare disattivate funzioni come il “miglioramento immagine” e il controllo manuale della nitidezza: il rischio è solo quello di peggiorare un'immagine che, di base, è già perfettamente bilanciata.
Un’altra piccola anomalia l’ho riscontrata durante l’utilizzo del monitor con la console. In diverse occasioni, il segnale video è scomparso per qualche secondo, per poi ricomparire automaticamente.
Si tratta di un comportamento che non mi è mai capitato su PC, quindi sembra legato esclusivamente all’interazione con la console.
Non è un fenomeno particolarmente insolito, ma non sono riuscito a capire con certezza da cosa dipenda. Potrebbe essere collegato alla gestione dell’HDR da parte della console, ma resta comunque un dettaglio da tenere d’occhio.


Conclusioni​

L’MSI MPG271QX si è dimostrato un monitor QD-OLED di fascia alta capace di sorprendere sotto ogni aspetto: qualità dell’immagine , tempi di risposta, ottimo supporto all’HDR e funzionalità avanzate come il KVM e la completa compatibilità con le console anche in 4k.
È evidente fin dal primo utilizzo che ci si trova davanti a un prodotto pensato per il gaming di fascia enthusiast, ma con abbastanza equilibrio e precisione per adattarsi anche a contesti professionali e creativi.
Alcune piccole imperfezioni — come il firmware da aggiornare, le funzioni di nitidezza da disattivare, e un piccolo comportamento anomalo con la console — non intaccano l’esperienza complessiva, che resta di altissimo livello.



Pro e Conto


✅


  • Qualità dell’immagine eccezionale, sia in SDR che in HDR
  • Pannello QD-OLED con colori profondi, neri perfetti e gradienti fluidi
  • Refresh rate 360Hz e input lag bassissimo: perfetto per il gaming competitivo
  • Compatibilità totale con console (4K, HDR, 120Hz, VRR)
  • KVM integrato e funzionalità PIP/PBP per la produttività
  • Controllo completo via software e aggiornamenti firmware
  • Calibrazione di fabbrica molto buona
  • Alimentatore interno (comodo per chi ama le scrivanie pulite)

❌

  • Finitura lucida: soggetta a riflessi e ditate
  • Firmware da aggiornare per correggere bug HDR iniziali
  • Funzioni di miglioramento immagine da non attivare (rischio artefatti)
  • Piccoli problemi con la console (perdita momentanea del segnale)


Link all'Acquisto


Se volete acquistare questo fantastico pannello e offrire un piccolo contributo per il lavoro svolto potete usare il seguente link:



Anche questa è fatta!
Spero che la recensione vi sia piaciuta e, soprattutto, che vi sia stata utile per fare un acquisto consapevole.
Come sempre, non esitate a commentare: fatemi sapere se possedete anche voi questo modello, se la review vi è stata utile… o anche se non vi è piaciuta!
Che la forza sia sempre con voi....

Crime
 
Ultima modifica:
Bella recensione Crime, complimenti, veramente ben fatta non avrei saputo fare di meglio.

Sarebbe bello vedere anche la calibration curve di display Cal, è un parametro molto snobbato dai recensori anche se io lo trovo particolarmente interessante soprattutto per quei monitor che non consentono di caricare il profilo icc in hardware.

Alcuni monitor raggiungono degli ottimi risultati ma hanno una calibration curve sufficiente.
Questo significa che sono ottimi negli ambiti color managed è sono sufficienti negli ambiti non color managed, come molti giochi per esempio.

La color curve da un'idea di quanto lavoro deve fare il profilo icc per arrivare a quel risultato, e ovviamente meno lavoro fa meglio è, soprattutto se poi quel profilo non puoi caricarlo nel monitor ma devi caricarlo dalla GPU.
 
Bella recensione Crime, complimenti, veramente ben fatta non avrei saputo fare di meglio.

Sarebbe bello vedere anche la calibration curve di display Cal, è un parametro molto snobbato dai recensori anche se io lo trovo particolarmente interessante soprattutto per quei monitor che non consentono di caricare il profilo icc in hardware.

Alcuni monitor raggiungono degli ottimi risultati ma hanno una calibration curve sufficiente.
Questo significa che sono ottimi negli ambiti color managed è sono sufficienti negli ambiti non color managed, come molti giochi per esempio.

La color curve da un'idea di quanto lavoro deve fare il profilo icc per arrivare a quel risultato, e ovviamente meno lavoro fa meglio è, soprattutto se poi quel profilo non puoi caricarlo nel monitor ma devi caricarlo dalla GPU.
Ciao grazie mille, recensire un monitor è davvero complesso, ha richiesto un mucchio di lavoro, soprattutto non ci sono gli strumenti software gratuiti completi ma mi sono arrangiato con quello che c'è disponibile in rete.

