Quello che le grandi aziende non capiscono è che la gente è abitudinaria, fa fatica a capire come funziona un software e, quando ci riesce, poi non vuole più cambiare. Il solo pensiero di "cambiare", a prescindere da cosa questo significhi, è sufficientemente stressante da starci alla larga. L'unico modo, quindi, per far migrare l'utenza è offrire la stessa medesima esperienza utente anche con la nuova versione: basta far partire l'app con la stessa interfaccia, icone, ed esperienza d'uso della versione vecchia e mettere in evidenza il pulsante per cambiare l'interfaccia e sbloccare le nuove funzionalità con un click, anche solo per provare. Ci vuole tanto?
L'interfaccia è solo uno dei problemi di Windows 11.
E' cambiata sì, ma per il peggio, Sono sparite una serie di possibilità che avevano i Windows vecchi, come la semplice opzione dimettere la barra in verticale. E' sa sempre che ho la barra in verticale, e MS ha deciso che ora non non si può più.
E non parliamo del menu start, ora una pena spaventosa, quando con Win7 avevi tutto a portata di un solo click senza dove passare per la tastiera.
E vogliamo parlare di questo scempio dei doppi pannelli con 2 grafiche diverse dove con quelli nuovi super piatti e monotoni non trovi tutte le opzioni che avevi prima? E se ci sono devi pigiare tre o quattro volte nei sotto sotto menu? Dai su.
Ma il vero problema è quello che sta dietro all'interfaccia. Sta diventando una vera m3rda quando prima puzzava solamente. Apri il pannello dei task in Win7 e conta i servizi attivi. Ora apri quello di Win11 e prova a contarli. Non ce la fai neanche. Ora questo è progresso? Fare dell'OS un semplice aggregatore di demoni che girano per i caxxi loro? Che poi quello che succede è che appena metti mano al codice di aggregazione, boom, scoppia qualcosa di cui non avevi idea.
Se da Win7 a Win11 fosse davvero migliorato qualcosa lato esperienza tente, allora uno potrebbe anche rassegnarsi a questa modalità di aggiornamento. Ma siccome è peggiorato tutto, e senza un vero motivo che giustificasse il cambiamento, direi che MS sta tentando di imporre scelte interne per semplice loro tornaconto.
Non per migliorare il prodotto offerto.
Quello che si vede è che la gente non vuole gli OS nuovi di MS. Prima non li cambiava finché non erano fuori supporto. Ora a quanto pare neanche lo spauracchio di metterli fuori supporto è una motivazione, perché il nuovo OS con supporto è peggiore di quello che si dovrebbe lasciare.
E così MS si inventa tutti i trucchi per costringerti a migrare al nuovo OS, anche se non lo vuoi, anche se non ne hai bisogno, anche se fa più schifo. Per rendere il nuovo OS appetibile, deve castrare quello vecchio peggio di quello nuovo. Che racconta la storia dei successi di Windows negli ultimi anni.