La pessima abitudine di... risparmiare

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meiyo

Utente Èlite
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Molto spesso ancora oggi sia io che altri qui volenterosi, moderatori o meno, che aiutano altri in difficoltà nel comparto sicurezza ci imbattiamo nelle problematiche causate da crack o software piratati.
Giustamente si chiude la porta a chi bussa in cerca di aiuto quando questa richiesta di aiuto nasce dall'utilizzo di simili alchimie per evitare di spendere i soldi di una giusta licenza ufficiale.
Ma anche perché i problemi relativi al corretto funzionamento di Windows o di uno o più programmi sono proprio dovuti alle crack e si software illegali.
Un caso recente mi è successo per via di un figlio di un amico il quale mi contatta dicendo ( mamma come a volte è difficile spiegarsi correttamente) che utilizzando il pc assieme ad una consolle Pioneer e interagendo con il software SERATO DJ INTRO dopo circa 5 ore il pc si spegne.
Mi porta il portatile 8 gb di ram e i7-5500u con Seven, gli faccio un upgrade gratuito da Seven a 10, aggiorno i driver e tolgo tutte le ciofeche di Asus... Portatile perfetto!
Controllo tutte le app in avvio e do priorità come consigliato dalla software House di serato ai servizi in background, lancio test a gogò compreso un intelburn medium e il pc non fa na piega ( chiaramente non posso testare la consolle perché fisicamente non in mio possesso in quel momento).
Restituisco il pc pensando di aver risolto, ma il ragazzo il giorno dopo mi dice che invece di bloccarsi il pc dopo cinque ore, lo fa subito.
Scopro così che il blocco non era relativo al pc, ma, ad alcune funzioni della console che non rispondeva più al programma.
Mi è sorto un dubbio allora, ho chiesto se la versione di SERATO era originale perché volevo a questo punto reinstallare il programma da zero.. Mi è stato risposto che era illegale... Allora la soluzione è apparsa immediatamente elementare, disinstallato serato fake, fatto tirar fuori carta di credito del papà del ragazzo, speso in baia un bel centone per serato dj pro, installato il nuovo programma genuino correttamente attivato e voilà.... Tutto è andato perfettamente al suo posto e la consolle ha ripreso le sue corrette funzioni vitali.
Morale... Con la legalità alla fine di spendono meno soldi e si risparmia un mare di TEMPO

Inviato da Redmi 5 tramite App ufficiale di Tom\'s Hardware Italia Forum
 
Questo è uno dei motivi per cui è inutile impegnarsi a risolvere problemi di software non legale, le forzature a volte rovinano certe feature e sono esattamente loro la causa del malfunzionamento.
Se il vostro Windows craccato non si comporta come dovrebbe, quando a tutto il resto del mondo invece si... probabilmente è proprio perchè è craccato.
 
Pensate quale potrebbe essere la mia reazione quando mi arrivano in negozio genitori di ragazzi delle superiori con il portatile che dicono "eh il professore della scuola ha detto di portare il computer da voi perché ci dovete installare Autocad"
E io "ok, datemi l'installazione e i codici di licenza per installarlo"
Faccia del genitore e/o ragazzo allibita con risposta tipo "eh no ma hanno detto che tanto si può mettere così, gratis"

Come si può pensare di estirpare questa mentalità del software piratato se i professori (per pigrizia loro, per far realizzare dei progetti di CAD nelle scuole potrebbero benissimo usare software free tipo draftsight, ma imparare un nuovo software richiede di perderci tempo e averne voglia) e le scuole sono i primi a insegnare che tanto il software pirata va bene?

Per non parlare della gente che vuole assolutamente Office per usarlo forse 3 volte all'anno con dei documenti talmente banali che già il notepad sarebbe sufficiente, LibreOffice è più che adeguato a questi ma no, l'interfaccia è un po' diversa, non va bene.

Esigo una legge che consenta l'uso legale del lanciafiamme su tali persone, il loro patrimonio genetico deve svanire.
 
Esite un cereto tipo di mentalità in Italia che rifiuta di accettare un contenuto digitale come un vero e proprio oggetto che si acquista, è una mentalità che per fortuna dal mio punto di vista è sempre meno frequente, ma ripeto esiste ancora.

La pirateria esistrà sempre, ma la cultura della pirateria negli ultimi anni si è molto ridimensionata secondo me.