Sono contento che tri sia piaciuta penso di avere fatto il massimo con gli strumenti disponibili

In realtà ho salvato la curva di calibrazione, ma non sapevo se sarebbe stata utile in ogni modo te la posto eccola

Calibration curves MPG271QX #2 2025-07-17 12-00 214.21cdm2 D6500 0.0001cdm2 2.2 F-S XYZLUT+MTX.webp

Ho anche la curva della risposta dei toni
Tone response curves MPG271QX #2 2025-07-17 12-00 214.21cdm2 D6500 0.0001cdm2 2.2 F-S XYZLUT+...webp
 
bah si non avrei saputo fare di meglio, sembra fatta da uno professionista e mi rendo conto del lavoro che ci vuole, bravo.

Il grafico della curva di calibrazione in DisplayCAL serve a mostrare come il profilo ICC sta correggendo il comportamento del monitor per ottenere una resa fedele dei colori. Questo grafico ti permette di valutare quanto e in che modo è stato necessario intervenire sulla risposta del display (dopo aver calibrato appunto il punto del bianco in hardware toccando a mano i canali RGB).

La curva mostra come l’output di ciascun canale (RGB) è stato modificato per ottenere la gamma/colore target.

Pensa che un programma vuole visualizzare un colore a schermo per esempio RGB 255, 240, 130...
Questo programma passerà per la GPU che manderà quella richiesta di colore a schermo.
Il profilo ICC dice alla GPU, quando ti viene richiesto di visualizzare quel colore, non dare al monitor quello richiesto ma dagliene uno modificato che lui sai visualizzare meglio magari 250, 235, 120...
La curva mostra proprio questo, quanto l'output della GPU differisce dalla richiesta originale per ogni colore.

Se la curva è una linea retta (45°), significa che non è stata necessaria alcuna correzione: il monitor era già molto vicino al comportamento desiderato, monitor della madonna.

Curve molto deformate indicano che sono state necessarie correzioni significative, questo succede quando il pannello è di bassa qualità o l'hardware non riesce a gestire il pannello come dovrebbe, e la calibrazione in quel caso può portare ad una significativa riduzione del gamut complessivo del monitor anche con un banding pronunciato su alcune sfumature di colore.

I monitor professionali o ottimi come in questo caso, riescono a garantire una curva molto più precisa di altri monitor più economici anche a parità di pannello. Qui l'hardware gioca un ruolo fondamentale non solo il pannello.
Spesso monitor di brand diversi con lo stesso pannello performano diversamente proprio perchè in genere l'hardware è quello che customizza il produttore dello specifico brand. Asus monta nel 99% dei casi gli stessi pannelli di Acer ma hanno poi hardware diversi e quindi comportamenti diversi anche dal punto di vista del colore.

In breve:
Il grafico ti dice "quanto lavora" il profilo ICC per correggere il monitor. Meno lavora, meglio è: significa che il monitor è nativamente più accurato. Curve regolari = buona calibrazione e buon hardware.

Vabbè tutto questo per dire che secondo me se la inserisci nelle prossime recensioni è sempre utile.

Questi monitor ci stanno abituando a dei risultati incredibili e sembrano tutti monitor semi-professionali, ma prima questa roba non era così scontata.

Se continuano così, tra qualche anno i monitor professionali di fascia media e medio alta dovranno cambiare mestiere perchè questi sono già vicini ai professionali.
Certo gli OLED hanno quel problema del burnin che non li rende proprio adatti ad un uso professionale continuativo e per questo spero che arrivino presto i MicroLED.

questa per confronto è la curva bassa del mio MiniLED

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si vede che il miniled in questione fatica molto di più sui toni scuri, il mio in particolare tende a scurire un pò troppo alcuni colori e il profilo ICC lavora per correggere quel problema alzando la luminosità delle zone poco luminose.

Sul monitor che hai recensito in quel punto la curva lavora al contrario, significa che il monitor è troppo luminoso sui colori scuri e il profilo ICC prova a scurire quei colori.

In basso a sinistra del grafico troviamo i toni scuri, in alto a destra troviamo i colori più luminosi.

Sapere come lavora il profilo ICC è interessante perchè molti giochi lo ignorano per cui si perdono le correzioni fatte...

In alcuni casi, se un gioco non gira in fullscreen esclusivo, ma in modalità borderless window, passa attraverso il compositor del sistema operativo (soprattutto su Windows 10/11 o macOS).

Alcuni compositor come quello di WIn 11 applicano la LUT caricata dal profilo ICC anche alle finestre quindi il gioco viene "colorato" dalla LUT del sistema.

Fa sorridere quando testate come HwUnboxed o TftCentral mettono a disposizione degli utenti i loro profili ICC,
caricare un profilo ICC di un altro monitor è sempre peggiorativo anche se si parla dello stesso modello di monitor.

