Per capire cosa servono i filtri serve una premessa tecnica, altrimenti se non si capisce di cosa si sta parlando é dura capire a cosa servano quelle frequenze.
Il DSD é una modulazione per trasmissione audio, essenzialmente é per certi versi analoga al PWM che viene usato per comandare motori elettrici, alimentatori e sistemi azionatori e regolatori di potenza, mentre invece é identica alla PDM che é alla base tra le altre cose del funzionamento dei dac delta-sigma. Il funzionamento é relativamente semplice, si usa una portante ad altissima frequenza (per esempio il DSD64 usa 2.8MHz) e si codifica la derivata del segnale audio che ascoltiamo nella variazione da 0 ad 1. Essenzialmente si va a vedere la "pendenza" dell'onda acustica: se l'onda é piatta, ed é quindi al suo massimo, si usa una variazione molto lenta, e verrá mantenuto l'1 per piú tempo, se invece l'onda sta variando velocemente (per esempio sta passando per quello che viene chiamato zero-crossing ovvero il punto in cui si annulla per cambiare poi segno) verrá usata una variazione piú veloce (appare evidente che la variazione massima permissibile con una portante a 2.8MHz sará di 1/2.8MHz quindi 350 nanosecondi circa).
A destinazione poi, il dac non fará altro che filtrare con un filtro passa basso la portante a 2.8MHz, e se filtrato con un filtro che taglia parecchio piú in basso dei 2.8MHz (in questo caso parliamo di 76 o 39kHz, sul mio vengono usati 50kHz e 150kHz, non c'é uno standard) otteniamo come risultato un'onda smussata in cui l'area sottesa ad ogni singola transizione corrisponde alla ampiezza sonora, per cui se la transizione é stata breve l'area sotto alla transizione é piccola e la ampiezza é alta, viceversa per le ampiezze basse vicino allo zero: matematicamente questa operazione di filtraggio corrisponde ad una integrazione del segnale ed infatti quello che facciamo durante la conversione ADC é una derivazione, a destinazione una integrazione. Si ottiene cosí l'informazione sonora.
Per i curiosi, questa é anche la motivazione per cui é impossibile lavorare sul DSD con filtri digitali ed é la motivazione che l'ha portato ad un rapido declino visto che non si puó lavorare il DSD nativo sulle workstation audio, ma va prima convertito in PCM: nel DSD non esistono campioni su cui poter lavorare, né esiste l'informazione sulla dinamica (ovvero i 16, 24 e 32 bit del PCM) ma il segnale acustico vero e proprio lo hai solo nel momento in cui lo converti in analogico, nel dominio digitale non puoi sapere a priori su cosa stai lavorando. E si, i DAC che hanno il volume digitale (quelli che hanno la manopola che ruota senza un fondocorsa son tutti digitali) e supportano il DSD, prima devono convertire il segnale in PCM per poter regolare anche solo il volume.
Per il gain invece non ci sono problemi, l'udito lo danneggi solo con la manopola del volume