Non è tutta colpa degli utenti, perchè moltissimi volte in passato a software che non meritavano assolutamente, venivano chieste cifre a dir poco enormi.

Ci vuole il giusto compromesso, nessuno vuole essere un pirata, e a nessuno piace essere preso in giro...

Io ho sempre detto e sempre lo dirò che se un software merita va acquistato assolutamente, ma non è gusto che venga imposto all'utenza l'acquisto di software a scatola chiusa o ci siano abusi come spesso è accaduto, quando finisce la libera scelta allora bisogna riflettere e considerare se sia giuso o meno rimanere su una determinata piattaforma
 
Ah ah ah... No dai cerchiamo di fare in modo di rieducare.. A proposito ottima la suite di libreoffice... Veramente bella e fatta bene

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Non è tutta colpa degli utenti, perchè moltissimi volte in passato a software che non meritavano assolutamente, venivano chieste cifre a dir poco enormi.

Però se un software non lo reputi valido, non è che lo metti pirata. Non lo usi e fine. È diritto di chi sviluppa e commercializza tale software decidere a quanto venderlo.
 
Ma non spetta mica a noi farlo.
La pirateria secondo me è un atteggiamento che nasce come reazione ad un atteggiamento di mercato usato molto spesso in passato sbagliato.

Non so se conosci alcune assurde spese è limitazioni sul diritto d'autore, o se esiste una cosa che ha un vantaggio sulla tecnologia digitale è che un prodotto sia fruibile ovunque, in ogni luogo e indipendentemente dal dispositivo che utilizzi.

Limitazioni che vengono persino accettate dalla società come normali o persino legittime non fanno altro che alimentare la pirateria.

Se io compro una canzone deve essere mia e dovrei poterla ascoltare dove è quando mi pare è sul dispositivo di riproduzione audio che più mi aggrada.

Se io compro un gioco uguale.

Quando compro un gioco è scopro che puoi essere giocato solo si ps4 (ad esempio) è che se uscirà su pc me lo devo ricomprare, QUESTO alimenta la pirateria, anzi la rende persino giusta e poetica

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Però se un software non lo reputi valido, non è che lo metti pirata. Non lo usi e fine. È diritto di chi sviluppa e commercializza tale software decidere a quanto venderlo.
Ma non si possono mettere nemmeno privazioni e forzature.

Ci sono casi molto ben documentati, (vedi apple), è semplicistico pensare sia solo una questione di prezzo.

È una serie di fattori di cui il prezzo fa parte.

Metti caso che il panettiere dove tu puoi andare a prendere il pane è l'unico negozio che cè in giro e dove tu puoi andare e non solo ma ti mette il pane a 100 euro al chilo, con ingredienti che sono pure di scarsa qualità.

Non è proprio giusto dire 'Io il pane lo vendo a quanto mi pare' poi se qualcuno cerca di bruciarti il negozio non ha manco tutti i torti.
Si chiama approfittarsi di una situazione dominante, una triste realtà purtroppo nel mondo devo software

Ti sembrerebbe giusto (ad esempio) se tu oggi compri un dvd e il full lo potresti vedere solo su tv Panasonic?
Hai già pagato il film è tuo eppure non lo puoi vedere.

È questo che succede nel giochi

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Bisogna anche ricordare, che chi mette in giro programmi piratati, non lo fà di certo per beneficenza.
9 volte su 10, puoi stare certo che contiene anche delle schifezze.
 
Ultima modifica:
Ma non spetta mica a noi farlo.
La pirateria secondo me è un atteggiamento che nasce come reazione ad un atteggiamento di mercato usato molto spesso in passato sbagliato.

Non so se conosci alcune assurde spese è limitazioni sul diritto d'autore, o se esiste una cosa che ha un vantaggio sulla tecnologia digitale è che un prodotto sia fruibile ovunque, in ogni luogo e indipendentemente dal dispositivo che utilizzi.

Limitazioni che vengono persino accettate dalla società come normali o persino legittime non fanno altro che alimentare la pirateria.

Se io compro una canzone deve essere mia e dovrei poterla ascoltare dove è quando mi pare è sul dispositivo di riproduzione audio che più mi aggrada.

Se io compro un gioco uguale.

