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Per Dal Bosco obbligo di dimora e firma
Roberto Dal Bosco, il giovane che ha aggredito il premier Silvio Berlusconi tirandogli il cavalletto della sua macchina fotografica, è stato rimesso in libertà. Dal Bosco, che era stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, è stato interrogato dal gip Callari che ha deciso per lui l'obbligo di dimora e di firma a Marmirolo, suo paese di residenza. Il giovane, correggendo il tiro delle prime dichiarazioni, ha detto: "E' stata una bravata".
"Volevo solo mettermi in mostra davanti ad alacune ragazze", ha detto Dal Bosco nel corso dell'interrogatorio di garanzia, durato circa un'ora. L'uomo ha comunque tentato di giustificare il suo gesto correggendo il tiro delle prime dichiarazioni: "In realtà volevo solo strattonare il premier ma il treppiede dell' apparecchiatura fotografica mi è sfuggito dopo aver perso l' equilibrio", ha spiegato.
Dal Bosco ha sottolineato anche che con quel gesto "volevo mettermi in mostra davanti ad alcune ragazze" aggiungendo che aveva anche bevuto qualche bicchiere di troppo. Secondo l'avvocato del muratore, Giovanni Tripodi, la vicenda è ormai definita e a breve potrebbe concludersi con una citazione diretta a giudizio solo per lesioni aggravate.
Roberto Dal Bosco, il giovane che ha aggredito il premier Silvio Berlusconi tirandogli il cavalletto della sua macchina fotografica, è stato rimesso in libertà. Dal Bosco, che era stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, è stato interrogato dal gip Callari che ha deciso per lui l'obbligo di dimora e di firma a Marmirolo, suo paese di residenza. Il giovane, correggendo il tiro delle prime dichiarazioni, ha detto: "E' stata una bravata".
"Volevo solo mettermi in mostra davanti ad alacune ragazze", ha detto Dal Bosco nel corso dell'interrogatorio di garanzia, durato circa un'ora. L'uomo ha comunque tentato di giustificare il suo gesto correggendo il tiro delle prime dichiarazioni: "In realtà volevo solo strattonare il premier ma il treppiede dell' apparecchiatura fotografica mi è sfuggito dopo aver perso l' equilibrio", ha spiegato.
Dal Bosco ha sottolineato anche che con quel gesto "volevo mettermi in mostra davanti ad alcune ragazze" aggiungendo che aveva anche bevuto qualche bicchiere di troppo. Secondo l'avvocato del muratore, Giovanni Tripodi, la vicenda è ormai definita e a breve potrebbe concludersi con una citazione diretta a giudizio solo per lesioni aggravate.