Invece secondo me l'architettura ibrida, se riusciranno a farla funzionare, potrebbe essere una scelta vincente.
Il discorso è che anche su desktop ci sono dei limiti da rispettare, non a livello di energia consumata (batteria), ma a livello di potenza (dettato principalmente dal raffreddamento) e a livello di area, altrimenti la CPU costerebbe troppo.
Usare due tipologie diverse di core ti consente di creare architetture maggiormente adatte a perseguire un determinato obbiettivo: le massime prestazioni nel caso del core P e la massima efficienza nel caso del core E.
E' vero che abbassando la frequenza dei core P l'efficienza comunque migliorerebbe, ma non dimentichiamo che 4 core E (dichiarazione di Intel) occupano più o meno lo stesso spazio di un core P. Avendo i core Gracemont all'incirca lo stesso IPC di Skylake, è chiaro che 4 core Gracemont, sebbene a più bassa frequenza e senza SMT attivo, siano decisamente più veloci di un core Golden Cove in carichi parallelizzati.
Lo stesso presumibilmente avviene dal punto di vista energetico: non ci sono dati in merito al momento, ma non sarei stupido di apprendere che 4 core Gracemont consumino quanto un core Golde Cove o giù di lì: in tal caso, se ben sfruttati, avrebbero un vantaggio considerevole anche dal punto di vista dell'efficienza energetica.
In pratica Intel, con un architettura ibrida, riesce a migliorare le prestazioni complessive in scenari altamente parallelizzati a pari potenza e area, per lo meno se tutto funziona come dovrebbe, senza rinunciare alle elevate prestazioni di picco in carichi poco parallelizzati.
Queste dovrebbero essere le immagini a cui ti riferisci: https://www.techpowerup.com/288439/intel-alder-lake-s-comes-in-a-6-0-core-die-variant
Effettivamente il die senza gracemont è più piccolo, ma una riduzione di area del 25% perdendo due core P e tutti i core E non so quanto sia vincente dal punto di vista prestazioni\area.
Vedremo meglio in sede di recensione, ma in MT dovrebbe esserci più del 50% di differenza tra un 12900k e 12400.