Quando compro un gioco è scopro che puoi essere giocato solo si ps4 (ad esempio) è che se uscirà su pc me lo devo ricomprare, QUESTO alimenta la pirateria, anzi la rende persino giusta e poetica

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Condivido perfettamente, conosco queste problematiche perché ho un figlio che suona metal con il gruppo e alla pubblicazione del primo album mi ha raccontato quello che circonda musica e pirateria

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Se io compro una canzone deve essere mia e dovrei poterla ascoltare dove è quando mi pare è sul dispositivo di riproduzione audio che più mi aggrada.

Se io compro un gioco uguale.

Non dico che non siano argomenti corretti, ma se accetti di acquistare un prodotto, lo acquisti con caratteristiche e limiti posti da chi lo vende. Se non sei d'accordo, non lo acquisti
 
Non dico che non siano argomenti corretti, ma se accetti di acquistare un prodotto, lo acquisti con caratteristiche e limiti posti da chi lo vende. Se non sei d'accordo, non lo acquisti
Quindi secondo il tuo ragionamento se uno muore di fame e il commerciante mette la pasta a 10.000 euro al chilo devi morire di fame..

Non è con gli estremismi che si risolvono le cose, anzi questo tipo di ragionamenti le peggiorano.

io penso che nessuno vuole essere nell'illegalità, ma non è nemmeno giusto che gente senza scrupoli tenti di fare un ingiusto profitto solo eprchè si trova nelle condizioni di farlo.

E il tuo ragionamento sarebbe anche plausibile se il profitto venisse davvero fornito poi effettivamente all'autore o all'inventore, in molti casi non è così.


Un esempio classico è netflix
In quanti hanno scaricato serie in maniera piarat inquesti anni e non lo fanno più grazie a netflix?
Basta che dai all'utente la possibilità di fruire di un contenuto, a prezzo onesto, dovunque, certo ci sarà sempre il furbetot che ne approfitta anche così, ma non è certo dicendo il "prodotto è mio e lo vendo al prezzo che dico io" che si raggiungono risultati che combattono la pirateria digitale, anzi...è più un "vuoi il sevizio? te lo vendo a prezzo basso e fisso e puoi disdire quando vuoi"

Ci deve essere un limite ben preciso stabilito da un terzo su ciò che si può fare e non fare con un prodotto digitale, certo, ma ci devono essere limiti anche per coloro che lo distribuiscono.
Lo stesos scandalo di facebook è un esempio di come si può abusare di una situazione dominante in maniera spudorata anche senza far pagare nulla figuriamoci.


Io non dico che la pirateria sia giusta, anzi perchè non lo è, ma un attegiamento non si può determinare se sia giusto o sbalgiato a priori perchè lo si generalizza troppo, la pirateria in determiate circostanze può essere giustificata perchè figlia e reazioendi un comportamento ingusto e senza scrupoli che tende invece a fomentarla, un comportamento molto più ingiusto della pirateria stessa che non vuole realmente combatterla ma che cerca in ogni modo di spennare l'utente medio.


Se io non posso dar da mangiare ai miei figli me ne frego che il furto è un reato, mi potrei sentire pure in diritto di rubare ed avrei addirittura le argomentazioni per farlo.
Con questo voglio semplicemetne dire che la legge stessa ha delle lacune che non sono state affrontate a dovere, è persino contraddittoria, dove finisce il mio diritto a fruire di un contenuto e comincia il diritto d'autore è giusto che alcuni produttori impongano il proprio hardware?

Il fatto di produrre contenuti digitali che hanno bisogno di un hardware specifico dedicato o di limitazioni di tipo software (come la console ad esempio) non si può interpretare come una forzatura o addirittura di un abuso? di un illegalità?
Perchè allora l'utente deve rimanere nella legalità quando loro sono i primi a forzare la mano? Stessi meccanismio anti pirateria come i DRM non sono usati a vantaggio del consumatore e spesso in passato ne hanno limitato le libertà e le possibilità di azioni perfettamente legittime, questo non è anch'esso un abuso?
Se poi andiamo nell'ambito dei concerti o delle feste o delle band amatoriali o dei software professionali musicali scoperchiamo un vaso di pandora

Come vedi l'argomento è vasto ed è profondo scavare nella tana del bianco miglio
 
Ultima modifica:
Per carità, non è il posto giusto per trattare un argomento così ampio, anche perché la mia opinione l'ho già detta, al pari dei beni fisici il produttore / distributore di un bene digitale ne stabilisce prezzo e metodi per fruirne, se poi è fuori mercato gli acquirenti non acquisteranno quel prodotto.
 