Basti pensare che il monitor cambia nel tempo con l'uso, e un profilo ICC fatto oggi, potrebbe non andare più bene tra un anno o un mese a seconda di tanti fattori come pannello, temperatura, ecc...

vabbè l'ho allungata troppo xD
 
Ultima modifica:
Grazie per la spiegazione, avevo intuito che era una cosa del genere ma non ero sicuro al 100%. Nelle prossime se ci sarà occasione di recensire altri modelli ce la metto.

Grazie ancora per i complimenti, significa molto per me in questi mesi ho studiato un sacco per capire come fare una review su monitor che sia almeno tecnicamente accettabile, con gli strumenti a mia disposizione che sono limitati, sono andato un pò per gradi e sto cercando di migliorarmi ogni volta.
Però come già sai in questo campo non è facile, gli strumenti costano un botto i software professionali non ti ci puoi avvicinare quindi ti devi arrangiare un poco con gli strumenti che si hanno disponibili

E si questi pannelli OELD sono proprio belli pure il Samsung che possiedo non scherza, è lo stesso pannello con elettronica di Samsung

Questo il suo


Calibration curves G60SD #1 2025-07-21 15-40 234.75cdm² 0.0001cdm² 2.2 F-S XYZLUT+MTX.webp

Mentre questo sotto è del mini LED AOC



Calibration curves Q27G3XMN #2 2025-07-23 19-29 610.99cdm² D6500 0.0594cdm² 2.2 M-S XYZLUT+MTX.webp

Se continuano così, tra qualche anno i monitor professionali di fascia media e medio alta dovranno cambiare mestiere perchè questi sono già vicini ai professionali.
Secondo me continueranno ad esistere, è verissimo che i pannelli in commercio sono migliorati moltissimo per la fascia consumer, ma un pannello professionale offre delle opzioni aggiuntive che un pannello di gaming non possiede e "vice versa", quindi si magari sono più versatili, ma chi è alla ricerca di un pannello di tipo professionali andrà sempre verso quel tipo di prodotto secondo me perchè l'altro non lgi "calza" a pennello" oltretutto anche i monitor professionali si sono evoluti ed hanno sempre più funzioni.

Quindi dipende sempre da cosa te ne fai


Fa sorridere quando testate come HwUnboxed o TftCentral mettono a disposizione degli utenti i loro profili ICC,
caricare un profilo ICC di un altro monitor è sempre peggiorativo anche se si parla dello stesso modello di monitor.

questa è una cosa che mi sono sempre chiesta in realtà e mi sono sempre chiesto come facesse ad andare bene il profilo di un altro pannello, è completamente illogico, ma visto che li postavano ho semrpe pensato che forse in qualche modo poteva adattarsi

Quindi l'intuizione che avevo era corretta un profilo ICC può andare bene solo se te lo fai da solo
 
Ultima modifica:
Secondo me continueranno ad esistere, è verissimo che i pannelli in commercio sono migliorati moltissimo per la fascia consumer, ma un pannello professionale offre delle opzioni aggiuntive che un pannello di gaming non possiede e "vice versa", quindi si magari sono più versatili, ma chi è alla ricerca di un pannello di tipo professionali andrà sempre verso quel tipo di prodotto secondo me perchè l'altro non lgi "calza" a pennello" oltretutto anche i monitor professionali si sono evoluti ed hanno sempre più funzioni.
anche questo è vero si... personalmente mi piacerebbe vedere monitor non professionali con la possibilità di caricare il profilo ICC direttamente nel monitor senza dover passare dalla scheda grafica e quindi dal sistema operativo.
ma chissà se ci arriveremo mai sui monitor consumer, LG aveva fatto qualcosa in questo senso sui consumer ma poi è morto la...

Quindi l'intuizione che avevo era corretta un profilo ICC può andare bene solo se te lo fai da solo
completamente corretta, è come dire che io ti passo i miei parametri di overclock perchè abbiamo il processore dello stesso modello, nonsense insomma. mi domando come mai questi insistono nel condividere i profili ICC e perfino i settaggi che inseriscono nel monitor per la calibrazione del punto di bianco.
non è che sono impreparati, secondo me cercano un modo per invogliare l'utenza a visitare le loro pagine?
non saprei ma dubito che non sappiano che è un nonsense, ci vedo del dolo xD

io e mio fratello abbiamo sempre avuto lo stesso monitor più o meno, ti dico che a parità di monitor le mie impostazioni erano completamente strampalate per il suo monitor e viceversa. ma proprio completamente diverse...

basti pensare che la factory calibration che viene fatta sui monitor viene fatta monitor per monitor, non una volta per tutti i monitor.
il foglio che alcuni produttori danno con i risultati della factory calibraton cambia da monitor a monitor e non di poco.

Grazie ancora per i complimenti, significa molto per me in questi mesi ho studiato un sacco per capire come fare una review su monitor che sia almeno tecnicamente accettabile, con gli strumenti a mia disposizione che sono limitati, sono andato un pò per gradi e sto cercando di migliorarmi ogni volta.
beh oh quando ce vo ce vo xD
 
Ultima modifica:
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