Quindi secondo il tuo ragionamento se uno muore di fame e il commerciante mette la pasta a 10.000 euro al chilo devi morire di fame..

Non è con gli estremismi che si risolvono le cose, anzi questo tipo di ragionamenti le peggiorano.

io penso che nessuno vuole essere nell'illegalità, ma non è nemmeno giusto che gente senza scrupoli tenti di fare un ingiusto profitto solo eprchè si trova nelle condizioni di farlo.

E il tuo ragionamento sarebbe anche plausibile se il profitto venisse davvero fornito poi effettivamente all'autore o all'inventore, in molti casi non è così.


Un esempio classico è netflix
In quanti hanno scaricato serie in maniera piarat inquesti anni e non lo fanno più grazie a netflix?
Basta che dai all'utente la possibilità di fruire di un contenuto, a prezzo onesto, dovunque, certo ci sarà sempre il furbetot che ne approfitta anche così, ma non è certo dicendo il "prodotto è mio e lo vendo al prezzo che dico io" che si raggiungono risultati che combattono la pirateria digitale, anzi...è più un "vuoi il sevizio? te lo vendo a prezzo basso e fisso e puoi disdire quando vuoi"

Ci deve essere un limite ben preciso stabilito da un terzo su ciò che si può fare e non fare con un prodotto digitale, certo, ma ci devono essere limiti anche per coloro che lo distribuiscono.
Lo stesos scandalo di facebook è un esempio di come si può abusare di una situazione dominante in maniera spudorata anche senza far pagare nulla figuriamoci.


Io non dico che la pirateria sia giusta, anzi perchè non lo è, ma un attegiamento non si può determinare se sia giusto o sbalgiato a priori perchè lo si generalizza troppo, la pirateria in determiate circostanze può essere giustificata perchè figlia e reazioendi un comportamento ingusto e senza scrupoli che tende invece a fomentarla, un comportamento molto più ingiusto della pirateria stessa che non vuole realmente combatterla ma che cerca in ogni modo di spennare l'utente medio.


Se io non posso dar da mangiare ai miei figli me ne frego che il furto è un reato, mi potrei sentire pure in diritto di rubare ed avrei addirittura le argomentazioni per farlo.
Con questo voglio semplicemetne dire che la legge stessa ha delle lacune che non sono state affrontate a dovere, è persino contraddittoria, dove finisce il mio diritto a fruire di un contenuto e comincia il diritto d'autore è giusto che alcuni produttori impongano il proprio hardware?

Il fatto di produrre contenuti digitali che hanno bisogno di un hardware specifico dedicato o di limitazioni di tipo software (come la console ad esempio) non si può interpretare come una forzatura o addirittura di un abuso? di un illegalità?
Perchè allora l'utente deve rimanere nella legalità quando loro sono i primi a forzare la mano? Stessi meccanismio anti pirateria come i DRM non sono usati a vantaggio del consumatore e spesso in passato ne hanno limitato le libertà e le possibilità di azioni perfettamente legittime, questo non è anch'esso un abuso?
Se poi andiamo nell'ambito dei concerti o delle feste o delle band amatoriali o dei software professionali musicali scoperchiamo un vaso di pandora

Come vedi l'argomento è vasto ed è profondo scavare nella tana del bianco miglio
Perdona la schiettezza ma mi sembrano solo scuse per giustificare un comportamento illegale, cercando persino di passare per vittime.
Se si discute di software o contenuti multimediali non stiamo parlando di beni di prima necessita' (salvo rarissimi casi), pertanto un paragone col panettiere che applica i suoi prezzi in regime di monopolio IMHO e' fuori contesto.

Frasi come "se acquisto un film/gioco/musica devo poterci fare cosa voglio" non hanno alcun senso: puoi farci cosa vuoi se chi te lo vende (o ne detiene i diritti) ti da il permesso di farlo. Se le condizioni imposte non ti stanno bene, non comprare quel bene.
Idem per i produttori che impongono l'utilizzo di hardware dedicato, se non ti sta bene non comprare i loro prodotti.
 
Perdona la schiettezza ma mi sembrano solo scuse per giustificare un comportamento illegale, cercando persino di passare per vittime.
Se si discute di software o contenuti multimediali non stiamo parlando di beni di prima necessita' (salvo rarissimi casi), pertanto un paragone col panettiere che applica i suoi prezzi in regime di monopolio IMHO e' fuori contesto.

Frasi come "se acquisto un film/gioco/musica devo poterci fare cosa voglio" non hanno alcun senso: puoi farci cosa vuoi se chi te lo vende (o ne detiene i diritti) ti da il permesso di farlo. Se le condizioni imposte non ti stanno bene, non comprare quel bene.
Idem per i produttori che impongono l'utilizzo di hardware dedicato, se non ti sta bene non comprare i loro prodotti.

E chi ha mai detot che sono vittime.

Io sto parlandio di tutt'altro e chi è nel settore mi capisce benissimo.
Non si parla di comprotamenti illeciti da parte di chi fa pirateria, ma che questa E' conseguenza di comportamenti MOLTO scorretti da parte di grosse aziende.
Tra parentesi già richiamate più volte e condannate.

Che succede loro possono e il piccolo consumatore no? Bella giustizia, la legge deve esere uguale per tutti e non ad interpretazioni per i ricchi.

A te sembra corretto che se compri un film non puoi farti una copia personale di backup perchè denntro c'è un DRM che lo impedisce?
Non è mica illegale ma è un abuso vero e proprio, che limita ofrtemente la mia libertà.

Se le aziende non si fidano dei consumatori, i consumatori perchè ami dovrebbero fidarsi delle aziende? E le leggi? sono tutte giuse? Lo sai che ci sono leggi sul diritto d'autore che dicono l'esatto opposto? e leggi sui diritti al consumo che dicono l'esatto opposto?
C'è caos e non è cero colpa del consumatore se questa situazione esite, dire "e così e basta" non risolve le cose, anzi le peggiora proprio.

Fermo restando che io non ho nemmenon un software pirata.

Io non giustifico la pirateria, dico solo che si tratta di una conseguenza. Di certo non si combatte nel modo che dici tu, perchè la via della tolleranza 0 è già stata battuta ed è già miseramente fallita.

Vuoi un esempio?

Io ricordo licenze di windows xp a 200 euro e milioni di utenti con copia di windows pirata (io ho ancora 7 copie di xp pirata èperfettamente funzionanti ed installabili, così di seven), ma manco una di windows 8 o 10

Ricordo licenze di windoiws 10 a 8 euro e tutti che corrono a comprarsi una licenza anzi due, no facciamo 3

Quindi il tuto discorso tutto bello tutto giusto ma risultati 0.
Sarà anche etico e giusto quello che dici, ma non conta nulla, la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzoni.

Secondo te microsoft ha guadagano di più a vendere licenze a 200 euro o a 8?
Non è importante questo, l'importante è che microsoft ha guadagnato (e un sacco) e tutti gli utenti hanno guadagnato, è una vittoria per tutti.

Perferisci a scricarti le serie con emule o pagare 9.90 netflix?

Io preferisco la seconda, per un mucchio di motivi, con tutto il fatto che oggi ho la fibra e potrei scaricarmi 100 serie. Per battere la pirateria ci vuole un servizio che sia estremamente competitivo, di qualità e conveniente.
Questo molte multinazionali lo hanno capito, alcuni utenti e poilitici ancora no.

Chiediti ad esmepio eprchè oggi il gioco su pc è rianto, mentre ad un certo punto del passato era considerato morto, scoprirai che la pirateria c'entra parecchio e che l'approcciopiù "morbido" adottato da una certa azienda (valve) ha cambiato le cose.
Certo anche internet ha contribuito l'evoluzione digitale, e Valve non è stata certo stupida ha messo in gioco i suoi "controlli" ma controlli non invasivi, prezzi onesti.....nessuna limntiazione di tipo hardware se non dato dai limiti tecnologici dei requisiti non certo un approccio del tipo "il gioco è mio e lo usi quando dove e come lo dico io"

Quando uscì steam nessuno avrebbe scommeso mezzo soldo bucato, i giochi per pc erano costosi di una qualità pessima, mentre le console venivano craccate ed i pc usati per masterizzare dvd piratati per le console, davvero un bel risultato della tolleranza 0.

Ma non sono cose nuove, la vicenda betamax fa da scuola in questo settore e insegna come un approccio meno duro e più libero porta risultati molto migliori, dove tutti vincono, mentre le limitazioni in genere alla fine portano solo al falliemnto.


La siae in Italia ad esempio andrebbe rasa al suolo e rifatta da 0
 
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